Eliminate le barriere architettoniche del parcheggio per disabili dell’ospedale San Giovanni Bosco

Recentemente, l’area di parcheggio antistante l’ospedale San Giovanni Bosco di Torino è stata resa più agevolmente usufruibile dalle persone con disabilità attraverso l’abbattimento delle preesistenti barriere architettoniche. Nello specifico, in corrispondenza dei quindici stalli destinati ai portatori di handicap, sono state realizzate delle rampe d’accesso al marciapiede, prima assenti, che rendono ora possibile il passaggio e il più comodo ingresso nella struttura sanitaria a coloro che hanno problemi di deambulazione. Inoltre, il nuovo disegno degli spazi di sosta “a pettine” ne ha consentito l’allargamento, in modo da facilitare ai cittadini le manovre di entrata e di uscita dai veicoli, ed è stata rivista tutta la segnaletica, ridefinendo quella orizzontale per evidenziare l’uso esclusivo degli stalli e migliorando al contempo quella verticale.

Un intervento di manutenzione urbana apparentemente simile a molti altri che però, rispetto a quelli abitualmente realizzati in città, ha una caratteristica che ne fa un virtuoso esempio di collaborazione fra l’amministrazione cittadina e un privato: infatti, pur trattandosi di un lavoro effettuato su un’area pubblica, non soltanto a finanziare, ma anche a progettare e a far realizzare materialmente l’opera di riqualificazione è stata l’Unione Industriali Torino.

A renderlo possibile, la disciplina delle opere pubbliche a spese del privato, un modello che consente l’affidamento temporaneo di uno spazio comunale al soggetto attuatore di un’opera di pubblica utilità che, a conclusione dei lavori effettuati, lo riconsegna all’ente, come in questo caso. L’Unione Industriali Torino negli scorsi mesi ha pertanto “ricevuto” e preso in custodia l’area disabili del parcheggio dell’ospedale San Giovanni Bosco, dando incarico ai propri uffici di far prima progettare l’opera di sistemazione – subordinata ad approvazione con delibera della Giunta comunale e successiva determina dell’ente – e poi assegnare l’esecuzione dei lavori attraverso una procedura di gara, sostenendo un costo complessivo finale di 60 mila euro.

“Il ruolo dell’Unione Industriali Torino – dichiara il presidente Giorgio Marsiajcontempla anche, nei confronti della comunità torinese di cui è parte integrante, una funzione di responsabilità sociale che va al di là delle mere funzioni istituzionali dell’associazione e si esprime in un’attenzione concreta a questioni di pubblica utilità. Già in passato ci siamo messi a disposizione della collettività con azioni attuate nell’interesse dei cittadini, come nel caso della realizzazione dell’hub vaccinale durante la pandemia, ma ad esempio anche commissionando un’installazione per l’iniziativa Luci d’Artista. In questo caso, invece, ci siamo confrontati con l’amministrazione comunale per individuare insieme un bisogno manutentivo in un quartiere periferico, sfruttando l’opportunità offerta dal meccanismo che ci ha consentito di intervenire su uno spazio pubblico come se fosse nostro. Un’operazione che assume un senso particolare proprio quest’anno in cui Torino è Capitale della Cultura d’impresa, perché il senso di appartenenza delle aziende a un territorio e le forme di restituzione del contributo da esso offerto al loro successo, sono parte integrante dei valori insiti nel riconoscimento che abbiamo conseguito”.

Francesco Tresso, assessore alla Cura della città e al Verde pubblico della Città di Torino commenta: “L’intervento di manutenzione straordinaria del parcheggio di piazzale donatore del sangue – realizzato dall’Unione Industriale di Torino, che ringrazio – ha eliminato le barriere architettoniche presenti nell’area che ora è pienamente accessibile dalle persone con disabilità che si recano all’ospedale San Giovanni Bosco. Si è trattato di un esempio virtuoso di collaborazione fra pubblico e privato, una modalità operativa che tramite un bando finalizzato a favorire forme di mecenatismo urbano e sponsorizzazioni intendiamo seguire sempre più per realizzare interventi come questo, finalizzati a migliorare la fruizione degli spazi della nostra città. Una sinergia che genera valore, con l’obiettivo di avere spazi pubblici – parcheggi, piazze o giardini – ancora più curati, accoglienti e inclusivi, in un’ottica di interesse collettivo e di partecipazione attiva dell’intera comunità cittadina”.




Amministrazione di sostegno, i dati del 2023 in un convegno in Città metropolitana

A vent’anni dall’approvazione della legge 6 del 2004, che ha introdotto nel nostro ordinamento l’amministrazione di sostegno, la Città metropolitana di Torino ha organizzato oggi, in collaborazione con la Scuola superiore della magistratura, una giornata di studio con la partecipazione dell’Università di Torino, dell’Ordine degli avvocati e del Consiglio notarile, e con il patrocinio della Città di Torino e della Regione Piemonte. 

La legge 6 del 2004 ha la finalità di tutelare le persone prive in tutto o in parte di autonomia nelle funzioni della vita quotidiana mediante interventi di sostegno temporaneo o permanente, e l’obiettivo dell’incontro era quello di mettere al centro dell’attenzione l’amministrazione di sostegno per valutarne luci e ombre, per comprendere cosa ha funzionato e cosa può essere migliorato in questa forma di protezione che la legge ha affiancato ai più rigidi istituti tradizionali (interdizione e inabilitazione)  nella tutela delle persone fragili. 

