Natale a Palazzo Lascaris. E non solo…

Campeggia anche quest’anno, nel cortile interno dello storico palazzo barocco di via Alfieri 15, a Torino, il grande pino “vestito a festa” con decorazioni e addobbi sui toni del bianco e del rosso. Si tratta dell’albero che ormai da alcuni anni è stato “adottato” dal Consiglio regionale e che, al termine delle festività, ritornerà al suo vivaio.

Nelle vetrine dell’Urp, in via Arsenale 14, è invece allestita una mostra di presepi tradizionali della collezione privata dell’architetto Roberto Nivolo e curata dal Centro studi piemontesi – Ca dë studi piemontèis. Per consentire al maggior numero di cittadini possibile di ammirarla, le vetrine resteranno illuminate ogni sera fino alle 21. Ed è anche prevista – in prossimità dei giorni del Natale – la proiezione di un’immagine della Natività sulla pavimentazione davanti al portone d’ingresso di Palazzo Lascaris.

L’Assemblea regionale ha inoltre concesso il patrocinio a cinque presepi piemontesi allestiti e visitabili all’aperto a Bousson, Rocca di Cavour, Moncalieri (To), Bene Vagienna (Cn) e Postua (Vc).

Quello di Bousson – frazione di Cesana Torinese – è composto da oltre 40 figure a grandezza naturale, dipinte dall’artista Valeria Tommasi, che popolano la “via dei mestieri” della borgata. I “protagonisti” dell’edizione 2020 – la ventesima – sono otto imponenti angeli alti circa 2,5 metri. È visitabile fino al 31 gennaio.

Un “Presepe in vetta” è quello realizzato per il terzo anno sulla Rocca di Cavour, visitabile fino al 6 gennaio anche di notte grazie a un percorso luminoso a basso impatto. La rappresentazione delle scene legate alla Natività è affidata a una serie di statue lignee ad altezza d’uomo scolpite dal giovane artista cavourese Fabio Moriena.

Sono “Presepi dal mondo” i circa 40, provenienti da ogni angolo del globo, allestiti dalla Famija Moncaliereisa lungo le vie del centro storico di Moncalieri. In mostra nelle vetrine dei negozi, sui terrazzi e negli angoli caratteristici della città, danno vita a un percorso segnato che ne evidenzia le principali caratteristiche.

Si può invece ammirare dietro una lastra di vetro il “Presepe artistico” che l’Associazione Amici di Bene ha allestito nella chiesa dei Disciplinati bianchi, che si affaccia sui portici di via Roma, a Bene Vagienna. Costituito da antiche statue lignee policrome, ha quest’anno come sfondo scenografico il santuario della Madonna della Gorra, nel bicentenario della costruzione. È aperto fino al 24 gennaio.

Si visitano infine a bordo di un trenino i presepi allestiti per il trentaseiesimo anno lungo la strada principale di Postua. A ogni fermata, lungo le sue frazioni, è possibile ammirare i presepi esposti all’aperto, fuori dalle abitazioni.




Stefano Allasia:  Damilano è l’uomo giusto per il rilancio di Torino

Dopo decenni di oblio e declino con amministrazioni  di sinistra e negli ultimi cinque anni con quella grillina, Torino con la candidatura a Sindaco di Paolo Damilano può finalmente risorgere.

La sua discesa in campo non può che essere un’ottima notizia, un candidato civico forte per un centrodestra che se vuole vincere deve presentarsi unito e coeso.

Damilano è l’uomo giusto,  un imprenditore di successo  che può mettere le sue competenze a disposizione per un rilancio internazionale del capoluogo piemontese.




Ecco cosa prevede il nuovo Dpcm

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro della salute Roberto Speranza, ha approvato un decreto-legge che introduce modificazioni urgenti della legislazione emergenziale per fronteggiare i rischi sanitari connessi alla diffusione del virus COVID-19.

Il testo estende il limite massimo di vigenza dei decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) attuativi delle norme emergenziali, portandolo dagli attuali trenta a cinquanta giorni.

