Ecco cosa prevede il nuovo Dpcm

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro della salute Roberto Speranza, ha approvato un decreto-legge che introduce modificazioni urgenti della legislazione emergenziale per fronteggiare i rischi sanitari connessi alla diffusione del virus COVID-19.

Il testo estende il limite massimo di vigenza dei decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) attuativi delle norme emergenziali, portandolo dagli attuali trenta a cinquanta giorni.

Inoltre, si stabilisce che:

  • dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 saranno vietati gli spostamenti tra Regioni diverse (compresi quelli da o verso le province autonome di Trento e Bolzano), ad eccezione degli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute;
  • il 25 e il 26 dicembre 2020 e il 1° gennaio 2021 saranno vietati anche gli spostamenti tra Comuni diversi, con le stesse eccezioni (comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute);
  • sarà sempre possibile, anche dal 21 dicembre al 6 gennaio, rientrare alla propria residenza, domicilio o abitazione;
  • dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 sarà vietato spostarsi nelle seconde case che si trovino in una Regione o Provincia autonoma diversa dalla propria. Il 25 e 26 dicembre 2020 e il 1° gennaio 2021 il divieto varrà anche per le seconde case situate in un Comune diverso dal proprio.

Infine, le nuove norme stabiliscono che i DPCM emergenziali, indipendentemente dalla classificazione in livelli di rischio e di scenario delle diverse Regioni e Province autonome, possano disporre, nel periodo dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021, su tutto il territorio nazionale, specifiche misure tra quelle già previste elencate dalle norme primarie.




Innovation block: in centro città il quartiere delle imprese del futuro

Digitale, servizi innovativi, tecnologie di ultima generazione, imprenditorialità, impatto sociale, eventi e manifestazioni, tanti elementi tutti riuniti in un’unica casa, articolata in più ambienti e per questo più spaziosa e moderna, grazie all’ingente investimento previsto dalla Camera di commercio di Torino (oltre 25 milioni) per il rilancio delle proprie sedi.

Si chiama innovation block e diventerà l’area di sperimentazione innovativa messa a disposizione dalla Camera di commercio per tutte le imprese torinesi e la comunità cittadina e regionale, grazie alla fortunata contiguità – praticamente in un unico isolato intorno a piazzale Valdo Fusi – di tutti gli edifici storici oggetto dell’importante investimento.

Un raggruppamento non solo di spazi e di sedi, ma soprattutto di idee e servizi sempre più innovativi e digitali pensati per tutte le imprese e i cittadini – spiega Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio Torino. – Questo l’obiettivo dell’importante investimento che l’ente camerale, confermando la sua missione di motore di sviluppo del territorio, mette in campo per realizzare nei prossimi anni un vero e proprio quartiere dell’innovazione e dell’impatto sociale, in un’area collocata strategicamente al centro della città e totalmente riprogettata a servizio di tutti”.

Gli edifici, oggetto di un complesso intervento di riqualificazione e rigenerazione, avranno molteplici funzioni: dai servizi per l’imprenditoria e imprenditorialità sociale alle attività di attrazione e aggregazione di pmi, dai progetti di sviluppo del digitale più innovativo all’organizzazione di grandi eventi e congressi per la città. Il tutto possibile anche grazie alla forte collaborazione con le altre istituzioni coinvolte nel processo di rilancio del nostro territorio, in primis Città di Torino e Regione Piemonte, in un lavoro congiunto sui temi dell’innovazione, dell’inclusione, del turismo, delle competenze e della digitalizzazione.

Secondo il Sindaco di Torino Stefano Lo Russo: “L’innovazione tecnologica sta cambiando la qualità del nostro vivere quotidiano e questo passa da principi fondamentali, come il trasferimento di conoscenza e l’applicazione di nuovi materiali e allestimenti. Accogliamo quindi con favore l’investimento realizzato dalla Camera di commercio perché in linea con la strategia della Città che punta alla riqualificazione degli edifici esistenti, adattandoli alle nuove esigenze ambientali e di sostenibilità, arricchendoli inoltre con nuove soluzioni digitali utili per i cittadini e le imprese. Piazzale Valdo Fusi potrà così diventare la prima e la più tecnologica parte delle città. Le ricadute saranno dirette sui servizi offerti e si apriranno nuove opportunità di semplificazione”.

Torino e il Piemonte continuano a investire sul proprio sviluppo urbano e produttivo forti di un dna che unisce proprio storia e innovazione – sottolineano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alle Attività produttive Andrea Tronzano -. L’Innovation Block rappresenta poi un altro tassello strategico sulla mappa della Torino che si trasforma, perché affianca ai progetti della Città dell’Aerospazio e del Manufacturing Technology and Competence Center un terzo polo dedicato alle imprese e all’eccellenza della ricerca, in questo caso nel cuore del centro storico della città”.




