Il presidente del Consiglio Allasia premia Mattia Aguzzi

“Per il suo gesto straordinario e l’alto senso civico dimostrato”, questa la frase incisa sulla targa che il presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Stefano Allasia, ha donato questa mattina a Mattia Aguzzi, l’uomo di 37 anni che, lo scorso 26 agosto, ha salvato la bimba caduta dal quinto piano a Torino.

Un incontro fortemente voluto dal presidente del Consiglio per condividere insieme alcune riflessioni rispetto a quello che la vita toglie e a quello che dona, sui tempi che stiamo vivendo e la società che stiamo costruendo. “Nel gesto di Mattia c’è sicuramente una dose di fatalità – esordisce Stefano Allasia – quella di trovarsi proprio in quel luogo ed in quel preciso momento, ma c’è una dose di coraggio, il coraggio di non spostarsi, di esporre il proprio corpo per evitare che la piccola cada al suolo. Non più tardi di due settimane fa assistevamo alla tragedia di Caselle, in cui è rimasta vittima una bimba, ugualmente piccola, ugualmente indifesa. Due facce della stessa medaglia, il dolore e la tragedia della piccola Laura, la gioia e la speranza di Mattia e della piccola di via Nizza. Mattia – conclude – è un l’esempio di chi non si volta d’altra parte, di chi rigetta l’indifferenza e la superficialità, di chi non fa dell’egoismo uno stile di vita. Ricominciamo ad essere persone che si spendono per gli altri e che osano”.

“Un riconoscimento che mi riempie di gioia e di emozione, anche se continuo a pensare che chiunque avrebbe fatto quello che ho fatto io, nessuno sarebbe rimasto indifferente di fronte ad una bambina in pericolo”. Queste le parole di Mattia Aguzzi, dopo aver ricevuto la targa da parte del Consiglio regionale – “Un gesto che mi è venuto d’istinto, dal cuore. Sento però di dover condividere questa targa con il signor Emilio, un vicino di casa della bambina che ha richiamato con le sue urla la mia attenzione. Oggi, tornato alla normalità, sono ancora circondato dalla riconoscenza e dall’affetto di amici e colleghi che, scherzosamente, continuano a chiamarmi “eroe”. Tante anche le persone che mi hanno contattato sui social a cui ho voluto rispondere singolarmente, per ringraziarli delle loro manifestazioni d’affetto”.




Inaugurazione ToNite,  progetto europeo per valorizzazione aree intorno alla Dora

Venerdì 14 febbraio presso la scuola Holden – piazza Borgo Dora, 49 a partire dalle ore 18 –    si terrà l’evento di inaugurazione del progetto europeo ToNite.

“La prima di mille notti” sarà l’evento inaugurale, il cui titolo richiama la raccolta di favole mediorientali de “Le mille e una notte”.  Obiettivo di ToNite è quello di rafforzare l’elemento della notte, e nel contempo, essere un’occasione di coinvolgimento della comunità locali attive nelle aree intorno alla Dora, poiché proprio su questo fiume insistono varie realtà pubbliche e private, circoli, commercianti, associazioni, l’Università con il suo Campus, un ambiente con delle potenzialità polifunzionali e una sua mobilità e percorribilità dedicata.

ToNite è il progetto con cui la Città di Torino ha vinto la call sul tema “Urban security” del programma europeo Urban Innovative Actions, come capofila di un partenariato composto da Fondazione Torino Wireless, Engineering Ingegneria informatica, Experientia, SocialFare, EFUS, Espereal Technologies e ANCI.

Le politiche inclusive per promuovere la cura del territorio e la sua valorizzazione sono la base valoriale che ha accompagnato la Città di Torino nelle due progettazioni UIA, quella di Co-City e dei Patti di Collaborazione per i Beni Comuni, ormai al termine, e quella del progetto ToNite che apre una stagione nuova di collaborazione che mette al centro gli abitanti e le abitanti del territorio.