Chi non ce la fa, chi è fragile nella nostra società deve avere a sua disposizione istituzioni pubbliche per incarnare il principio costituzionale dell’uguaglianza e della difesa dei più deboli non in senso burocratico, ma in senso concreto e reale” ha detto la consigliera metropolitana con la delega alle politiche sociali Valentina Cera in apertura dei lavori. “La Città metropolitana è un primo approdo che svolge la presa in carico in senso umano e non lascia indietro nessuno, svolgendo un importante ruolo di coordinamento grazie all’Ufficio di pubblica tutela”.


Tra gli altri saluti istituzionali quelli di Jacopo Rosatelli, assessore al welfare della Città di Torino, di Monica Mastrandrea, magistrato della Scuola Superiore della Magistratura, e di Edoardo Barelli Innocenti, presidente della Corte d’Appello di Torino, oltre ai rappresentanti dell’Università di Torino, dell’Ordine degli Avvocati e del Consiglio Notarile.


I numeri delle amministrazioni di sostegno nel territorio metropolitano di Torino sono un trend in aumento: i dati del 2023 registrano circa 1300 aperture di amministrazioni di sostegno a fronte di 300 procedure per interdizione, quindi una massima espansione rispetto alla misura più invasiva e totalizzante della tutela, a cui non si ricorre se non sussistono i presupposti dell’incapacità totale.
Gli interventi hanno messo in evidenza luci e ombre di una legge che si è rivelata uno strumento elastico e agile per dare tutela a chi lo necessità in modo gratuito, piuttosto rapido e senza eccessivi carichi burocratici, ma che è stata segnalata diverse volte dalla Corte europea dei diritti umani e da altri organismi giuridici: come ha spiegato Joëlle Long dell’Università di Torino il problema principale è la difficoltà, anche da parte del giudice tutelare, di prestare adeguato ascolto diretto del beneficiario quando si tratta di incidere su scelte personali delicate, in particolare l’inserimento in una struttura.

I responsabili dell’Ufficio di pubblica tutela della Città metropolitana hanno illustrato i dati delle consulenze offerte agli amministratori di sostegno nel corso del 2023: oltre 3800, svolte tra la sede di corso Inghilterra, il Tribunale di Torino, quello di Ivrea e il Tribunale per i Minorenni.

 




Natalia Bobba è il nuovo presidente dell’Ente Nazionale Risi

Si tratta di una vera e propria svolta per il comparto risicolo che si tinge ulteriormente di rosa” afferma il presidente di Confagricoltura Piemonte, Enrico Allasia dopo aver appreso che Natalia Bobba, imprenditrice agricola, è il nuovo presidente dell’Ente Nazionale Risi.

Da giorni la notizia era trapelata ma il decreto è stato firmato solo martedì dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella su proposta del Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, visti i pareri favorevoli delle competenti Commissioni parlamentari.

Bobba succede al vercellese Paolo Carrà e resterà in carica per i prossimi quattro anni.

Perito agrario, di Vinzaglio, nel cuore delle provincie del riso, già conosciuta nell’ambiente per essere presidente dal 2014 di “Donne e Riso”, associazione femminile che sposa la mission di comunicare la coltura e la cultura del riso, è titolare dell’azienda Cascina Pernasca.

Siamo orgogliosi che una donna imprenditrice, impegnata socialmente a divulgare le informazioni sulle nuove e complesse realtà della moderna agricoltura, e a discutere dei problemi della famiglia e della donna inserita nel contesto agricolo, ricopra un ruolo di prestigio, per troppo tempo di appannaggio solo maschile” evidenzia Lella Bassignana, direttore di Confagricoltura Piemonte.

La sua nomina costituisce un altro passo importante sul cammino della parità di genere, e in particolare nel mondo agricolo che, sino a pochi anni or sono, era refrattario agli incarichi apicali affidati a donne” conclude il direttore.

 

 




Il Piemonte celebra il 75° Anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani con un Flashmob

In occasione del 75° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e della Giornata Mondiale per i Diritti Umani, più di 400 ragazzi e ragazze provenienti dalle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado del Piemonte hanno dato vita, al Parco Dora di Torino,  a un coinvolgente flash-mob.

L’evento, organizzato dal Consiglio regionale del Piemonte e dal Comitato regionale per i Diritti Umani e Civili, ha visto i giovani protagonisti esprimere la loro solidarietà e impegno nei confronti dei valori fondamentali sanciti nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. L’energia e la passione dei partecipanti hanno reso il flash-mob un’occasione unica, sottolineando l’importanza di educare le giovani menti sulla necessità di rispettare e promuovere i diritti umani. Gli studenti hanno dimostrato creatività e impegno, con coreografie e performance che hanno catturato l’attenzione di tutti i presenti.

Attraverso una nota il presidente del Consiglio regionale del Piemonte Stefano Allasia ha inviato un messaggio ai ragazzi ” In questi tempi di guerra, di violenza, viene calpestata la dignità delle persone, in molti, troppi paesi del mondo, c’è davvero bisogno di ricostruire luoghi dove donne, uomini, giovani e anziani si prendono a cuore gli altri anziché pensare solo a sé stessi. Tutti noi dobbiamo dimostrare di voler fare la pace, una pace giusta, in prima persona e non invocarla solamente e sperare che la faccia qualcun altro al posto nostro. La politica ha la responsabilità primaria di lavorare incessantemente per fermare ogni forma di guerra e violenza, tutelando i diritti umani di ogni singolo individuo in ogni parte del mondo”.