Inoltre, si stabilisce che:

  • dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 saranno vietati gli spostamenti tra Regioni diverse (compresi quelli da o verso le province autonome di Trento e Bolzano), ad eccezione degli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute;
  • il 25 e il 26 dicembre 2020 e il 1° gennaio 2021 saranno vietati anche gli spostamenti tra Comuni diversi, con le stesse eccezioni (comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute);
  • sarà sempre possibile, anche dal 21 dicembre al 6 gennaio, rientrare alla propria residenza, domicilio o abitazione;
  • dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 sarà vietato spostarsi nelle seconde case che si trovino in una Regione o Provincia autonoma diversa dalla propria. Il 25 e 26 dicembre 2020 e il 1° gennaio 2021 il divieto varrà anche per le seconde case situate in un Comune diverso dal proprio.

Infine, le nuove norme stabiliscono che i DPCM emergenziali, indipendentemente dalla classificazione in livelli di rischio e di scenario delle diverse Regioni e Province autonome, possano disporre, nel periodo dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021, su tutto il territorio nazionale, specifiche misure tra quelle già previste elencate dalle norme primarie.




Dopo il furto, nuovi pc alla scuola media ‘Levi’ di Rivoli

Nel pomeriggio di lunedì 30 novembre, la dirigente scolastica della scuola media “Primo Levi” di Rivoli (TO) Alessandra Atanasio ha ricevuto nove computer portatili come donazione da parte della Sys-Tech, azienda informatica associata di CNA Piemonte, che ha deciso di intervenire insieme alla Samec, altra impresa appartenente alla Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa, dopo la notizia del furto all’istituto rivolese. Nella notte tra il 26 e il 27 novembre, infatti, la scuola si era vista sottrarre gran parte del materiale informatico utilizzato per la didattica a distanza.

 

“Risolvere questa situazione in poco meno di un fine settimana ha dell’incredibile – ha raccontato la dirigente Atanasio -. E non finirò di ringraziare chi è venuto in nostro aiuto”.

 

“In un momento nel quale le imprese stanno lanciando un grido di allarme rispetto alla sopravvivenza della micro impresa – ha spiegato Delio Zanzottera, Responsabile delle politiche delle adesioni di CNA Piemonte -, credo che questo gesto sia davvero importante. Se da un lato la crisi sta stravolgendo gran parte del mondo imprenditoriale, accogliere la richiesta di aiuto e impegnarsi in modo solidale verso la comunità, credo sia un dovere a cui un’associazione di categoria come la nostra non può sottrarsi.  Come non si è sottratta all’emergenza del trasporto scolastico attraverso l’offerta e la messa a disposizione di bus privati per studenti e lavoratori. Le aziende del territorio ci sono e sono vicine alla comunità, alle famiglie, agli studenti. Anche questi sono investimenti per il loro e nostro futuro, come cittadini, come lavoratori e come imprenditori di domani”.




CCIAA Torino: Storie di alternanza: due scuole torinesi premiate a livello nazionale

Sono stati resi noti questa mattina i vincitori della VI sessione nazionale del Premio “Storie di Alternanza”, promosso da Unioncamere nazionale e da 56 Camere di commercio italiane, con l’obiettivo di valorizzare e dare visibilità ai video racconti delle esperienze realizzate dagli studenti e dai tutor degli Istituti di istruzione secondaria, nell’ambito dei Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento.

Dopo aver superato la selezione torinese, l’Istituto Avogadro è approdato alla finale nazionale, classificandosi al terzo posto della sessione “Istituti tecnici e professionali” con il video “OSM Guinea Bissau”: “Gli studenti hanno realizzato un progetto che ha consentito lo sviluppo di competenze tecniche e l’acquisizione di conoscenze pratiche come la metodologia agile, l’adozione di piattaforme di condivisione come open street map e i principi di project management. Le competenze acquisite sono state utilizzate dagli studenti per la realizzazione di un progetto innovativo e di estrema utilità per l’Associazione no profit Abala Lite, che lo adotterà in un villaggio della Guinea Bissau”. Per questo progetto hanno vinto il terzo premio nazionale di 1.000 € per l’acquisto di strumenti e attrezzature, da utilizzare per la progettazione e la realizzazione di percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento e formazione.