L’approccio scelto dalla Città di Torino, premiato dalla Commissione Europea, pone al centro le comunità locali e le potenzialità del territorio, in un’ottica d’innovazione sociale e riqualificazione urbana

ToNite analizzerà i fenomeni sociali urbani i quali verranno affrontati attraverso politiche inclusive per promuovere la cura del territorio e la sua valorizzazione. Il progetto triennale si concentrerà nelle aree lungo il fiume Dora, prevede azioni di ricerca, analisi, valutazione e attività di animazione e co-design finalizzate a definire interventi sugli spazi pubblici e a supportare, attraverso un sostegno tecnico e finanziario, l’attivazione di nuovi servizi di prossimità rivolti principalmente alle ore notturne. Sarà il racconto sul ruolo della Dora, dell’immaginario di un fiume, da Parco Dora alla Colletta, nonché le storie dei ponti che la attraversano.

Sulla Dora insistono varie realtà pubbliche e private, circoli, commercianti, associazioni, l’Università con il suo Campus, un ambiente con delle potenzialità polifunzionali e una sua mobilità e percorribilità dedicata.

“Il progetto ToNite – spiega Marco Giusta, Assessore ai Diritti e alle Periferie –

ha un valore essenziale, quello della partecipazione e del co-design. Sussidiarietà, è una delle parole che sta al centro: ogni soggetto, comitato, associazione, comunità è riconosciuto e coinvolto, ognuno con la propria peculiarità e competenza ad interagire con il processo. Questo progetto racconta e coinvolge diverse singolarità, il ruolo della Città è saperle far lavorare in sinergia. Le politiche inclusive per promuovere la cura del territorio e la sua valorizzazione sono la base valoriale che ha accompagnato la Città di Torino nelle due progettazioni UIA, quella di Co-City e dei Patti di Collaborazione per i Beni Comuni, ormai al termine, e quella del progetto ToNite che apre una stagione nuova di collaborazione che mette al centro gli abitanti e le abitanti del territorio”.

L’Assessore all’Innovazione e Smart City, Marco Pironti dichiara: “Riconosco nel progetto ToNite molti ingredienti chiave dell’innovazione, come ad esempio il focus sulle comunità, che rappresentano gli attori principali dei processi di innovazione dal basso verso l’alto; l’impatto sociale dell’innovazione, ovvero la capacità di creare valore con un senso di responsabilità per chi vive e lavora nel territorio; la progettazione collaborativa, ovvero la sinergia tra vari punti di interesse a favorire una innovazione aperta, che contamini in positivo la città intera. Credo che ToNite rappresenti una grande opportunità per la Città di Torino di raccontare l’innovazione che nasce dall’azione positiva urbana, e dalla sicurezza di voler coinvolgere ogni quartiere e ogni comunità nel percorso”.

“ToNite è una nuova opportunità di sviluppo e di trasformazione di un pezzo di città finora posto in ombra, ma che conserva grandi possibilità di crescita – sottolinea l’assessore all’Ambiente, Alberto Unia -. Come è avvenuto per CoCity, ToNite si offre come terreno di confronto aperto ai cittadini, che partecipano alle scelte come protagonisti del cambiamento. Come hanno dimostrato le altre esperienze di riqualificazione dei nostri quartieri, questo approccio è il più efficace per ottenere un effetto duraturo del cambiamento, perché produce senso di appartenenza e di corresponsabilità nella cura e nel rispetto del territorio, in quanto bene comune da preservare”.

“La Circoscrizione 7 – evidenzia il Presidente Luca Deri – è felice di collaborare con ToNite.  All’interno di questa iniziativa progettuale si possono creare ottime sinergie con quanto noi stiamo facendo. Abbiamo avviato un percorso ideativo ed organizzativo, al fine di avere una visione complessiva. È quindi nato e si è formalizzato un Coordinamento Allargato che vede come protagoniste le diverse forme di rappresentanza con anche il mondo dell’Università e del Politecnico. Si è avviata una dialettica costruttiva, nel merito del Piano di Sviluppo Locale Condiviso, ancora aperto e modificabile. Si tratta di poli che possono entrare trasversalmente in sinergia con le possibili future azioni ed i contenuti del Progetto ToNite”.

