Spostamenti, Confartigianato Cuneo: modulo on-line per generare l’autocertificazione

Non si ferma l’azione di Confartigianato Cuneo per supportare imprese e cittadini nella difficile situazione creata dall’emergenza Coronavirus.

Con riferimento agli obblighi introdotti dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che ha imposto su tutto il territorio nazionale, fino al 3 aprile, l’uso di una autodichiarazione per gli spostamenti, Confartigianato Cuneo ha predisposto un pratico e semplice modulo on-line per permettere, in modo veloce, di generare, scaricare, stampare oppure inviare via e-mail il documento necessario.

In un’ottica di utilità sociale, sia per imprese sia per privati, il modulo web è fruibile, gratuitamente

Il modulo è inoltre disponibile per gli utenti – imprese artigiane e PMI – di ImpresaDigitale.eu, la piattaforma creata da Confartigianato Cuneo per fornire un “cruscotto digitale” agli imprenditori per gestire fatture elettroniche, corrispettivi telematici, controllo di gestione, analisi costo del personale, monitoraggio flussi finanziari, …

L’applicativo sarà inoltre costantemente aggiornato nel caso in cui l’impostazione del modello di autodichiarazione dovesse subire delle variazioni da parte del Dipartimento di Pubblica Sicurezza. Confartigianato ricorda a tutti i cittadini che è sempre necessario stampare e portare con sé il documento generato dal servizio on line, per poterlo esibire, in caso di controllo, all’Autorità pubblica.

«Si tratta – commentano Luca Crosetto e Joseph Meineri, presidente e direttore generale di Confartigianato Cuneo – di un ulteriore sforzo della nostra Associazione per essere vicini alle imprese e alle nostre comunità. Il momento è complesso. Invitiamo tutti gli imprenditori a rivolgersi ai nostri uffici in caso di dubbi sulle normative e per essere informati sui provvedimenti a sostegno del mondo economico e produttivo».




Embraco, dal Consiglio regionale appello a banche e Governo

Dal Consiglio regionale arriva un messaggio forte sulla crisi Embraco. L’Aula unita ha chiesto, attraverso un ordine del giorno sottoscritto dall’ufficio di presidenza e da tutte le forze politiche, che il presidente della Regione e la Giunta rivolgano “un appello pressante a tutti gli istituti di credito che operano sul territorio, affinché si rendano protagonisti di una autentica e positiva alleanza industriale per il rilancio della filiera del settore elettrodomestico in Piemonte”.

L’odg invita inoltre “ad attivarsi presso i ministeri competenti al fine di ottenere la proroga degli ammortizzatori sociali o l’utilizzo della cassa integrazione per Covid a favore dei lavoratori dello stabilimento ex Embraco”.

Il presidente del Consiglio Stefano Allasia ha ringraziato tutte le forze politiche “per l’approvazione di un documento unitario che lancia un messaggio forte in un momento drammatico per i lavoratori coinvolti”. I posti a rischio sono oltre 400 e sono già state recapitate 398 lettere di licenziamento.

Il documento chiede infine al Mise “di mantenere un costante raccordo informativo con la Regione Piemonte in ordine all’erogazione dei finanziamenti necessari alla messa in sicurezza di Acc e al lancio di ItalComp”, di “sollecitare con ancora più forza la Commissione europea” e di “procedere con il piano integrato di rilancio dell’ex Embraco e di Acc, accelerando la procedura per la costituzione di ItalComp, con un capitale sociale formato per il 70% da risorse pubbliche come previsto dal dl Rilancio, per superare la logica di due disgiunti interventi di salvataggio e per realizzare invece un progetto integrato di politica industriale per la creazione del polo italiano del compressore”.

L’approvazione del documento segue la comunicazione dell’assessore al Lavoro Elena Chiorino che in apertura di seduta, dopo aver ripercorso tutta la storia della crisi aziendale, ha anticipato la richiesta di un tavolo urgentissimo al Mise e due incontri che si terranno nella giornata di oggi. Il primo con ItalComp e la curatela per ricorrere all’utilizzo della cassa Covid consentendo la trattativa fra i soggetti coinvolti (Mise, Regioni, Oo.ss. e Rsu, Whirlpool). Il secondo, alle 18, con gli istituti di credito per compiere tutti i passi possibili in attesa del tavolo ministeriale.

Durante il dibattito, il capogruppo Fdi Paolo Bongioanni ha sottolineato “la prova di maturità e attenzione verso un problema enorme, con lavoratori che hanno subito un abbandono ingiustiifcabile. Abbiamo bisogno che il sistema bancario si faccia partecipe di questo processo”.

La consigliera Francesca Frediani (M4o) auspica che “questa giornata sia l’inizio di una possibile via d’uscita definitiva. Non possiamo lasciare queste persone per troppo tempo in difficoltà, i lavoratori hanno vissuto una vera e propria odissea”.
Per Marco Grimaldi (Luv) “siamo stati di fronte a ‘prenditori’ senza scrupoli che dietro le promesse di nuovi investimenti prendono incentivi per poi abbandonare la nave. Non dobbiamo vergognarci dell’intervento pubblico, evitiamo che in futuro risuccedano cose simili”.

“La politica unita manda un messaggio forte dal territorio”, è la riflessione di Diego Sarno e Daniele Valle (Pd). “Dobbiamo avere il coraggio di sanzionare l’irresponsabilità gli imprenditori nell’uso di fondi pubblici. Chiediamo al nuovo governo che questa vicenda venga messa in cima delle priorità”.

