Mercato del lavoro in Piemonte: il 2020 si chiude con una flessione del numero di occupati e disoccupati

Nel 2020 l’emergenza sanitaria e le misure introdotte per contenerla hanno portato alla sospensione delle attività di interi settori produttivi generando, anche in Piemonte, uno shock senza precedenti sia sulla produzione di beni e servizi sia, di conseguenza, sul mercato del lavoro. Il blocco dei licenziamenti e la cassa integrazione hanno, tuttavia, evitato che le ricadute su occupazione ed economia assumessero toni drammatici.

 

Il numero medio di occupati in Piemonte nel 2020 si è attestato a 1.778 mila, il 2,8% in meno rispetto alla media 2019. Il 55,6% è rappresentato da soggetti di genere maschile contro il 44,4% di genere femminile. Il calo degli occupati di 52mila unità è riconducibile a una marcata flessione registrata dal comparto agricolo (-5,3%) e dal commercio e turismo (-4,4%), seguita da una contrazione consistente nelle altre attività di servizi (-3,6%).

 

Una flessione in linea con la media complessiva ha caratterizzato, invece, l’industria in senso stretto (-2,8%). Unico comparto in crescita risulta quello delle costruzioni (+10,9%) spinto dal Decreto Rilancio 2020, che ha aperto nuove interessanti prospettive per il settore.

 

La situazione emergenziale che continuiamo a vivere, a causa della pandemia da Covid-19, ha avuto un impatto determinante sulla crescita e lo sviluppo economico della nostra regione – commenta il Presidente di Unioncamere Piemonte, Gian Paolo Coscia -. La sospensione e il rallentamento di alcune categorie produttive hanno determinato conseguenze senza precedenti sulla produzione delle nostre merci e sull’erogazione di servizi e, di conseguenza, anche sull’occupazione. Gli ammortizzatori sociali e le strategie adottate a più livelli per evitare contraccolpi ancora più seri sui livelli occupazionali italiani stanno svolgendo un ruolo di paracadute, purtroppo non del tutto sufficiente. Il clima generale di sfiducia e incertezza hanno colpito tutti i settori, a eccezione delle costruzioni, e soprattutto le donne e i giovani. Accelerare la campagna vaccinale continua a essere l’unica strada davvero efficace per ritornare a crescere e a investire nel capitale umano”.

 

Nel 2020 l’occupazione dipendente è calata dell’1,6%, mentre per quella indipendente la contrazione ha assunto un’intensità maggiore (-6,6%). La riduzione ha interessato in particolare gli occupati a tempo parziale (-8,8%), mentre quelli a tempo pieno hanno evidenziato un calo inferiore alla media (-1,4%).

Nel 2020 sono stati i titoli di studio meno qualificati a segnare la flessione più elevata. Sono apparsi, invece, stabili gli occupati con laurea e post-laurea.

 

Sul fronte dei disoccupati nel 2020 si rileva un calo di 7mila unità rispetto al 2019, parallelamente è aumentato il numero di inattivi (coloro che non hanno un lavoro, ma non lo cercano nemmeno). Il contenitore “a fisarmonica” delle non forze di lavoro è cresciuto, infatti, di 41mila unità rispetto al 2019 (+5,4%).

Analizzando il tasso di disoccupazione appare evidente la diminuzione registrata sia dal Piemonte, che passa dal 59,0% del 2019 al 58,1% del 2020, sia dell’Italia che perde circa un punto e mezzo, attestandosi al 64,6%.

Permane anche 2020 il noto divario di genere, circa 13,6 punti separano il tasso di occupazione maschile (71,4%) da quello femminile (57,8%).

Il tasso disoccupazione del Piemonte si mantiene su livelli nettamente inferiori a quelli medi nazionali: la regione, nel 2020, ha conseguito un tasso di disoccupazione del 7,5%, stabile rispetto al 2019. L’Italia ha segnato un lieve calo, passando dal 10,0% al 9,2% del 2020.

Anche per quanto concerne il tasso di disoccupazione esiste in Piemonte un evidente scarto di genere, quello maschile nel 2020 si attesta al 6,5% e quello femminile all’8,8%.