Le risorse assegnate al progetto superano i 4,5 milioni di euro di cui 1,5 milioni di euro verranno destinati ad interventi fisici sul Lungo Dora, mentre 1 milione di euro verrà destinato a supportare l’attivazione di progetti e servizi sul territorio.




Festa della Repubblica, ecco il programma in Piemonte

In occasione del 2 giugno, Festa della Repubblica, Giunta e Consiglio regionale, Prefettura, Comune di Torino, Città metropolitana, Ufficio scolastico regionale e i tre Atenei Piemontesi (Università degli studi di Torino, Politecnico e Università del Piemonte Orientale) hanno scelto di organizzare e condividere una serie di iniziative sotto il cappello di un’unica frase “Io Ci Credo Perché”, per ribadire come i valori della Repubblica e della Costituzione possano accomunare istituzioni e cittadini.

Il Consiglio e la Giunta regionale, per meglio rappresentare gli aspetti più importanti del  vivere civile e dello stare assieme, per ricordare le migliori energie messe in campo nei momenti di difficoltà, l’unità e la coesione nazionale, hanno deciso che a celebrare la giornata del 2 giugno fossero proprio le persone comuni attraverso le loro parole e le loro riflessioni.

Due sono i video realizzati per l’occasione e che saranno pubblicati in contemporanea, su tutti i siti istituzionali e dei soggetti partner della giornata, alle 12 e alle 14 del 2 giugno: il cortometraggio “IoCICredoPerchè”, 25 interviste in cui insegnanti, studenti, volontari, medici, rappresentanti delle forze dell’ordine, casalinghe, pensionati, vigili del fuoco e liberi professionisti raccontano perché credono nella Repubblica e nei valori che essa racchiude.

“Vignettisti e bambini raccontano la Costituzione” è invece il titolo del secondo video in cui grandi firme del fumetto e dell’illustrazione come Dino Aloi, Massimiliano Frezzato, Gianni Audisio, Gianni Chiostri,  Lido Contemori e Milko Dalla Battista, affiancano i bambini dei Consigli Comunali dei Ragazzi del Piemonte, nel commento agli articoli della Costituzione che più toccano da vicino la loro vita (scuola, famiglia, salute, paesaggio, lavoro, cultura). Tutte le opere inedite realizzate per l’occasione dagli artisti,  saranno donate al Consiglio regionale,  per essere poi esposte e rese visibili al pubblico a Palazzo Lascaris.

“Mai come in questo momento della nostra vita abbiamo avuto la possibilità di capire quanto siano preziosi e non scontati i valori fondanti della nostra Democrazia, come la Libertà – sottolinea Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte – Valori per cui altri Italiani prima di noi hanno donato la propria vita. Mai come oggi sappiamo di essere fortunati a vivere in un Paese che è una Repubblica. E mai come oggi il 2 Giugno è un giorno attuale da celebrare con unità. Perché solo insieme potremo ripartire davvero”.

“Io ci credo perché la nostra Carta costituzione non è solo insieme di regole giuridiche, ma anche l’insieme di regole di vita senza tempo e senza età – dichiara Stefano Allasia, presidente del Consiglio regionale del Piemonte –  Sono trascorsi 74 anni dalla proclamazione della Repubblica, in quel 2 giugno il popolo italiano, in tutte le sue componenti: uomini, donne, benestanti e nullatenenti, furono chiamati ad esprimere la propria scelta, quale segnale di partecipazione civile, di responsabilizzazione e di coinvolgimento per determinare il destino del Paese. Quel giorno per la prima volta i cittadini diventarono protagonisti del loro futuro”.

 

Programma Festa Repubblica




Nomine, Consiglio regionale: pubblicato il bando per i Musei Reali

La Commissione consultiva per le Nomine del Consiglio regionale ha pubblicato nuovi bandi per diverse nomine.

In particolare, si tratta di individuare un membro per il Comitato scientifico dei Musei Reali di Torino (professori universitario di ruolo in settori attinenti l’ambito disciplinare di attività dell’Istituto o esperti di particolare e comprovata qualificazione scientifica e professionale in materi di tutela e valorizzazione dei beni culturali).