Per dichiarazioni finali sono intervenuti i consiglieri Alberto Preioni (Lega), Stefano Gallo (Pd), Alessandra Biletta (Fi), Sean Sacco (M5s), Silvio Magliano (Moderati).
“Sono soddisfatta del risultato di questa mattina – ha concluso l’assessore Chiorino – sebbene ritenga ancora inspiegabile l’atteggiamento della commissione europea che avrebbe dovuto dare prima di Natale un parere positivo all’istanza del Mise sulla garanzia a finanziamenti per 12,45 milioni di euro da erogare ad Acc attraverso tre istituti di credito già dichiaratisi disponibili (UniCredit, Intesa San Paolo, IFIS), e che ha invece chiesto nuovi chiarimenti, oltre a quelli già richiesti, sia il 23 dicembre 2020 sia il 17 febbraio 2021, dimostrando così un atteggiamento ai confini dell’ostruzionismo rispetto all’iniziativa italiana”.




La Zona di Bra di Confartigianato Cuneo ha premiato la “Fedeltà Associativa”

“Le CER sono uno strumento innovativo, attraverso il quale fornire nuova vitalità energetica alle imprese in un contesto di crisi profonda economico, sociale ed ambientale, qual è l’attuale”. Una realtà che stimola la cooperazione tra aziende, cittadini ed istituzioni e porta anche “in dote” una importante capacità attrattiva verso i fondi del PNRR”.
Questa, in sintesi, la fotografia della cosiddetta “Comunità energetica” emersa durante la tradizionale cerimonia di consegna dei riconoscimenti della “Fedeltà Associativa” di Confartigianato Cuneo – Zona di Bra.

L’evento, svoltosi lo scorso 5 novembre presso il ristorante “La Porta delle Langhe” di Cherasco, ha inteso sottolineare il valore dell’imprenditoria locale sul territorio ed il senso di appartenenza all’Associazione da parte del mondo produttivo braidese.

In apertura, i saluti istituzionali dell’assessore alle Attività produttive del comune di Cherasco Umberto Ferrondi, del Sindaco di Bra Gianni Fogliato, del Sen. Giorgio Maria Bergesio, Luigi Capocchia, presidente della zona braidese di Confartigianato Cuneo, affiancato dai vicepresidenti Maurizio Fantino e Paolo Campigotto, nel suo discorso di saluto alla platea ha rammentato l’impegno della Confartigianato a fianco delle imprese e rimarcato come la cerimonia di consegna dei riconoscimenti sia «un appuntamento importante, che sottolinea l’operosità e la capacità degli artigiani braidesi. Un’occasione, inoltre, per confrontarsi sulla situazione economica del nostro territorio. Il sistema produttivo del nostro Paese, che si fonda proprio sulle piccole e medie imprese, in questo periodo viene messo a dura prova dal succedersi delle crisi: economica, sanitaria, politica ed infine energetica. Per riacquistare maggiore fiducia nel futuro c’è urgente bisogno di segnali concreti da parte delle istituzioni, affinché le imprese possano orientarsi sempre più verso ragionamenti di sostenibilità, internazionalizzazione ed innovazione».
A seguire, l’intervento del presidente di Confartigianato Imprese Cuneo Luca Crosetto, il quale ha illustrato in rapida sequenza i servizi e le molteplici iniziative sviluppate da Confartigianato per sostenere le imprese associate nell’affrontare nuovi percorsi verso uno sviluppo innovativo.
Ed è stata la transizione energetica il tema al centro dell’approfondimento, realizzato con il contributo della CCIAA di Cuneo, tenutosi dall’ingegner Sergio Olivero dell’Energy Center del Politecnico di Torino.
«C’è sempre più bisogno di energia pulita, – ha spiegato l’ing. Olivero – accessibile a tutti, condivisa e creata in modo orizzontale. Le comunità energetiche sono la giusta risposta alle necessità di un mondo che va veloce sulla tecnologia ed è però richiamato con forza ad una maggiore salvaguardia dell’ambiente. Con le CER si dà una risposta competitiva al fabbisogno energetico incentivando la nascita di nuovi modelli socioeconomici caratterizzati dalla circolarità».
«Gli eventi della “Fedeltà associativa” rappresentano uno dei momenti d’incontro importanti anche per confrontarsi su problematiche e scenari economici. – ha commentato Luca Crosetto, presidente territoriale di Confartigianato Cuneo – Pur in un frangente di grave crisi su vari fronti, la nostra Associazione invita le imprese a non demordere, ma a guardare con impegno al futuro, investendo su sostenibilità e nuove tecnologie. Il focus sulle Comunità energetiche, rivolto alle aziende artigiane che da sempre compongono l’asse portante del nostro sistema economico, ha voluto quindi essere un chiaro stimolo a guardare avanti con determinazione e spirito collaborativo. C’è poi il significato più profondo di questa premiazione, uno speciale ringraziamento a queste imprese che, come baluardi di un’economia sana e vivace, sono rimaste a presidio del territorio, generando economie e relazioni, dando occupazione e contribuendo allo sviluppo del nostro tessuto sociale. A loro, che rappresentano per le nuove generazioni esempi virtuosi a cui ispirarsi, va la nostra gratitudine e ammirazione».

