La bandiera del Piemonte ai sindaci della provincia di Cuneo

I sindaci della Provincia di Cuneo hanno ricevuto oggi il Drapò, la bandiera del Piemonte, da parte del Consiglio regionale. Si conclude così l’itinerario attraverso le province piemontesi, iniziato alla Reggia di Venaria il 19 luglio, “Drapò: un simbolo, una regione, una bandiera”, per consegnare il simbolo dell’unità regionale agli amministratori più vicini al territorio.

Lo scenario nel quale si è svolta oggi la cerimonia – aperta dal presidente dell’Assemblea legislativa subalpina, Stefano Allasia – è quello di Piazza della Costituzione a Cuneo.

“Un grazie a tutti i sindaci per il prezioso lavoro che svolgono quotidianamente – ha detto Allasia -, il Piemonte grazie alla loro generosità e tenacia, saprà trarre sempre nuove risorse, stimoli e prospettive per il domani. L’augurio è che, attorno al nostro storico Drapò, ogni piemontese possa rafforzare il valore dell’identità e l’orgoglio di appartenere a una regione ricca di storia e tradizioni, e che ogni sindaco, nel proprio Comune, si faccia ‘custode’ della nostra bandiera, e con essa, di quei sentimenti di amore e gratitudine per il nostro grande e bel Piemonte”.

Sul palco, oltre al presidente Allasia, il vicepresidente Francesco Graglia, il componente dell’Udp Gianluca Gavazza, i consiglieri Paolo Bongiovanni, Paolo Demarchi, Matteo Gagliasso, Maurizio Marello e Ivano Martinetti. La Giunta è stata rappresentata dall’assessore Luigi Icardi.

Presenti anche i parlamentari Monica Ciaburro e Flavio Gastaldi.

I saluti istituzionali sono proseguiti con l’intervento del presidente della Provincia e sindaco di Cuneo, Federico Borgna: “la consegna del Drapò non simboleggia solo i 50 anni della Regione Piemonte, ma ci ricorda i nostri valori di riferimento, tra cui i principi della Costituzioni ricordati proprio da questa piazza”.

“È una grande emozione, per me, essere qui oggi con i sindaci del mio territorio – ha affermato Graglia -. Cuneo ha risposto ‘presente’ con una numerosa partecipazione di amministratori locali. Si tratta di una emozione personale perché se la cerimonia si fosse svolta un anno fa non sarei stato qui tra voi”.

Secondo l’assessore alla Sanità, “la nostra è una provincia operosa. Ci riconosciamo tutti sotto il simbolo della nostra regione. Nel momento della difficoltà della pandemia, dopo un primo smarrimento, abbiamo saputo fare squadra. Abbiamo garantito assistenza a tutti”.

Ad accompagnare la manifestazione sono state le note di brani appartenenti alla tradizione musicale piemontese, eseguiti dai maestri Loris Gallo e Valerio Chiovarelli. Lo sfondo della cerimonia, occasione per celebrare i cinquant’anni della Regione Piemonte, che si sarebbero dovuti ricordare nel 2020, la proiezione della mostra fotografica “Piemonte cinquant’anni”, un racconto per immagini di mezzo secolo di storia, a cura dell’agenzia Ansa e con il sostegno della Fondazione Crt.

Per segnare il passaggio dell’Assemblea legislativa subalpina nella provincia “Granda”, questa sera, nel centro storico di Cuneo, la facciata del Palazzo municipale sarà illuminata con l’immagine del Drapò.




Missione 5 del Pnrr, il sindaco Lo Russo trasmette al Governo 45 proposte

Il Sindaco metropolitano Stefano Lo Russo ha trasmesso oggi al Governo il progetto per la riqualificazione del sistema bibliotecario della Città di Torino e i progetti di 45 Comuni del territorio metropolitano candidati a ricevere complessivamente risorse per oltre 233 milioni, messe a disposizione dalla Missione 5 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, dedicata ad inclusione e coesione sociale. L’ammissione dei progetti al finanziamento sarà definita entro il mese di giugno.

L’ipotesi di distribuzione delle risorse per oltre 120 milioni a sostegno dei 45 interventi progettuali sul territorio metropolitano suddivisi in 5 ambiti territoriali è stata elaborata dalla Commissione tecnica istituita dalla Città Metropolitana di Torino per definire la ricaduta delle risorse della Missione 5 del PNRR. Il lavoro della Commissione è stato presentato sabato scorso dal Sindaco metropolitano Stefano Lo Russo nell’auditorium della sede di corso Inghilterra, durante la cabina di regia istituzionale sul PNRR.

“I 120 milioni richiesti da 45 Comuni si aggiungono ai 113 riservati ai progetti della Città di Torino per la rete delle biblioteche comunali. – sottolinea il Sindaco metropolitano Lo Russo, rivendicando la volontà di coinvolgere il più possibile il territorio, anche a discapito del capoluogo – Siamo partiti da un semplice ragionamento: se ripartono il capoluogo e il territorio della Città Metropolitana di Torino riparte l’intero Piemonte”.

