Coronavirus Piemonte, il presidente Cirio: “Progressivo miglioramento”

“I dati del pre-report settimanale, che verrà validato domani dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità, confermano un progressivo miglioramento della situazione epidemiologica in Piemonte – sottolinea il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio -. Il valore Rt è infatti sceso ulteriormente sotto l’1, attestandosi a 0.9 per l’Rt puntuale e a 0.88 per l’Rt medio.

Si riduce il numero di nuovi casi segnalati e anche il numero di focolai attivi o nuovi. La pressione ospedaliera resta alta, ma in fase di stabilizzazione (59% l’occupazione dei posti di terapia intensiva e 67% l’occupazione dei posti letto ordinari).

A conferma del quadro in sensibile miglioramento, anche i dati trasmessi oggi a Roma dalla Regione Piemonte vedono l’incidenza scendere sotto il valore soglia di allerta di 250 casi ogni 100.000 abitanti. Naturalmente il report deve essere validato entro domani dalla Cabina di regia nazionale, ma in base a questi parametri siamo fiduciosi che il Piemonte possa ritornare arancione già dalla prossima settimana. È fondamentale però che non venga meno la prudenza da parte di nessuno. Questi segni di miglioramento sono preziosi e vanno difesi con i nostri comportamenti. I vaccini, la prudenza e il rispetto delle regole sono le uniche vere armi per uscire da questa emergenza e poter finalmente ripartire”.




Dolcissimarte 2023. Torino rende omaggio all’eleganza pasticcera piemontese

Tre giorni a tutto gusto per conoscere una pasticceria unica al mondo con tanti appuntamenti in città, tra ‘Pasticceri in vetrina’, ‘Pasticcini in carrozza’, ‘Pane e cioccolato’. Da quest’anno anche i gelatieri entrano nel mondo DOLCISSIMArte.

Dal 10 al 12 novembre, la città di Torino diventa la capitale della pasticceria artigianale di alta qualità con la seconda edizione di DOLCISSIMArte, la rassegna che celebra la maestria e l’eleganza dei Maestri Pasticceri del Piemonte con golosi appuntamenti aperti al pubblico.

Organizzata da ASCOM EPAT, con il sostegno e la collaborazione di Regione Piemonte, DMO Visit Piemonte, Camera di commercio di Torino, Città di Torino, Turismo Torino, Unioncamere, FIPE e le Amministrazioni locali dei territori coinvolti, DOLCISSIMArte chiama a raccolta i pasticceri di Torino e del Piemonte per far scoprire al pubblico un’eccellenza dalla storia secolare, espressione di un saper fare unico con solide radici nella tradizione e grande voglia di sperimentare e innovare.

La tre giorni più dolce dell’anno vede i Maestri Pasticceri piemontesi impegnati in diverse iniziative.

PASTICCERI IN VETRINA

Venerdì 10, al pomeriggio, e sabato 11 novembre, tutto il giorno, un intrigante programma di esibizioni e show pastry prende vita nelle vetrine dei più prestigiosi negozi del centro di Torino. Un tour esperienziale in 12 famosi negozi, dove i maestri pasticceri si esibiscono con le loro preparazioni più apprezzate e le offrono in degustazione al pubblico.

PASTICCINI IN CARROZZA

Sabato 11 e domenica 12 novembre il caffè del mattino e del dopo pranzo diventano un’esperienza indimenticabile a bordo del tram gourmet, accompagnati da un Maestro Pasticcere e dalle sue creazioni, mentre le guide turistiche GIA Ascom rivelano la storia ‘dolce’ di Torino.

PANE E CIOCCOLATO

Sabato 11, al pomeriggio, i Maestri Panificatori e i Maestri Pasticceri preparano insieme una merenda golosa a base di pane e cioccolato per tutti i bambini, in piazza Castello.

E dalla pasticceria l’orizzonte si amplia alla gelateria. I Maestri Gelatieri Ascom Epat hanno infatti creato il gusto DOLCISSIMArte a base di zabaione e paste di meliga in omaggio ad una delle preparazioni più note della pasticceria piemontese.


DOLCISSIMArte racconta una storia di eccellenza, scritta dalla creatività e dal saper fare dei Maestri Pasticceri piemontesi. Una storia che affonda le radici nel passato e che ancora oggi possiamo assaporare nelle pasticcerie storiche, molte delle quali hanno più di 200 anni. E accanto a queste, le nuove proposte dei Maestri Pasticceri che sperimentano e innovano una tradizione che non ha eguali.

Il settore della pasticceria ha voglia di farsi conoscere e di farsi apprezzare. Nel corso della conferenza stampa-evento di presentazione, nel prestigioso Salone delle Feste a Palazzo Madama, sono state, infatti, esposte circa 100 torte provenienti dai laboratori di ben 60 Maestri Pasticcieri del Piemonte, per la delizia degli occhi e del palato. Accanto alla nutrita rappresentanza dei pasticceri torinesi, quest’anno è particolarmente importante la presenza dalle altre province piemontesi: Alessandria, Asti, Biella, Cuneo e Vercelli non hanno mancato di far sentire tutta la loro passione e maestria con splendide preparazioni dolciarie.

Una vetrina d’onore per un segmento di economia importante per il territorio e che non ha mai cessato la sua attività, nemmeno durante le guerre o le peggiori crisi.