Elenco premiati

50 ANNI
Scarzello Mario & C. snc – Autotrasporti Conto Terzi – Bra

35 ANNI
Agrò Angelo – Serigrafie – Bra
Bariggi Costanzo – Autotrasporto Conto Terzi – Bra
Carrieri Piero – Autotrasporto Conto Terzi – Bra
Chiesa Renato – Riparazione e vendita cicli e motocicli – Bra
Fogliato Giovanni Bartolomeo – Edili – Ceresole d’Alba
C.M.S. di Verre salvatore & Galatà Antonio s.n.c. – Carpenteria Metallica – Sommariva del Bosco
RG2 di Racca Giacomo e Giuseppe s.n.c. – Edile – Bra
Italtermica s.n.c. – Termoidraulici – Bra
La Meridionale di Cavallaro Loredana & C. s.n.c. – Panificatori – Bra
For Auto Bra s.n.c. – Meccatronica – Bra
Valerioti Pasquale – Edile – Bra

Premio speciale START UP
Larushku Artan – Decoratori – Bra
Myzyri Artur – Decoratori – Bra
Gjoni Zef – Edili – Bra
G.B. Painters di Capriolo Giorgio – Edili – Pocapaglia
Working Service di Pellicone Giuseppe – Procacciatore d’affari Bra

Premio speciale “Artigiani senza confini”
ELCAT SRL – Meccanica e Subfornitura – Sanfrè

Premio speciale Artigian d’Or
Valter Manzone – ex direttore Cnos-Fap – Bra




Confartigianato Cuneo e ANCoS: si è svolto il convegno “Terzo Settore, forza indispensabile di una Comunità”

La forza di una Comunità. Il Terzo Settore tra impegno sociale e volontariato”. Se ne è parlato sabato 15 febbraio, a Cuneo, nel Salone d’onore del Municipio, in un partecipato convegno organizzato da Confartigianato Imprese Cuneo e da ANCoS (Associazione Nazionale Comunità Sociali e Sportive) sulle varie sfaccettature operative di uno dei settori “chiave” della società moderna.

Dopo il saluto iniziale di Federico Borgna, Sindaco di Cuneo e Presidente della Provincia, e di Claudio Piazza, presidente di AnCoS Confartigianato Cuneo, ha introdotto i lavori della mattinata Giovanni Quaglia, presidente della Fondazione CRT.

«I corpi intermedi – ha commentato Quaglia – rappresentano quel terzo pilastro fondamentale, come dice il sociologo Giuseppe De Rita, per mantenere “stabile una comunità” e Confartigianato Cuneo ben interpreta tale ruolo proponendosi come parte attiva del crescere comune in una ottica sociale. C’è bisogno di recuperare fiducia a tutti i livelli del nostro vivere civile, una fiducia che va non solo predicata, ma soprattutto praticata».

A seguire si è svolta una tavola rotonda, moderata da Joseph Meineri, direttore generale di Confartigianato Cuneo.

Giandomenico Genta, presidente della Fondazione CRC, e Alberto Franco, dell’Università di Torino – Dipartimento di Management, coautori del recente libro dal titolo “Innovazione, Territorio, Comunità” (Nino Arano Editore) hanno discusso dell’importanza del Terzo Settore nell’economia attuale, analizzando anche alcuni aspetti delle particolarità fiscali applicate allo stesso e alle Fondazioni di origine bancaria.

«La nostra pubblicazione – ha detto Genta – non vuole essere un semplice enunciato di concetti e di valori legati al Terzo Settore, ma un concreto approfondimento di quelle pratiche di collaborazione sociale e solidale che diventano il vero collante di una comunità sana, proiettata verso un futuro coeso e sostenibile. E lo sottolineano le preziose testimonianze inserite nella seconda parte del libro. Personaggi del calibro di Maria Franca Ferrero, Letizia Moratti, Giovanni Malagò, Carlo Petrini e Giovanni Ramonda forniscono una importante chiave di lettura del Terzo Settore e del valore culturale e sociale espresso dalle realtà intermedie del mondo economico».

Nino Aragno, editore molto noto a livello nazionale e internazionale per le sue scelte editoriali rivolte a sostenere le voci più alte in campo letterario, economico e artistico (insignito nel 2013, dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, della “Medaglia d’oro ai Benemeriti della cultura e dell’arte”) ha illustrato la sua concezione di “editoria come impegno civico”, apportando ad esempio la sua recente acquisizione della “Villa Tornaforte” di Cuneo con il progetto di renderla luogo di cultura e aggregazione.

In seguito, Laura Orestano, CEO di SocialFare, ha spiegato come il “valore sociale” può generare anche “valore economico”, portando l’esempio del Centro per l’Innovazione Sociale, che «progetta e supporta idee e soluzioni innovative per rispondere alle sfide sociali contemporanee».

Infine, Luca Crosetto, presidente di Confartigianato Imprese Cuneo, ha parlato dello stretto legame tra l’Associazione di categoria e il Terzo Settore, analizzando sfide e obiettivi di Confartigianato Cuneo, nell’accezione di organismo di rappresentanza e soggetto partner di imprese e imprenditori, interlocutore di riferimento tra tessuto economico e Istituzioni.