I capofila dei 5 ambiti territoriali metropolitani sono Carmagnola, Grugliasco, Ivrea, Pinerolo e la Valle di Susa. Nell’ambito territoriale con capofila Carmagnola sono stati ammessi i progetti presentati da 7 Comuni, che riceveranno risorse per 16 milioni di euro. Ai 18 Comuni dell’ambito il cui capofila è Grugliasco andranno 57 milioni. Sono 8 i Comuni dell’ambito di Pinerolo, a cui sono destinati fondi per 19 milioni, mentre 18 milioni e mezzo vanno agli 8 Comuni dell’ambito di Ivrea e 10 milioni ai 4 Comuni dell’ambito della Valle di Susa.

IL DETTAGLIO DEI PROGETTI PRESCELTI

Ambito Carmagnola

Cambiano: ristrutturazione edilizia, efficientamento energetico e abbattimento delle barriere architettoniche di un edificio di edilizia popolare di proprietà comunale da adibire a housing sociale e spazio di comunità. Importo ridefinito a carico del PNRR 1.015.000 euro

Carignano: rigenerazione edificio ex casa mandamentale: completamento intervento per la creazione di alloggi di emergenza abitativa. Importo 1.200.000 euro

Carmagnola: recupero e rifunzionalizzazione ad uso sociale della chiesa di San Filippo della biblioteca e di Palazzo Lomellini. Importo 6.235.000

Osasio: restauro edificio comunale in via Verrua finalizzato a residenze per anziani e relativi servizi annessi. Importo 1.150.000

Pino Torinese: riuso e rifunzionalizzazione degli edifici dell’area storica “ex Cottolengo”. Importo 2.100.000

Trofarello: restauro, ristrutturazione, ampliamento e riorganizzazione funzionale e compositiva del centro socio-culturale e della biblioteca Marzanati. Importo 2.900.000

Villastellone: centro socio ricreativo di piazza Libertà. Importo 1.400.000

Ambito Pinerolo

Pinerolo: riqualificazione immobile storico e piazza centrale per housing sociale. Importo 5.800.000

Villar Perosa: spazio di aggregazione. Importo 1.500.000

Piscina: riqualificazione due edifici: housing sociale e centro di aggregazione. Importo 1 milione di euro

Scalenghe: riqualificazione due edifici: housing e centro per progetti di prossimità sociale. Importo 1 milione di euro

Villafranca Piemonte: housing sociale. Importo 3.400.000

Torre Pellice: spazio di aggregazione. Importo 3.400.000

Roletto: housing sociale. Importo 1 milione di euro

Usseglio: rigenerazione ex casermette Guardia di Finanza per housing sociale. Importo 1.900.000

Ambito Ivrea

Castellamonte: recupero dell’ex ospedale per centro poli funzionale. Importo 3 milioni di euro

Cuorgnè: realizzazione di un polo innovativo di aggregazione sociale presso l’ex Collegio Salesiano. Importo 3 milioni

Borgiallo: riqualificazione Corte San Carlo in casa della comunità. Importo 700.000 euro

Feletto: ristrutturazione con riqualificazione degli immobili di proprietà comunale al fine di realizzare un centro anziani e un centro di aggregazione giovanile. Importo 900.000 euro

Ivrea: riqualificazione palazzo Giusiana. Importo 8 milioni

Banchette: recupero funzionale del bocciodromo per la creazione di un nuovo centro sociale polivalente. Importo 530.000 euro

Strambino – San Giorgio: progetto di gestione dell’emergenza abitativa e housing sociale. Importo 1.500.000

Rivarolo: riqualificazione di Villa Vallero come sede della nuova biblioteca civica e del centro culturale. Importo 1.200.000

Ambito di Grugliasco

Alpignano: ristrutturazione Villa Govean. Importo 2.450.000

Grugliasco: rifunzionalizzazione ex edificio scolastico. Importo 2.421.107 euro

Chieri: recupero e rigenerazione dell’area dell’ex Cotonificio Tabasso. Importo 7.900.000

Moncalieri: ristrutturazione teatro civico Matteotti. Importo 3.442.594,12

Druento: interventi finalizzati alla riconversione e rigenerazione di immobili e spazi comunali per la coesione sociale e culturale. Importo 2.725.000

Collegno: rifunzionalizzazione della Certosa Reale. Importo 2.204.200 euro

Rivoli: rifunzionalizzazione e valorizzazione del complesso architettonico di palazzo Piozzo Di Rosignano. Importo 1.925.000

Pianezza: riqualificazione di Villa Blanchetti attraverso la realizzazione del teatro comunale e valorizzazione del Masso Gastaldi. Importo 2.450.000

Vinovo: recupero ex Ospizio del Cottolengo – Piccola Casa Della Divina Provvidenza. Importo 3.919.098

Venaria Reale: realizzazione di un hub per la cultura presso l’ex caserma Beleno. Importo 3.237.500

Chivasso: recupero e valorizzazione dell’ex teatro Cinecittà in piazza del Popolo. Importo 2.800.000