La commissione di valutazione nazionale ha anche deciso di premiare con la menzione speciale di Tutor aziendale “d’eccellenza” Carlo Petrini, tutor del progetto “Prospettive” del Liceo Madre Mazzarello. Questa la motivazione: “La passione, la capacità motivazionale e di coinvolgimento di Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, hanno rappresentato un elemento centrale di questo progetto di storie alternanza, che ha consentito agli studenti di guardare al futuro con una “visione di orizzonti più ampi e significativi”.

 

Questo premio, sia locale sia nazionale, sottolinea l’importanza che il sistema delle Camere di commercio dà all’ottima formazione degli Istituti tecnici e professionali e in particolare oggi all’Istituto Avogadro, che attraverso un video racconto, ha comunicato il proprio progetto, pianificato con capacità tecnologica ed innovativa – ha sottolineato Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di Torino. – Ringrazio poi Carlo Petrini che ha voluto partecipare come tutor del liceo torinese Madre Mazzarello di Torino e si è rivelato davvero un “Tutor d’eccellenza”, consapevole di dover supportare la creatività degli studenti per renderli consapevoli di quanto possono valere con la loro passione per il futuro.”

 

Ottimi risultati anche per altri Istituti piemontesi: nella categoria Istituti tecnici e professionali, il primo posto è andato all’I.T.I. “G. Omar” di Novara, con “Chimica indossabile e cerotti intelligenti”, mentre nella categoria Licei è arrivato al secondo posto il Liceo “V. Beccaria Govone” di Cuneo con il video “Tra sapori e sviluppo: da classicista a direttore marketing”. Sempre l’I.T.I. “G. Omar” di Novara conquista la menzione speciale nell’ambito “STEM” con il video “Chimica supramolecolare una soluzione per l’ambiente”. (Vedi comunicato su www.unioncamere.gov.it.)

 

L’edizione torinese del Premio

L’edizione di quest’anno del premio si è svolta solo nel secondo semestre dell’anno, a causa dell’emergenza sanitaria anche per l’introduzione della didattica a distanza che ha influito in modo rilevante sulla maggior parte dei progetti presentati. È stato ampio il coinvolgimento dei docenti, degli studenti e delle imprese nelle varie iniziative di alternanza, finalizzate a creare un circolo virtuoso per sostenere nei giovani l’acquisizione e il rafforzamento delle competenze trasversali da spendere poi anche nel mondo del lavoro. Gli elaborati pervenuti per l’edizione locale alla Camera di commercio di Torino da licei e istituti professionali e tecnici sono stati undici.

Per l’edizione locale la posizione in graduatoria e il relativo importo del premio (che prevede 1.200 € in buoni acquisto per il primo classificato, 800 € euro per il secondo e 500 € per il terzo), saranno comunicati nel corso di una futura cerimonia di premiazione on line.

Per la categoria licei sono risultati vincitori (in ordine alfabetico):

  1. Liceo Einstein con il video-racconto “Ai confini della realtà”, per la buona struttura narrativa e il buon montaggio. Gli studenti hanno affrontato esperienze differenziate con un unico obiettivo, acquisendo consapevolezza sull’utilità del progetto svolto e delle competenze acquisite
  2. Liceo Germana Erba con il video-racconto “Un palcoscenico per quattro promesse”, premiato perché nel racconto è ben evidenziata l’alternanza tra l’esperienza scolastica e l’impegno durante le rappresentazioni teatrali
  3. Liceo Madre Mazzarello con il video-racconto “Mazzarello Road: competenze in gioco”, video a cui la Commissione ha riconosciuto l’originalità sia nella costruzione del video sia nella soluzione trovata per spiegare un argomento complicato come l’economia ai bambini delle scuole primarie.