Alla presenza degli assessori regionali al Commercio e Turismo Vittoria Poggio, all’Agricoltura e Cibo Marco Protopapa, del Presidente del CdA di VisitPiemonte Beppe Carlevaris, del segretario generale della Camera di commercio di Torino Guido Bolatto, dell’assessore al Commercio del Comune di Torino Paolo Chiavarino, delle istituzioni dei territori coinvolti e degli stakeholder del settore, la presidente di Ascom Confcommercio Torino Maria Luisa Coppa e il vicepresidente di EPAT Ascom Giovanni Dell’Agnese hanno presentato DOLCISSIMArte 2023, seguito dal talk con Barbara Ronchi della Rocca e il critico enogastronomico Alessandro Felis, moderati dal giornalista Beppe Ganfolfo, che hanno illustrato la storia della pasticceria tra laboratori reali e forni di casa.

Importante anche la presenza degli sponsor: Inalpi Latterie prodotti alimentari, Reuccio nocciola del Piemonte, Rossetto Puratos, Belcolade cioccolato belga, il Consorzio per la Tutela e la valorizzazione dei vini DOCG di Caluso e DOC di Carema e Canavese, Agrimontana azienda agricola, Caffè Costadoro, Tenuta Roletto e pastificio Perino.

DICHIARAZIONI

MARIA LUISA COPPA – Presidente ASCOM Confcommercio Torino e provincia

Il Piemonte è leader nella pasticceria, soprattutto nelle produzioni ‘mignon’. Per questo ci impegniamo fortemente nel far conoscere sempre di più il nostro settore dolciario anche ai visitatori e ai turisti, che restano immancabilmente estasiati ad ogni assaggio delle nostre meravigliose produzioni».

VITTORIA POGGIO – Assessore alla Cultura, Turismo e Commercio della Regione Piemonte

«Grazie a questa iniziativa mettiamo in vetrina non soltanto prodotti di eccellenza con storie secolari ma la qualità che è l’unico ingrediente non imitabile sul mercato globale. Se le nostre imprese artigiane riescono ad essere competitive, è proprio grazie alla lavorazione precisa, minuziosa, eseguita manualmente che accresce il valore del prodotto finale tanto da renderlo unico».

«La kermesse DOLCISSIMArte conferma il suo successo con una seconda edizione che esalta la pasticceria di qualità di Torino e del Piemonte e valorizza la grande professionalità dei maestri pasticceri anche per la scelta dei prodotti eccellenti certificati, che sono alla base delle preparazioni dolciarie e che in gran parte sono provenienti dal territorio piemontese. L’importanza dello sviluppo di una filiera agroalimentare di qualità, che trova il sostegno della Regione, è dimostrata da oltre 80 dolci del Piemonte riconosciuti Prodotti agroalimentari tradizionali».

«Siamo lieti di sostenere anche quest’anno l’edizione 2023 di DOLCISSIMArte, vetrina della migliore pasticceria locale, un’occasione per celebrare la capacità dei nostri produttori, che nel tempo hanno saputo affiancare all’abilità tradizionale innovative e inedite sperimentazioni. Molti pasticceri rientrano nella nostra selezione Maestri del Gusto di Torino e provincia e sono protagonisti in questa tre giorni tutta dedicata alla golosità e all’eccellenza».

«L’arte della pasticceria piemontese è un tassello importante dell’enogastronomia della nostra regione ed elemento immancabile nei nostri eventi di promozione turistica in Italia e all’estero, nelle degustazioni e nei momenti conviviali. Le belle vetrine dei maestri artigiani nelle vie delle città del Piemonte sono splendidi fiori all’occhiello e anche nei nostri ristoranti la creatività degli chef contribuisce a trasmettere la bontà del territorio attraverso dolci che rielaborano la tradizione. DOLCISSIMArte è un’iniziativa importante e di sicuro successo, un ulteriore palcoscenico per far conoscere un’arte in cui siamo maestri e per valorizzare e promuovere un settore che ha origini antiche e che raggiunge altissimi livelli di raffinatezza. Non ultimo, la manifestazione rappresenta un supporto per l’incremento economico delle imprese che operano nel comparto della pasticceria d’eccellenza».

«Con questa manifestazione vogliamo far conoscere a tutti la pasticceria piemontese perché è proprio la nostra regione ad essere stata la culla di questa arte. I pasticceri di tutto il mondo vengono a Torino e in Piemonte per imparare le nostre ricette e per vedere le nostre esposizioni nelle vetrine. Possiamo vantare questo primato perché da sempre lavoriamo con ‘rigore’. Il rigore delle ricette e dei dettagli: un mondo di sapere e di esperienza che noi pasticceri tramandiamo da secoli di generazione in generazione e ritroviamo nel cabaret della domenica».

Tre giorni a tutto gusto per conoscere una pasticceria unica al mondo con tanti appuntamenti in città, tra ‘Pasticceri in vetrina’, ‘Pasticcini in carrozza’, ‘Pane e cioccolato’. Da quest’anno anche i gelatieri entrano nel mondo DOLCISSIMArte.

Dal 10 al 12 novembre, la città di Torino diventa la capitale della pasticceria artigianale di alta qualità con la seconda edizione di DOLCISSIMArte, la rassegna che celebra la maestria e l’eleganza dei Maestri Pasticceri del Piemonte con golosi appuntamenti aperti al pubblico.