Sul fronte della disoccupazione giovanile (15-24 anni) il dato piemontese (24,6%) relativo al 2020 continua a essere marcatamente maggiore alla media europea (15,2%), ma inferiore rispetto al risultato nazionale (29,4%).




TorinoI reportage “Venerdi del Sindaco” proseguono con il primo cittadino di Reano, Celestino Torta

Questa settimana prosegue con l’intervista al primo cittadino di Reano, Celestino Torta, la rubrica “Venerdì dal Sindaco” che, per iniziativa della Direzione comunicazione e rapporti con i cittadini e il territorio della Città Metropolitana, propone reportage televisivi e interviste ai primi cittadini dei piccoli Comuni nel canale “YouTube” dell’Ente.

Il “Venerdì dal Sindaco” è un’occasione per conoscere le peculiarità dei piccoli centri del territorio della Città Metropolitana di Torino, comprendere le emergenze e i piccoli e grandi problemi quotidiani con cui si confrontano i Sindaci, scelti dai loro concittadini per amministrare comunità montane e rurali a torto considerate marginali; realtà in cui la politica è volontariato puro.

Per vedere i filmati e i reportage fotografici del “Venerdì dal Sindaco” basta andare sul portale Internet della Città Metropolitana di Torino alla pagina 

I filmati vanno anche in onda sull’emittente interregionale Telecupole, il sabato alle 14,30 con repliche la domenica alle 18,45 e il lunedì alle 20,40.

Nell’ultimo numero della rivista settimanale della Città Metropolitana “Cronache da Palazzo Cisterna” si può leggere il reportage da Reano; basta andare nel portale della Città Metropolitana alla pagina 

UNA TAPPA NELL’ANFITEATRO MORENICO DI RIVOLI

Reano ha 1800 abitanti e si trova nell’Anfiteatro morenico di Rivoli, fra i corsi della Dora Riparia e del Sangone. Basta percorrere pochi chilometri da Torino e ci si trova immersi in un paesaggio naturale estremamente suggestivo. Reano, come giustamente sottolinea il Sindaco Celestino Torta, riserva molte sorprese dal punto di vista naturalistico, culturale e storico.

Il “Venerdì dal Sindaco” è approdato a Reano per cercare di comprendere meglio il forte legame che c’è tra il Comune della Val Sangone e la famiglia Dal Pozzo della Cisterna; lo stesso stretto rapporto che lega la Città Metropolitana di Torino, fino al 2014 Provincia di Torino, con la famiglia che per molto tempo abitò a Torino nell’omonimo palazzo di via Maria Vittoria 12, ancora oggi sede aulica dell’Ente.

Tutto o quasi a Reano ha un’attinenza con i Dal Pozzo, che soggiornavano nel castello che domina l’abitato. Acquistato nel 1566 dagli avi di Maria Vittoria, ultima discendente dei Dal Pozzo della Cisterna e moglie di Amedeo di Savoia Duca d’Aosta, l’imponente edificio rimase in possesso della casata sino alla morte della principessa, avvenuta nel 1876.

Il tour a Reano inizia davanti alla cappella della Madonna della Pietà, donata dalla popolazione reanese ai Principi della Cisterna, che l’ampliarono e ne fissarono il loro sepolcro di famiglia. Annesso alla cappella si trova l’edificio scolastico, fondato dalla famiglia Dal Pozzo e nato come scuola femminile, la prima in Italia, a cui la principessa Maria Vittoria nel 1867 volle aggiungere un asilo infantile. Successivamente divenne scuola elementare e rimase di proprietà degli eredi di casa Savoia sino al 1996, quando fu acquistata dal Comune: un impegno economico importante che il Sindaco Celestino Torta ricorda benissimo, perché fu uno dei primi atti portati avanti e conclusi dalla sua amministrazione.