Per la categoria Istituti tecnici e professionali sono risultati vincitori (in ordine alfabetico):

  1. Istituto Avogadro con il video-racconto “OSM Guinea Bissau”, perché il progetto presenta obiettivi ben definiti e in linea con il percorso formativo degli studenti, dove emergono le competenze sia tecniche che trasversali
  2. Istituto Gobetti Marchesini Casale Arduino con il video racconto “Una formula vincente”, perché si tratta di un progetto altamente formativo grazie alla multidisciplinarietà e il video, ben progettato e sceneggiato, mette in evidenza il ruolo partecipativo di studenti, tutor interni e tutor esterni
  3. Istituto Plana con il video racconto PCTOWEB”, dove si segnala in particolare la capacità di andare oltre il lockdown, trasformando, a causa della pandemia, l’esperienza di alternanza in “Alternanza 4.0”.

 




CCIAA di Novara: Maurizio Comoli nominato commissario straordinario

Sarà il professor Maurizio Comoli, past president della Camera di Commercio di Novara, aricoprire il ruolo di commissario straordinario dell’Ente fino all’accorpamento, previsto entro fine anno, con la Camera di Biella e Vercelli e con quella del Verbano Cusio Ossola.

La nomina a commissario, avvenuta con decreto del Ministero dello Sviluppo Economico,
prevede l’attribuzione a Comoli di tutti i poteri del Presidente, del Consiglio e della Giunta
camerali, dopo che gli Organi sono decaduti lo scorso 14 settembre per effetto delle
disposizioni previste dal decreto legge n. 104/2020 (cosiddetto Decreto Agosto).

«All’inizio del mio mandato di presidente avevo accettato l’incarico con l’impegno di
favorire il processo di unione delle Camere di Commercio – commenta Maurizio Comoli
– Un impegno che rinnovo anche ora, per compiere questo tratto finale prima della
nascita del nuovo Ente. Le sfide future sono notevoli e non solo a livello organizzativo,
vista la complessità della fase economica che stiamo attraversando: il nostro obiettivo è
stato quello di prepararsi al meglio, mettendo in campo tutte le risorse disponibili per
assicurare alle imprese del territorio un sostegno concreto».

Nel corso del 2020 la Camera di Commercio di Novara ha destinato risorse significative
agli interventi per le imprese, con l’obiettivo di aiutare il sistema produttivo locale a
fronteggiare gli effetti dell’emergenza sanitaria.

In particolare, 1,45 milioni sono stati messi a disposizione degli imprenditori novaresi in
forma di contributi a fondo perduto attraverso il bando NOVARA RESTART.
«Complessivamente sono 706 le domande di contributo presentate, di cui 389 sono già
state esaminate, liquidando il relativo contributo, pari a circa 630mila euro – spiega
Comoli – Confermiamo inoltre la disponibilità di risorse per tutte le richieste presentate,
incluse quelle con istruttoria in corso che, se risulteranno ammissibili, verranno dunque
accolte e soddisfatte».

Dei quattro ambiti di spesa previsti dal bando camerale quello in cui si è concentrato il
maggior numero di domande di contributo, pari al 57% delle richieste totali sinora
esaminate, è stato la digitalizzazione (inclusi hardware e software per il lavoro a
distanza); poco meno di un terzo degli interventi finanziati (31%) hanno riguardato la
sicurezza sanitaria, mentre i rimanenti l’apertura sui mercati internazionali e la
formazione.




Alagna Valsesia: da centro medico turistico a “ospedaletto” di comunità per affrontare l’emergenza Covid 

Un modello di sanità territoriale “snello”, funzionale e a basso costo, in grado di offrire servizi di alto livello anche a coloro che abitano lontano dai centri urbani e dai presìdi ospedalieri.