“ll flash mob di questa mattina – hanno puntualizzato i vicepresidenti del Comitato diritti umani e civili Giampiero Leo e Sara Zambaia – non è solo un momento di celebrazione, ma anche un invito alla riflessione su come ciascuno di noi può contribuire a preservare e promuovere i diritti fondamentali di ogni individuo. La scuola, oltre a fornire istruzione, svolge un ruolo fondamentale nella formazione di cittadini consapevoli e responsabili, capaci di difendere e promuovere i valori universali dei diritti umani. In un momento in cui il rispetto dei diritti umani è più cruciale che mai, è incoraggiante vedere la gioventù del Piemonte abbracciare questo impegno con tanta passione e dedizione. Il flash-mob è stato un risultato del lavoro collaborativo tra le istituzioni locali, le scuole e gli studenti, dimostrando l’importanza di unire le forze per promuovere la consapevolezza dei diritti umani. L’evento ha creato un’atmosfera positiva e inclusiva, riflettendo l’impegno collettivo verso la costruzione di una società che rispetti e tuteli i diritti fondamentali di ogni individuo.

Chiaro anche il messaggio del consigliere segretario Gianluca Gavazza presente alla manifestazione di Parco Dora “Se si semina rispetto, si raccoglie pace”.




Si accende il Natale a Palazzo Lascaris

Rosso, verde e oro, i colori della festa, illuminano da oggi la galleria Belvedere, al primo piano di Palazzo Lascaris. Stamattina il presidente del Consiglio regionale, Stefano Allasia, insieme con numerosi consiglieri e consigliere, ha acceso l’albero di Natale che allieterà l’attesa delle festività a palazzo. Il momento è stato accompagnato dall’esecuzione di alcuni canti a tema da parte dell’Ensemble polifonico Il Bel Canto, composto dal soprano Loretta Borrelli, dal tenore Andrea Sità e da quattro strumentisti, Maria Camilla Ormezzano al violino, Sergio Lucisano al pianoforte, Luciano Quattrocchio alla fisarmonica e Roberto Boggio alla chitarra.

“Quest’anno, nonostante i lavori in corso a palazzo Lascaris, era mio desiderio e di tutto il Consiglio regionale mantenere ugualmente vivi i simboli della tradizione natalizia”, ha commentato Allasia. “Ecco quindi un albero addobbato a festa e scintillante accanto al presepe, che colloca la Natività in un borgo rurale, un luogo rappresentativo delle origini delle nostre comunità piemontesi. Ma non è Natale senza la musica, e così abbiamo pensato anche a un augurio sulle sette note, grazie al talento dell’Ensemble Il Bel Canto. Credo nell’importanza di far rivivere questi riti: è un modo anche in Consiglio regionale per ricordare il significato del Natale e rafforzare il senso di comunità a cui apparteniamo”.

Con l’occasione è stata poi inaugurata la mostra di presepi, curata dall’associazione APT Artigiani del Presepe di Torino, che sarà visibile nelle vetrine dell’Urp, in via Arsenale 14/g, fino al 7 gennaio 2024.

L’associazione APT Artigiani del Presepe di Torino, presieduta da Pier Luigi Calogiuri, ha lo scopo di sostenere, divulgare e promuovere la cultura popolare della realizzazione del presepe. L’esposizione presenta 16 presepi di varie dimensioni e materiali che spaziano dalle raffigurazioni della Natività in ambientazioni più popolari a quelle che citano ruderi di edifici classici fino alle composizioni che richiamano le architetture della Palestina. Non mancano poi scene di gusto contemporaneo e di fantasia. C’è perfino un presepio pensato sulla superficie lunare e altri in miniatura, ricavati dentro una lanterna e a una palla di vetro.

L’associazione Apt organizza numerose mostre presepiali sul territorio regionale e nazionale e ha appena aperto una rassegna di presepi artistici a Chivasso, patrocinata dal Consiglio regionale, presso la chiesa dei SS. Giovanni Battista e Marta, visitabile fino al 7 gennaio.




Le esigenze dei territori emergono dal confronto su nuovo piano strategico metropolitano

Il programma di lavoro per l’aggiornamento del Piano Strategico Metropolitano ha vissuto stamani uno dei suoi momenti centrali con l’incontro pubblico di ascolto che rappresenta uno snodo essenziale di un percorso partecipativo che sta coinvolgendo gli amministratori locali, i corpi intermedi, le associazioni di categoriaricreativeculturalisportive, ma anche i singoli cittadiniLa fase di ascolto e condivisione del processo di aggiornamento del PSM ha lo scopo di far emergere e raccogliere le idee e i contributi del territorio, attraverso la pianificazione di incontri organizzati per Zone omogenee e di successivi incontri tematici di approfondimento. A seguire sono previste la fase di redazione del Piano 2024-2026 e la successiva adozione da parte del Consiglio metropolitano, da completare entro il dicembre 2023.

L’obiettivo dell’incontro del 10 novembre, introdotto e chiuso dalla Consigliera metropolitana Sonia Cambursano, delegata alle attività produttive, allo sviluppo economico, al turismo e alla pianificazione strategica, era quello di avviare una riflessione collettiva, per definire un quadro condiviso dello stato di fatto e delle esigenze che la nuova pianificazione dovrà affrontare. La Consigliera Cambursano ha sottolineato che la Città metropolitana adotta una metodologia che prevede la co-progettazione e la co-pianificazione delle scelte strategiche con i territori. Non vogliamo assolutamente far calare dall’alto opzioni e scelte che hanno conseguenze dirette sulla vita quotidiana delle persone e delle comunità in cui vivono e lavorano”.

L’evento tenutosi stamani è partito da un confronto sugli esiti del Piano strategico 2021-2023, per poi avviare una ricognizione delle nuove esigenze a cui la prossima programmazione dovrebbe rispondere. L’incontro è stato strutturato suddividendo il pubblico in sei tavoli tematici relativi agli assi strategici del PSM: l’asse 1 dedicato a digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, l’asse 2 sulla rivoluzione verde e la transizione ecologica, l’asse 3 sulla mobilità sostenibile, l’asse 4 su istruzione e ricerca, l’asse 5 su inclusione, coesione e attrattività, l’asse 6 sulla salute. Le sessioni di discussione sono state facilitate da esperti, che hanno riportato nella sessione plenaria conclusiva i risultati del confronto ai tavoli.