Rosta: realizzazione polo culturale e recupero strutture sportive a supporto dell’inclusione sociale e giovanile. Importo 1.802.500

Leinì: riconversione sede scuola secondaria di primo grado Carlo Casalegno per realizzazione di biblioteca, sale studio e spazio co-working. Importo 2.100.000

Settimo Torinese: valorizzazione dell’area del complesso scolastico Martiri della Libertà. Importo 7.900.000

Nichelino: riqualificazione parco urbano inclusivo di Via XXV Aprile, con strutture ludico-educative per famiglie. Importo 4.375.000

Borgaro Torinese: sistema diffuso di aggregazione sociale lungo l’asse est-ovest del concentrico sotteso dal viale Martiri della Libertà. Importo 1.785.000

Rivalta: restauro e rifunzionalizzazione del Castello degli Orsini. Importo 1.750.000

Beinasco: piazza Danilo Dolci, il nuovo centro della città, da vuoto urbano a spazio della comunità culturale e sociale. Importo 1.813.000

Ambito Unione Montana Valle di Susa

Avigliana: recupero funzionale e riqualificazione energetica edificio ex “Casa del Popolo” da destinarsi a nuove funzioni pubblico-sociali. Importo 3.900.000

Bussoleno: polo logistico Valle di Susa, intervento di rifunzionalizzazione ecosostenibile. Importo 4 milioni di euro

Giaveno: recupero funzionale edificio incompiuto per realizzazione social housing o residenza alla persona sita in via Beale. Importo 1.400.000

Exilles: recupero del centro incontri di piazza Europa, con interventi mirati al risparmio energetico. Il tutto finalizzato all’attivazione di servizi sociali e allo svolgimento di eventi, manifestazioni, mostre, incontri per associazioni, gruppi e cittadini di tutte le età. Importo 700.000 euro.




Nuovo look per la CCIAA Cuneo, partono i lavoro di riqualificazione

Dopo l’approvazione del piano regolatore della città, datato 1912, il sogno, cullato per anni, di una nuova sede mosse i primi passi verso la realizzazione quando dal Ministero dell’Economia nazionale arrivò l’autorizzazione a procedere. Si individuò l’area in una superficie all’angolo tra le vie Emanuele Filiberto e Antonio Toselli, in posizione strategica, confinante con il terreno prescelto per la costruzione del palazzo della Banca d’Italia, previsto sullo spazio lungo la direttrice di corso Nizza, già occupato dalle tre palazzine della banca Cassin – Beltrami – Beltrandi. Quasi cento anni fa, il 5 agosto del 1923, il Consiglio camerale deliberò la costruzione della nuova sede ipotizzando una spesa valutata in 664.000 lire. Il progettista, il geom. Camia di Dogliani, consigliere camerale, regalò il progetto alla Camera di commercio e il 19 marzo del 1925 venne posta e benedetta la prima pietra dell’edificio neoclassico che seppe resistere all’imperante moda razionalista dell’epoca. L’edificio venne inaugurato nel 1926. Da allora, nel corso di quasi cento anni, decine di migliaia di imprese hanno frequentato le sale, percorso le scale, attraversato i corridoi di quella che è diventata la loro casa e nell’edificio di Via Emanuele Filiberto hanno dato il via alla loro attività professionale.

Dopo quasi cento anni di storia il palazzo della Camera di commercio necessita di un’opera di restyling in modo da presentarsi all’appuntamento del centenario, nel 2026, in ottima forma, pronta a soddisfare le nuove esigenze delle imprese, principali beneficiarie di questo progetto di ammodernamento.

Abbiamo deciso di investire in modo significativo sul nostro importante patrimonio immobiliare rispettandone le caratteristiche architettoniche, coniugandole con l’attivazione delle più avanzate tecnologie – afferma il Presidente Mauro GolaIl nostro palazzo è vicino ai cento anni di età e necessita di un adeguato intervento di restauro e riqualificazione tale da renderlo sempre più performante e pronto ad accogliere le esigenze del personale e delle imprese. La realizzazione del Salone del Futuro, prevista per l’inizio dell’estate, sarà la prima di una lunga serie di opere che in modo organico cambierà in positivo il volto della storica sede di Via Emanuele Filiberto, rendendola più innovativa, digitale e sostenibile.”

Il programma da realizzare nell’arco di un biennio, prevede una serie articolata e omogenea di interventi volti a dare un look moderno, innovativo e funzionale alla sede, pur conservandone e rispettandone le caratteristiche architettoniche che ne fanno uno degli immobili pubblici di maggior pregio presenti in città. I temi dell’efficientamento energetico e della sostenibilità, che hanno guidato negli anni scorsi sia la ristrutturazione del Palazzo di Tetto Sottile sia il passaggio al teleriscaldamento saranno centrali per tutti gli interventi previsti.

Tutti i locali destinati agli incontri pubblici saranno arredati e allestiti in modo moderno e funzionale in modo da farli diventare sempre più smart e adatti alle nuove esigenze di connettività, accelerate dalla pandemia.

