Minori: rischio aumento povertà ed esclusione

In Piemonte il 13% dei minori versa in situazione di povertà relativa mentre salgono al 27,9 quelli a rischio di povertà ed esclusione sociale. Il dato, che si riferisce all’ultima rilevazione del 2017, è stato fornito in occasione del convegno “Dialoghi sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza a trent’anni dalla Convenzione Onu”, che si svolge oggi alla Cavallerizza Reale di Torino.

“Ogni volta che si parla di diritti dell’infanzia e dell’adolescenza dovremmo chiederci se la società riesca a offrire il meglio di sé ai propri bambini. È un interrogativo che interpella sia la nostra coscienza di uomini – di padri e di madri – sia il nostro impegno di cittadini. Di cittadini italiani, che si preoccupano del futuro delle nuove generazioni e di cittadini del mondo, che pensano alle condizioni dell’infanzia nei Paesi in cui vengono calpestati e violati i diritti più elementari dei piccoli”, ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia portando il saluto dell’Assemblea

L’evento – occasione per fare il punto sull’attuazione della Convenzione di New York con particolare riguardo alla situazione del Piemonte – è realizzato dal Consiglio regionale del Piemonte con l’Ufficio della garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza in collaborazione con l’Università degli Studi di Torino.

La garante regionale dell’infanzia e dell’adolescenza Ylenia Serra, a pochi giorni dalla nomina, ha sottolineato come “la Regione Piemonte per prima si sia dotata di un Assessorato specifico per le Politiche sociali dei bambini e della casa per rendere ancor più effettiva la tutela dell’infanzia” e che tra i temi che le stanno più a cuore c’è quello dei minori disabili. “Tanto bisognerà fare – ha aggiunto – per rendere davvero effettiva l’inclusione e dare sostegno alle famiglie anche attraverso un’attenzione particolare al territorio che consenta di diffondere in maniera capillare la cultura educativa”.

La relazione introduttiva è stata svolta dalla garante regionale dell’infanzia e dell’adolescenza emerita Rita Turino, che ha presentato una sorta d’istantanea sulle condizioni dei bambini e dei ragazzi in Piemonte dall’inizio del suo mandato, avvenuto nel 2016. Tra i principali dati emersi, spicca il continuo calo della natalità, che non sembra invertire la rotta: “Dei circa 4,4 milioni di abitanti del Piemonte all’inizio del 2019 – ha dichiarato – solo il 15% sono minori, mentre l’età media della popolazione è di 47 anni. La popolazione straniera incide sul totale per il 9,8%, il cui 21,3% è costituita di minori provenienti da 124 paesi extraeuropei e 44 europei, in prevalenza rumeni, marocchini e albanesi”.

Le famiglie, a fine 2017, erano 2 milioni, con una media di due componenti per gruppo familiare. Di queste, solo il 29,3% ha figli di minore età e l’11,6% è costituita da un solo genitore (madri nel 77,3% dei casi; padri nel 22,7). I minori stranieri non accompagnati che hanno soggiornato in Piemonte sono stati 971 nel corso del 2018, in calo di 36 unità rispetto all’anno precedente. Dei 664.300 bambini e ragazzi residenti sul territorio regionale, l’8,5% sono stati seguiti nel corso del 2017 dai servizi sociali e l’1,2% è portatore di una qualche forma di disabilità. Sono stati 1.131 i minori inseriti in strutture residenziali: 38,6% di questi di cittadinanza straniera e di questi 343 minori stranieri non accompagnati. A questo numero si aggiungono 112 giovani adulti tra i 18 e i 21 anni e 426 bambini accolti in struttura con un genitore maggiorenne. Si tratta complessivamente di 1.669 minori, pari allo 025% della popolazione. Altri 1.397 sono stati accolti in affidamento familiare: 314 stranieri (22,5%) e 99 minori stranieri non accompagnati.

Nel 2017 sono stati circa 50.000 minori seguiti da equipe di neuropsichiatria infantile, per un totale complessivo di circa 400.000 prestazioni, cui vanno aggiunti 2.500 minori seguiti dai servizi di psicologia. Complessivamente si tratta dell’8,2% della popolazione.

15.000 hanno certificazione di disabilità che richiede sostegno specifico in ambito scolastico. La percentuale di allievi con disabilità è pari al 13,7% e rimane invariata negli ultimi anni. Si concentra però nell’alveo della Città metropolitana.