L’edificio, ristrutturato nel 2009, è stato ampliato con la costruzione di nuove aule e di una palestra. Accanto all’edificio si trova il Museo civico di Reano, in cui è conservata una serie di sette dipinti del periodo manieristico toscano. Il “Complesso pittorico rinascimentale di Pietrafitta” è un unicum nel panorama pittorico nazionale. Nel 1594 tutti i dipinti vennero acquistati dai Dal Pozzo della Cisterna, che nel 1782 li fecero trasportare a Torino nella loro residenza, Palazzo Cisterna, per poi trasferirli nel castello del feudo di Reano verso metà dell’800. I quadri vennero in parte sistemati nella chiesa parrocchiale di San Giorgio, mentre alcuni vennero collocati nella Cappella della Pietà.

Il Museo Civico di Reano, non appena l’emergenza sanitaria causata dalla pandemia sarà terminata, lo si potrà scoprire ogni ultima domenica del mese con visite guidate, grazie all’impegno dell’Associazione Principi Dal Pozzo, inserita alcuni anni orsono nell’Albo dei Gruppi Storici della Provincia di Torino. In occasione di rievocazioni ed eventi e delle visite animate a Palazzo Cisterna, i componenti dell’associazione vestono i panni dei membri della famiglia Dal Pozzo, rappresentando i principali fatti storici della casata, tra cui il fidanzamento di Maria Vittoria con Amedeo di Savoia.

Anche la chiesa parrocchiale di San Giorgio, di stile gotico-normanno, eretta nel 1852 su di un poggio che domina il paese, è legata ai Dal Pozzo. Fu infatti costruita per volontà del Principe Carlo Emanuele Dal Pozzo, padre di Maria Vittoria, sulle rovine della precedente chiesa medioevale e fu dedicata al santo martire che è patrono di Reano.

Ma Reano è anche natura: sono infatti tantissimi i sentieri, alcuni davvero ripidi, che percorrono l’Anfiteatro morenico, prima di arrivare sul bellissimo pianoro panoramico non lontano dalla cima del Moncuni, o Monte Cuneo, dai cui 641 metri di altitudine si possono ammirare i Laghi di Avigliana e la Bassa Valle di Susa, con la Sacra di San Michele in primo piano. Se è vero che “l’unica regola del viaggio è: non tornare come sei partito”, si può tornare a Reano consapevoli che il territorio metropolitano è una fonte inesauribile di emozioni.




CNA Piemonte: i Centri di revisione sempre più in difficoltà

Solo cattive notizie per i centri di revisione italiani: i termini per le revisioni che avrebbero dovuto essere effettuati dal 01/09/2020 al 30/06/2021 sono stati prorogati per un periodo di 10 mesi. Gli stessi certificati di revisione si considerano validi per un periodo di 10 mesi oltre la data di scadenza naturale.

È l’effetto, da mesi paventato dalla categoria, dell’articolo 5 del cosiddetto decreto Omnibus 2, pubblicato in Gazzetta ufficiale. Viene quindi recepita la possibilità, concessa dal Regolamento UE 2021/267, di prorogare la validità di attestati, patenti e revisioni.

 

La CNA Piemonte si è battuta coinvolgendo i Parlamentari piemontesi per portare all’attenzione del pubblico decisore i danni economici derivanti dalla scelta di prorogare la scadenza delle revisioni dei veicoli.

 

“Allo scopo di evitare questa ulteriore proroga della scadenza delle revisioni anche per i veicoli fino a 35 quintali, abbiamo presentato una proposta di emendamento, all’art. 5 del Regolamento, in maniera tale che la deroga da parte degli Stati Membri possa riguardare anche il singolo insieme di veicoli, cioè solo i veicoli pesanti. Abbiamo comunque chiesto al Ministero dei di non prorogare la scadenza dei veicoli fino a 35 quintali anche senza la modifica del Regolamento, poiché è prerogativa dello Stato decidere come gestire e organizzare i controlli e di conseguenza cosa necessiti di essere prorogato” affermano i vertici della CNA Piemonte.

 

Purtroppo, queste iniziative non hanno sortito i risultati attesi. Il Ministero dei Trasporti non ha voluto prorogare solo le scadenze dei veicoli pesanti perché avrebbe dovuto implicitamente ammettere che i gravi disservizi che pregiudicano gravemente la sicurezza della circolazione nel nostro paese non dipendono dagli operatori privati ma dalla Pubblica Amministrazione.