Dal confronto sull’Asse 1 è emersa l’esigenza di considerare la digitalizzazione come uno strumento fondamentale per lo sviluppo economico e sociale dei territori e un’occasione per valorizzarne le peculiaritàIl potenziamento delle infrastrutture per la connessione telematica e la promozione della digitalizzazione possono incrementare l’attrattività del territorio, sia per le aziende che per le risorse umane potenzialmente interessate ad insediarvisi.

Sui temi dell’Asse 2 l’attenzione dei partecipanti si è incentrata sulla difesa della qualità delle risorse idriche e atmosferiche e della biodiversitàÈ stato posto l’accento sull’importanza delle infrastrutture verditema su cui occorre sensibilizzare gli amministratori locali. In una logica di co-progettazione degli strumenti di pianificazione i rappresentanti degli imprenditori del settore delle costruzioni hanno sottolineato l’esigenza di un aggiornamento delle normative riguardanti la rigenerazione urbana e il risparmio energeticoAnche il tema delle comunità energetiche sconta un vuoto normativo che ne pregiudica lo sviluppo e la diffusione nei territoriIn questo senso è emersa una fiducia nel ruolo di coordinamento che potrà svolgere la Città metropolitanaintesa da molti come una potenziale cabina di regia di molti progetti territoriali.

Intermodalitàuso alternativo dei mezzigovernance del sistema del trasporto pubblico locale sono i temi emersi dal confronto sull’Asse 3anche in questo caso con un appello alla Città metropolitana, affinché svolga un ruolo di regia, anche e soprattutto nella comunicazione verso i cittadini, per informarli e spiegare nuove opportunità per una modalità sostenibile.

In merito all’Asse 4, già oggetto di analisi sulla tendenza al declino demografico e sulle sue implicazioni sul sistema scolastico e formativo, è stata ribadita l’esigenza di ricalibrare il dimensionamento scolastico, per trovare un punto di equilibrio nell’intero territorio metropolitano. Anche il disagio sociale in aumento è un tema segnalato durante il confrontoLa positività emersa è riferita alla crescente apertura delle istituzioni scolastiche alle vocazioni territoriali e al dialogo con la società e il sistema produttivo. La formazione green è accolta con entusiasmo dai giovani, mentre sono state segnalate criticità in merito all’utilizzo delle risorse del PNRR da parte delle scuole e delle istituzioni. È stata inoltre richiamata l’esigenza di un coordinamento tra le politiche per l’istruzione e quelle relative al trasporto pubblico localecosì come la necessità di una raccolta di dati e di analisi sul fenomeno della dispersione scolastica.

La discussione sull’Asse 5 ha fatto emergere la richiesta di un maggiore coinvolgimento degli stakholder presenti sul territorio, per la programmazione di politiche di contrasto alle crescenti diseguaglianze e per la costruzione di una cittadinanza attivaIl ruolo immaginato per la Città metropolitana delinea la creazione di un centro di competenze sul Welfare locale, capace di accompagnare l’individuazione di obiettivi chiari e monitorabili, con una forte attenzione ai giovani e alle questioni di genere. La rete che può essere promossa e coordinata dalla Città metropolitana deve scattare innanzitutto una fotografia del territorio in termini di inclusione e poi contribuire ad evitare doppioni nella programmazione dei servizi coprire le zone marginali non serviteGli interlocutori che hanno partecipato alla fase di ascolto auspicano un sempre maggiore raccordo tra Terzo Settore, uffici giudiziari e organismi impegnati per la pubblica tutelaanche per ampliare la platea dei reati le cui vittime vengono tutelate. L’innovazione nei servizi sociali territoriali deve passare attraverso l’accompagnamento delle persone all’utilizzo delle modalità di fruizione digitali, ma anche alla promozione del confronto sulle possibili modifiche alla normativa in materia. Alla Città metropolitana si chiede infine di promuovere l’accesso alla casa anche fuori della conurbazione torinesegarantendo un adeguato livello di servizi alla cittadinanza.

Sull’Asse 6 tra gli spunti di riflessione emersi figura la trasversalità tra gli assi: ad esempio nel rapporto tra politiche per la salute e politiche socialima anche su temi come le case di comunità e l’incremento della popolazione anziana e straniera, che devono trovare risposte anche nelle politiche sanitarie. Gli esempi concreti sono le reti di senior housing e spazi più adatti ai pazienti negli ospedali e nelle case di comunità. Una corretta relazione pubblico-privato è vista come positiva, mentre il volontariato è considerato una risorsa fondamentale soprattutto nei piccoli Comuni. La promozione di una sana alimentazionele mense ospedaliere gestite con ingredienti di qualitàil legame tra salute e ambienteservizi e i presìdi sanitari per le aree interne sono altri temi emersi dal confronto.




Welfare di comunità: un’opportunità per le persone e il territorio Al via un ciclo di formazione per i Comuni 

novembre ha radunato numerosi sindaci e amministratori locali nella sede di corso Inghilterra 7 a Torino.
Giuseppe Catizone a nome di Leganet ha sottolineato come il welfare circolare sia un beneficio per le persone e per il territorio e Alessandro Broccatelli, presidente Leganet, ha sottolineato come spesso sindaci e amministratori locali si trovino nella condizione di inventare soluzioni per amministrare, e quanto il welfare di comunità si riveli una proposta concreta per risolvere problemi dell’agire quotidiano.