I lavori del convegno continuano nel pomeriggio con un focus su contenuto e limiti del diritto d’ascolto del minore nel processo civile penale.




Sportello anti-usura Al via in CCIAA Torino il nuovo servizio gratuito di ascolto e accompagnamento

 

Il servizio, riservato agli imprenditori, è gratuito e riservato.

 

Siamo i primi in Piemonte ad attivare questo Sportello per le imprese, per fronteggiare un problema sempre più ricorrente e invasivo soprattutto a seguito della crisi pandemica– spiega Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di Torino. – Con questo servizio vogliamo garantire un punto di ascolto riservato e competente per valutare insieme all’imprenditore le soluzioni percorribili di fronte ad un sovraindebitamento e prevenire così il ricorso a forme di finanziamento illecite”.

 

Il servizio è accessibile on line sulla pagina è sufficiente compilare un modulo in cui indicare il settore di attività e un numero telefonico. Non si richiede di inserire né un nominativo né la denominazione dell’azienda.

 

 

Le Associazioni di categoria che contribuiscono al progetto mettendo a disposizione gratuitamente un proprio esperto facilitatore sono Confagricoltura Torino, Coldiretti Torino, CNA, Confartigianato Torino, Casartigiani, Confesercenti Torino, Ascom Torino, Confcooperative Piemonte Nord, Collegio Costruttori Edili, Unione Industriale Torino, API Torino, Confindustria Canavese. I facilitatori intervengono a rotazione sulla base del settore di appartenenza.

 

Lo Sportello anti-usura della Camera di commercio di Torino è riservato agli imprenditori. Per i privati cittadini in difficoltà finanziarie sono attivi i servizi delle Fondazioni anti-usura torinesi:




Protocollo d’intesa tra CCIAA Torino e Consorzio Pinerolo Energia – CGIL – CISL – UIL

La Camera di commercio di Torino, il Consorzio CPE, CGIL CISL UIL hanno siglato il 19 maggio scorso un protocollo d’intesa di grande rilevanza per il pinerolese, in particolare in questo specifico momento. Da questo accordo nasceranno opportunità di promozione e sviluppo del pinerolese attraverso l’analisi e il monitoraggio del tessuto economico locale.

Un primo fronte di attività si sta sviluppando attraverso la collaborazione nell’ambito dei lavori del Gruppo Ripartiamo Insieme, lanciato da Consorzio Cpe e CGIL CISL UIL nelle scorse settimane. La Camera di commercio, in qualità di osservatore privilegiato della realtà economica, fornisce in questo ambito supporto nell’interpretazione dello sviluppo imprenditoriale del territorio e contribuisce a promuovere, dati alla mano, l’attuazione di specifiche iniziative per il territorio pinerolese.

L’esperienza avviata potrà essere un valido punto di partenza nel quale costruire e sperimentare progetti di collaborazione, anche in ottica di un possibile ampliamento dell’esperienza ad altri territori.

“Sono quasi 14mila le imprese registrate nel territorio pinerolese e circa 3mila le unità locali: negli ultimi 3 anni il tasso di crescita imprenditoriale di questo territorio ha registrato costantemente un segno negativo, e anche i dati del primo trimestre 2020, che ancora non considerano l’effetto Covid, confermano lo stesso trend, con un -0,95% – spiega Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di Torino. – Per questo si rende ancor più necessario riunire intorno allo stesso tavolo tutti gli attori del territorio perché lavorino insieme nell’elaborazione di progetti e iniziative comuni. Questo è il senso del protocollo siglato e delle iniziative che metteremo in pista nelle prossime settimane, secondo un modello che potremo replicare anche in altre aree della provincia”.

“Riteniamo strategico per il rilancio del territorio Pinerolese, promosso dal Consorzio CPE, e per tutte le attività del Gruppo Ripartiamo Insieme – ha affermato il Presidente Francesco Carcioffo – disporre dell’autorevole affiancamento di competenze e conoscenze della Camera di commercio di Torino che, nel suo ruolo, rappresenta un faro sulla situazione reale del territorio con i suoi punti di forza e le sue debolezze. Ciò ci consentirà di indirizzare e favorire scelte di sviluppo territoriale che si fondino su un quadro certo del tessuto economico pinerolese e non di mere supposizioni delle esigenze.”