«Oggi il terzo Settore rappresenta una risorsa sociale indispensabile per sostenere chi si trova in condizioni di bisogno, difficoltà e disagio. – affermano i presidenti di Confartigianato Cuneo e AnCoS Crosetto e Piazza – Nel nostro Paese conta oltre 4 milioni di addetti, di cui ben il 75% sono volontari. Si tratta di comunità formate da reti grandi e piccole di enti, un capitale sociale che riesce a soddisfare necessità là dove lo Stato non arriva o arriva troppo in ritardo. Confartigianato Cuneo con la realizzazione del suo bilancio sociale ed AnCoS con le sue molteplici iniziative a carattere solidaristico- divulgativo, si stanno impegnando nella valorizzazione di una maggiore sensibilità sociale tra le imprese, attraverso la quale sia possibile costruire una società più attenta e aperta ai bisogni dei cittadini. Con questo incontro abbiamo voluto sottolineare l’interesse del mondo imprenditoriale verso questa tematica, utilizzando come filo conduttore del dibattito proprio la recente pubblicazione del presidente Genta e del prof. Franco che bene inquadra il ruolo strategico del Terzo Settore nell’ambito della nostra Comunità».




La festa del Piemonte ora è anche in legge

Il Piemonte rende ufficiale la sua festa. L’Assemblea legislativa ha infatti approvato una legge – primo firmatario il presidente del Consiglio regionale – che ha istituito il 19 luglio la “Festa del Piemonte –Festa dël Piemont”.

Il testo approvato a maggioranza ha anche tra i suoi principali obiettivi quello di valorizzare la storia della nostra regione, la sua cultura, le sue identità e i suoi simboli.

Per il  presidente dell’Assemblea legislativa, questo nuovo provvedimento è importante perché promuove sul territorio la conoscenza delle radici e delle identità storico-piemontesi. La Festa del Piemonte si svolgerà il 19 luglio, giorno che ricorda l’eroica battaglia al Colle dell’Assietta del 1747. Una data che gli storici considerano una linea di demarcazione nella storia della nostra regione che, dopo un lungo confronto, è emersa quale punto di condivisione da parte delle associazioni piemontesiste, che da anni aspettano la Festa del Piemonte. Quello fu un momento di orgoglio per quell’esercito che difese il proprio territorio con fermezza e caparbietà, doti tradizionalmente riconosciute al popolo piemontese.

La legge coinvolge anche il Centro Gianni Oberto, nella definizione di un calendario di ricorrenze celebrative, e amplia il numero degli enti che espongono la bandiera del Piemonte in occasione di avvenimenti di particolare importanza locale o regionale. Il Centro avrà altresì il compito di valorizzare le minoranze linguistiche, attraverso la raccolta e la conservazione di materiale di interesse storico e letterario presente sul territorio e la promozione di attività di studio, ricerca, informazione e cooperazione.

La presente comunicazione è mancante di virgolettati e nomi secondo quanto disposto dall’art.9 c.1 della legge 22 febbraio 2000 n.28 in tema di par condicio nei periodi pre elettorali e referendari.




Confartigianato Cuneo prosegue gli incontri con i sindaci cuneesi a sei mesi dalla loro elezione.

Continuando nel percorso avviato nelle scorse settimane, Confartigianato Imprese Cuneo ha incontrato gli altri tre sindaci eletti nella tornata dell’autunno scorso: Roberta Robbione sindaca di Borgo San Dalmazzo, Luca Robaldo sindaco di Mondovì nonché presidente della Provincia, Patrizia Manassero sindaca di Cuneo. I tre primi cittadini hanno accettato di onorare la promessa con la quale avevano concluso il loro incontro elettorale con l’Associazione: in caso di elezione, programmare un incontro a distanza di sei mesi con i vertici associativi per fare il punto sulle iniziative avviate e sulle problematiche del territorio, con un occhio di riguardo rivolto al mondo produttivo.

All’appuntamento, svoltosi nella sede provinciale di Confartigianato, erano presenti il presidente di Confartigianato Imprese Cuneo Luca Crosetto accompagnato dai presidenti zonali di Borgo San Dalmazzo Katia Manassero, di Mondovì Davide Sciandra e di Cuneo Valerio Romana.

«Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti. – ha dichiarato il presidente Crosetto – I sindaci si sono dimostrati molto collaborativi nel confronto, dichiarando la loro piena disponibilità a rafforzare le sinergie già esistenti con la nostra realtà per favorire crescita e sviluppo del territorio e delle sue attività imprenditoriali. L’incontro ha offerto anche l’opportunità di fare il punto sul work in progress dell’attività comunale, andando a verificare lo stato dell’arte di alcune iniziative orientate ad un fattivo sostegno a comunità ed imprese in un frangente ancora piuttosto turbolento».

I sindaci sono stati sollecitati con alcune domande a spiegare la loro posizione sui diversi problemi cittadini attraverso un’intervista realizzata e programmata in streaming dal quotidiano on line Targatocn.

Tra i temi sottoposti, il caro energia e carburante che sta mettendo in ginocchio cittadini ed imprese e la conseguente necessità di un intervento di calmierazione dei tributi comunali, l’impegno a guardare a nuove iniziative sostenibili come le nascenti comunità energetiche, la rivitalizzazione della vita culturale e turistica dei due territori anche attraverso una maggiore valorizzazione della collaborazione con Confartigianato Cuneo, ed infine un giudizio personale sull’esperienza di primo cittadino.