 


Sullo sviluppo economico che deve andare di pari passo con lo sviluppo sociale nelle politiche di un ente come la Città metropolitana di Torino hanno insistito nei loro interventi anche le consigliere Valentina Cera e Sonia Cambursano, delegate rispettivamente alle politiche sociali e allo sviluppo economico, rivendicando l’importanza della loro intensa collaborazione sul piano politico e tecnico e sottolineando il ruolo fondamentale dell’Ente di area vasta nel sostenere e accompagnare soprattutto i piccoli Comuni nella loro attività amministrativa. Il progetto InnoSocialMetro di Città metropolitana di Torino, ad esempio, offre contributi per un milione e mezzo di euro alle micro e piccoli imprese che fanno proprio innovazione sociale.


Dagli esperti di Gowelfare.it sono arrivati modelli ed esempi per mettere in relazione anche i piccoli esercenti del territorio per le ricadute locali delle politiche di welfare aziendale.
Affidate a Elena Piastra, sindaca di Settimo Torinese e presidente di Ali Piemonte, le conclusioni: ha ribadito il ruolo determinante delle amministrazioni locali nell’implementare efficacemente le politiche di welfare.




Dolcissimarte 2023. Torino rende omaggio all’eleganza pasticcera piemontese

Tre giorni a tutto gusto per conoscere una pasticceria unica al mondo con tanti appuntamenti in città, tra ‘Pasticceri in vetrina’, ‘Pasticcini in carrozza’, ‘Pane e cioccolato’. Da quest’anno anche i gelatieri entrano nel mondo DOLCISSIMArte.

Dal 10 al 12 novembre, la città di Torino diventa la capitale della pasticceria artigianale di alta qualità con la seconda edizione di DOLCISSIMArte, la rassegna che celebra la maestria e l’eleganza dei Maestri Pasticceri del Piemonte con golosi appuntamenti aperti al pubblico.

Organizzata da ASCOM EPAT, con il sostegno e la collaborazione di Regione Piemonte, DMO Visit Piemonte, Camera di commercio di Torino, Città di Torino, Turismo Torino, Unioncamere, FIPE e le Amministrazioni locali dei territori coinvolti, DOLCISSIMArte chiama a raccolta i pasticceri di Torino e del Piemonte per far scoprire al pubblico un’eccellenza dalla storia secolare, espressione di un saper fare unico con solide radici nella tradizione e grande voglia di sperimentare e innovare.

La tre giorni più dolce dell’anno vede i Maestri Pasticceri piemontesi impegnati in diverse iniziative.

PASTICCERI IN VETRINA

Venerdì 10, al pomeriggio, e sabato 11 novembre, tutto il giorno, un intrigante programma di esibizioni e show pastry prende vita nelle vetrine dei più prestigiosi negozi del centro di Torino. Un tour esperienziale in 12 famosi negozi, dove i maestri pasticceri si esibiscono con le loro preparazioni più apprezzate e le offrono in degustazione al pubblico.

PASTICCINI IN CARROZZA

Sabato 11 e domenica 12 novembre il caffè del mattino e del dopo pranzo diventano un’esperienza indimenticabile a bordo del tram gourmet, accompagnati da un Maestro Pasticcere e dalle sue creazioni, mentre le guide turistiche GIA Ascom rivelano la storia ‘dolce’ di Torino.

PANE E CIOCCOLATO

Sabato 11, al pomeriggio, i Maestri Panificatori e i Maestri Pasticceri preparano insieme una merenda golosa a base di pane e cioccolato per tutti i bambini, in piazza Castello.

E dalla pasticceria l’orizzonte si amplia alla gelateria. I Maestri Gelatieri Ascom Epat hanno infatti creato il gusto DOLCISSIMArte a base di zabaione e paste di meliga in omaggio ad una delle preparazioni più note della pasticceria piemontese.


DOLCISSIMArte racconta una storia di eccellenza, scritta dalla creatività e dal saper fare dei Maestri Pasticceri piemontesi. Una storia che affonda le radici nel passato e che ancora oggi possiamo assaporare nelle pasticcerie storiche, molte delle quali hanno più di 200 anni. E accanto a queste, le nuove proposte dei Maestri Pasticceri che sperimentano e innovano una tradizione che non ha eguali.

Il settore della pasticceria ha voglia di farsi conoscere e di farsi apprezzare. Nel corso della conferenza stampa-evento di presentazione, nel prestigioso Salone delle Feste a Palazzo Madama, sono state, infatti, esposte circa 100 torte provenienti dai laboratori di ben 60 Maestri Pasticcieri del Piemonte, per la delizia degli occhi e del palato. Accanto alla nutrita rappresentanza dei pasticceri torinesi, quest’anno è particolarmente importante la presenza dalle altre province piemontesi: Alessandria, Asti, Biella, Cuneo e Vercelli non hanno mancato di far sentire tutta la loro passione e maestria con splendide preparazioni dolciarie.

Una vetrina d’onore per un segmento di economia importante per il territorio e che non ha mai cessato la sua attività, nemmeno durante le guerre o le peggiori crisi.

Alla presenza degli assessori regionali al Commercio e Turismo Vittoria Poggio, all’Agricoltura e Cibo Marco Protopapa, del Presidente del CdA di VisitPiemonte Beppe Carlevaris, del segretario generale della Camera di commercio di Torino Guido Bolatto, dell’assessore al Commercio del Comune di Torino Paolo Chiavarino, delle istituzioni dei territori coinvolti e degli stakeholder del settore, la presidente di Ascom Confcommercio Torino Maria Luisa Coppa e il vicepresidente di EPAT Ascom Giovanni Dell’Agnese hanno presentato DOLCISSIMArte 2023, seguito dal talk con Barbara Ronchi della Rocca e il critico enogastronomico Alessandro Felis, moderati dal giornalista Beppe Ganfolfo, che hanno illustrato la storia della pasticceria tra laboratori reali e forni di casa.