C’è poi una sostituzione da effettuare, come membro effettivo del Collegio dei revisori dei conti per il Consorzio di bonifica della Baraggia biellese e vercellese di Vercelli.

Le altre nomine a bando riguardano un consigliere per il Consiglio direttivo del Centro internazionale di studi Primo Levi, un componente per il Consiglio direttivo dell’Associazione Abbonamento Musei, un membro per il Cda della Fondazione Cesare Pavese e un componente del Cda della Fondazione Funivie Oropa.

Tutti i dettagli per i requisiti richiesti e le scadenze per la presentazione delle candidature sono stati pubblicati sul Bur e si possono trovare sul sito del Consiglio regionale cliccando qui.




Confagricoltura Piemonte: La Regione vuole un’area per la riproduzione del lupo

Venerdì Confagricoltura Piemonte ha inviato una lettera alla Regione in merito alle misure di conservazione specifiche del Sito IT1160067 – Vallone dell’Arma. “Il SIC (Sito di interesse comunitario) proposto è stato definito, in base agli indici biologici e morfografici, come area indicata per la riproduzione della specie Canis lupus, e in quest’ottica sono state individuate le misure di conservazione di cui all’art. 37 e le buone pratiche.

Al riguardo – ha scritto il presidente Enrico Allasia – evidenziamo che allo stato attuale le popolazioni di lupo sull’arco alpino, e in particolare nella provincia di Cuneo, hanno raggiunto una densità di assoluto e preoccupante rilievo e quindi non necessitano di particolari strumenti di protezione, ma piuttosto di azioni di monitoraggio e contenimento. L’areale interessato dal SIC proposto è una zona a elevata vocazione zootecnica e pastorale, con produzioni di alpeggio di altissima qualità e peculiarità”.

Confagricoltura ha sottolineato alla Regione come “l’inserimento di questa zona in un SIC, specie se così orientato, implicherebbe per le imprese agricole locali una serie di ulteriori limitazioni e vincoli, in un periodo già caratterizzato da una particolare crisi del comparto zootecnico; gli inevitabili danni causati da una crescente popolazione di lupi renderebbe economicamente insostenibile l’allevamento, con il rischio di chiusura delle aziende.

Quali rappresentanti degli agricoltori è nostro preciso dovere intraprendere ogni azione affinché i malgari possano continuare a svolgere la loro attività sulle nostre montagne, per presidiare l’ambiente e prevenire il dissesto idrogeologico, evitando che si disperda un patrimonio di straordinario valore storico, paesaggistico, culturale e ambientale. Per queste ragioni – conclude Allasia – riteniamo del tutto inopportuno l’inserimento di misure a favore della salvaguardia del lupo nella zona del proponendo SIC – Vallone dell’Arma, così come in altre aree a protezione speciale. Esprimiamo altresì la nostra contrarietà all’inserimento della zona del Vallone dell’Arma nel proponendo SIC o in altre aree a protezione speciale”.




Educare alla Costituzione per formare cittadini responsabili

Educare alla Costituzione per favorire una cittadinanza attiva e responsabile. È quanto si propone il corso di aggiornamento per docenti delle Istituzioni scolastiche del Piemonte che viene presentato domani, mercoledì 9 giugno alle 11, in diretta streaming sul sito

Ideato da Centro studi Giorgio Catti, sezione regionale dell’Azione cattolica italiana e Associazione Memoria viva di Canelli (At) con il sostegno del Consiglio regionale del Piemonte, attraverso il Comitato Resistenza e Costituzione, e in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale (Usr), propone la Carta costituzionale quale riferimento essenziale per la formazione dei giovani ai valori della democrazia.

Con il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia, delegato al Comitato, intervengono il presidente del Centro studi Walter Crivellin, il coordinatore del corpo ispettivo dell’Usr Sergio Michelangelo Blazina, il coordinatore del corso Vittorio Rapetti e la vicepresidente dell’Associazione Elena Capra, moderati dal vicepresidente del Centro studi Franco Cravarezza.