È quanto viene realizzato ad Alagna Valsesia (Vc) un piccolo comune a 1.200 metri di altitudine ai piedi del Monte Rosa, la seconda montagna più alta d’Europa. Qui, nell’estate 2020 il Comune ha inaugurato un piccolo ma innovativo centro medico, collaborando con l’ASL 11 di Vercelli nell’organizzazione di servizi sanitari di base per la comunità locale e per i turisti che frequentano l’Alta Valsesia in estate e in inverno.

L’ospedaletto, presidiato da due infermieri, garantisce assistenza per medicazioni, prelievi ematici, analisi della pressione, analisi dell’elettrocardiogramma e altri piccoli controlli grazie alla connessione con gli ospedali di Vercelli e Borgosesia. Si tratta di servizi che, in sua assenza, richiederebbero oltre 50 km di strada e un’ora di guida per raggiungere l’ospedale più vicino, a Borgosesia, e che in questo periodo emergenziale hanno permesso di tenere sotto stretto controllo medico tutte le persone più deboli.

 

Con l’acuirsi dell’emergenza Covid, il Comune di Alagna Valsesia, supportato dall’ASL 11 di Vercelli e dal medico di medicina generale del territorio, ha offerto anche un servizio di esecuzione di tamponi molecolari a tutti i residenti dell’Alta Valsesia, che hanno ricevuto la prestazione con un’attesa mediamente inferiore a due giorni, sfruttando un drive-in “a misura d’uomo” e alleggerendo la pressione sul punto tamponi dell’ospedale di Borgosesia. Il continuo aumento dei casi anche in alta Valsesia ha portato il Comune di Alagna Valsesia ad acquistare anche 2.000 tamponi rapidi per garantire un intervento immediato in caso di insorgenza di focolai sul territorio dell’intera Unione Montana dei Comuni della Valsesia, permettendo una verifica quasi istantanea dei casi sospetti. Questa scelta ha consentito anche lo screening del personale dei servizi sociali dell’Unione e di tutte le persone anziane assistite, conl’effettuazione di tamponi rapidi gratuiti a domicilio non solo ad Alagna e nella vallata principale, ma anche in Val Sermenza e in Val Mastallone.

 

Grazie alla collaborazione tra il Comune di Alagna Valsesia, che ha acquistato 2.000 tamponi rapidi, la Farmacia Alta Valsesia, che gestirà le prenotazioni e i pagamenti, e il medico di base, che certificherà l’esito dei tamponi effettuati, dal 19 novembre saranno disponibili tamponi rapidi al prezzo convenzionato di 35 euro l’uno.

“L’obiettivo – spiega il Comune – è quello di garantire una risposta immediata e a prezzo equo per i privati e le imprese che sentono la necessità di verificare la propria negatività o la negatività dei propri lavoratori. Tutti i dati dei test effettuati verranno inseriti nel portale nazionale ed eventuali casi di positività saranno segnalati alla ASL e potranno essere velocemente verificati con il tampone molecolare.

L’esperienza di Alagna Valsesia dimostra come la presenza di piccoli presidi medici nei territori rurali di montagna sia fondamentale per dare risposte rapide e concrete alla popolazione anche in casi di emergenza come quello che stiamo vivendo. La lungimiranza dell’ASL vercellese, prima nell’istituzione del centro medico e successivamente nello sfruttare il presidio territoriale per l’emergenza Covid, sta permettendo di offrire risposte immediate e di curare le persone da casa, limitando drasticamente gli accessi all’ospedale”.

 

 




Torino. Comuni in rete a sostegno degli homeless

Si è svolta questa mattina in una riunione congiunta della IV Commissione consiliare della Città metropolitana con la IV Commissione consiliare della Città di Torino, la presentazione degli studi promossi da Città metropolitana sulla popolazione homeless e sulle strategie di rete tra il Comune capoluogo e gli altri Comuni del territorio;

Alla Commissione sono stati invitati a partecipare i Comuni dell’area metropolitana torinese, la Federazione italiana organismi per le persone senza dimora (Fio.PSD), Acmos, Gruppo Abele.