Organizzata da ASCOM EPAT, con il sostegno e la collaborazione di Regione Piemonte, DMO Visit Piemonte, Camera di commercio di Torino, Città di Torino, Turismo Torino, Unioncamere, FIPE e le Amministrazioni locali dei territori coinvolti, DOLCISSIMArte chiama a raccolta i pasticceri di Torino e del Piemonte per far scoprire al pubblico un’eccellenza dalla storia secolare, espressione di un saper fare unico con solide radici nella tradizione e grande voglia di sperimentare e innovare.

La tre giorni più dolce dell’anno vede i Maestri Pasticceri piemontesi impegnati in diverse iniziative.

PASTICCERI IN VETRINA

Venerdì 10, al pomeriggio, e sabato 11 novembre, tutto il giorno, un intrigante programma di esibizioni e show pastry prende vita nelle vetrine dei più prestigiosi negozi del centro di Torino. Un tour esperienziale in 12 famosi negozi, dove i maestri pasticceri si esibiscono con le loro preparazioni più apprezzate e le offrono in degustazione al pubblico.

PASTICCINI IN CARROZZA

Sabato 11 e domenica 12 novembre il caffè del mattino e del dopo pranzo diventano un’esperienza indimenticabile a bordo del tram gourmet, accompagnati da un Maestro Pasticcere e dalle sue creazioni, mentre le guide turistiche GIA Ascom rivelano la storia ‘dolce’ di Torino.

PANE E CIOCCOLATO

Sabato 11, al pomeriggio, i Maestri Panificatori e i Maestri Pasticceri preparano insieme una merenda golosa a base di pane e cioccolato per tutti i bambini, in piazza Castello.

E dalla pasticceria l’orizzonte si amplia alla gelateria. I Maestri Gelatieri Ascom Epat hanno infatti creato il gusto DOLCISSIMArte a base di zabaione e paste di meliga in omaggio ad una delle preparazioni più note della pasticceria piemontese.


DOLCISSIMArte racconta una storia di eccellenza, scritta dalla creatività e dal saper fare dei Maestri Pasticceri piemontesi. Una storia che affonda le radici nel passato e che ancora oggi possiamo assaporare nelle pasticcerie storiche, molte delle quali hanno più di 200 anni. E accanto a queste, le nuove proposte dei Maestri Pasticceri che sperimentano e innovano una tradizione che non ha eguali.

Il settore della pasticceria ha voglia di farsi conoscere e di farsi apprezzare. Nel corso della conferenza stampa-evento di presentazione, nel prestigioso Salone delle Feste a Palazzo Madama, sono state, infatti, esposte circa 100 torte provenienti dai laboratori di ben 60 Maestri Pasticcieri del Piemonte, per la delizia degli occhi e del palato. Accanto alla nutrita rappresentanza dei pasticceri torinesi, quest’anno è particolarmente importante la presenza dalle altre province piemontesi: Alessandria, Asti, Biella, Cuneo e Vercelli non hanno mancato di far sentire tutta la loro passione e maestria con splendide preparazioni dolciarie.

Una vetrina d’onore per un segmento di economia importante per il territorio e che non ha mai cessato la sua attività, nemmeno durante le guerre o le peggiori crisi.

Alla presenza degli assessori regionali al Commercio e Turismo Vittoria Poggio, all’Agricoltura e Cibo Marco Protopapa, del Presidente del CdA di VisitPiemonte Beppe Carlevaris, del segretario generale della Camera di commercio di Torino Guido Bolatto, dell’assessore al Commercio del Comune di Torino Paolo Chiavarino, delle istituzioni dei territori coinvolti e degli stakeholder del settore, la presidente di Ascom Confcommercio Torino Maria Luisa Coppa e il vicepresidente di EPAT Ascom Giovanni Dell’Agnese hanno presentato DOLCISSIMArte 2023, seguito dal talk con Barbara Ronchi della Rocca e il critico enogastronomico Alessandro Felis, moderati dal giornalista Beppe Ganfolfo, che hanno illustrato la storia della pasticceria tra laboratori reali e forni di casa.

Importante anche la presenza degli sponsor: Inalpi Latterie prodotti alimentari, Reuccio nocciola del Piemonte, Rossetto Puratos, Belcolade cioccolato belga, il Consorzio per la Tutela e la valorizzazione dei vini DOCG di Caluso e DOC di Carema e Canavese, Agrimontana azienda agricola, Caffè Costadoro, Tenuta Roletto e pastificio Perino.

DICHIARAZIONI

MARIA LUISA COPPA – Presidente ASCOM Confcommercio Torino e provincia

Il Piemonte è leader nella pasticceria, soprattutto nelle produzioni ‘mignon’. Per questo ci impegniamo fortemente nel far conoscere sempre di più il nostro settore dolciario anche ai visitatori e ai turisti, che restano immancabilmente estasiati ad ogni assaggio delle nostre meravigliose produzioni».

VITTORIA POGGIO – Assessore alla Cultura, Turismo e Commercio della Regione Piemonte

«Grazie a questa iniziativa mettiamo in vetrina non soltanto prodotti di eccellenza con storie secolari ma la qualità che è l’unico ingrediente non imitabile sul mercato globale. Se le nostre imprese artigiane riescono ad essere competitive, è proprio grazie alla lavorazione precisa, minuziosa, eseguita manualmente che accresce il valore del prodotto finale tanto da renderlo unico».