Il progetto prevede una prima sezione, nel corso della quale vengono proposti approfondimenti giuridico-storiografici sulla Costituzione repubblicana, curati da docenti dell’Università di Torino: i professori Crivellin (Storia del pensiero politico), Anna Maria Poggi (Diritto costituzionale), Michele Rosboch (Storia del diritto medievale e moderno) e Rosa Maria Parrinello (Storia delle religioni). La seconda sezione presenta invece una serie di approfondimenti didattici di educazione costituzionale per la formazione di docenti e studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado da parte di un gruppo di docenti esperti della scuola secondaria, coordinati dal professor Rapetti (docente di lettere, ricercatore di storia contemporanea), articolati in moduli tematici relativi ai principi fondamentali della Costituzione, in prospettiva storica e pedagogica.




BiIancio Regione Piemonte, nel 2022 entrate minori per 120 milioni di euro

Nel 2022 il bilancio di previsione della Regione Piemonte sconterà minori entrate extratributarie per circa 120 milioni di euro. Lo ha comunicato l’assessore regionale Andrea Tronzano oggi pomeriggio alla prima Commissione, presieduta da Carlo Riva Vercellotti.
Le minori entrate, ha spiegato Tronzano, “derivano da rientri da FinPiemonte ridotti rispetto agli anni passati, e dal fatto che il recupero Irpef e Irap da parte della Agenzia dell’entrate segna una diminuzione sull’anno precedente di circa 30 milioni di euro”.

Tronzano ha anche annunciato che il preconsuntivo del 2021 è stato approvato entro il 31 gennaio e che è stato rispettato il rientro del disavanzo.

In precedenza la Commissione aveva rinviato alla prossima settimana il parere sulla norma finanziaria del testo unificato sui disturbi alimentari, per verificare la possibilità di integrare le risorse sulla base della spesa storica e degli spazi di bilancio.

Durante la seduta sono intervenuti i consiglieri Silvio Magliano (Moderati), Domenico Rossi e Maurizio Marello (Pd), Sara Zambaia (Lega), Sean Sacco (M5s), Marco Grimaldi (Luv). I relatori del bilancio di previsione 2022-24 sono per ora Federico Perugini (Lega), Maurizio Marello (Pd), Sean Sacco (M5s), Marco Grimaldi (Luv) e Silvio Magliano (Moderati).




I sette poli di innovazione piemontesi “Insieme per far crescere il territorio”

Presentato il 25 ottobre il Sistema Poli Piemonte
. L’ecosistema è formato da oltre 1200 imprese e organismi di ricerca
Marnati: “Passo importante per dare continuità attraverso un lavoro di sinergia”

“Questa è per noi una giornata emozionante: dopo un periodo segnato da varie problematiche finalmente si riparte, e si riparte con la nuova programmazione e quindi con nuovi obiettivi da raggiungere. Di lavoro ne è stato fatto molto, i poli sono ben radicati sul territorio e ora, con il lancio del “sistema” è stato compiuto un passo importante per dare continuità attraverso un lavoro di sinergia.

Sono molte le cose che abbiamo in mente di realizzare con la nuova programmazione, molti dei bandi che partiranno saranno dedicati alle imprese, che attraversano una fase difficile e che hanno bisogno di ripartire. Quello che faremo insieme sarà un viaggio proficuo che ci porterà al raggiungimento di molti risultati”. Con queste parole Matteo Marnati, assessore all’Ambiente, Energia, Innovazione e Ricerca della Regione Piemonte ha aperto la presentazione del Sistema Poli Piemonte, una rete di oltre 1200 imprese, di cui il 70% sono Pmi, enti di ricerca e università del territorio, con circa 1300 progetti realizzati in 13 anni di attività e 100 progetti europei con aziende aderenti ai Poli, in totale oltre diecimila realtà coinvolte.