Per ognuno poi, sono stati affrontate problematiche più specifiche: per Borgo San Dalmazzo la questione tuttora in pieno dibattito riguardante la realizzazione del biodigestore, per il quale sono previsti finanziamenti dal PNRR di 13 milioni di euro, per Mondovì l’installazione dei cartelli luminosi riferiti all’applicazione delle nuove normative antismog che stanno creando gravi difficoltà alle imprese artigiane, per Cuneo i progetti di sostegno all’economia locale attraverso il Distretto Urbano del Commercio, l’immagine di Cuneo come capitale della cultura, della gastronomia di qualità e punto di riferimento dei territori montani e l’intensificazione dello scambio economico –culturale con la vicina Francia.




Confagricoltura chiede lo stato di crisi per il maltempo

Confagricoltura ha chiesto alla Regione Piemonte di dichiarare lo stato di crisi per gli eventi calamitosi.

“Apprezziamo l’impegno delle istituzioni, a tutti i livelli, che sono impegnate con ogni mezzo per fronteggiare l’emergenza – ha dichiarato il presidente regionale di Confagricoltura Enrico Allasia– e riteniamo indispensabile che la Regione dichiari lo stato di crisi, per poter intraprendere immediatamente tutte le azioni necessarie per fornire aiuto alle aziende in difficoltà, sia per la gestione dell’emergenza, sia per la ripresa dell’attività agricola”.

Anche se non saranno raggiunti i livelli dell’alluvione del novembre 2016 – sottolinea Confagricoltura Piemonte –  si presentano molte criticità con esondazioni, soprattutto nelle zone di pianura del sud Piemonte, e frane in quelle collinari, mentre in alta montagna permane un marcato pericolo di valanghe fino al fondovalle.

L’emergenza maltempo evidenzia ancora una volta la fragilità del territorio e la necessità di intervenire non più con misure tampone, ma con piani prioritari per le popolazioni, oltre che per le aziende. Occorre rivedere i programmi di manutenzione dei corsi d’acqua per mettere in sicurezza intere aree, prevenendo ulteriori dissesti idrogeologici che causano purtroppo vittime e milioni di danni all’agricoltura.

“A una prima valutazione – precisa il direttore di Confagricoltura Piemonte Ercole Zuccaro – la situazione appare molto grave e si temono ulteriori peggioramenti: molte zone in provincia di Alessandria sono state sommerse dalle acque del Bormida e nel capoluogo il Tanaro è esondato. Nell’Astigiano hanno sofferto particolarmente i comuni a Sud della provincia.

Nel Canavese, al confine con la Valle d’Aosta, si registrano frane e smottamenti”.
Le sedi territoriali di Confagricoltura, al lavoro con oltre 50 tecnici per una prima analisi dei danni, rilevano che nella quasi totalità delle zone allagate in cui sono stati seminati grano e orzo si è perso tutto e prima di poter entrare nuovamente nei terreni per lavorarli, e quindi riseminare, occorrerà attendere la fine dell’inverno.

L’orticoltura conta danni al 100% per le verdure in campo, in particolare nelle province di Alessandria e Torino: verze, cavoli, cavolfiori, broccoli e spinaci, sono completamente persi. Totalmente allagati molti vivai, in particolare di pioppi, nella provincia di Cuneo.

Di seguito, nel dettaglio, la situazione rilevata dai tecnici di Confagricoltura nelle diverse province.

Provincia di Alessandria
Nel territorio della pianura casalese si registrano vasti allagamenti di campi senza danni alle strutture; rimangono da verificare i danni nelle zone di Coniolo e Terranova dove il Po è esondato. Danni ai pioppeti, ma non ai livelli del 2016. Sicuramente sarà necessario effettuare lavori di sistemazione e livellamento dei terreni.

Allagamenti anche nella zona collinare della Valle Cerrina con qualche piccola frana nella zona di Villadeati. Grande preoccupazione per le semine autunnali non ancora ultimate che difficilmente potranno essere realizzate.

Dalle verifiche effettuate nel Novese risulta che sono numerosi i seminativi e i prati allagati in diversi punti della pianura alessandrina. Alcune strade poderali e interpoderali sono state compromesse. Microfrane si segnalano in quasi tutte le aree viticole del Novese e del Gaviese. In particolare nel Comune di Gavi, la cascina Sciottra, dell’Azienda Agricola La Centuriona registra un danno rilevante, dovuto al collasso di una vasta area collinare di una decina di ettari che ha distrutto irrimediabilmente almeno 5 ettari di vigneto.

L’Acquese è una delle aree più colpite. Le aziende con terreni in pianura, alla destra e sinistra della Bormida, registrano allagamenti delle colture a seminativo (grano e orzo) e delle coltivazioni arboree a pioppeto, noccioleto e vivaio, con depositi di sedimenti vari da rimuovere. In tutte le zone collinari si sono verificate frane e smottamenti di ogni tipo, che interessano coltivazioni di vigneto, e compromissione di strade poderali. Ci sono ancora paesi e frazioni isolati per le strade interrotte dalle frane.

Si segnala in particolate una frana che ha interessato un fabbricato dell’azienda Marenco in Regione Contero nel Comune di Strevi, che ha abbattuto un muro perimetrale devastando i vani abitati che sono stati prontamente evacuati nella giornata di sabato 23.