Importante anche la presenza degli sponsor: Inalpi Latterie prodotti alimentari, Reuccio nocciola del Piemonte, Rossetto Puratos, Belcolade cioccolato belga, il Consorzio per la Tutela e la valorizzazione dei vini DOCG di Caluso e DOC di Carema e Canavese, Agrimontana azienda agricola, Caffè Costadoro, Tenuta Roletto e pastificio Perino.

DICHIARAZIONI

MARIA LUISA COPPA – Presidente ASCOM Confcommercio Torino e provincia

Il Piemonte è leader nella pasticceria, soprattutto nelle produzioni ‘mignon’. Per questo ci impegniamo fortemente nel far conoscere sempre di più il nostro settore dolciario anche ai visitatori e ai turisti, che restano immancabilmente estasiati ad ogni assaggio delle nostre meravigliose produzioni».

VITTORIA POGGIO – Assessore alla Cultura, Turismo e Commercio della Regione Piemonte

«Grazie a questa iniziativa mettiamo in vetrina non soltanto prodotti di eccellenza con storie secolari ma la qualità che è l’unico ingrediente non imitabile sul mercato globale. Se le nostre imprese artigiane riescono ad essere competitive, è proprio grazie alla lavorazione precisa, minuziosa, eseguita manualmente che accresce il valore del prodotto finale tanto da renderlo unico».

«La kermesse DOLCISSIMArte conferma il suo successo con una seconda edizione che esalta la pasticceria di qualità di Torino e del Piemonte e valorizza la grande professionalità dei maestri pasticceri anche per la scelta dei prodotti eccellenti certificati, che sono alla base delle preparazioni dolciarie e che in gran parte sono provenienti dal territorio piemontese. L’importanza dello sviluppo di una filiera agroalimentare di qualità, che trova il sostegno della Regione, è dimostrata da oltre 80 dolci del Piemonte riconosciuti Prodotti agroalimentari tradizionali».

«Siamo lieti di sostenere anche quest’anno l’edizione 2023 di DOLCISSIMArte, vetrina della migliore pasticceria locale, un’occasione per celebrare la capacità dei nostri produttori, che nel tempo hanno saputo affiancare all’abilità tradizionale innovative e inedite sperimentazioni. Molti pasticceri rientrano nella nostra selezione Maestri del Gusto di Torino e provincia e sono protagonisti in questa tre giorni tutta dedicata alla golosità e all’eccellenza».

«L’arte della pasticceria piemontese è un tassello importante dell’enogastronomia della nostra regione ed elemento immancabile nei nostri eventi di promozione turistica in Italia e all’estero, nelle degustazioni e nei momenti conviviali. Le belle vetrine dei maestri artigiani nelle vie delle città del Piemonte sono splendidi fiori all’occhiello e anche nei nostri ristoranti la creatività degli chef contribuisce a trasmettere la bontà del territorio attraverso dolci che rielaborano la tradizione. DOLCISSIMArte è un’iniziativa importante e di sicuro successo, un ulteriore palcoscenico per far conoscere un’arte in cui siamo maestri e per valorizzare e promuovere un settore che ha origini antiche e che raggiunge altissimi livelli di raffinatezza. Non ultimo, la manifestazione rappresenta un supporto per l’incremento economico delle imprese che operano nel comparto della pasticceria d’eccellenza».

«Con questa manifestazione vogliamo far conoscere a tutti la pasticceria piemontese perché è proprio la nostra regione ad essere stata la culla di questa arte. I pasticceri di tutto il mondo vengono a Torino e in Piemonte per imparare le nostre ricette e per vedere le nostre esposizioni nelle vetrine. Possiamo vantare questo primato perché da sempre lavoriamo con ‘rigore’. Il rigore delle ricette e dei dettagli: un mondo di sapere e di esperienza che noi pasticceri tramandiamo da secoli di generazione in generazione e ritroviamo nel cabaret della domenica».

Tre giorni a tutto gusto per conoscere una pasticceria unica al mondo con tanti appuntamenti in città, tra ‘Pasticceri in vetrina’, ‘Pasticcini in carrozza’, ‘Pane e cioccolato’. Da quest’anno anche i gelatieri entrano nel mondo DOLCISSIMArte.

Dal 10 al 12 novembre, la città di Torino diventa la capitale della pasticceria artigianale di alta qualità con la seconda edizione di DOLCISSIMArte, la rassegna che celebra la maestria e l’eleganza dei Maestri Pasticceri del Piemonte con golosi appuntamenti aperti al pubblico.

Organizzata da ASCOM EPAT, con il sostegno e la collaborazione di Regione Piemonte, DMO Visit Piemonte, Camera di commercio di Torino, Città di Torino, Turismo Torino, Unioncamere, FIPE e le Amministrazioni locali dei territori coinvolti, DOLCISSIMArte chiama a raccolta i pasticceri di Torino e del Piemonte per far scoprire al pubblico un’eccellenza dalla storia secolare, espressione di un saper fare unico con solide radici nella tradizione e grande voglia di sperimentare e innovare.

La tre giorni più dolce dell’anno vede i Maestri Pasticceri piemontesi impegnati in diverse iniziative.

PASTICCERI IN VETRINA

Venerdì 10, al pomeriggio, e sabato 11 novembre, tutto il giorno, un intrigante programma di esibizioni e show pastry prende vita nelle vetrine dei più prestigiosi negozi del centro di Torino. Un tour esperienziale in 12 famosi negozi, dove i maestri pasticceri si esibiscono con le loro preparazioni più apprezzate e le offrono in degustazione al pubblico.