“La collaborazione avviata con la Camera di commercio di Torino, attraverso la sottoscrizione del protocollo per la promozione del Pinerolese, è un altro importante passo che dà continuità al percorso iniziato nel settembre del 2019 con il CPE per il rilancio del territorio. – hanno affermato Andrea Ferrato CGIL – Vittorio Di Vito CISL – Teresa Cianciotta UIL – La conoscenza e l’analisi del tessuto produttivo, delle sue vocazioni, è un punto fondamentale per la creazione di un piano di rilancio in grado di garantire opportunità di lavoro stabile e dignitoso. Auspichiamo che questa collaborazione possa ancor più consolidarsi all’interno del progetto “Ripartiamo Insieme” e attrarre, oltre alle preziose competenze, anche risorse per il Pinerolese.

La situazione nel Pinerolese

Sono 13.903 le imprese registrate al primo trimestre 2020 nell’ambito del territorio sul quale opera il CPE, che comprende 47 comuni del territorio della città metropolitana torinese1. Se si tiene conto anche delle 3.001 unità locali presenti (stabilimenti produttivi, sedi secondarie, magazzini, laboratori, ecc..), il numero di localizzazioni d’impresa sale complessivamente a 16.904 unità.

Analogamente a quanto avvenuto nel torinese, anche il territorio del pinerolese ha scontato negli ultimi anni una scarsa dinamicità imprenditoriale, registrando tassi negativi di crescita delle sedi di imprese qui insediate (dati dalla differenza tra tasso di natalità e mortalità imprenditoriale).

Tuttavia, l’incidenza del tessuto economico del pinerolese sul territorio provinciale nell’ultimo triennio è rimasta costante negli anni, pari a circa il 6,4% del totale provinciale.

Nei primi dieci comuni per numero di imprese converge oltre il 60% delle sedi di imprese presenti nell’area del pinerolese, tenuto conto che solo Pinerolo conta oltre 3.500 attività.

È Cavour il comune a più alta densità imprenditoriale per abitante.

1 Oltre ai 45 che fra essi rientrano nella zona omogenea del Pinerolese si aggiungono i comuni di None e Volvera, solitamente riconducibili all’Area Metropolitana Sud

Il territorio pinerolese ha anche una caratterizzazione produttiva che lo distingue dalla provincia torinese nel suo complesso. La presenza di imprese agricole è molto più significativa rispetto all’incidenza del settore a livello provinciale (il 18,7% a confronto con il 5,4% torinese), e anche la manifattura (il 10,4% a fronte del 9,4%) e il settore edile (il 16,5% contro il 14,8%) qui registrano una più significativa presenza di imprese. D’altro canto, risulta meno incidente la presenza di attività commerciali, che nella provincia rappresentano poco meno di un quarto delle imprese e qui pesano per il 20%, e quella dei servizi alle imprese, che qui non superano il 18% e che invece ad oggi rappresentano il settore più numeroso nella provincia torinese (il 26% del totale).

In analogia al resto del territorio, tuttavia, nel primo trimestre del 2020 (rispetto al medesimo periodo del 2019) sono i servizi – ricettivi, alla persona e alle imprese – a crescere – mentre industria, edilizia, agricoltura e commercio vedono calare lo stock di imprese.




Le Cascine Piemontesi presentano  la Tinca Gobba Dorata del Pianalto di Poirino

Con uno show-cooking dimostrativo all’hotel Roma Rocca Cavour di Torino il consorzio Cascine Piemontesi ha dato il via ieri (23 dicembre) alla campagna di comunicazione dedicata alla Tinca Gobba Dorata del Pianalto di Poirino, una delle denominazioni d’origine protetta più esclusive del Piemonte.

La Tinca Gobba Dorata del Pianalto di Poirino è un pesce d’acqua dolce che viene allevato in un centinaio di laghetti naturali o artificiali nell’area di confine tra le province di Torino, Cuneo e Asti.
L’allevamento della tinca nel Pianalto risale al XIII secolo. Alla fine del secolo scorso la produzione di tinche si era fortemente ridotta: grazie alla passione di alcuni produttori, con l’ottenimento della DOP (denominazione d’origine protetta) l’attività è di nuovo tornata in auge, anche se gli allevamenti oggi sono minacciati da alcuni animali esotici invasivi, in particolare il gambero rosso americano e il cormorano.

La produzione di Tinca Gobba Dorata del Pianalto di Poirino è estremamente limitata: se ne pescano poche decine di quintali all’anno, destinate prevalentemente alla ristorazione locale.