Nell’Ovadese oltre agli allagamenti e alle erosioni dei campi dovuti all’esondazione dei fiumi, rii, ruscelli e fossi, si sono accentuati i danni già provocati dall’ultimo evento alluvionale del 21 ottobre, anche con ulteriori frane e smottamenti dei terreni.

Il Tortonese si segnalano allagamenti diffusi, non tanto dovuti a esondazioni di torrenti, ruscelli, rii e rogge, quanto all’incapacità dei terreni di assorbire la notevole quantità di acqua caduta in poche ore. Ai danni dello scorso 21 ottobre si aggiungono, a livello strutturale, danni degli eventi degli ultimi giorni, con frane su vigneti e colture collinari, oltre a problemi di viabilità, specialmente interpoderale.

La zona attorno al capoluogo (Alessandria) è la più colpita; l’esondazione del fiume Bormida ha interessato i fabbricati di alcune imprese in sponda destra, nell’area immediatamente a valle del ponte per Spinetta Marengo (chiuso dal pomeriggio di sabato alle 18.00 di domenica 23 novembre).

I terreni lungo l’intera asta del fiume Tanaro fanno registrare allagamenti ed esondazioni di piccole rogge e rii dal confine con la provincia di Asti fino alla confluenza con il Po. Il bacino del Bormida lungo l’intera asta fluviale, dalla confluenza con il Tanaro in comune di Alessandria, scendendo verso la confluenza con l’Orba in comune di Castellazzo e nei comuni di Borgoratto, Gamalero, Castelspina, Sezzadio, Cassine, Castelnuovo Bormida, Rivalta Bormida, Strevi e Acqui Terme mostra vistosi allagamenti.

Data l’impraticabilità delle strade e dei terreni, la verifica e il conteggio dei danni sono ancora in corso, soprattutto nelle zone allagate dove l’acqua deve ancora ritirarsi completamente.

Provincia di Asti
Nella zona di Villanova e Villafranca si registrano allagamenti dei campi dovuti alla fuoriuscita di acqua da fossati di scolo dei terreni. I problemi riguardano sia le semine già effettuate, sia quelle future, ma anche l’impossibilità di distribuire in campo letami e liquami, con un conseguente eccessivo accumulo degli stessi nelle vasche di stoccaggio.
A causa dell’esondazione del Tanaro nell’area “dell’Isolone” (la parte di pianura più fertile della provincia, che ricade nel territorio nei comuni di Asti, Azzano, Rocca d’Arazzo e Castello di Annone), sono state allagate vaste aree golenali nei comuni di Rocchetta Tanaro e Cerro Tanaro.

Nel Comune di San Damiamo sono state chiuse le strade confinanti con il Borbore.
Si segnalano allagamenti e smottamenti di media entità nella zona di Montechiaro d’Asti.
Si segnalano allagamenti e smottamenti di media entità nella zona di Costigliole.
Nella valle del fiume Belbo, comuni di Nizza e Canelli, si segnalano diversi problemi a carico delle strade comunali e provinciali per numerose frane e smottamenti.  Si segnalano anche danni a causa delle inondazioni per la fuoriuscita del fiume Bormida, anche se meno gravi di quelli verificatisi nell’Acquese.

Provincia di Cuneo
Si contano numerosi e diffusi allagamenti di media o piccola entità, con la situazione più grave a Cardèdove la piena del Po e dei rii minori, a causa anche della mancata pulizia degli alvei, ha provocato l’allagamento dell’intero abitato. È stato necessario abbattere un ponte, che faceva da diga, per far defluire l’acqua.

Più ingenti, poi, i danni nelle zone collinari e pedemontane della Granda, nonostante la neve caduta sopra i 1.200 metri abbia fortunatamente mitigato le conseguenze. Si registrano frane diffuse negli appezzamenti condotti a noccioleto e a vigneto, che si aggiungono ai numerosi danni causati alla viabilità secondaria in tutta l’area del Monregalese e dell’Alta Langa, con la chiusura di diverse strade, dalle provinciali alle poderali. Gli smottamenti impediscono una regolare circolazione e, soprattutto, richiederanno importanti opere di ripristino per evitare problemi maggiori e permettere il normale accesso ai fondi.

Nelle aree di pianura il bilancio è particolarmente pesante per le colture seminative (cereali autunno-vernini e prati), le cui piantine hanno subito danni da asfissia per immersione. Diverse, poi, le aziende che non sono riuscite a seminare in tempo, a causa delle ripetute piogge del mese di novembre, e che quindi si troveranno costrette a variare piano colturale.

Su questa situazione grava anche il divieto di spandimento dei liquami che scatterà il prossimo 1° dicembre.

Bloccate, infine, anche tutte le operazioni di riconversione degli impianti e la messa a dimora di nuovi noccioleti e varietà frutticole. Tra i danni indiretti da segnalare che l’autunno piovoso, in particolare, potrebbe avere serie ripercussioni sulla difesa fitosanitaria delle piante nei prossimi mesi.

Provincia di Torino
Si segnalano terreni allagati in vaste aree pianeggianti, un po’ in tutta la provincia, con danni alle coltivazioni orticole in pieno campo: cavoli, cavolfiori, verze, broccoli, spinaci. Si registrano smottamenti nelle aree collinari, con particolari problemi nei comuni di Cavour, dove si registrano tre frane nelle zone Rocca e guado di Zucchea; in comune di Bricherasio, con frane in località Rivà, Via Molarosso, Strada Santa Caterina e Strada Canavero, dove le strade sono state chiuse al traffico. Si segnalano allagamenti della strada provinciale Bricherasio – Garzigliana, allagamenti in località Braide di Bricherasio.