«La kermesse DOLCISSIMArte conferma il suo successo con una seconda edizione che esalta la pasticceria di qualità di Torino e del Piemonte e valorizza la grande professionalità dei maestri pasticceri anche per la scelta dei prodotti eccellenti certificati, che sono alla base delle preparazioni dolciarie e che in gran parte sono provenienti dal territorio piemontese. L’importanza dello sviluppo di una filiera agroalimentare di qualità, che trova il sostegno della Regione, è dimostrata da oltre 80 dolci del Piemonte riconosciuti Prodotti agroalimentari tradizionali».

«Siamo lieti di sostenere anche quest’anno l’edizione 2023 di DOLCISSIMArte, vetrina della migliore pasticceria locale, un’occasione per celebrare la capacità dei nostri produttori, che nel tempo hanno saputo affiancare all’abilità tradizionale innovative e inedite sperimentazioni. Molti pasticceri rientrano nella nostra selezione Maestri del Gusto di Torino e provincia e sono protagonisti in questa tre giorni tutta dedicata alla golosità e all’eccellenza».

«L’arte della pasticceria piemontese è un tassello importante dell’enogastronomia della nostra regione ed elemento immancabile nei nostri eventi di promozione turistica in Italia e all’estero, nelle degustazioni e nei momenti conviviali. Le belle vetrine dei maestri artigiani nelle vie delle città del Piemonte sono splendidi fiori all’occhiello e anche nei nostri ristoranti la creatività degli chef contribuisce a trasmettere la bontà del territorio attraverso dolci che rielaborano la tradizione. DOLCISSIMArte è un’iniziativa importante e di sicuro successo, un ulteriore palcoscenico per far conoscere un’arte in cui siamo maestri e per valorizzare e promuovere un settore che ha origini antiche e che raggiunge altissimi livelli di raffinatezza. Non ultimo, la manifestazione rappresenta un supporto per l’incremento economico delle imprese che operano nel comparto della pasticceria d’eccellenza».

«Con questa manifestazione vogliamo far conoscere a tutti la pasticceria piemontese perché è proprio la nostra regione ad essere stata la culla di questa arte. I pasticceri di tutto il mondo vengono a Torino e in Piemonte per imparare le nostre ricette e per vedere le nostre esposizioni nelle vetrine. Possiamo vantare questo primato perché da sempre lavoriamo con ‘rigore’. Il rigore delle ricette e dei dettagli: un mondo di sapere e di esperienza che noi pasticceri tramandiamo da secoli di generazione in generazione e ritroviamo nel cabaret della domenica».




Agricoltura100, un’azienda di Caluso sul podio nazionale

C’è anche un’azienda torinese, la Società Agricola dei Fratelli Robiola di Caluso, sul podio di Agricoltura100, l’iniziativa di Reale Mutua e Confagricoltura nata nel 2020 e volta a promuovere il contributo dell’agricoltura alla crescita sostenibile e al rilancio del Paese, che misura il livello di sostenibilità dell’impresa considerando il numero e l’intensità delle iniziative adottate in tutte le aree produttive.

Il rapporto di Agricoltura100, realizzato da Innovation Team (società del Gruppo Cerved) ha preso in esame 2.162 imprese (+16,9% rispetto a quelle della prima edizione) sull’universo delle circa 715 mila imprese agricole attive iscritte alle Camere di Commercio, applicando coefficienti basati su tre variabili: area geografica, dimensione aziendale, specializzazione produttiva.

Il modello di scoring, elaborando ben 234 variabili, attribuisce a ogni impresa che ha partecipato all’indagine un punteggio su scala da 0 a 100, l’Indice AGRIcoltura100, che misura il livello generale di sostenibilità dell’impresa. Confluiscono in questo punteggio quattro indici parziali, relativi ad altrettante aree di sostenibilità ESGD: sostenibilità ambientale (E), sostenibilità sociale (S), gestione dei rischi e delle relazioni (G) e qualità dello sviluppo (D).

Il rapporto è stato presentato questa mattina (1 febbraio) a Roma, al Museo dell’Ara Pacis, al ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli, con il presidente nazionale di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, il direttore generale di Reale Mutua Luca Filippone e il consigliere d’amministrazione della società assicuratrice torinese, il chivassese Vittorio Viora.

Terza in classifica generale di Agricoltura100 si è posizionata la Società Agricola F.lli Robiola Paolo e Lorenzo di Caluso (Torino), specializzata in coltivazioni foraggere e cerealicole, con allevamento di vacche da latte di razza pezzata rossa.

I fratelli Paolo e Lorenzo Robiola, di 38 e trent’anni, con le loro famiglie conducono un’azienda agricola biologica e biodinamica, praticando l’allevamento bovino allo stato semi brado: complessivamente allevano 500 animali, di cui 200 in lattazione, su circa 200 ettari di terreno. In azienda hanno introdotto, nel pieno rispetto dell’ambiente, innovazioni tecnologiche con l’uso dell’intelligenza artificiale, coniugando modernità e tradizione. Grazie alla collaborazione con l’Università di Torino hanno praticamente eliminato l’uso di concentrati dalla razione alimentare delle bovine, sostituendoli con  foraggi di qualità; le macchine operano sotto controllo GPS da remoto e gli effluenti zootecnici vengono distribuiti degli strumenti a basso impatto ambientale. Il latte prodotto viene commercializzato attraverso un’apposita filiera, che consente di valorizzare il lavoro svolto, garantendo anche la sostenibilità economica degli investimenti.