 

Francesco Circosta, il Presidente regionale di CNA Servizi alla Comunità, categoria che rappresenta anche centri di revisione, è durissimo: “Siamo stanchi delle continue proroghe che pregiudicano prima di tutto la sicurezza stradale.

Inoltre, il settore delle revisioni offre lavoro a 30 mila persone in Italia, da anni non adegua la tariffa nemmeno all’ISTAT. I mancati guadagni mettono in gravissima difficolta le aziende, per non parlare dei mancati ricavi erariali da gettito Iva. A determinare frustrazione nei centri di revisione italiani è anche il fatto che sull’adeguamento delle tariffe, ferme da 12 anni, finalmente ottenuto a dicembre nella Legge di Stabilità, manca ancora all’appello il varo del decreto attuativo.

Una beffa ulteriore per la categoria, che rilancia l’urgenza di un cambio di passo e di un tempestivo intervento del nuovo Governo, anche alla luce del fatto che sempre più imprese del settore vorrebbero fossero avviate azioni legali per la richiesta di un vero e proprio risarcimento dei danni subiti”.




Chieri. Embraco, Sicchiero: “Sito non idoneo? Il governo faccia chiarezza

«Il sito ex Embraco/Ventures non sarebbe idoneo ad ospitare le attività di Italcomp? Siamo basiti. Se davvero questa è la valutazione fatta dal commissario straordinario dell’Acc Wanbao di Mel, Maurizio Castro, al termine di un recente sopralluogo, saremmo di fronte ad un nuovo brusco risveglio dopo le speranze alimentate dal progetto di dare vita tra il chierese ed il bellunese ad un polo italiano per la produzione di compressori.

Siamo consapevoli che il salvataggio del sito ex Embraco/Ventures non può che passare dall’avvio di Italcomp. Pertanto, è indispensabile fare rapidamente chiarezza: cosa rende inidoneo il sito ex Embraco/Ventures? C’è un problema di bonifica? Il tutto è superabile in tempi ragionevoli? È giunto il momento che il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, convochi un incontro, sblocchi il progetto Italcomp ed offra ai 406 lavoratori dell’ex Embraco/Ventures una prospettiva concreta. Gli appelli rivolti dalla Chiesa torinese, dalla Regione Piemonte, dai sindacati e dagli amministratori locali non possono esser lasciati cadere nel vuoto».

 




Allasia riconfermato alla presidenza di Aiccre Piemonte

Stefano Allasia, presidente del Consiglio regionale, è stato rieletto alla presidenza della Federazione regionale piemontese dell’Aiccre (Associazione italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa).

“Ringrazio i componenti dell’Aiccre per aver rinnovato la fiducia nel mio lavoro. Intendo dare continuità all’attività svolta finora e, in accordo con l’intero Ufficio di presidenza del Consiglio regionale, mi impegnerò per rafforzare le sinergie fra l’Assemblea legislativa regionale e l’Aiccre”, ha dichiarato Allasia. “Auspico che possa crescere presto il numero degli associati fra i Comuni piemontesi. È quindi necessario comunicare in modo capillare i servizi e i benefici della partecipazione all’associazione, affinché  possa diventare un punto di riferimento essenziale per gli enti locali”.

Durante l’assemblea congressuale è stato eletto anche il direttivo Aiccre, di cui fa parte il consigliere regionale segretario Michele Mosca. Riconfermati quale vicepresidente il sindaco di Settimo torinese Elena Piastra, il tesoriere Stefano Chicco e il segretario regionale Davide Rigallo, che ha sottolineato gli obiettivi strategici della Federazione piemontese per il prossimo quinquennio, ovvero il potenziamento della progettazione, in particolar modo quella europea e l’attività destinata a coniugare la strategia nazionale per l’attuazione dell’agenda 2030 sullo sviluppo sostenibile con la rispettiva strategia regionale adottata in Piemonte, lavorando in particolar modo sui temi di salute, scuola e ambiente.