PASTICCINI IN CARROZZA

Sabato 11 e domenica 12 novembre il caffè del mattino e del dopo pranzo diventano un’esperienza indimenticabile a bordo del tram gourmet, accompagnati da un Maestro Pasticcere e dalle sue creazioni, mentre le guide turistiche GIA Ascom rivelano la storia ‘dolce’ di Torino.

PANE E CIOCCOLATO

Sabato 11, al pomeriggio, i Maestri Panificatori e i Maestri Pasticceri preparano insieme una merenda golosa a base di pane e cioccolato per tutti i bambini, in piazza Castello.

E dalla pasticceria l’orizzonte si amplia alla gelateria. I Maestri Gelatieri Ascom Epat hanno infatti creato il gusto DOLCISSIMArte a base di zabaione e paste di meliga in omaggio ad una delle preparazioni più note della pasticceria piemontese.


DOLCISSIMArte racconta una storia di eccellenza, scritta dalla creatività e dal saper fare dei Maestri Pasticceri piemontesi. Una storia che affonda le radici nel passato e che ancora oggi possiamo assaporare nelle pasticcerie storiche, molte delle quali hanno più di 200 anni. E accanto a queste, le nuove proposte dei Maestri Pasticceri che sperimentano e innovano una tradizione che non ha eguali.

Il settore della pasticceria ha voglia di farsi conoscere e di farsi apprezzare. Nel corso della conferenza stampa-evento di presentazione, nel prestigioso Salone delle Feste a Palazzo Madama, sono state, infatti, esposte circa 100 torte provenienti dai laboratori di ben 60 Maestri Pasticcieri del Piemonte, per la delizia degli occhi e del palato. Accanto alla nutrita rappresentanza dei pasticceri torinesi, quest’anno è particolarmente importante la presenza dalle altre province piemontesi: Alessandria, Asti, Biella, Cuneo e Vercelli non hanno mancato di far sentire tutta la loro passione e maestria con splendide preparazioni dolciarie.

Una vetrina d’onore per un segmento di economia importante per il territorio e che non ha mai cessato la sua attività, nemmeno durante le guerre o le peggiori crisi.

Alla presenza degli assessori regionali al Commercio e Turismo Vittoria Poggio, all’Agricoltura e Cibo Marco Protopapa, del Presidente del CdA di VisitPiemonte Beppe Carlevaris, del segretario generale della Camera di commercio di Torino Guido Bolatto, dell’assessore al Commercio del Comune di Torino Paolo Chiavarino, delle istituzioni dei territori coinvolti e degli stakeholder del settore, la presidente di Ascom Confcommercio Torino Maria Luisa Coppa e il vicepresidente di EPAT Ascom Giovanni Dell’Agnese hanno presentato DOLCISSIMArte 2023, seguito dal talk con Barbara Ronchi della Rocca e il critico enogastronomico Alessandro Felis, moderati dal giornalista Beppe Ganfolfo, che hanno illustrato la storia della pasticceria tra laboratori reali e forni di casa.

Importante anche la presenza degli sponsor: Inalpi Latterie prodotti alimentari, Reuccio nocciola del Piemonte, Rossetto Puratos, Belcolade cioccolato belga, il Consorzio per la Tutela e la valorizzazione dei vini DOCG di Caluso e DOC di Carema e Canavese, Agrimontana azienda agricola, Caffè Costadoro, Tenuta Roletto e pastificio Perino.

DICHIARAZIONI

MARIA LUISA COPPA – Presidente ASCOM Confcommercio Torino e provincia

Il Piemonte è leader nella pasticceria, soprattutto nelle produzioni ‘mignon’. Per questo ci impegniamo fortemente nel far conoscere sempre di più il nostro settore dolciario anche ai visitatori e ai turisti, che restano immancabilmente estasiati ad ogni assaggio delle nostre meravigliose produzioni».

VITTORIA POGGIO – Assessore alla Cultura, Turismo e Commercio della Regione Piemonte

«Grazie a questa iniziativa mettiamo in vetrina non soltanto prodotti di eccellenza con storie secolari ma la qualità che è l’unico ingrediente non imitabile sul mercato globale. Se le nostre imprese artigiane riescono ad essere competitive, è proprio grazie alla lavorazione precisa, minuziosa, eseguita manualmente che accresce il valore del prodotto finale tanto da renderlo unico».

«La kermesse DOLCISSIMArte conferma il suo successo con una seconda edizione che esalta la pasticceria di qualità di Torino e del Piemonte e valorizza la grande professionalità dei maestri pasticceri anche per la scelta dei prodotti eccellenti certificati, che sono alla base delle preparazioni dolciarie e che in gran parte sono provenienti dal territorio piemontese. L’importanza dello sviluppo di una filiera agroalimentare di qualità, che trova il sostegno della Regione, è dimostrata da oltre 80 dolci del Piemonte riconosciuti Prodotti agroalimentari tradizionali».

«Siamo lieti di sostenere anche quest’anno l’edizione 2023 di DOLCISSIMArte, vetrina della migliore pasticceria locale, un’occasione per celebrare la capacità dei nostri produttori, che nel tempo hanno saputo affiancare all’abilità tradizionale innovative e inedite sperimentazioni. Molti pasticceri rientrano nella nostra selezione Maestri del Gusto di Torino e provincia e sono protagonisti in questa tre giorni tutta dedicata alla golosità e all’eccellenza».