La sostenibilità e l’innovazione sono fortemente connesse – ha dichiarato Tommaso Visca, presidente di Confagricoltura Torino, complimentandosi con i giovani calusiesi – e le misure volute da Confagricoltura per il rinnovamento tecnologico del settore primario stanno accompagnando con successo le imprese agricole verso una maggiore competitività anche sul fronte della sostenibilità ambientale. Confagricoltura e Reale Mutua – ha aggiunto Visca –   con sostengono il processo di queste nuove giovani aziende che dimostrano come si possa svolgere in modo moderno e sostenibile uno dei mestieri maggiormente ancorati alla nostra tradizione”.




Le Cascine Piemontesi presentano  la Tinca Gobba Dorata del Pianalto di Poirino

Con uno show-cooking dimostrativo all’hotel Roma Rocca Cavour di Torino il consorzio Cascine Piemontesi ha dato il via ieri (23 dicembre) alla campagna di comunicazione dedicata alla Tinca Gobba Dorata del Pianalto di Poirino, una delle denominazioni d’origine protetta più esclusive del Piemonte.

La Tinca Gobba Dorata del Pianalto di Poirino è un pesce d’acqua dolce che viene allevato in un centinaio di laghetti naturali o artificiali nell’area di confine tra le province di Torino, Cuneo e Asti.
L’allevamento della tinca nel Pianalto risale al XIII secolo. Alla fine del secolo scorso la produzione di tinche si era fortemente ridotta: grazie alla passione di alcuni produttori, con l’ottenimento della DOP (denominazione d’origine protetta) l’attività è di nuovo tornata in auge, anche se gli allevamenti oggi sono minacciati da alcuni animali esotici invasivi, in particolare il gambero rosso americano e il cormorano.

La produzione di Tinca Gobba Dorata del Pianalto di Poirino è estremamente limitata: se ne pescano poche decine di quintali all’anno, destinate prevalentemente alla ristorazione locale.

Gli stagni dove si alleva la tinca sono approvvigionati  da acque meteoriche, superficiali, o da sorgenti naturali. Gli avannotti – i piccoli di tinca –  vengono rilasciati nelle peschiere, in attesa di essere destinati al consumo, alla riproduzione o al novellame da ripopolamento.
Le tinche si alimentano di zooplancton:  in fase di finissaggio gli allevatori integrano la dieta del pesce con cereali e semi oleosi, pane e anche uova, fino a quando non raggiungono un peso attorno ai 2 etti – 2 etti e mezzo. La pesca avviene con reti a strascico dall’inizio della primavera a metà autunno.
La carne è tenera e ricca di Omega 3; anche la pelle della tinca è commestibile e saporita.
Al palato la consistenza è elastica e delicata:  il gusto è tenue e non presenta, come avveniva un tempo, nessun sapore di fango.

A tavola la tinca viene esaltata nella preparazione del “carpione piemontese”: il pesce viene fritto e marinato in aceto, vino bianco ed erbe aromatiche.
La tinca viene anche assaporata sfilettata e fritta in padella, oppure utilizzata come condimento di risotti o per la preparazione di sughi.

La valorizzazione della Tinca Gobba Dorata del Pianalto di Poirino, in epoca recente, ha preso avvio nel 2003, con l’inserimento del prodotto nel Paniere della Provincia di Torino e con la nascita di un presidio Slow Food. Nel 2008 il pesce d’acqua dolce ha ottenuto il riconoscimento europeo di denominazione di origine protetta.

La presentazione della Tinca Gobba Dorata del Pianalto di Poirino alla stampa è stata curata di Cascine Piemontesi, il consorzio promosso da Confagricoltura per promuovere e commercializzare le produzioni agricole e agroalimentari del nostro territorio, valorizzare le attività agrituristiche, le fattorie didattiche e le esperienze ludico creative connesse alle imprese agricole.

Lo show cooking ha presentato la tinca al brusco con verdure al vapore condite con semi tostati, olio e pepe; la tinca affumicata accompagnata da ratatouille di verdure croccanti e la tinca in padella con insalatina  di carciofi.

La comunicazione per promuovere la Tinca gobba dorata del Pianalto di Porino verrà sviluppata nei prossimi mesi con campagne social media e con iniziative sul territorio.
Sono un centinaio le attività agricole che hanno già aderito a Cascine Piemontesi; per oltre il 50% sono situate nelle Langhe e nell’Albese, ma è in crescita il numero delle aziende delle zone del Monregalese, Saluzzese, Saviglianese, Cuneese, Torinese e Astigiano. Aderiscono a Cascine Piemontesi allevatori e apicoltori, produttori di ortofrutta, castagne, cereali e di altre coltivazioni agricole, del comparto lattiero caseario, corilicolo e vitivinicolo.