Chialva racconta la menta di Pancalieri su RAI Tre

Nell’estate 2019 la RAI ha chiesto la collaborazione di Chialva, in qualità di storica azienda pancalierese, per la realizzazione di un servizio che avesse come focus la Menta di Pancalieri, e Chialva ha proposto alla regista di estendere la collaborazione.

Coltivatori dal 1865, distillatori dal 1926, oggi alla quinta generazione, le Aziende Chialva fondano le basi sulla tradizione familiare di coltivatori, distillatori e produttori di Menta piperita e Piante Officinali più antica del settore. Fornitori e partner di Ferrero S.p.A. da oltre 50 anni (la Menta piperita di Pancalieri è nei Tic Tac) le Aziende Chialva esportano oltre il 50% delle loro produzioni.

Oli Essenziali e Piante Officinali Essiccate, con cui forniscono industrie clienti, operando su mercati nazionali ed internazionali di alta gamma. Ricorda il Dott. Franco Chialva: “Raccontare al meglio il proprio territorio e le sue eccellenze è una responsabilità collettiva, un valore da trasmettere alle future generazioni. In sede e in campo abbiamo raccontato alcuni cenni inerenti alla storia di famiglia, alle nostre pratiche di coltivazione, distillazione ed essiccazione, ai mercati nazionali ed internazionali delle nostre materie prime, e abbiamo fornito alla RAI i nostri filmati aerei sulle colture aziendali in pieno campo. Per un racconto corale sulle materie prime di Pancalieri – precisa Chialva – abbiamo coinvolto con piacere la Cooperativa Erbe Aromatiche Pancalieri, e al fine di ottenere un racconto altrettanto corale sull’impiego della Menta di Pancalieri, in questo caso intesa come prodotto finito, abbiamo esteso l’invito ad alcuni degli ottimi professionisti con cui collaboriamo, in particolare al Ristorante Il Molino e alla Caffetteria Fancy di Pancalieri, a Cascina Roseleto – Gelateria Contadina di Villastellone”. Imprenditore, chimico, enologo, ex dirigente industriale e docente universitario, Chialva è socio ordinario presso l’Accademia dell’Agricoltura di Torino, membro del Consiglio direttivo Confagricoltura Torino, nonché ex presidente e socio fondatore delle maggiori associazioni di settore.

Il Dott. Chialva conclude: “Ringraziamo tutti per la gentile collaborazione e la disponibilità avuta nel raccontare con noi le rinomate produzioni di Pancalieri”. Il servizio è andato in onda su RAI Tre – Geo – giovedì 18 febbraio.

 

 

 

 




Torino. I reportage “Venerdi dal sindaco” proseguono con il primo cittadino di Vallo Torinese

Questa settimana prosegue con l’intervista al primo cittadino di Vallo Torinese, Alberto Colombatto, la rubrica “Venerdì dal Sindaco” che, per iniziativa della Direzione comunicazione e rapporti con i cittadini e il territorio della Città Metropolitana, propone reportage televisivi e interviste ai primi cittadini dei piccoli Comuni nel canale “YouTube” dell’Ente.

Il “Venerdì dal Sindaco” è un’occasione per conoscere le peculiarità dei piccoli centri del territorio della Città Metropolitana di Torino, comprendere le emergenze e i piccoli e grandi problemi quotidiani con cui si confrontano i Sindaci, scelti dai loro concittadini per amministrare comunità montane e rurali a torto considerate marginali; realtà in cui la politica è volontariato puro.

Per vedere i filmati e i reportage fotografici del “Venerdì dal Sindaco” basta andare sul portale Internet della Città Metropolitana di Torino alla pagina 

I filmati vanno anche in onda sull’emittente interregionale Telecupole, il sabato alle 14,30 con repliche la domenica alle 18,45 e il lunedì alle 20,40.

VALLO TORINESE, UNA SQUADRA AL SERVIZIO DELLA PROPRIA GENTE

A 26 chilometri da Torino, 792 abitanti, un paese dove c’è la farmacia, l’ambulatorio medico, qualche negozio di alimentari e di mobili, l’ufficio postale aperto tre giorni la settimana e il Postamat, un salone della Pro Loco con centinaia di posti a sedere, le scuole elementari dove i bimbi hanno a disposizione una mensa fresca e speciale tutta per loro, nei locali del centro servizi comunale sopra il bar e accanto ad una biblioteca comunale fornitissima, intitolata al bibliotecario che per decenni l’ha fatta crescere.