Si parte in questi giorni con i lavori edili relativi agli uffici destinati al front-office che diventeranno il “Salone del Futuro”. Il locale sarà totalmente ripensato e progettato per declinare e accogliere le nuove esigenze della Camera di commercio in termini sia edilizi sia tecnologici, col preciso obiettivo di avvicinare l’operatore all’utente, creando spazi di accoglienza moderni e funzionali, aumentando le condizioni di benessere all’interno dell’edificio sia per il pubblico fruitore dei servizi che per i dipendenti. L’ufficio sarà completamente rinnovato e innovato, diventerà più luminoso e confortevole e garantirà la fruizione di spazi interni ospitali e innovativi, in linea con i parametri di confort ambientale e le nuove esigenze di innovazione tecnologica.

La progettazione e la direzione dei lavori del “Salone del Futuro” sono state affidate all’Arch. Flavio Bruna di Cuneo, il progetto e la Direzione Operativa degli Impianti all’Ing. Guido Vacchino dello Studio Mcm Ingegneria di Grugliasco, l’impresa che si è aggiudicata i lavori assegnati con procedura negoziata è la Giuggia Costruzioni srl di Villanova Mondovì. L’importo dei lavori è di 413.040,55 euro + Iva a cui vanno aggiunti oneri per la sicurezza pari a 7.434,62 euro + Iva.




Fastweb dona alla città di Torino 500 connessioni illimitate

Grazie all’adesione di Fastweb attraverso il progetto WOW FI alla campagna ‘Torino City Love’, 500 studenti torinesi potranno connettersi da casa propria e accedere alle lezioni online fino al termine dell’anno scolastico.

Il servizio, che rientra nel programma dell’iniziativa di solidarietà digitale e di innovazione rivolta ai partner di ‘Torino City Lab’, e non solo, per offrire gratuitamente risorse, azioni e competenze a supporto di cittadini e imprese del territorio durante l’emergenza COVID-19  – prevede la donazione, tramite username e password, da parte dell’operatore di 500 accessi gratuiti con connessione illimitata della rete WOW-FI (rete wi-fi di Fastweb con più di un milione di punti di accesso in Italia) ad altrettanti allievi selezionati dal Circuito Scuole insieme all’assessorato all’Istruzione della Città.

Torino è la prima città italiana ad aver attivato una simile collaborazione rivolta alla didattica digitale, formalizzata in tempi rapidi e frutto delle propositive interlocuzioni tra l’assessorato all’Innovazione e Fastweb, una delle aziende tecnologiche italiane più all’avanguardia.

Il progetto WOW-FI di Fastweb si aggiunge alle azioni, ad oggi circa 60, della campagna ‘Torino City Love’, rivolte a cittadini, imprese, scuola e istituzioni locali.

Sono molto contento che con il progetto WOW-FI siamo riusciti in pochi giorni a trovare una soluzione a un bisogno significativo di una fascia di studenti della cittàsottolinea Marco Pironti, Assessore all’Innovazione della Città di Torino -. Grazie al lavoro che stiamo realizzando con Torino City Lab e il suo ecosistema innovazione stiamo riscontrando una crescente attenzione da parte di importanti aziende nazionali e internazionali del mondo tecnologico. Un grazie doveroso anche a Fastweb per aver scelto Torino come prima, e unica ad ora, città in Italia per attivare questa iniziativa“.

Sono orgogliosa che sia stata trovata una soluzione così innovativa per offrire la connettività agli studenti in difficoltà e ringrazio tutti coloro che hanno lavorato al progetto, in particolare gli operatori, perché hanno avuto la sensibilità di rispondere ai bisogni della comunità scolastica adottando un principio di condivisione e solidarietà – dichiara Antonietta Di Martino, Assessora all’Istruzione della Città di Torino –. Nei prossimi giorni provvederemo, con il supporto dell’Amministrazione scolastica e della CittàMetropolitana, a definire le modalità per fornire gli accessi alla rete. Siamo consapevoli che le istituzioni, le scuole, i soggetti pubblici e privati sono tutti attori di un processo che per il settore dell’istruzione non è solo la gestione di un’emergenza ma può contribuire a disegnare il suo futuro”.

Oggi più che mai la rete è necessaria per comunicare, lavorare e studiare. Con questa iniziativa, Fastweb, insieme alla community dei suoi clienti, mette a disposizione la propria rete WOW FI per permettere agli studenti più bisognosi di completare questo anno scolastico e seguire le lezioni online. È una situazione di emergenza che vede la nostra azienda impegnata a garantire i servizi a famiglie, imprese, pubblica amministrazione. Siamo contenti di dare il via a questa iniziativa proprio a Torino, una delle città più impegnate nell’innovazione dei servizi per i cittadiniafferma Roberto Chieppa, Chief Marketing e Customer Experience Officer di Fastweb.

 




Torino. Importanti investimenti per il territorio nella seconda variazione al DUP

Il Consiglio metropolitano ha approvato all’unanimità la seconda variazione al DUP, il Documento unico di programmazione, che integra il programma triennale delle opere, prevedendo sia l’importo che le spese di progettazione.