La Zona di Carrù di Confartigianato Cuneo ha premiato la “Fedeltà Associativa”

«La sostenibilità – creditizia, ambientale, della mobilità – è un tema di “visione” che sempre più accompagnerà lo sviluppo delle nostre aziende, anche le piccole e medie imprese artigiane, proiettate con fiducia verso le sfide del futuro».

Questa, in sintesi, la fotografia della “sostenibilità” declinata nei vari aspetti interessanti l’attività delle imprese artigiane ed emersa nell’ambito di una tavola rotonda organizzata da Confartigianato Cuneo durante la tradizionale cerimonia di consegna dei riconoscimenti della “Fedeltà Associativa” della Zona di Carrù, tenutasi lo scorso 26 novembre, presso il Teatro “F.lli Vacchetti”.

In apertura, i saluti istituzionali del Sindaco di Carrù Nicola Schellino e del presidente di Zona Enzo Pollano, affiancato dai vicepresidenti zonali Claudio Ballauri e Luca Boffa.

Poi l’intervento del presidente territoriale Luca Crosetto, presente all’evento con i vicepresidenti Daniela Balestra e Michele Quaglia, il quale ha tracciato i contorni dello scenario nel quale si stanno muovendo oggigiorno le imprese artigiane, rammentando l’impegno della Confartigianato a fianco delle stesse e rimarcando come la cerimonia di consegna dei riconoscimenti sia «un appuntamento importante, che sottolinea l’operosità e la capacità degli imprenditori artigiani. Un’occasione, inoltre, per confrontarsi sulla situazione economica del nostro territorio. Il sistema produttivo del nostro Paese, che si fonda proprio sulle piccole e medie imprese, in questo periodo viene messo a dura prova dal succedersi delle crisi: economica, sanitaria, politica ed infine energetica. Per riacquistare maggiore fiducia nel futuro c’è urgente bisogno di segnali concreti da parte delle istituzioni, affinché le imprese possano orientarsi sempre più verso ragionamenti di innovazione e sostenibilità».

Michele Quaglia, vicepresidente territoriale di Confartigianato Cuneo e rappresentante provinciale degli Autoriparatori.

«È stato un appuntamento importante per la nostra Zona, – ha dichiarato il presidente zonale Enzo Pollano – che ha sottolineato l’operosità e la capacità degli artigiani carrucesi. Si è trattato inoltre di un’occasione per confrontarsi sulla situazione economica del nostro territorio. Non dimentichiamo, inoltre, che questi eventi rappresentano anche un piacevole momento di aggregazione e di riconoscimento dell’impegno degli artigiani locali che hanno ricevuto l’attesto di “Fedeltà Associativa”».

«L’iniziativa – ha concluso il presidente territoriale Luca Crosetto – ha voluto innanzitutto rendere omaggio a imprenditrici e imprenditori che si riconoscono nei principi della Confartigianato, costituendo la base associativa di quella che è la seconda Associazione in Italia per numero di aderenti. È questo il senso più profondo della “Fedeltà Associativa”: un ringraziamento verso queste imprese che, come baluardi di un’economia sana e vivace, sono un importante presidio del territorio, generando economie e relazioni, dando occupazione e contribuendo allo sviluppo del nostro tessuto sociale».

Insigniti per la “Fedeltà Associativa”

  • Abc arredamenti snc – 35 anni di Fedeltà Associativa – mobilificio/falegnameria – Carrù
  • Capezio Salvatore – 35 anni di Fedeltà Associativa – autocarrozzeria – Carrù
  • Mobili Gasco snc – 35 anni di Fedeltà Associativa – mobilificio/falegnameria – Carrù
  • Gallo Luigi – 45 anni Fedeltà Associativa – intonacatore/edile – Clavesana
  • Artigiani del Ferro sas – 45 anni di Fedeltà Associativa – carpenteria metallica – Magliano Alpi
  • Edilcar srl – 50 anni di Fedeltà Associativa – lavorazione ferro – Carrù
  • Legnami Priola snc – 50 anni di Fedeltà Associativa – segheria – Carrù
  • Massimino Andrea & c snc – 55 anni di Fedeltà Associativa – impianti idrotermosanitari – Carrù
  • Dogliani Claudia – riconoscimento all’imprenditoria femminile artigiana – autonoleggio – Magliano Alpi
  • Bagnasco Luca – riconoscimento all’imprenditoria giovanile artigiana – autoriparazione – Carrù
  • Pollicino Mattia – riconoscimento all’imprenditoria giovanile artigiana– Magliano Alpi
  • Audero Mario – pensionato ANAP (Associazione Nazionale Anziani e Pensionati) – Magliano Alpi



Rinaturazione del Po, Confagricoltura Piemonte: “Un’opera così importante deve essere condivisa dal territorio”  

Ci rammarichiamo per non essere stati chiamati ad esprimere il parere del mondo agricolo per un’opera come quella della rinaturazione del fiume Po, che potrebbe incidere significativamente sull’economia del territorio padano oltre che sull’assetto delle aziende che operano in quest’area”. Lo ha detto Enrico Allasiapresidente di Confagricoltura Piemonte in seguito al via libera della Corte dei Conti al progetto di rinaturazione del fiume Po, previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) al punto 3.3 della misura M2C4, “Tutela del territorio e della risorsa idrica”.