Daniele Casetta confermato presidente di Confartigianato Cuneo Zona di Alba

Proseguono le Assemblee degli Associati delle Zone di Confartigianato Cuneo, primo “passo” dell’iter di riunioni elettive propedeutiche al rinnovo dei Dirigenti Artigiani.

Nelle votazioni per la Zona di Alba, svoltesi il 13 e 14 maggio, in seguito all’Assemblea degli Associati – organizzata il 12 aprile in modalità “on-line” – è stato confermato quale presidente di Zona Daniele Casetta (titolare della carpenteria metallica M.D.A. di Montà).

Casetta è da anni attivo componente del Sistema Confartigianato. Lo scorso anno era stato eletto presidente zonale succedendo a Domenico Visca, che per incompatibilità con la nomina a consigliere della Fondazione CRC aveva rassegnato le dimissioni dopo tre mandati presidenziali. Negli anni ha anche ricoperto il ruolo di presidente regionale e vicepresidente nazionale del Movimento Giovani Imprenditori.

Il presidente Casetta sarà affiancato quale vicepresidente vicario da Fabio Lora, gommista, titolare dell’omonima impresa con sede in Alba. Vicepresidente sarà Claudio Piazza, albese, titolare di un’officina meccatronica, anche rappresentante provinciale, regionale e nazionale degli Installatori GPL-mentano di Confartigianato e presidente di ANCoS (Associazione Nazionale delle Comunità Sociali e Sportive) Confartigianato Cuneo.

«Ringrazio i colleghi per la fiducia accordatami – commenta Casetta – e mi impegno ad affrontare con dedizione questo ruolo, collettore strategico delle esigenze e delle problematiche delle imprese. Voglio inoltre esprimere la gratitudine mia e dell’intera zona a Domenico Visca, ora chiamato a rappresentare il tessuto economico dell’artigianato e delle PMI nell’importante e prestigiosa Fondazione CRC: sotto la sua guida la zona albese è cresciuta molto, gettando le basi per nuove sfide e nuovi progetti per il futuro».

Durante l’assemblea sono inoltre intervenuti Carlo Rosso, presidente del Gal Langhe Roero Leader (di cui Confartigianato è socia), ed Emanuele Bolla, Assessore al Turismo della Città di Alba, a significare l’importanza che l’Associazione ripone nel rapporto e nella collaborazione con Istituzioni ed Enti del territorio.

Nell’ambito delle votazioni sono stati anche eletti i delegati zonali dei “Gruppi di opinione”. Per il Movimento Donne Impresa elette Elisabetta Fantaguzzi (delegata) e Sara Pellerino (vice). Per il Movimento Giovani Imprenditori eletti Lorenzo Macocco (delegato) ed Elisa Porello (vice).

Prossimo “step”, propedeutico alla formazione del Consiglio della Zona di Alba, sarà l’elezione dei rappresentanti zonali di categoria, che avverrà in modalità on-line, attraverso una piattaforma web dedicata.

«Con il proseguire delle Assemblee zonali – ha concluso il presidente territoriale Luca Crosetto – continua un importante processo di democrazia, che esprime al meglio la trasparenza del nostro Sistema e dà valore alla partecipazione e all’impegno dei tanti imprenditori che mettono a disposizione della nostra Associazione competenze, passione e orgoglio di rappresentare l’artigianato e le PMI cuneesi».

 




Lotta all’usura, protocollo tra Regione e Tribunale

È alle firme, nei prossimi giorni, un protocollo d’intesa con cui la Regione mira al coinvolgimento dei Tribunali per una preventiva informazione nei confronti dei cittadini indebitati, soprattutto per facilitare l’accesso al fondo creato per queste difficili situazioni.

Lo ha annunciato oggi in Commissione legalità l’assessore Maurizio Marrone: la stipula del protocollo del resto è prevista dalla legge regionale 8/2017 “Interventi regionali per la prevenzione e il contrasto ai fenomeni di usura, estorsione e sovra indebitamento”.

Secondo il presidente della Commissione, Giorgio Bertola, si tratta di “un passo atteso da tempo e fondamentale per l’attuazione della legge regionale sul contrasto all’usura, al sovraindebitamento ed all’estorsione, al quale ci auguriamo facciano seguito adeguati stanziamenti di risorse nel prossimo bilancio di previsione. La Commissione Legalità si è messa a disposizione per approfondire la possibilità di creare una rete regionale degli Organismi di Composizione della Crisi da sovraindebitamento.”