Il Sistema Poli ha l’obiettivo di valorizzare le competenze settoriali acquisite dal 2009 dai sette Poli (Agrifood, BioPmed, CGreen, Clever, Mesap, Pointex e Ict) e va al di là delle singole specializzazioni verticali, facendo dello scambio e della contaminazione il punto di forza di un modello di supporto all’innovazione unico, organizzato e sostenibile. Il lavoro insieme non eliminerà le specificità di ognuno ma aiuterà a mettere a fattor comune ciò che serve per affrontare e sfide della transizione industriale. C’è bisogno di cross-settorialità, secondo tre principali traiettorie individuate dalla Regione Piemonte nella Strategia di Specializzazione Intelligente (S3): trasformazione digitale, transizione ecologica e del benessere delle persone e della comunità.

Carlo Piazza, presidente del Consorzio Univer di Vercelli, Gestore in Ats con Environment Park del Polo CLEVER, sottolinea: “Siamo coinvolti da oltre 10 anni sul Polo di innovazione, per agevolare le imprese e il territorio nello sviluppo di percorsi di innovazione. Ora le nostre azioni – in particolare, di raccordo tra mondo produttivo e mondo della ricerca, di supporto e orientamento verso opportunità di finanziamento – si rafforzano ulteriormente con la partecipazione al Sistema dei Poli piemontesi. Il Consorzio, attraverso il Polo, è attivo sulla traiettoria dedicata alla Transizione ecologica ed è operativo nel recepire idee progettuali delle imprese, che potranno accedere alle offerte che la Regione Piemonte e il PNRR mettono a disposizione per la ricerca e l’innovazione”.

I Poli svolgono attività di animazione e networking, comunicazione, formazione e supporto al trasferimento tecnologico, e d’ora in poi avranno una maggiore attenzione a promuovere lo sviluppo e l’innovazione trasversale a più settori e sistematizzare dati e competenze per creare azioni ancora più efficaci. Ciò garantirà sempre più attività di scouting e di collaborazione tra le imprese, in una logica di rete.

Il Sistema Poli si concentra anche sulle opportunità del Pnrr. Tra queste opportunità c’è Nodes (Nord Ovest Digitale E Sostenibile), uno degli undici Ecosistemi dell’Innovazione finanziati dal Ministero dell’Università e della Ricerca, che è stato presentato durante l’incontro. Nodes tramite il Pnrr porterà 110 milioni di euro tra Piemonte, Valle d’Aosta e le province più occidentali della Lombardia, Como, Varese e Pavia. Il Politecnico e l’Università di Torino, insieme a una rete di 24 partner pubblici e privati, puntano a creare in tre anni filiere di ricerca e industriali nei settori legati alle vocazioni del nostro territorio. Delle risorse già individuate 54 milioni di euro saranno impiegati in “bandi a cascata” per accrescere le competenze, valorizzare la ricerca e trasferimento tecnologico.
Maggiori informazioni sul Sistema Poli e sui singoli Poli di Innovazione sono online sul sito: https://sistemapolipiemonte.it/




Spostamenti, Confartigianato Cuneo: modulo on-line per generare l’autocertificazione

Non si ferma l’azione di Confartigianato Cuneo per supportare imprese e cittadini nella difficile situazione creata dall’emergenza Coronavirus.

Con riferimento agli obblighi introdotti dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che ha imposto su tutto il territorio nazionale, fino al 3 aprile, l’uso di una autodichiarazione per gli spostamenti, Confartigianato Cuneo ha predisposto un pratico e semplice modulo on-line per permettere, in modo veloce, di generare, scaricare, stampare oppure inviare via e-mail il documento necessario.

In un’ottica di utilità sociale, sia per imprese sia per privati, il modulo web è fruibile, gratuitamente

Il modulo è inoltre disponibile per gli utenti – imprese artigiane e PMI – di ImpresaDigitale.eu, la piattaforma creata da Confartigianato Cuneo per fornire un “cruscotto digitale” agli imprenditori per gestire fatture elettroniche, corrispettivi telematici, controllo di gestione, analisi costo del personale, monitoraggio flussi finanziari, …

L’applicativo sarà inoltre costantemente aggiornato nel caso in cui l’impostazione del modello di autodichiarazione dovesse subire delle variazioni da parte del Dipartimento di Pubblica Sicurezza. Confartigianato ricorda a tutti i cittadini che è sempre necessario stampare e portare con sé il documento generato dal servizio on line, per poterlo esibire, in caso di controllo, all’Autorità pubblica.