Questo in estrema sintesi è Vallo Torinese, paese il cui nome potrebbe derivare dall’aspetto morfologico del suo territorio circondato da montagne. “Vallo deriva dal latino vallum cioè protezione. – spiega il sindaco Alberto ColombattoSi presume che il nome si riferisca ad una fortificazione che al tempo dei Romani proteggeva la strada che arriva dalla Valle di Susa e va verso il Canavese, oppure il percorso che, salendo al Passo della Croce, è il collegamento naturale con la Valle di Viù.

Oggi la conformazione geografica e morfologica del territorio ci aiuta a cercare di sviluppare una serie di itinerari escursionistici”. L’ultimo nato ad esempio è l’anello Ceronda, che parte da Lanzo e procede verso Val della Torre e il Colle del Lys, passando da Vallo. Proprio grazie alle montagne Vallo Torinese p contare su una rarità, quella che il Sindaco Colombatto chiama “il nostro oro bianco”: il paese infatti è tra i pochissimi in tutto il Piemonte ad aver mantenuto la sua autonomia nella gestione dell’acqua potabile. La captazione avviene dalle sorgenti in quota e l’acqua viene sottoposta al trattamento con lampade a raggi ultravioletti, che esclude l’uso di cloro.

Al primo cittadino di questa comunità così unita abbiamo chiesto di svelarci la ricetta dell’armonia che regna in paese e lui ha subito risposto che è merito dei cittadini, particolarmente attivi e riuniti in ben otto associazioni. La comunità è anche molto religiosa: in paese è viva la devozione per la Venerabile Maria Orsola Bussone, una ragazza morta a soli 16 anni e attiva componente della comunità dei Focolarini fondata da Chiara Lubich, che di Vallo venne a suo tempo dichiarata cittadina onoraria. Il sindaco ci ha raccontato di quando è nata la fiammella che ha invaso il paese: erano gli anni 1967/’68 e il parroco, don Vincenzo Chiarle, partecipò a Roma ad una riunione del movimento dei Focolarini. Da allora la devozione non si è mai spenta.

Prima di lasciare Vallo Torinese, la domanda di rito: quanta passione ci vuole per amministrare un piccolissimo comune? “Ci vuole tanta passione – ammette Colombatto – ma devo dire che sono un sindaco fortunato perché posso contare su una squadra molto attiva e valida più un bel gruppo di giovani e di esperti che ci consentono di amministrare al meglio. E poi è un onore far qualcosa per il proprio paese e per la propria gente”.




Embraco, dal Consiglio regionale appello a banche e Governo

Dal Consiglio regionale arriva un messaggio forte sulla crisi Embraco. L’Aula unita ha chiesto, attraverso un ordine del giorno sottoscritto dall’ufficio di presidenza e da tutte le forze politiche, che il presidente della Regione e la Giunta rivolgano “un appello pressante a tutti gli istituti di credito che operano sul territorio, affinché si rendano protagonisti di una autentica e positiva alleanza industriale per il rilancio della filiera del settore elettrodomestico in Piemonte”.

L’odg invita inoltre “ad attivarsi presso i ministeri competenti al fine di ottenere la proroga degli ammortizzatori sociali o l’utilizzo della cassa integrazione per Covid a favore dei lavoratori dello stabilimento ex Embraco”.

Il presidente del Consiglio Stefano Allasia ha ringraziato tutte le forze politiche “per l’approvazione di un documento unitario che lancia un messaggio forte in un momento drammatico per i lavoratori coinvolti”. I posti a rischio sono oltre 400 e sono già state recapitate 398 lettere di licenziamento.