Di fatto Il Tribunale di Torino, tramite il personale dell’URP- Sportello del Cittadino e la pubblicazione dell’informazione sul sito internet del Tribunale, avrà cura di informare i soggetti sovraindebitati della possibilità di accedere ai benefici della legge regionale 8/2017. I Giudici della Sezione delle Esecuzioni Immobiliari del Tribunale di Torino, inoltre, invieranno un comunicato ai Custodi nominati per la gestione degli immobili oggetto di esecuzione forzata, con il quale conferiranno loro l’incarico di informare i debitori esecutati dei benefici, cosa che verrà fatta in occasione del primo contatto con i soggetti indebitati.

Sollecitato dalle domande dei commissari intervenuti – Domenico Rossi e Diego Sarno (Pd) – l’assessore ha spiegato che nel giro di una settimana o due la procedura di sottoscrizione del protocollo dovrebbe essere completata. Questo primo accordo riguarda il Tribunale di Torino, ma l’intenzione della Giunta e della Commissione è quella di estendere il progetto agli altri Tribunali piemontesi. Altra proposta dei commissari, raccolta dal presidente Bertola e che ha riscontrato anche l’apprezzamento dell’assessore, è quella sulla necessità di un coordinamento regionale degli Occ (Organismi di composizione della crisi di sovraindebitamento)




Fastweb dona alla città di Torino 500 connessioni illimitate

Grazie all’adesione di Fastweb attraverso il progetto WOW FI alla campagna ‘Torino City Love’, 500 studenti torinesi potranno connettersi da casa propria e accedere alle lezioni online fino al termine dell’anno scolastico.

Il servizio, che rientra nel programma dell’iniziativa di solidarietà digitale e di innovazione rivolta ai partner di ‘Torino City Lab’, e non solo, per offrire gratuitamente risorse, azioni e competenze a supporto di cittadini e imprese del territorio durante l’emergenza COVID-19  – prevede la donazione, tramite username e password, da parte dell’operatore di 500 accessi gratuiti con connessione illimitata della rete WOW-FI (rete wi-fi di Fastweb con più di un milione di punti di accesso in Italia) ad altrettanti allievi selezionati dal Circuito Scuole insieme all’assessorato all’Istruzione della Città.

Torino è la prima città italiana ad aver attivato una simile collaborazione rivolta alla didattica digitale, formalizzata in tempi rapidi e frutto delle propositive interlocuzioni tra l’assessorato all’Innovazione e Fastweb, una delle aziende tecnologiche italiane più all’avanguardia.

Il progetto WOW-FI di Fastweb si aggiunge alle azioni, ad oggi circa 60, della campagna ‘Torino City Love’, rivolte a cittadini, imprese, scuola e istituzioni locali.

Sono molto contento che con il progetto WOW-FI siamo riusciti in pochi giorni a trovare una soluzione a un bisogno significativo di una fascia di studenti della cittàsottolinea Marco Pironti, Assessore all’Innovazione della Città di Torino -. Grazie al lavoro che stiamo realizzando con Torino City Lab e il suo ecosistema innovazione stiamo riscontrando una crescente attenzione da parte di importanti aziende nazionali e internazionali del mondo tecnologico. Un grazie doveroso anche a Fastweb per aver scelto Torino come prima, e unica ad ora, città in Italia per attivare questa iniziativa“.

Sono orgogliosa che sia stata trovata una soluzione così innovativa per offrire la connettività agli studenti in difficoltà e ringrazio tutti coloro che hanno lavorato al progetto, in particolare gli operatori, perché hanno avuto la sensibilità di rispondere ai bisogni della comunità scolastica adottando un principio di condivisione e solidarietà – dichiara Antonietta Di Martino, Assessora all’Istruzione della Città di Torino –. Nei prossimi giorni provvederemo, con il supporto dell’Amministrazione scolastica e della CittàMetropolitana, a definire le modalità per fornire gli accessi alla rete. Siamo consapevoli che le istituzioni, le scuole, i soggetti pubblici e privati sono tutti attori di un processo che per il settore dell’istruzione non è solo la gestione di un’emergenza ma può contribuire a disegnare il suo futuro”.

Oggi più che mai la rete è necessaria per comunicare, lavorare e studiare. Con questa iniziativa, Fastweb, insieme alla community dei suoi clienti, mette a disposizione la propria rete WOW FI per permettere agli studenti più bisognosi di completare questo anno scolastico e seguire le lezioni online. È una situazione di emergenza che vede la nostra azienda impegnata a garantire i servizi a famiglie, imprese, pubblica amministrazione. Siamo contenti di dare il via a questa iniziativa proprio a Torino, una delle città più impegnate nell’innovazione dei servizi per i cittadiniafferma Roberto Chieppa, Chief Marketing e Customer Experience Officer di Fastweb.

 




Mondovì, operativo il nuovo sportello della CCIAA

Una nuova sede ospita lo sportello decentrato dell’Ente camerale a Mondovì: il taglio del nastro è avvenuto questa mattina alla presenza del Sindaco Paolo Adriano e del Presidente della Camera di commercio Mauro Gola.