Gli stagni dove si alleva la tinca sono approvvigionati  da acque meteoriche, superficiali, o da sorgenti naturali. Gli avannotti – i piccoli di tinca –  vengono rilasciati nelle peschiere, in attesa di essere destinati al consumo, alla riproduzione o al novellame da ripopolamento.
Le tinche si alimentano di zooplancton:  in fase di finissaggio gli allevatori integrano la dieta del pesce con cereali e semi oleosi, pane e anche uova, fino a quando non raggiungono un peso attorno ai 2 etti – 2 etti e mezzo. La pesca avviene con reti a strascico dall’inizio della primavera a metà autunno.
La carne è tenera e ricca di Omega 3; anche la pelle della tinca è commestibile e saporita.
Al palato la consistenza è elastica e delicata:  il gusto è tenue e non presenta, come avveniva un tempo, nessun sapore di fango.

A tavola la tinca viene esaltata nella preparazione del “carpione piemontese”: il pesce viene fritto e marinato in aceto, vino bianco ed erbe aromatiche.
La tinca viene anche assaporata sfilettata e fritta in padella, oppure utilizzata come condimento di risotti o per la preparazione di sughi.

La valorizzazione della Tinca Gobba Dorata del Pianalto di Poirino, in epoca recente, ha preso avvio nel 2003, con l’inserimento del prodotto nel Paniere della Provincia di Torino e con la nascita di un presidio Slow Food. Nel 2008 il pesce d’acqua dolce ha ottenuto il riconoscimento europeo di denominazione di origine protetta.

La presentazione della Tinca Gobba Dorata del Pianalto di Poirino alla stampa è stata curata di Cascine Piemontesi, il consorzio promosso da Confagricoltura per promuovere e commercializzare le produzioni agricole e agroalimentari del nostro territorio, valorizzare le attività agrituristiche, le fattorie didattiche e le esperienze ludico creative connesse alle imprese agricole.

Lo show cooking ha presentato la tinca al brusco con verdure al vapore condite con semi tostati, olio e pepe; la tinca affumicata accompagnata da ratatouille di verdure croccanti e la tinca in padella con insalatina  di carciofi.

La comunicazione per promuovere la Tinca gobba dorata del Pianalto di Porino verrà sviluppata nei prossimi mesi con campagne social media e con iniziative sul territorio.
Sono un centinaio le attività agricole che hanno già aderito a Cascine Piemontesi; per oltre il 50% sono situate nelle Langhe e nell’Albese, ma è in crescita il numero delle aziende delle zone del Monregalese, Saluzzese, Saviglianese, Cuneese, Torinese e Astigiano. Aderiscono a Cascine Piemontesi allevatori e apicoltori, produttori di ortofrutta, castagne, cereali e di altre coltivazioni agricole, del comparto lattiero caseario, corilicolo e vitivinicolo.




Allasia riconfermato alla presidenza di Aiccre Piemonte

Stefano Allasia, presidente del Consiglio regionale, è stato rieletto alla presidenza della Federazione regionale piemontese dell’Aiccre (Associazione italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa).

“Ringrazio i componenti dell’Aiccre per aver rinnovato la fiducia nel mio lavoro. Intendo dare continuità all’attività svolta finora e, in accordo con l’intero Ufficio di presidenza del Consiglio regionale, mi impegnerò per rafforzare le sinergie fra l’Assemblea legislativa regionale e l’Aiccre”, ha dichiarato Allasia. “Auspico che possa crescere presto il numero degli associati fra i Comuni piemontesi. È quindi necessario comunicare in modo capillare i servizi e i benefici della partecipazione all’associazione, affinché  possa diventare un punto di riferimento essenziale per gli enti locali”.

Durante l’assemblea congressuale è stato eletto anche il direttivo Aiccre, di cui fa parte il consigliere regionale segretario Michele Mosca. Riconfermati quale vicepresidente il sindaco di Settimo torinese Elena Piastra, il tesoriere Stefano Chicco e il segretario regionale Davide Rigallo, che ha sottolineato gli obiettivi strategici della Federazione piemontese per il prossimo quinquennio, ovvero il potenziamento della progettazione, in particolar modo quella europea e l’attività destinata a coniugare la strategia nazionale per l’attuazione dell’agenda 2030 sullo sviluppo sostenibile con la rispettiva strategia regionale adottata in Piemonte, lavorando in particolar modo sui temi di salute, scuola e ambiente.