Illustrando la Deliberazione, il Vicesindaco metropolitano Marco Marocco ha citato alcune delle opere previste nel programma triennale: il nuovo ponte sul Po sulla Strada Provinciale 92 nei Comuni di Castiglione e Settimo Torinese, il ripristino del ponte della Provinciale 178 sulla Dora nel Comune di Alpignano, il nuovo ponte sulla Provinciale 122 sul Po a Carignano, la manutenzione del ponte della Provinciale 107 sul Po a Verrua Savoia, il nuovo ponte della Provinciale 565 sul Chiusella nei Comuni di Baldissero Canavese e Strambinello (ponte Preti).

Il Vicesindaco metropolitano ha poi fatto riferimento alle opere finanziate con l’applicazione dell’avanzo di amministrazione 2019. Per quanto riguarda le opere viarie, nell’elenco figurano ad esempio la nuova rotatoria di Vestignè, l’adeguamento degli incroci sulla ex Statale 590 nei Comuni di Lauriano, Monteu da Po e Cavagnolo.

In materia di edilizia scolastica il Vicesindaco ha citato quali esempi dell’impegno della Città metropolitana la manutenzione e l’efficientamento di numerosi impianti termici scolastici, la razionalizzazione e messa in sicurezza dell’istituto Bosso-Monti, la manutenzione straordinaria delle coperture e dei servizi igienici del Monti-Vittone di Chieri, la messa in sicurezza della copertura della palestra dell’istituto Majorana di Moncalieri, la manutenzione delle coperture e l’adeguamento delle cucine del “Bobbio” di Carignano e la messa in sicurezza del Liceo Scientifico Cattaneo di Torino.

Qualora le necessarie figure professionali interne all’Ente non risultino sufficienti a completare le progettazioni in tempi compatibili con il rapido avvio delle gare, si dovrà prevedere il ricorso a figure professionali esterne.

Il Consigliere delegato ai lavori pubblici, Fabio Bianco, ha sottolineato l’impegno dell’amministrazione a reperire i fondi per i lavori di manutenzione di strade e plessi scolastici. Ha poi ringraziato tecnici e dirigenti delle Direzioni Edilizia Scolastica 1 e 2 e Viabilità 1 e 2 per il lavoro di progettazione che stanno portando avanti da alcuni mesi, per consentire di aprire i cantieri in tempi rapidi, anche e soprattutto in vista dell’inizio dell’anno scolastico 2020-2021. La Deliberazione, ha sottolineato Bianco, è il risultato positivo e concreto del lavoro di analisi delle esigenze delle comunità locali e dei progetti compiuto dalle Commissioni consiliari competenti.

Tra le altre Deliberazioni approvate dal Consiglio vi sono:

– la ratifica del Decreto della Sindaca metropolitana concernente la seconda variazione al Bilancio di previsione 2020-2022

– la salvaguardia degli equilibri di bilancio 2020, con l’approvazione del riequilibrio e la variazione di assestamento generale di bilancio

– l’acquisizione al patrimonio immobiliare della Cittàmetropolitana di una villa a San Giusto Canavese confiscata ad un esponente della criminalità organizzata

– l’aggiornamento dell’agenda operativa annuale del Piano strategico della Città metropolitana

– l’adesione e l’approvazione dello Statuto del comitato Ico Valley- Human Digital Hub, che recupererà spazi negli ex stabilimenti Olivetti di Ivrea per metterli a disposizione delle PMI e delle aziende artigiane

-le linee di indirizzo per l’Agenda per lo sviluppo sostenibile della Città metropolitana di Torino e del suo territorio ai sensi dell’accordo sottoscritto con il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare

– l’ordine del giorno proposto dalla Consigliera Maria Grazia Grippo del gruppo della lista Città di città, con cui si impegna la Sindaca metropolitana Chiara Appendino ad aprire un’interlocuzione con i Comuni che impongono la tassa di soggiorno, affinché prendano in considerazione l’ipotesi di sospendere la riscossione del tributo.




Aiuti alle Rsa, maggioranza e opposizione dissentono sulla tempistica

Si delinea un percorso non agevole per il provvedimento che prevede gli aiuti alle Rsa piemontesi. Da un lato l’assessore al Welare Chiara Caucino ha dichiarato oggi in quarta Commissione presieduta da Alessandro Stecco, che “la Giunta ritiene il Ddl indifferibile e urgente per sostenere le Rsa in questa perdurante pandemia”.

Dall’altro Raffaele Gallo, capogruppo Pd, ha promesso una lunga discussione, in quanto “è difficile esaminare due Disegni di legge come quelli per la continuità delle prestazioni residenziali e per lo sviluppo delle forme associative della Medicina generale, che prevedono complessivamente uno stanziamento di circa 65 milioni, senza nemmeno aver iniziato l’esame del bilancio annuale e pluriennale della Regione”.