Il fiume Chisola è esondato in più punti, causando danni alle coltivazioni di orzo, grano e loietto nei comuni di Volvera e None.
A Vigone si registrano allagamenti nelle località Quintanello, Fontanette, nell’area della circonvallazione e nell’area del cimitero di Cercenasco.
Allagamenti sono segnalati anche tra Villastellone, Santena, Poirino e Riva presso Chieri.
Preoccupa l’evoluzione del maltempo attesa per i prossimi giorni, soprattutto per la tenuta delle aree collinari del Canavese verso la Valle d’Aosta, dove si registrano già alcuni movimenti franosi.

Si segnalano inoltre forti criticità per le aziende di allevamento che da oltre un mese non riescono a distribuire nei campi gli effluenti zootecnici: fino a febbraio, per le limitazioni imposte dalle normative ambientali, non sarà più possibile effettuare le concimazioni con i liquami, ma a causa dell’allungamento dei tempi molte imprese si troveranno con le vasche di stoccaggio piene prima della scadenza prevista.

Province di Vercelli – Biella
Vaste zone allagate, in particolare nei comuni di Caresana, Asigliano, Motta de’ Conti, dove i terreni dovranno essere ripristinati e livellati. Allagamenti anche nelle risaie, dove sono previste difficoltà a effettuare le semine per i sovesci.
Frane e smottamenti sono segnalati in Valsesia e nel Biellese.

Province di Novara e Vco
I laghi d’Orta e Maggiore sono sopra il livello di guardia; si segnalano allagamenti delle risaie, con difficoltà a effettuare le semine per i sovesci.




CCIAA Cuneo: Marta Bassino testimonial del cuneese

Lunedì 22 novembre 2021, presso il Salone d’Onore della Camera di Commercio di Cuneo, è stato ufficializzato un nuovo rapporto di collaborazione tra il territorio Cuneese e l’atleta della Federazione Italiana di Sci Alpino Marta Bassino.

Partner del progetto di promozione sono la Camera di Commercio di Cuneo, la Fondazione CRC, l’Associazione per il Turismo WOW che si aggiungono ad ATL del Cuneese, Cuneo Neve ed Ente Gestione Aree Protette delle Alpi Marittime già uniti dal 2020 con un progetto di sponsorizzazione dell’atleta volto alla promozione delle Alpi di Cuneo. Il nuovo protocollo d’intesa mira in particolar modo al sostegno delle terre colpite dalla tempesta Alex nell’ottobre 2020, nell’ottica di un tangibile rilancio economico e turistico.

A dare ufficialmente il via alla collaborazione, il Presidente della Camera di Commercio di Cuneo, Mauro Gola: “L’essere riusciti a mettere insieme così tanti soggetti e istituzioni per condividere un progetto di questa importanza è un grande risultato. Il lavoro di squadra divide i compiti e moltiplica il successo e sono sicuro che insieme ai nostri partner sapremo utilizzare in maniera ottimale la splendida immagine di Marta Bassino per valorizzare nel miglior modo possibile i territori feriti dalla pandemia e dall’alluvione dell’ottobre 2020”.

“Il volto di Marta Bassino, giovane campionessa cuneese impegnata nella rosa della Nazionale Italiana di sci alpino ci sta aiutando, da un anno a questa parte, a far conoscere e riconoscere la nostra amata terra in Italia e all’estero – ha dichiarato il Presidente dell’ATL del Cuneese, Mauro Bernardi – In un momento così particolare, unire le forze per la ripresa turistica ed economica del territorio è senz’altro un messaggio positivo che vogliamo trasmettere. Questo progetto abbina l’immagine vivace della campionessa azzurra alle mille opportunità di praticare attività outdoor nelle nostre vallate. L’ATL ha creduto sin da subito nelle potenzialità di Marta e siamo orgogliosi che, attraverso questa operazione, si rafforzi il suo ruolo di ambasciatrice della sua terra natia.”

“Il turismo outdoor rappresenta un asse di sviluppo fondamentale per il futuro della nostra provincia, che può vantare un’offerta davvero unica in tutte le stagioni. La possibilità di legare la promozione di questo territorio, che porta ancora i segni degli eventi alluvionali dell’autunno 2020, all’immagine di Marta Bassino, campionessa cuneese ormai nota in tutto il mondo e particolarmente legata alla sua terra, rappresenta un’occasione unica che la Fondazione CRC è particolarmente felice di poter cogliere. Un grazie sentito va a Marta e ai tanti enti che condividono con noi questa avventura, consentendo di costruire insieme un progetto di promozione turistica che porterà frutti davvero importanti” ha commentato Ezio Raviola, Vice Presidente della Fondazione CRC.

Secondo Beppe Artuffo, Presidente dell’Associazione per il Turismo Outdoor “WOW”: “Il Cuneese ha una forte vocazione alle vacanze attive a alla pratica degli sport in palestre naturali di ineguagliabile bellezza: poter abbinare ai nostri paesaggi anche l’immagine di un’atleta vincente non può che essere positivo e promettente.”