CCIAA di Novara: Maurizio Comoli nominato commissario straordinario

Sarà il professor Maurizio Comoli, past president della Camera di Commercio di Novara, aricoprire il ruolo di commissario straordinario dell’Ente fino all’accorpamento, previsto entro fine anno, con la Camera di Biella e Vercelli e con quella del Verbano Cusio Ossola.

La nomina a commissario, avvenuta con decreto del Ministero dello Sviluppo Economico,
prevede l’attribuzione a Comoli di tutti i poteri del Presidente, del Consiglio e della Giunta
camerali, dopo che gli Organi sono decaduti lo scorso 14 settembre per effetto delle
disposizioni previste dal decreto legge n. 104/2020 (cosiddetto Decreto Agosto).

«All’inizio del mio mandato di presidente avevo accettato l’incarico con l’impegno di
favorire il processo di unione delle Camere di Commercio – commenta Maurizio Comoli
– Un impegno che rinnovo anche ora, per compiere questo tratto finale prima della
nascita del nuovo Ente. Le sfide future sono notevoli e non solo a livello organizzativo,
vista la complessità della fase economica che stiamo attraversando: il nostro obiettivo è
stato quello di prepararsi al meglio, mettendo in campo tutte le risorse disponibili per
assicurare alle imprese del territorio un sostegno concreto».

Nel corso del 2020 la Camera di Commercio di Novara ha destinato risorse significative
agli interventi per le imprese, con l’obiettivo di aiutare il sistema produttivo locale a
fronteggiare gli effetti dell’emergenza sanitaria.

In particolare, 1,45 milioni sono stati messi a disposizione degli imprenditori novaresi in
forma di contributi a fondo perduto attraverso il bando NOVARA RESTART.
«Complessivamente sono 706 le domande di contributo presentate, di cui 389 sono già
state esaminate, liquidando il relativo contributo, pari a circa 630mila euro – spiega
Comoli – Confermiamo inoltre la disponibilità di risorse per tutte le richieste presentate,
incluse quelle con istruttoria in corso che, se risulteranno ammissibili, verranno dunque
accolte e soddisfatte».

Dei quattro ambiti di spesa previsti dal bando camerale quello in cui si è concentrato il
maggior numero di domande di contributo, pari al 57% delle richieste totali sinora
esaminate, è stato la digitalizzazione (inclusi hardware e software per il lavoro a
distanza); poco meno di un terzo degli interventi finanziati (31%) hanno riguardato la
sicurezza sanitaria, mentre i rimanenti l’apertura sui mercati internazionali e la
formazione.




Flai, Fai, Uila Piemonte presidio per manifestare il disagio dei lavoratori agricoli

Le Segreterie Regionali di Fai, Flai e Uila Piemonte, rappresentano il disagio di circa 45.000 mila lavoratori agricoli, esclusi dal Decreto Sostegni e da ogni tipologia di ristoro.

Il Decreto Sostegni, infatti, riconosce una indennità di 2.400 euro per i lavoratori stagionali e a tempo determinato e di importo variabile per altre categorie, ma come i precedenti decreti non prevede alcun ristoro per i lavoratori agricoli, malgrado abbiano subito le perdite di cospicue giornate di lavoro a causa dell’emergenza Covid.

A questo, si aggiunge la preoccupazione per il riemergere, attraverso alcune dichiarazioni a mezzo stampa, della tentazione di modificare, semplificandola, l’attuale normativa sui voucher in agricoltura, nonostante il contratto collettivo nazionale garantisce già tutta la flessibilità di cui necessitano le Imprese.Inoltre, lo stallo dei rinnovi contrattuali provinciali, sta evidenziando l’estrema difficoltà nel proseguire le trattative in tutta Italia, ad oggi in nessuna Provincia del Piemonte è stato rinnovato il CPL.

Per questi motivi, le segreterie regionali di Fai, Flai e Uila, hanno da indicazione delle Segreteria Generali Nazionali, indetto presidi davanti alle Prefettura di tutta Italia, noi abbiamo scelto di concentrare il presidio nella giornata di sabato 10 aprile,con appuntamento alle ore 10.00davanti alla Prefettura di Cuneo, in rappresentanza di tutte le Prefetture Piemontesi.