Il presidente Stecco, dichiarando l’impossibilità di interrompere o di procrastinare l’iter dei provvedimenti in Commissione, ha anche annunciato che la Giunta “ha previsto alcuni emendamenti tecnici proprio in merito alle ricadute economiche del provvedimento”. L’assessore ha quindi illustrato gli otto emendamenti, il più importante dei quali – e di cui gli altri sono diretta conseguenza – è la sostituzione della variazione di bilancio, prevista all’articolo 11, con la norma finanziaria.

“Chiediamo inoltre in via preliminare – ha aggiunto Gallo – di ricevere un’informativa sui conti della Sanità relativi al 2020, dal momento che il Ddl sulle Rsa incide in parte sul Fondo sanitario e quello sulla Medicina generale tocca capitoli di spesa relativi ai Livelli essenziali di assistenza e al trasporto pubblico locale”.

Prima della seduta la Commissione aveva audito i rappresentanti di enti e associazioni che operano a stretto contatto con le Rsa per anziani e disabili: Fondazione Promozione sociale (Maria Grazia Breda e Andrea Ciattaglia), Anaste Piemonte (Michele Assandri), Alleanza ConfCooperative (Luca Facta e Maurizio Serpentino), Forum Terzo Settore (Giancarlo D’Errico) e ConfApi (Michele Colaci).

Pur chiedendo un’erogazione in tempi brevi, gli auditi hanno espresso – con sfumature diverse – la propria contrarietà a finanziamenti che definiscono “a pioggia” rivolti indistintamente a tutte le Rsa, chiedendo invece un controllo della qualità del servizio erogato e della quantità degli operatori impiegati durante i mesi più difficili del contagio. Inoltre, è stato chiesto di aiutare direttamente le famiglie degli ospiti che in molti casi si sono fatte carico al proprio domicilio degli anziani ritirati dalle Rsa per mancanza di una assistenza adeguata.

Il secondo argomento affrontato è stato la necessità della presenza di un direttore sanitario all’interno delle Rsa (figura oggi non sempre presente). In molti hanno sottolineato che si tratta di un direttore con compiti esclusivamente amministrativi, che non ha possibilità di intervenire su temi sanitari. Inoltre ora si pone il problema del consenso per il vaccino anticovid da somministrare alle persone non in grado di farlo in prima persona.

Prima di decidere di erogare “ristori” alle strutture residenziali e per fare una precisa previsione di spesa per il 2021, le associazioni hanno chiesto di verificare con precisione il numero dei posti letto nelle Rsa e quello degli effettivi ricoverati, le unità di personale e la loro contrattualizzazione, e anche quali prestazioni siano riconoscibili nei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e, quindi, da finanziare obbligatoriamente.

Sono intervenuti, per richieste di approfondimenti, i consiglieri Daniele Valle (Pd), Valter Marin (Lega) e Marco Grimaldi (Luv).




Primo Maggio, Lo striscione esposto sulla facciata laterale del Municipio di Chieri

Lo striscione esposto sulla facciata laterale del Municipio di Chieri, verso Piazza Dante, come segno di solidarietà e vicinanza alle lavoratrici ed ai lavoratori dell’Ex Embraco Ventures.

“In questa giornata dedicata ai lavoratori d’Italia, il nostro pensiero è per i 406 operai dell’Ex Embraco/Ventures, per le loro famiglie e per tutti coloro che stanno passando un momento di difficoltà lavorativa” commenta il Sindaco Alessandro Sicchiero.

 




Il nuovo prefetto di Torino ricevuto a Palazzo Lascaris

“In un momento in cui si registrano  difficoltà in diversi ambiti anche a causa della pandemia, è necessaria sempre più la sinergia tra istituzioni”. È quanto ha sottolineato il presidente del Consiglio regionale del Piemonte Stefano Allasia, nel ricevere a Palazzo Lascaris il nuovo prefetto di Torino, Raffaele Ruberto.

Nato a Bari nel 1956, nell’arco di oltre 34 anni di carriera, Ruberto ha prestato servizio in undici sedi, svolgendo la propria attività sia nell’Amministrazione centrale sia in quella periferica e ricoprendo, altresì, delicati incarichi esterni, anche nel settore del contrasto delle infiltrazioni mafiose. L’ultimo ruolo prefettizio lo ha ricoperto  a Caserta, mentre dal 2010 al 2012 era già stato in Piemonte come prefetto vicario di Torino.

“Sono certo che saprà interpretare al meglio le esigenze della  comunità torinese, dando risposte adeguate alle sfide che abbiamo di fronte, a partire dalle misure per garantire il diritto alla sicurezza, combattere ogni forma di illegalità e affrontare le vertenze occupazionali presenti sul nostro territorio” ha affermato Allasia.

Dal canto suo il prefetto ha detto di tenere in grande considerazione la coesione sociale e  temi delicati e importanti come le infiltrazioni della criminalità organizzata.