Cesare Bianciardi del Dipartimento di Culture, politica e società dell’Università degli Studi di Torino, che ha realizzato la ricerca su chi sono gli homeless del territorio metropolitano al di fuori della Città di Torino, ha sintetizzato i risultati emersi, ricordando che a fianco al profilo classico del senza fissa dimora cresce una fascia di nuove povertà che, a causa di eventi scatenanti come la perdita del lavoro, diventano homeless

. La vicesindaco del Comune di Torino Sonia Schellino ha sottolineato che il capoluogo è un naturale attrattore per gli homeless, sia perché la città ha la disponibilità di offrire la residenza fittizia, sia per la moltitudine di servizi in atto per le persone fragili. Ciononostante, un maggior coordinamento con tutti i Comuni del territorio potrebbe migliorare l’offerta di soluzioni, anche a vantaggio di quei Comuni che per le dimensioni hanno meno possibilità di farsi carico in modo mirato del problema.

Il vicesindaco Marco Marocco ha sottolineato che la visione della Città metropolitana deve essere sicuramente sovracomunale e su questo c’è la possibilità di integrare le azioni già intraprese: un ruolo che investe l’ente non solo con attività di coordinamento ma anche di sportello, per esempio quello sul sovraindebitamento.

La presidente della IV Commissione Maria Grazia Grippo ha preso l’impegno di far diventare questa riunione il primo degli appuntamenti per costruire una rete di iniziative e proposte su tutto il territorio.




Piemonte zona rossa: ecco le restrizioni

Un’ordinanza emanata dal ministro della Salute, Roberto Speranza, classifica il Piemonte come “zona rossa”.

L’intero territorio è fatto rientrare nello “scenario di tipo 4” e con un livello di rischio “alto” previsto dall’art.3 del Dpcm del presidente del Consiglio dei ministri del 3 novembre.

Le disposizioni per il Piemonte

In tutto il Piemonte, dal 6 novembre e per un periodo di 15 giorni, si deovranno quindi osservare le seguenti disposizioni particolari:

Spostamenti. E’ vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai territorio regionale e all’interno di esso, salvo se motivato da comprovate esigenze di lavoro, salute e urgenza, da giustificare con autocertificazione.

Sono comunque permessi gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza dove è consentita. E’ sempre ammesso il rientro al proprio domicilio, abitazione o residenza.

Negozi chiusi. Sono chiusi i negozi di commercio al dettaglio ed i servizi alla persona, ad eccezione di alcune categorie: tra le altre, alimentari, edicole, tabaccai, farmacie, parafarmacie, fiorai, librerie, cartolerie, lavanderie, profumerie, parrucchieri e barbieri, negozi per bambini e neonati, di biancheria, di giocattoli, di prodotti informatici, articoli sportivi, calzature, ottica, ferramenta. Chiusi i mercati non alimentari.

Ristorazione. Chiusura per bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, ad esclusione di mense e catering. Consentita la ristorazione con consegna a domicilio e, fino alle 22, con asporto e divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze.

Scuola e Università. Le attività scolastiche e didattiche si svolgono esclusivamente a distanza, ad eccezione delle scuole materne, elementari e del primo anno della media. Consentite le attività di laboratorio e quelle per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.

E’ sospesa l’attività in presenza in Università e istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica.

Sport e attività motoria. Sono sospese le attività sportive anche nei centri all’aperto e tutti gli eventi e le competizioni organizzati dagli enti di promozione sportiva. E’ consentito svolgere attività motoria individuale in prossimità della propria abitazione e nel rispetto della distanza di almeno un metro, con obbligo di indossare la mascherina.

Smart working. I datori di lavoro pubblici limitano la presenza del personale nei luoghi di lavoro per assicurare esclusivamente le attività che ritengono indifferibili, anche in ragione della gestione dell’emergenza.

Disposizioni per tutta l’Italia

In Piemonte sono anche in vigore dal 6 novembre al 3 dicembre le misure previste dallo stesso Dpcm a livello nazionale:

Spostamenti serali. Bloccati dalle ore 22 alle ore 5 ,tranne quelli per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità e motivi di salute.