In tale occasione verrà consegnato al Prefetto la presente comunicazione, che sarà punto di partenza di una serie di azioni atte a spiegare le richieste di modifica ed integrazioni al Decreto Sostegni.La presente iniziativa, segue quella del 31 marzo 2021, con presidio delle lavoratrici e dei lavoratori davanti al Senato della Repubblica.Se non si troveranno risposte positive alle giuste richieste dei lavoratori agricoli nelle prossime settimane, saranno implementate ulteriormente le iniziative di mobilitazione




Confagricoltura Alessandria: oggi le Assemblee generali ordinaria e straordinaria

Questa mattina, venerdì 28 maggio, all’aperto e nel rispetto delle normative anticovid nel cortile interno della Tenuta La Fiscala a Spinetta Marengo, si sono svolte le Assemblee generali straordinaria (alle 9.30) e ordinaria (alle 10.30) di Confagricoltura Alessandria.

La prima si è svolta alla presenza del notaio Sergio Finesso per discutere e deliberare alcune modifiche statutarie, tra le quali migliorie al Codice Etico con particolare riferimento all’Organismo di vigilanza e alla Social Media Policy.

Durante l’Assemblea generale ordinaria il presidente provinciale Luca Brondelli, il direttore provinciale Cristina Bagnasco ed il Collegio Sindacale hanno dapprima letto il Bilancio consuntivo 2020 ed il Bilancio preventivo 2021.

Presenti al consesso, oltre a Lorenzo Morandi che ha ospitato nella sua tenuta l’Assemblea, gli altri due vice presidenti Stefano Pareti e Franco Priarone e gran parte dei dirigenti e dei funzionari della confederazione.

Dopo l’approvazione dei Bilanci, vi è stata la premiazione dei dipendenti in forza da 25 anni presso il Sindacato degli imprenditori agricoli con la consegna delle targhe celebrative e la consegna di un riconoscimento ai neo pensionati per il lavoro svolto.

Quindi è seguita la relazione politico-sindacale del presidente e componente della Giunta nazionale del Sindacato agricolo, Luca Brondelli di Brondello, che ha commentato: “Nel corso di questi mesi colpiti dalla pandemia è stato sicuramente difficile proseguire nel quotidiano, anche perché alcuni collaboratori ed associati si sono ammalati e qualcuno purtroppo non ce l’ha fatta. Il nostro lavoro di agricoltori non può fermarsi ed in questo periodo è stato riconosciuto da tutti, anche dal grande pubblico con ampia visibilità ottenuta attraverso i media. Anche l’attività sindacale incentrata sulla tutela degli associati è stata portata avanti con grande impegno da parte della struttura. Abbiamo ottenuto successi a livello politico sui temi ambientali e dell’innovazione tecnologica. Ci stiamo battendo su altri fronti come quello della difesa del ‘Made in Italy’ tramite l’etichetta a batteria e quello del benessere animale negli allevamenti ed altre tematiche che rientrano nel Green New Deal e nel Farm To Fork della futura Politica Agricola Comunitaria. A questo proposito, è necessario che la nuova PAC rimanga una politica economica per le imprese. Proprio ieri sera è saltato il Trilogo, quindi la trattativa in Europa andrà ancora avanti con ulteriori rallentamenti rispetto ai tempi prefissati. Stiamo inoltre facendo leva nei luoghi preposti per portare avanti la posizione dell’Italia, che si differenzia da quella di altri Paesi del vecchio continente, nell’interesse di chi come noi svolge la professione di imprenditore agricolo”.

Gli oltre 200 delegati, dopo aver ascoltato le parole del Presidente, hanno animato un dibattito come sempre costruttivo, al quale ha partecipato tra gli altri anche il presidente di Unioncamere Piemonte Gian Paolo Coscia e il neo presidente del Consorzio Tutela del Gavi Maurizio Montobbio.




Sarà virtuale ma ugualmente sentita la festa del Piemonte al Colle dell’Assietta

In tempi di emergenza Covid-19 sarà forzatamente virtuale la cinquantaduesima edizione della Festa del Piemonte al Colle dell’Assietta, con un commosso pensiero per le vittime e i malati e con la solidarietà a tutti coloro che combattono contro la malattia.

Domenica 19 luglio la giornata che ricorda la battaglia del 1747 e che è da sempre patrocinata dalla Provincia di Torino – oggi Città Metropolitana – sarà celebrata con la trasmissione di video, realizzati nei giorni precedenti e diffusi sui canali Facebook e Youtube del Comitato organizzatore.

Anche se la Festa si svolge all’aperto, sarebbe stato francamente difficile garantire il distanziamento sociale tra le migliaia di persone che ogni anno partecipano alla Messa al campo e alla rievocazione della battaglia.