La Zona di Savigliano di Confartigianato Cuneo ha celebrato la “Fedeltà Associativa”

Una tavola rotonda su imprenditoria femminile e giovanile, cui hanno partecipato l’europarlamentare Gianna Gancia e il ministro per le Politiche giovanili Fabiana Dadone, ha fatto da corollario, lo scorso 3 luglio, alla cerimonia di conferimento dei riconoscimenti della Fedeltà Associativa di Confartigianato Cuneo – Zona di Savigliano.
L’iniziativa, svoltasi presso il Teatro Milanollo, ha voluto mettere in evidenza le tante imprese che da lunga data si riconoscono nei valori della Confartigianato Cuneo, l’organizzazione più rappresentativa del comparto in provincia, ed è stata preceduta da un momento di confronto, appunto, sulle tematiche relative al “fare impresa” visto dalle imprenditrici e dai giovani imprenditori.

In apertura i saluti della presidente di Zona Anna Maria Sepertino e della presidente regionale del Movimento Donne Impresa di Confartigianato Piemonte Sara Origlia, seguiti dagli interventi del presidente provinciale Luca Crosetto, del sindaco di Savigliano, alla sua prima uscita pubblica, Antonello Portera, del direttore della Banca CRS Emanuele Regis e del presidente della Fondazione CRS Sergio Soave.

A seguire il confronto, moderato da Daniela Bianco dell’Ufficio Stampa di Confartigianato Cuneo, durante il quale hanno ragionato insieme, oltre alle onorevoli Gianna Gancia e Fabiana Dadone, la presidente nazionale del Movimento Donne Impresa di Confartigianato Daniela Biolatto e il presidente provinciale del Movimento Giovani Imprenditori Omar Garino.

Tra le tematiche in discussione, sul fronte “rosa” lo scarso sostegno da parte del nostro Paese allo sviluppo imprenditoriale femminile, nonostante a livello europeo questo comparto si collochi al primo posto con oltre 1,4 milioni di imprese attive, la cronica carenza di politiche efficaci a favore delle donne lavoratrici e la necessità di impostare a loro favore una buona formazione di tipo finanziario. Nei riguardi dei giovani si è invece affrontato il disallineamento tra formazione scolastica ed esigenze di figure professionali da parte delle imprese, il numero crescente in Italia di “Neet”, giovani tra i 16 e i 34 anni che non studiano e non lavorano e il bisogno di insegnare la cultura imprenditoriale già sui banchi di scuola.

A seguire, sono stati consegnati i riconoscimenti per i 60, 50, 40 e 35 anni di fedeltà associativa a trentuno imprese del territorio saviglianese. Due i premi speciali, a Silvestro Riaudo, 91 anni, fondatore della AFFILMECC e attualmente socio Anap, e alle sorelle Lucia (rappresentante di categoria in Confartigianato) e Denise Cocordano per la lunga attività di gastronomia gestita nel centro di Savigliano.

«È un appuntamento importante – ha dichiarato Anna Maria Sepertino, presidente di Confartigianato Cuneo – Zona di Savigliano – che ad ogni edizione sottolinea l’operosità e la capacità dei nostri artigiani. È stato anche un’occasione per confrontarsi su tematiche più che mai attuali e strettamente collegate al nostro settore. Non dimentichiamo, infine, che questo evento ha rappresentato anche un piacevole momento di convivialità, dopo due anni di ristrettezze sociali dovute al Covid, e un gesto di riconoscimento all’impegno dei nostri artigiani associati della zona».

«L’iniziativa – ha concluso Luca Crosetto, presidente territoriale di Confartigianato Cuneo – ha voluto innanzitutto rendere omaggio a imprenditrici e imprenditori che si riconoscono nei principi della Confartigianato, costituendo la base associativa di quella che è la seconda Associazione in Italia per numero di aderenti. Oggi, in particolare, abbiamo bisogno di sostenere le nostre imprese nel percorso verso una sostenibilità e una transizione consapevole. Vi è infine, il senso più profondo della “Fedeltà Associativa”: un ringraziamento verso queste imprese che, come baluardi di un’economia sana e vivace, sono un importante presidio del territorio, generando economie e relazioni, dando occupazione e contribuendo allo sviluppo del nostro tessuto sociale».

Insigniti del riconoscimento per la “Fedeltà Associativa”
Oltre 60 anni
Piumatti Marco, Fabrizio e C snc (costruzione vendita assistenza e manutenzione macchine agricole, Genola)
Gattino Alluminio di Gattino Elio (produzione e installazione serramenti in alluminio, Cavallermaggiore)
Mana Carlo & C snc (Produzione artigianale di mobili e arredamenti, Cavallermaggiore)
50 anni
Automobili Massimino snc di Massimino Federico &C (Autoriparazione e concessionaria auto, Savigliano)
Tomatis sas di Tomatis Mario &C (Costruzione e riparazione impianti asporta letame e attrezzature agricole, Savigliano)