Il documento chiede infine al Mise “di mantenere un costante raccordo informativo con la Regione Piemonte in ordine all’erogazione dei finanziamenti necessari alla messa in sicurezza di Acc e al lancio di ItalComp”, di “sollecitare con ancora più forza la Commissione europea” e di “procedere con il piano integrato di rilancio dell’ex Embraco e di Acc, accelerando la procedura per la costituzione di ItalComp, con un capitale sociale formato per il 70% da risorse pubbliche come previsto dal dl Rilancio, per superare la logica di due disgiunti interventi di salvataggio e per realizzare invece un progetto integrato di politica industriale per la creazione del polo italiano del compressore”.

L’approvazione del documento segue la comunicazione dell’assessore al Lavoro Elena Chiorino che in apertura di seduta, dopo aver ripercorso tutta la storia della crisi aziendale, ha anticipato la richiesta di un tavolo urgentissimo al Mise e due incontri che si terranno nella giornata di oggi. Il primo con ItalComp e la curatela per ricorrere all’utilizzo della cassa Covid consentendo la trattativa fra i soggetti coinvolti (Mise, Regioni, Oo.ss. e Rsu, Whirlpool). Il secondo, alle 18, con gli istituti di credito per compiere tutti i passi possibili in attesa del tavolo ministeriale.

Durante il dibattito, il capogruppo Fdi Paolo Bongioanni ha sottolineato “la prova di maturità e attenzione verso un problema enorme, con lavoratori che hanno subito un abbandono ingiustiifcabile. Abbiamo bisogno che il sistema bancario si faccia partecipe di questo processo”.

La consigliera Francesca Frediani (M4o) auspica che “questa giornata sia l’inizio di una possibile via d’uscita definitiva. Non possiamo lasciare queste persone per troppo tempo in difficoltà, i lavoratori hanno vissuto una vera e propria odissea”.
Per Marco Grimaldi (Luv) “siamo stati di fronte a ‘prenditori’ senza scrupoli che dietro le promesse di nuovi investimenti prendono incentivi per poi abbandonare la nave. Non dobbiamo vergognarci dell’intervento pubblico, evitiamo che in futuro risuccedano cose simili”.

“La politica unita manda un messaggio forte dal territorio”, è la riflessione di Diego Sarno e Daniele Valle (Pd). “Dobbiamo avere il coraggio di sanzionare l’irresponsabilità gli imprenditori nell’uso di fondi pubblici. Chiediamo al nuovo governo che questa vicenda venga messa in cima delle priorità”.

Per dichiarazioni finali sono intervenuti i consiglieri Alberto Preioni (Lega), Stefano Gallo (Pd), Alessandra Biletta (Fi), Sean Sacco (M5s), Silvio Magliano (Moderati).
“Sono soddisfatta del risultato di questa mattina – ha concluso l’assessore Chiorino – sebbene ritenga ancora inspiegabile l’atteggiamento della commissione europea che avrebbe dovuto dare prima di Natale un parere positivo all’istanza del Mise sulla garanzia a finanziamenti per 12,45 milioni di euro da erogare ad Acc attraverso tre istituti di credito già dichiaratisi disponibili (UniCredit, Intesa San Paolo, IFIS), e che ha invece chiesto nuovi chiarimenti, oltre a quelli già richiesti, sia il 23 dicembre 2020 sia il 17 febbraio 2021, dimostrando così un atteggiamento ai confini dell’ostruzionismo rispetto all’iniziativa italiana”.




Confartigianato Cuneo ha presentato la “Passeggiata Gourmet”
del “Sentiero del Pescatore” di Fossano

Dopo il sold-out dell’evento di domenica 28 febbraio,
aggiunta la passeggiata di domenica 7 marzo 2021, sempre sul “Sentiero del Pescatore”

Presentata nel pomeriggio di sabato 20 febbraio con un video live sul sito web e sui canali social della Confartigianato Cuneo, la “Passeggiata Gourmet” del “Sentiero del Pescatore” ha già raggiunto il sold-out per la data originaria del 28 febbraio, e questo ha spinto gli organizzatori ad aggiungere la nuova data di domenica 7 marzo (rivedi la presentazioni qui).

L’escursione, realizzata in collaborazione con Cuneotrekking.com, è un itinerario adatto a tutti che si sviluppa sulle sue sponde ai piedi della città fossanese, su stradine e sentieri poco frequentati.