Quella del 2020 doveva essere un’edizione speciale, nell’anno in cui si celebra il cinquantenario dall’istituzione della Regione Piemonte, con il coinvolgimento dei figuranti del Coordinamento Rievocazioni Storiche del 1600 e 1700, supportati da gruppi storici provenienti da altre nazioni europee.

Sarà per l’anno prossimo, perché la Battaglia dell’Assietta è un evento radicato nella memoria collettiva dei piemontesi. È un’occasione per affermare l’identità piemontese, tutelare e valorizzare il patrimonio culturale, la lingua e le tradizioni subalpine. All’Assietta l’orgoglio di essere nati o di essere diventati piemontesi non è mai scaturito da complessi di superiorità o di inferiorità verso altri popoli, altre regioni, altre nazioni e altre culture.

LA BATTAGLIA DELL’ASSIETTA, UNA LUMINOSA E FEROCE PAGINA DI STORIA

La battaglia del Colle dell’Assietta del 19 luglio 1747 fece seguito a una lunghissima serie di schermaglie tra francesi e piemontesi. Nei giorni precedenti lo scontro i piemontesi collocarono una serie di trinceramenti nel piano dell’Assietta, visibili dal contrafforte fra il Colle del Sestriere e la Testa del Gran Serin, che divide la Val Chisone dalla Valle di Susa.

I piemontesi affidarono il comando al tenente generale Giovanni Cacherano, conte di Bricherasio, che, oltre alle truppe piemontesi regolari, poté contare sull’apporto delle milizie valdesi del Pinerolese e dell’alta Val Chisone, mentre quattro battaglioni austriaci, guidati dal generale Colloredo, arrivarono a rinforzo delle posizioni.

Le postazioni piemontesi erano disposte a semicerchio su di una cresta ristretta e si appoggiavano alla Testa dell’Assietta e alla Testa del Gran Serin. L’assalto dei francesi fu lungo e spietato, ma, grazie all’eroica Compagnia Granatieri del 1° battaglione delle Guardie, poi rinforzata dalla Compagnia Granatieri del Reggimento provinciale di Casale, i francesi furono fermati. I transalpini, dopo aver rimpiazzato i combattenti in prima linea con truppe fresche, continuarono nell’assalto, ma i granatieri piemontesi, anche se erano privi di munizioni, li attaccarono facendone strage.

Al tramonto, l’esercito francese, ormai esausto, si ritirò dal campo di battaglia, lasciandosi dietro 5.300 soldati, 439 ufficiali, tra cui due generali, cinque brigadieri e nove colonnelli, mentre i piemontesi persero solo sette ufficiali e 185 soldati e gli austriaci due ufficiali e 25 soldati.




Il meeting dei professionisti del turismo a Torino dà il benvenuto all’Eurovision Song Contest

“È Vento di Turismo”, per il secondo anno consecutivo, il 9 maggio 2022, a Torino, sarà l’occasione per mettere allo stesso tavolo tutti gli operatori della filiera, partendo da chi si occupa a vario titolo di ospitalità – dal bed and breakfast all’hotel – e ristorazione, ma senza dimenticare quei settori come la moda, il benessere, il destination wedding, l’editoria e l’agroalimentare che danno un contributo fondamentale per l’attrattività turistica del territorio, proprio mentre a Torino si sta mettendo in moto la macchina organizzativa dell’Eurovision Song Contest, secondo grande evento turistico accolto in città dopo le Atp Finals, che chiude idealmente il drammatico periodo pandemico che ha falcidiato l’intero settore.

A fine 2021 sono 15.624 le imprese del turismo, in lieve decrescita rispetto allo stock del 2020 (-0,4%). I due comparti che compongono il settore, vedono andamenti differenti: se da un lato i servizi di alloggio rimangono sostanzialmente invariati rispetto all’anno precedente (878 imprese; -0,1%), dall’altro calano le attività della somministrazione (14.746 imprese; -0,4%). A determinare il rallentamento del settore sono stati i bar che passano da 6.109 unità del 2020 a 5.930 del 2021 (-2.9%; il 38% del totale delle imprese), confermando la tendenza di progressiva decrescita che ormai da anni sta interessando la categoria. Analizzando l’andamento dell’ultimo decennio, quello del 2021 è il calo più sostenuto dal 2012. Nonostante tutto, però, crescono i ristoranti (+1.6%; il 37.7% del settore) ed esplodono i take away (+3 %; il 10.7%), settore – quest’ultimo – che già nel 2020 registrava un andamento positivo, ma più contenuto (+0.3%). Tra le attività dei servizi di alloggio è calato il numero degli alberghi (487, -1.4%), mentre è comunque proseguita la crescita di bed & breakfast e affittacamere – passati da 270 a 273 (+1.1%). (Fonte Camera di commercio di Torino).