«L’arte della pasticceria piemontese è un tassello importante dell’enogastronomia della nostra regione ed elemento immancabile nei nostri eventi di promozione turistica in Italia e all’estero, nelle degustazioni e nei momenti conviviali. Le belle vetrine dei maestri artigiani nelle vie delle città del Piemonte sono splendidi fiori all’occhiello e anche nei nostri ristoranti la creatività degli chef contribuisce a trasmettere la bontà del territorio attraverso dolci che rielaborano la tradizione. DOLCISSIMArte è un’iniziativa importante e di sicuro successo, un ulteriore palcoscenico per far conoscere un’arte in cui siamo maestri e per valorizzare e promuovere un settore che ha origini antiche e che raggiunge altissimi livelli di raffinatezza. Non ultimo, la manifestazione rappresenta un supporto per l’incremento economico delle imprese che operano nel comparto della pasticceria d’eccellenza».

«Con questa manifestazione vogliamo far conoscere a tutti la pasticceria piemontese perché è proprio la nostra regione ad essere stata la culla di questa arte. I pasticceri di tutto il mondo vengono a Torino e in Piemonte per imparare le nostre ricette e per vedere le nostre esposizioni nelle vetrine. Possiamo vantare questo primato perché da sempre lavoriamo con ‘rigore’. Il rigore delle ricette e dei dettagli: un mondo di sapere e di esperienza che noi pasticceri tramandiamo da secoli di generazione in generazione e ritroviamo nel cabaret della domenica».




Confagricoltura Piemonte: “Il piano di rinaturazione del Po avrà conseguenze negative in termini economici e ambientali”

Rimangono le perplessità dei rappresentanti di Confagricoltura Piemonte riguardo al piano di rinaturazione del Po finanziato dal PNRR, anche dopo aver preso parte alla Conferenza dei servizi, convocata da Aipo la settimana scorsa.

Gli interventi proposti non costituiscono per i territori coinvolti opportunità economiche vantaggiose e, a nostro avviso, non considerano l’operato degli agricoltori impegnati fino ad oggi nel presidio di queste aree, che andrebbero incontro ad abbandono certo, dando spazio alle specie alloctone e a infestazioni di ogni genere” evidenzia il presidente di Confagricoltura Piemonte, Enrico Allasia. “Ben altre potrebbero essere le opere da realizzare lungo i 652 km del fiume: per esempio una bacinizzazione che tenga presente le mutate dinamiche di portata del fiume e la conformazione delle aree attualmente a pioppeto, che garantiscono un rallentamento della corrente durante le piene, lasciando defluire l’acqua in modo più controllato” spiega Allasia, anche in qualità di presidente nazionale dei produttori di legno di Confagricoltura.

 

Confagricoltura Piemonte sottolinea inoltre la un’evidente contraddizione tra gli interventi del piano, che di fatto bloccano la pioppicoltura addirittura prevedendo l’espianto delle coltivazioni esistenti, e i programmi finanziati per il rilancio di questa coltivazione nelle zone golenali.

 

L’associazione degli imprenditori piemontesi chiede che venga ripensata la destinazione dei 357 milioni di euro previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) al punto 3.3 della misura M2C4, “Tutela del territorio e della risorsa idrica”, in favore di una gestione locale sostenibile di torrenti e piccoli fiumi, che preveda la pulizia degli alvei e il consolidamento degli argini.

 

“L’obiettivo degli interventi – conclude Allasia – dovrebbe includere una più efficace gestione e regimazione del fiume stesso che possa consentire la convivenza tra ambiente e attività agricola”.

 

 




Il presidente del Consiglio Allasia premia Mattia Aguzzi

“Per il suo gesto straordinario e l’alto senso civico dimostrato”, questa la frase incisa sulla targa che il presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Stefano Allasia, ha donato questa mattina a Mattia Aguzzi, l’uomo di 37 anni che, lo scorso 26 agosto, ha salvato la bimba caduta dal quinto piano a Torino.

Un incontro fortemente voluto dal presidente del Consiglio per condividere insieme alcune riflessioni rispetto a quello che la vita toglie e a quello che dona, sui tempi che stiamo vivendo e la società che stiamo costruendo. “Nel gesto di Mattia c’è sicuramente una dose di fatalità – esordisce Stefano Allasia – quella di trovarsi proprio in quel luogo ed in quel preciso momento, ma c’è una dose di coraggio, il coraggio di non spostarsi, di esporre il proprio corpo per evitare che la piccola cada al suolo. Non più tardi di due settimane fa assistevamo alla tragedia di Caselle, in cui è rimasta vittima una bimba, ugualmente piccola, ugualmente indifesa. Due facce della stessa medaglia, il dolore e la tragedia della piccola Laura, la gioia e la speranza di Mattia e della piccola di via Nizza. Mattia – conclude – è un l’esempio di chi non si volta d’altra parte, di chi rigetta l’indifferenza e la superficialità, di chi non fa dell’egoismo uno stile di vita. Ricominciamo ad essere persone che si spendono per gli altri e che osano”.

“Un riconoscimento che mi riempie di gioia e di emozione, anche se continuo a pensare che chiunque avrebbe fatto quello che ho fatto io, nessuno sarebbe rimasto indifferente di fronte ad una bambina in pericolo”. Queste le parole di Mattia Aguzzi, dopo aver ricevuto la targa da parte del Consiglio regionale – “Un gesto che mi è venuto d’istinto, dal cuore. Sento però di dover condividere questa targa con il signor Emilio, un vicino di casa della bambina che ha richiamato con le sue urla la mia attenzione. Oggi, tornato alla normalità, sono ancora circondato dalla riconoscenza e dall’affetto di amici e colleghi che, scherzosamente, continuano a chiamarmi “eroe”. Tante anche le persone che mi hanno contattato sui social a cui ho voluto rispondere singolarmente, per ringraziarli delle loro manifestazioni d’affetto”.