Scuole. Nelle scuole aperte è obbligatoria la mascherina per gli alunni, tranne che per chi ha meno di 6 anni e per chi ha patologie o disabilità incompatibili con il suo utilizzo.

Trasporti pubblici. A bordo dei mezzi del trasporto locale e ferroviario regionale è consentito un coefficiente di riempimento non superiore al 50%.

Mostre e musei. Sono sospese le mostre e i servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura

Centri commerciali. Nelle giornate festive e prefestive sono chiuse le medie e grandi strutture di vendita, nonché gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati, ad eccezione di farmacie, parafarmacie presidi sanitari, generi alimentari, tabaccai, edicole.

Sport. Continuano ad essere sospesi gli sport di contatto e l’attività di piscine e palestre.

Il commento del presidente Cirio

Mancano una visione complessiva e un metodo di valutazione oggettiva per tutti – afferma Cirio – Che fosse necessario irrobustire anche duramente le misure di contenimento al virus era evidente, tant’è che io lo avevo già anticipato con le ordinanze che avevano riguardato la scuola, la capienza del trasporto pubblico e i centri commerciali. E mancano anche le risorse: ristori immediati e esenzione delle tasse per le attività chiuse sono indispensabili”.

“Il fatto che il Governo abbia scelto sulla base di dati vecchi di dieci giorni – prosegue il presidente – rischia però di non tenere in considerazione tutti questi elementi, pone in una situazione più critica Regioni che sono in fase di miglioramento e non tiene invece conto del peggioramento di altre realtà del nostro Paese. In Piemonte l’Rt è passato da 2,16 a 1,91 grazie alle misure di contenimento adottate. Si riscontra una fragilità dell’impianto scientifico della classificazione: almeno 4 o 5 Regioni non erano valutabili, perché non hanno trasmesso tutti i dati. Chiedo che il Piemonte venga classificato per i dati reali, come le altre Regioni. Per questo ho chiesto una verifica“.




Confagricoltura Piemonte: sabato e domenica garden aperti per vendita piante, fiori e prodotti accessori

La Regione Piemonte, con il decreto del presidente della giunta del 26 ottobre, che modifica le disposizioni introdotte con il precedente decreto del 22 ottobre, ha pienamente accolto le richieste di Confagricoltura Piemonte in merito alla possibilità di derogare alla chiusura del fine settimana per le superfici commerciali destinati alla vendita di piante, fiori e accessori.

Domani e domenica i florovivaisti piemontesi potranno perciò potranno tenere aperti i loro garden per la vendita di piante fiori e relativi prodotti accessori, contribuendo così ad alleviare le difficoltà di un comparto produttivo già gravemente danneggiato dal lockdown primaverile.

Confagricoltura Piemonte evidenzia come si tratti di un comparto importante, che rappresenta complessivamente circa 1.100 imprese e 3.500 occupati. I florovivaisti sono stati colpiti con un’intensità senza precedenti dalle conseguenze dell’epidemia di COVID-19, sia a causa delle restrizioni agli spostamenti messe in atto dalle pubbliche autorità, sia per la chiusura obbligatoria di negozi, mercati all’aperto, ristoranti e altri esercizi ricettivi, sia infine per l’annullamento o il notevole ridimensionamento di eventi e manifestazioni nei quali i fiori e le piante ornamentali vengono ampiamente utilizzati.

Apprezziamo la sensibilità del governatore Cirio – dichiara il presidente di Confagricoltura Piemonte Enrico Allasiache con il provvedimento, nel pieno rispetto dei cittadini, ha inteso venire incontro alla crisi del florovivaismo. Esprimiamo apprezzamento anche per la sensibilità dell’assessore Protopapa che ha promosso la misura che concede un parziale ristoro dei danni subiti dalle imprese floricole e vivaistiche del nostro territorio: pur non trattandosi di interventi in grado di risolvere la situazione, rappresentano un segnale di attenzione sicuramente apprezzato dagli operatori”.