“Il meeting E’Vento di Turismo rappresenta un momento importante di riflessione per un settore che ha patito fortemente il periodo pandemico, ma che oggi ha tutte le carte in regola per ripartire e posizionarsi con successo nella competizione tra destinazioni internazionali. Intanto, nel weekend di Pasqua, secondo il nostro Osservatorio alberghiero, 96 camere su 100 sono state occupate, con una tariffa media di 135 euro a notte” – commenta Guido Bolatto, Segretario Generale della Camera di commercio di Torino.

L’evento è ideato e organizzato dal direttore di notiziefoto.it Antonio Chiarenza: “Il progetto E’ Vento di turismo spaziando tra nuove forme di turismo, ospitalità e ristorazione intende richiamare l’attenzione sull’area metropolitana che deve sempre più integrarsi con il successo innegabile del capoluogo piemontese; infatti sotto la Mole il turista è ormai di casa”. Il meeting è sostenuto dalla Camera di commercio, realizzato in collaborazione con CNA Torino e patrocinato tra gli altri dalla Regione Piemonte, Città di Torino e Città metropolitana di Torino. Parteciperanno, tra gli altri, i rappresentanti di Turismo Torino, Federalberghi, Confesercenti, Aiav, Torino Fashion Week, Retesette Piemonte, la delegazione piemontese dell’enciclopedia Treccani e Culturalway.

“Finalmente Torino torna ad ospitare grandi eventi, dalle Atp Finals agli Eurovision Song Contest che hanno importanti ricadute sulla promozione e sulla crescita del territorio – dichiara Filippo Provenzano, Segretario della CNA Torino, che quest’anno ospiterà la seconda edizione del Congresso E’Vento di Turismo presso la propria sede direzionale in via Millio 26, a Torino, coinvolgendo anche il responsabile nazionale di CNA Turismo e Commercio, Cristiano Tomei. “Perché tali ricadute siano sfruttate in pieno è fondamentale la collaborazione tra mondo del turismo e commercio e agroalimentare ma anche artigianato di servizio. L’obiettivo del congresso è proprio favorire la collaborazione e la conoscenza reciproca tra tutti gli operatori e professionisti della filiera. Il turismo riguarda tutti, una grande opportunità ma anche una grande responsabilità: dobbiamo operare per arricchire l’offerta complessiva torinese”.

Il meeting sarà articolato in due momenti principali. A partire dalle ore 9, il congresso vero e proprio con un ricco panel di relatori al termine del quale è prevista la consegna, intorno alle ore 12, del premio #impresecheresistono ad dieci imprenditori delle filiere del commercio e della somministrazione, del destination wedding, della ristorazione, dell’accoglienza, dell’acconciatura, del benessere, della moda selezionati da un’apposita giuria; oltre al riconoscimento ad otto Ambasciatori del Piemonte ad alcune personalità di spicco che si sono distinte negli anni per la promozione dell’immagine della regione.

Dopo la pausa pranzo a base di prodotti tipici piemontesi, a cura di CNA Agroalimentare, i lavori riprenderanno nel pomeriggio dalle ore 14 alle 17 con un ciclo di incontri B2b, finalizzati a far conoscere tra loro gli imprenditori partecipanti al meeting e favorire la nascita di nuove collaborazioni, attraverso la formula collaudata del “Tre minuti per…” lo speed date ideato da CNA Torino nel 2008. La moda e il wedding, con la loro ricca filiera, composta tra l’altro dalle imprese del settore alimentare di qualità e dei servizi alla persona, sono la new entry di questa seconda edizione di “È Vento di Turismo”. In questo senso, fondamentale negli ultimi sette anni è stato l’impegno della Torino Fashion Week che è tra gli enti patrocinanti. Accanto alla moda, il wedding è un altro settore importante per la promozione turistica di Torino e del Piemonte e il meeting sarà l’occasione per la presentazione di un disegno di legge regionale in dirittura d’arrivo che prevede anche l’istituzione di un marchio per la promozione nazionale e internazionale del settore