 

Gli interventi, ivi compresi espropri dei terreni e revoche ad alcune concessioni, gestiti dall’Agenzia interregionale per il fiume Po (AIPo) con l’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po (Adbpo), con una disponibilità finanziaria di circa 357 milioni di euro, coinvolgeranno 4 Regioni (Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto), 106 Comuni, 12 Province (tra cui quelle di Alessandria, Torino e Vercelli), 29 aree protette e 42 siti natura 2000.

 

Siamo consapevoli del fatto che sia necessario favorire una rivoluzione verde e una transizione ecologica nella massima salvaguardia della biodiversità, degli habitat del territorio coinvolto e della sicurezza idraulica, ma oggi – prosegue Allasia – denunciamo una scarsa condivisione del piano e, soprattutto, una progettazione partecipata insufficiente. Occorre ascoltare di più la voce di chi il fiume lo conosce per davvero, avendone sperimentate in prima persona le dinamiche, spesso anche distruttive, e osservata l’evoluzione nel tempo. Da questo punto di vista molti degli interventi in programma destano forti perplessità non solo riguardo alla loro buona riuscita futura, ma anche per il potenziale aumento del rischio di esondazioni.”

 

Il presidente di Confagricoltura Piemonte sottolinea con forza la preoccupante disconnessione dei progetti con le reali esigenze di alcune comunità e in particolare di quelle più coinvolte dalle recenti esondazioni, evidenziando alcune criticità peculiari dei luoghi in oggetto, sia di tipo economico – culturale, sia logistico – organizzativo: “Il piano, così come concepito, va a interessare gli abitanti, le imprese del settore primario e della trasformazione a ridosso del fiume mettendo a rischio ulteriori investimenti produttivi e generando un impoverimento della zona senza peraltro, a nostro avviso, raggiungere pienamente gli obiettivi ambientali e di sicurezza idraulica che si prefigge – conclude Allasia. Più riusciremo a sensibilizzare le persone che ruotano attorno al Po, a coinvolgerle per far vivere quest’area non solo come problematica ma come risorsa, più riusciremo a migliorarla”.

 

Proprio per questo motivo, Confagricoltura Piemonte ha fatto pervenire ad AIPo una serie di osservazioni come soggetto portatore di interesse. 




Marsiaj: “Pronti a collaborare con Sindaco Lo Russo per proporre al Governo una piattaforma programmatica sull’automotive”

“È ottima l’iniziativa annunciata oggi dal Sindaco di Torino Stefano Lo Russo di inviare al premier Draghi un documento condiviso con la Regione e gli attori del territorio che illustri la necessità di una piattaforma programmatica di interventi sul settore automotive. Noi siamo pronti a collaborare.

Da tempo sostengo che l’Italia deve dotarsi con urgenza di una politica industriale per il settore dell’auto e per quello più ampio della mobilità, come peraltro sta avvenendo nei principali Paesi europei: la Francia, la Germania e la Spagna.

Già oggi il rincaro di gas ed elettricità e la mancanza di alcune materie prime e di microchip stanno creando grandi problemi al settore, proprio mentre affronta una rivoluzione epocale dovuta alla transizione ecologica, così come prospettata dalle misure contenute nel pacchetto “Fit for 55” della Commissione Europea.

Nei prossimi anni, a causa del cambiamento tecnologico richiesto per la costruzione di auto elettriche, rischiamo di assistere alla chiusura di moltissime imprese italiane della componentistica auto, con la perdita stimata dai principali istituti europei di circa 70mila posti di lavoro.

Nella Legge Finanziaria, invece, non sono nemmeno più previsti incentivi all’acquisto di auto elettriche, che darebbero almeno una boccata d’ossigeno a un mercato in forte calo da molti mesi in tutto il nostro Continente. A ciò si aggiunge l’incognita sul piano industriale di Stellantis che sarà presentato il prossimo 1° marzo.

L’Italia ha le capacità industriali per continuare a mantenere un ruolo di guida nella mobilità futura. Ma occorre agire in fretta e in modo organico, creando una partnership virtuosa tra pubblico e privato”.




Primo Maggio, Lo striscione esposto sulla facciata laterale del Municipio di Chieri

Lo striscione esposto sulla facciata laterale del Municipio di Chieri, verso Piazza Dante, come segno di solidarietà e vicinanza alle lavoratrici ed ai lavoratori dell’Ex Embraco Ventures.

“In questa giornata dedicata ai lavoratori d’Italia, il nostro pensiero è per i 406 operai dell’Ex Embraco/Ventures, per le loro famiglie e per tutti coloro che stanno passando un momento di difficoltà lavorativa” commenta il Sindaco Alessandro Sicchiero.

 




Il Gattinara di Travaglini accoglie a Vercelli “La Stampa è con voi”

“La Stampa è con voi”, l’evento itinerante organizzato dal quotidiano piemontese, ha fatto tappa a Vercelli, nel pomeriggio di giovedì 16 marzo.

Sul palco del Teatro Civico della città piemontese, il direttore de Il Gusto Luca Ferrua,  ha colloquiato con una delle donne del vino più conosciute nel panorama internazionale del settore, Cinzia Travaglini, titolare dell’Azienda Travaglini Giancarlo di Gattinara.