“È con un’emozione speciale che oggi rinnoviamo il progetto di collaborazione con l’atleta cuneese. – ha asserito il Presidente di Cuneo Neve, Roberto Gosso – Dopo una splendida annata, Marta è diventata la prima sciatrice italiana a salire sul podio di Coppa in cinque discipline differenti e siede tra le grandi campionesse internazionali. Questo per noi è motivo di orgoglio, perché come ha ricordato lei stessa, è sulle piste delle Stazioni di Cuneo Neve che ha iniziato a sciare ed è qui che torna ogni anno ad allenarsi. Consapevoli che i podi conquistati non siano un punto d’arrivo, ma un trampolino verso nuovi e ambiziosi traguardi, la accompagneremo e saremo al suo fianco nelle prossime stagioni”.

“Sono felice perché questo progetto nato lo scorso anno con l’ATL del Cuneese e Cuneo Neve non solo prosegue, ma si allarga con il coinvolgimento di altri partner importanti quali la Camera di Commercio di Cuneo, la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e l’Associazione per il Turismo WOW – ha affermato il Presidente dell’Ente Aree Protette Alpi Marittime, Piermario Giordano – Marta Bassino è un talento naturale affezionata alle nostre montagne, che frequenta dalla tenera età con la famiglia. Insieme, e nel nome di Marta Bassino, possiamo continuare a far crescere e valorizzare il nostro bel territorio.”

“Questo progetto è senza dubbio molto importante per me e sono fiera di farne parte. – dichiara l’atleta del Centro Sportivo Esercito Marta Bassino – Il legame che ho con la mia terra è da sempre molto forte e sono orgogliosa di continuare ad essere la testimonial del territorio cuneese. La mia volontà è quella di contribuire in maniera concreta alla valorizzazione del territorio, delle stazioni sciistiche e dei parchi che ne fanno parte. Dopo questo momento difficile, mi impegnerò per farci tornare “Grandi” insieme.”

 




Da domani tutti i mercati cittadini aprono anche al settore non alimentare

In attuazione del decreto del Presidente della Giunta Regionale del Piemonte n. 58 del 18 maggio 2020, è stata firmata l’ordinanza che permetterà di riaprire da domani, mercoledì 20 maggio, tutti i mercati cittadini anche al settore non alimentare.

Il provvedimento richiama i singoli operatori di mercato al rispetto delle disposizioni nazionali prescritte per tutte le aree pubbliche quali, per esempio, l’occupazione del posteggio come indicato dall’autorizzazione posseduta, il rilevamento della temperatura corporea per tutti gli operatori, la distanza di un metro dagli altri operatori commerciali nelle attività di carico e scarico merce, l’utilizzo dei dispositivi di protezione (mascherine e guanti) da parte degli operatori.

“Sono molto soddisfatto e contento che anche gli operatori extra alimentari possano riprendere la propria attività già dalla giornata di domani in tutti i mercati cittadini – spiega l’assessore al Commercio del Comune di Torino, Alberto Sacco -. Abbiamo cercato il più possibile di accogliere le richieste delle Associazioni di Categoria e delle Commissioni Mercato. Per questo motivo, molti mercati, potranno riaprire senza obbligo di delimitazione dell’area. Per alcuni, invece, ci siamo accordati con le commissioni mercato affinché questi possano aprire con delle regole che abbiamo condiviso nell’interesse della salute dei cittadini e del buon funzionamento del mercato”.




Agenzia del demanio e PoliTo insieme per la rigenerazione del patrimonio immobiliare

Un accordo di collaborazione tecnico-scientifica al fine di progettare, avviare e implementare iniziative per la riqualificazione del patrimonio pubblico che contribuiscano al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 sullo sviluppo sostenibile, del Green Deal europeo e del PNRR, è stato firmato dall’Agenzia del Demanio e dal Politecnico di Torino. Si tratta di una cooperazione anche a fini divulgativi e formativi in aree di interesse comune quali architettura, paesaggistica, urbanistica, efficientamento energetico e digitale, riduzione del rischio sismico.

L’accordo punta ad individuare soluzioni innovative e best practices, da mettere a disposizione anche di altre Amministrazioni Pubbliche, finalizzate al miglioramento della qualità architettonica degli interventi da realizzare sugli immobili pubblici e ad elaborare linee guida per la qualità strutturale, sismica, energetica, urbanistico-ambientale e paesaggistica della progettazione possibile attraverso la condivisione e l’analisi dei dati relativi alla gestione del patrimonio immobiliare di proprietà dello Stato. A conclusione di questa fase di studio preliminare, saranno elaborati concept, documenti di indirizzo per progettazione, studi di fattibilità tecnico-economica e project monitoring.

Inoltre, la collaborazione con il Politecnico di Torino consentirà di accelerare lo sviluppo dei processi di digitalizzazione del patrimonio immobiliare statale gestito dall’Agenzia del Demanio, con modalità e strumenti orientati al BIM e metodologie innovative per diagnosi e valutazioni specialistiche come quelle urbanistiche, di efficientamento energetico e comportamento strutturale.

Grazie a questa collaborazione, l’Ateneo potrà disporre di un patrimonio informativo e conoscitivo per sviluppare nuovi progetti di ricerca, analisi e approfondimento accademico e avviare ricerche avanzate sulle tecniche di adeguamento sismico e di consolidamento strutturale, nonché sulle tecniche d’intervento specifiche per il restauro e la ristrutturazione degli immobili caratterizzati da vincoli di tutela paesaggistica e monumentale.