«Si tratta – commentano Luca Crosetto e Joseph Meineri, presidente e direttore generale di Confartigianato Cuneo – di un ulteriore sforzo della nostra Associazione per essere vicini alle imprese e alle nostre comunità. Il momento è complesso. Invitiamo tutti gli imprenditori a rivolgersi ai nostri uffici in caso di dubbi sulle normative e per essere informati sui provvedimenti a sostegno del mondo economico e produttivo».




Allasia: “Regione protagonista da 50 anni. Completare autonomia”

Con la seduta di martedì 14 luglio il Consiglio regionale torna a riunirsi in presenza, nel rispetto delle norme sanitarie e sul distanziamento.

In avvio il presidente Stefano Allasia ha ricordato i 50 anni dalla prima seduta dell’Assemblea.

“Quella di ieri è stata una data importante per la vita della nostra comunità regionale. Cinquant’anni fa, nel pomeriggio del 13 luglio 1970, si riuniva per la prima volta il Consiglio regionale del Piemonte nell’aula del Consiglio Provinciale di Torino, a Palazzo delle Segreterie.

Erano da poco trascorse le 17.00 quando l’avvocato Gianni Oberto, in qualità di Consigliere più anziano d’età, dopo aver assunto la Presidenza provvisoria del Consiglio regionale, dichiarò che da quel momento la Regione Piemonte, costituita in ente autonomo, esercitava i propri poteri e funzioni secondo i principi fissati dalla Costituzione.

Si apriva una pagina nuova per la vita democratica del Piemonte e della nazione, concludendo un percorso difficile e sofferto lungo due decenni,rispettando ciò che prevedeva la Costituzione.

Si avviava così la prima legislatura regionale che impegnò l’assemblea  nella fase costituente dedicata all’elaborazione dello Statuto e alle gestione delle competenze trasferite dallo Stato.

Era la prova di un  forte e concreto impegno al servizio della comunità piemontese che affondava le sue radici nella storia di una regione tra le più importanti d’Italia, protagonista del cammino risorgimentale che portò all’unità nazionale nel 1861 con Torino prima capitale del Regno e del “secondo Risorgimento” italiano che attraverso l’antifascismo portò alla Repubblica e alla Costituzione.

Il nostro contributo all’evoluzione del concetto di regionalismo, adeguando e innovando l’articolazione istituzionale dello Stato risulta essere stato tra i più importanti e significativi nel corso di questi decenni.

In mezzo secolo è stato compiuto un lungo cammino da parte della nostra comunità regionale e l’istituzione che mi onoro di rappresentare è stata protagonista di questo percorso che ha rafforzato il legame tra i piemontesi e la Regione.
Basterebbe uno sguardo ai provvedimenti più importanti che sono stati varati in cinquant’anni per renderci conto del lavoro svolto nel corso delle undici legislature da una classe dirigente di amministratori e legislatori appartenenti alle diverse forze politiche alternatesi al governo della Regione.

Voglio ricordare che quest’anno noi celebriamo un’altra ricorrenza. Accanto al 50° anniversario della nascita dell’Ente ricordiamo i quindici dall’approvazione del nuovo Statuto.

Infatti nel 2005, durante la VII legislatura, venne ridefinito il profilo istituzionale della Regione nell’ottica dell’autonomia e della partecipazione, della devoluzione dei poteri e della sussidiarietà, innovando lo storico testo approvato nel tardo autunno del 1970.
Una doppia ricorrenza che si accompagna all’auspicio che si possa quanto prima portare a compimento l’attuazione dell’autonomia regionale, come previsto dalla stessa Costituzione, ampliandone l’orizzonte di autodeterminazione, portando effettivamente le decisioni al livello di governo più efficace, nell’ interesse del sistema istituzionale e dei cittadini”.