Dal 1920 ci impegniamo a raccontare non solo il vino Gattinara, ma anche la bellezza di un territorio unico, ai piedi del Monte Rosa, caratterizzato da un microclima particolare: mite in inverno perché protetto dalla catena delle Alpi e fresco in estate per gli oltre 280 metri di dislivello” – afferma l’erede di Giancarlo Travaglini, che dal padre aveva ereditato l’azienda e si è dedicata all’allevamento dei vitigni Nebbiolo, su un particolare terreno vulcanico, con una produzione di “Gattinara” esportato in 42 Paesi.

A margine dell’intervista è intervenuta Lella Bassignana, direttore di Confagricoltura Piemonte ribadendo il fatto che è necessario mettere la questione femminile agricola in cima alle agende nazionali. “La componente femminile è sempre più importante in agricoltura e fondamentale per le società di tutto il mondo” afferma il direttore. “L’apporto delle donne sarà strategico per il futuro del mondo e del Paese perché sarà il fattore D a dare la spinta alla ripresa e al progresso” ha poi concluso, auspicando una rapida presa di posizione anche a livello europeo per incentivi sempre più mirati all’imprenditoria in rosa.




Mercato del lavoro in Piemonte: il 2020 si chiude con una flessione del numero di occupati e disoccupati

Nel 2020 l’emergenza sanitaria e le misure introdotte per contenerla hanno portato alla sospensione delle attività di interi settori produttivi generando, anche in Piemonte, uno shock senza precedenti sia sulla produzione di beni e servizi sia, di conseguenza, sul mercato del lavoro. Il blocco dei licenziamenti e la cassa integrazione hanno, tuttavia, evitato che le ricadute su occupazione ed economia assumessero toni drammatici.

 

Il numero medio di occupati in Piemonte nel 2020 si è attestato a 1.778 mila, il 2,8% in meno rispetto alla media 2019. Il 55,6% è rappresentato da soggetti di genere maschile contro il 44,4% di genere femminile. Il calo degli occupati di 52mila unità è riconducibile a una marcata flessione registrata dal comparto agricolo (-5,3%) e dal commercio e turismo (-4,4%), seguita da una contrazione consistente nelle altre attività di servizi (-3,6%).

 

Una flessione in linea con la media complessiva ha caratterizzato, invece, l’industria in senso stretto (-2,8%). Unico comparto in crescita risulta quello delle costruzioni (+10,9%) spinto dal Decreto Rilancio 2020, che ha aperto nuove interessanti prospettive per il settore.

 

La situazione emergenziale che continuiamo a vivere, a causa della pandemia da Covid-19, ha avuto un impatto determinante sulla crescita e lo sviluppo economico della nostra regione – commenta il Presidente di Unioncamere Piemonte, Gian Paolo Coscia -. La sospensione e il rallentamento di alcune categorie produttive hanno determinato conseguenze senza precedenti sulla produzione delle nostre merci e sull’erogazione di servizi e, di conseguenza, anche sull’occupazione. Gli ammortizzatori sociali e le strategie adottate a più livelli per evitare contraccolpi ancora più seri sui livelli occupazionali italiani stanno svolgendo un ruolo di paracadute, purtroppo non del tutto sufficiente. Il clima generale di sfiducia e incertezza hanno colpito tutti i settori, a eccezione delle costruzioni, e soprattutto le donne e i giovani. Accelerare la campagna vaccinale continua a essere l’unica strada davvero efficace per ritornare a crescere e a investire nel capitale umano”.

 

Nel 2020 l’occupazione dipendente è calata dell’1,6%, mentre per quella indipendente la contrazione ha assunto un’intensità maggiore (-6,6%). La riduzione ha interessato in particolare gli occupati a tempo parziale (-8,8%), mentre quelli a tempo pieno hanno evidenziato un calo inferiore alla media (-1,4%).

Nel 2020 sono stati i titoli di studio meno qualificati a segnare la flessione più elevata. Sono apparsi, invece, stabili gli occupati con laurea e post-laurea.

 

Sul fronte dei disoccupati nel 2020 si rileva un calo di 7mila unità rispetto al 2019, parallelamente è aumentato il numero di inattivi (coloro che non hanno un lavoro, ma non lo cercano nemmeno). Il contenitore “a fisarmonica” delle non forze di lavoro è cresciuto, infatti, di 41mila unità rispetto al 2019 (+5,4%).

Analizzando il tasso di disoccupazione appare evidente la diminuzione registrata sia dal Piemonte, che passa dal 59,0% del 2019 al 58,1% del 2020, sia dell’Italia che perde circa un punto e mezzo, attestandosi al 64,6%.

Permane anche 2020 il noto divario di genere, circa 13,6 punti separano il tasso di occupazione maschile (71,4%) da quello femminile (57,8%).

Il tasso disoccupazione del Piemonte si mantiene su livelli nettamente inferiori a quelli medi nazionali: la regione, nel 2020, ha conseguito un tasso di disoccupazione del 7,5%, stabile rispetto al 2019. L’Italia ha segnato un lieve calo, passando dal 10,0% al 9,2% del 2020.

Anche per quanto concerne il tasso di disoccupazione esiste in Piemonte un evidente scarto di genere, quello maschile nel 2020 si attesta al 6,5% e quello femminile all’8,8%.

Sul fronte della disoccupazione giovanile (15-24 anni) il dato piemontese (24,6%) relativo al 2020 continua a essere marcatamente maggiore alla media europea (15,2%), ma inferiore rispetto al risultato nazionale (29,4%).