Incontro di partenza alle ore 9.30 (e rientro indicativo alle ore 15.00). Un percorso ad anello di circa 10,5 chilometri, che sarà affrontato, in piena sicurezza, grazie alla presenza di una Guida Escursionistica Ambientale, senza fretta per godersi la camminata.
Ad ogni partecipante sarà consegnato un simpatico zainetto tecnico brandizzato “Creatori di Eccellenza”.

Durante la passeggiata del 7 marzo sarà possibile gustare anche un pranzo al sacco artigiano con un Panino Gourmet della Trattoria Fieramosca di Bene Vagienna e una Birra bionda Salpolisa di Salmour (o bottiglietta d’acqua).

Tra le altre ditte del territorio coinvolte dall’iniziativa: il birrificio Trunasse (Centallo) e il Salumificio Benese (Benevagienna).

«Con le Passeggiate gourmet – spiega Luca Crosetto, presidente di Confartigianato Imprese Cuneo – andiamo così a completare il trittico dei Creatori di Eccellenza, il progetto promozionale, avviato dalla nostra Associazione, per dare impulso al valore artigiano e al suo ruolo strategico nella promozione del territorio. L’abilità dei nostri artigiani, declinata nei vari ambiti economici, risulta un trait d’union essenziale per la creazione di allettanti pacchetti turistici. Dopo il cibo di qualità e i dolci d’autore, con gli itinerari di prossimità abbiniamo alla indiscutibile capacità artigianale le bellezze naturalistiche e storiche della nostra terra, un mix piacevolmente salutare in grado di accontentare turisti e famiglie, nel pieno rispetto delle regole dettate dall’emergenza sanitaria».




Il Comune di Milano ha aderito al CSI Piemonte

L’amministrazione lombarda ha individuato nel CSI un partner strategico, che con oltre 40 anni di esperienza nell’innovazione tecnologica e nella digitalizzazione della pubblica amministrazione, potrà dunque contribuire all’evoluzione e alla gestione delle infrastrutture e dei sistemi informatici dell’ente, consentendogli di beneficiare degli investimenti tecnologici e delle economie di scala del Consorzio.

L’annuncio ufficiale è arrivato al termine dell’iter di approvazione in consiglio comunale che a inizio settimana ha deliberato l’adesione del Comune di Milano al Consorzio in qualità di “Ente consorziato ordinario”, come consolidamento di una collaborazione pluriennale.

Come socio ordinario il Comune di Milano avrà l’opportunità di acquisire prodotti e servizi, beneficiare delle infrastrutture del Consorzio e avvalersi della consulenza specialistica sui progetti ICT, con conseguenti risparmi economici e semplificazione delle procedure di acquisto.

“Siamo lieti che il Comune di Milano abbia scelto di aderire al CSI, ente in house che raccoglie una pluralità di enti, grandi e piccoli, con l’obiettivo di garantire a tutti le medesime opportunità di innovazione e così contribuire a ridurre le differenze nell’accesso alle nuove tecnologie”, ha sottolineato Letizia Maria Ferraris, Presidente del CSI. “Il CSI nel suo ruolo di promotore di cultura digitale, in collaborazione con la Regione Piemonte ha avviato proprio in questi giorni un ciclo di webinar sulla cybersecurity e sulla protezione dei dati personali rivolto alle pubbliche amministrazioni. È un’iniziativa che prevede un webinar al mese per tutto il 2021 e che si aggiunge al panorama degli eventi volti a diffondere la conoscenza e la formazione su temi strategici per gli enti locali”.

“Il consorziamento del Comune di Milano è un fatto davvero significativo”. Ha commentato Pietro Pacini, Direttore Generale CSI Piemonte. “Il CSI si arricchisce di una realtà importante che sceglie di affidarsi a noi, a conferma di un percorso straordinario che ha visto in questi ultimi due anni un numero sempre maggiore di enti, anche non piemontesi, scegliere il Consorzio come partner tecnologico. Oggi il CSI è un’azienda che può davvero supportare tutta la Pubblica Amministrazione, con competenze e progetti innovativi da realizzare anche a partire dalle grandi potenzialità offerte dal Recovery Fund”.