Oltre 50 anni
Crosetto srl (Costruzione e riparazione macchine agricole, Marene)
Ramello Andrea e Giovanni snc (Autocarrozzeria, Murello)
Oltre 40 anni
OMT di Bruno Matteo (Meccanica di precisione, Cavallermaggiore)
ITG sas di Palomino Fernardo e Mauricio & C (Carpenteria meccanica, Monasterolo di Savigliano)
Oltre 35 anni
Arese Rossella (Acconciature uomo/donna, Savigliano)
Foto studio di Cuntuliano Giuseppe (Fotografo, Racconigi)
Tortone Riccardo (Carpenteria metallica, Cavallermaggiore)
Panero Giorgio Mario (Decoratore, Savigliano)
Correndo Mauro (Posatore pavimenti, Marene)
Fratelli Franco srl (Impresa edile, Casalgrasso)
Demichelis Antonio e Demichelis Ilario e C snc (Termoidraulici, Racconigi)
Sem di Lingua Mauro & Fratelli snc (Impresa edile, Savigliano)
Corimef di Fissore Fabio, Enrico e Piermario snc (Piegatura e calandratura tubi, Monasterolo di Savigliano)
Oberto srl (Installazione impianti elettrici, Savigliano)
Brunetto legno di Brunetto Piero & C sas (Costruzione mobili e serramenti in legno, Monasterolo di Savigliano)
ITG sas di Palomino Fernando e Mauricio & C. (Consulenza informatica, Monasterolo di Savigliano)
Da 35 anni
Bruno Impianti srl (Installazione impianti elettrici, Monasterolo di Savigliano)
TSG di Sobrero Tommaso & C snc (Autotrasporto conto terzi, Marene)
Deninotti Giovanni (Decoratore, Marene)
Rosso Michele (Officine autoriparazione, Savigliano)
Fotoincisa Effegi di Ferracin G & C snc (fotocomposizione e stampa, Savigliano)
Mobili Dompé snc di Dompé Fratelli (Produzione mobili ed arredi su misura, Savigliano)
Foto Gino di Balducci Luigi sas (Fotografo, Savigliano)
Biggi Carlo Autotrasporti di Biggi Carlo & C. snc (Autotrasporti conto terzi, Racconigi)
Lingua Sergio (Carpenteria metallica, Cavallerleone)
Premio speciale
Riaudo Silvestro (Fondatore della AFFILMECC di Riaudo Enrico, Savigliano)
Cocordano Denise e Lucia (Gastronomia, Savigliano)

 

 

 




Rinaturazione del Po, Confagricoltura Piemonte: “Un’opera così importante deve essere condivisa dal territorio”  

Ci rammarichiamo per non essere stati chiamati ad esprimere il parere del mondo agricolo per un’opera come quella della rinaturazione del fiume Po, che potrebbe incidere significativamente sull’economia del territorio padano oltre che sull’assetto delle aziende che operano in quest’area”. Lo ha detto Enrico Allasiapresidente di Confagricoltura Piemonte in seguito al via libera della Corte dei Conti al progetto di rinaturazione del fiume Po, previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) al punto 3.3 della misura M2C4, “Tutela del territorio e della risorsa idrica”.

 

Gli interventi, ivi compresi espropri dei terreni e revoche ad alcune concessioni, gestiti dall’Agenzia interregionale per il fiume Po (AIPo) con l’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po (Adbpo), con una disponibilità finanziaria di circa 357 milioni di euro, coinvolgeranno 4 Regioni (Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto), 106 Comuni, 12 Province (tra cui quelle di Alessandria, Torino e Vercelli), 29 aree protette e 42 siti natura 2000.

 

Siamo consapevoli del fatto che sia necessario favorire una rivoluzione verde e una transizione ecologica nella massima salvaguardia della biodiversità, degli habitat del territorio coinvolto e della sicurezza idraulica, ma oggi – prosegue Allasia – denunciamo una scarsa condivisione del piano e, soprattutto, una progettazione partecipata insufficiente. Occorre ascoltare di più la voce di chi il fiume lo conosce per davvero, avendone sperimentate in prima persona le dinamiche, spesso anche distruttive, e osservata l’evoluzione nel tempo. Da questo punto di vista molti degli interventi in programma destano forti perplessità non solo riguardo alla loro buona riuscita futura, ma anche per il potenziale aumento del rischio di esondazioni.”

 

Il presidente di Confagricoltura Piemonte sottolinea con forza la preoccupante disconnessione dei progetti con le reali esigenze di alcune comunità e in particolare di quelle più coinvolte dalle recenti esondazioni, evidenziando alcune criticità peculiari dei luoghi in oggetto, sia di tipo economico – culturale, sia logistico – organizzativo: “Il piano, così come concepito, va a interessare gli abitanti, le imprese del settore primario e della trasformazione a ridosso del fiume mettendo a rischio ulteriori investimenti produttivi e generando un impoverimento della zona senza peraltro, a nostro avviso, raggiungere pienamente gli obiettivi ambientali e di sicurezza idraulica che si prefigge – conclude Allasia. Più riusciremo a sensibilizzare le persone che ruotano attorno al Po, a coinvolgerle per far vivere quest’area non solo come problematica ma come risorsa, più riusciremo a migliorarla”.

 

Proprio per questo motivo, Confagricoltura Piemonte ha fatto pervenire ad AIPo una serie di osservazioni come soggetto portatore di interesse.