L’ufficio ha iniziato regolarmente la sua attività subito dopo l’inaugurazione ufficiale.

Ringrazio il Sindaco Paolo Adriano per la lungimiranza e l’attenzione – evidenzia il Presidente Mauro Golache hanno consentito di ripristinare il servizio, chiuso in seguito all’emergenza Covid. L’apertura di oggi rappresenta un passo avanti significativo perché permette di mantenere un presidio territoriale strategico per il Cebano – Monregalese, che sarebbe andato perduto in quanto le norme che dispongono la razionalizzazione della Pubblica Amministrazione e – nello specifico la riorganizzazione degli Enti camerali – hanno imposto l’obbligo di ridurre le sedi decentrate per diminuire i costi di gestione. Per superare l’impasse e continuare a garantire un servizio fondamentale per imprenditori, associazioni e professionisti, la Giunta camerale ha siglato una convenzione con il Comune che consente di non pesare con oneri aggiuntivi, come l’affitto dei locali, sulle casse dell’Ente grazie alla formula del comodato gratuito. Diversamente, gli utenti che non hanno ancora dimestichezza con i servizi telematici della Camera, avrebbero dovuto rivolgersi direttamente agli uffici centrali di Cuneo o a quelli di Alba”.

Mi fa molto piacere – ha dichiarato il Sindaco di Mondovì, Paolo Adriano, al momento del taglio del nastro – che la Camera di Commercio, punto di riferimento per tante imprese della zona, abbia mantenuto i propri sportelli in città, obiettivo per il quale, come Amministrazione comunale, abbiamo assicurato il massimo impegno, mettendo a disposizione i nuovi locali in via Gasometro. Mondovì, come molte realtà italiane, soffre della progressiva marginalizzazione dei territori di provincia, che, negli anni, hanno visto scomparire diversi servizi. L’inaugurazione di oggi va nel senso esattamente contrario, quello del mantenimento dei servizi, nella consapevolezza che il nuovo sportello potrà essere di aiuto alle tante imprese saldamente radicate nel Monregalese”.

All’inaugurazione hanno partecipato il past President Ferruccio Dardanello, che ha ripercorso dall’istituzione nel 1991 ad oggi la storia dello sportello camerale a Mondovì, il Segretario Generale f.f. Patrizia Mellano e i funzionari dell’Ente camerale.

 

 

 

 

 




Insediamenti produttivi nelle province di Novara e di Vercelli: da Cnvv uno strumento on line gratuito

Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv) ha attivato uno strumento on line (webgis) che consente di individuare, attraverso una mappa interattiva, tutte le aree a destinazione produttiva e/o commerciale-terziaria che sono disponibili negli strumenti urbanistici dei Comuni delle sue province di riferimento.

Il webgis di Cnvv è accessibile a chiunque dalla home page del suo sito web e la pagina con le istruzioni per la sua consultazione  contiene anche un link per verificare lo stato di avanzamento dei lavori di posa della fibra ottica a livello comunale.

Navigando sulla mappa del webgis di Cnvv, che è stato completamente realizzato con software open source, si può affinare la ricerca in base a filtri che consentono di individuare particolari caratteristiche dei siti di potenziale interesse (come, ad esempio, la destinazione d’uso, la superficie territoriale, la distanza da un casello autostradale, il Comune di appartenenza, ecc.).

Cliccando sul perimetro di ogni sito si apre una scheda di dettaglio con i suoi principali parametri urbanistici (area, altezza massima, rapporto di copertura, modalità di attuazione, urbanizzazioni e servizi presenti, acquedotto, fognatura e reti di smaltimento reflui, rete gas metano, rete elettrica, viabilità di servizio, destinazione d’uso nel PRG, distanza dall’autostrada). Il webgis consente, tra l’altro, di salvare i dati in un file pdf o di immagine che contiene, nella prima pagina, la mappa e, nella seconda pagina, la scheda di dettaglio di ogni area analizzata.

«Siamo orgogliosi – dichiara il presidente di Cnvv, Gianni Filippa – di poter mettere questo importante strumento di marketing territoriale a disposizione di tutte le aziende interessate a investire sui nostri territori e sulle loro comunità e auspichiamo che venga valorizzato più possibile dagli Enti, le Istituzioni e gli altri nostri stakeholder».

 




Il vicesindaco di Torino nominato rappresentante delle Province piemontesi  nell’Osservatorio regionale Rsa

Il vicesindaco della Città metropolitana di Torino è stato nominato rappresentante delle province piemontesi in qualità di vicepresidente della Consulta delle Aree Vaste dell’Anci nel costituendo Osservatorio regionale Rsa.

Sin dalla metà di aprile, in piena emergenza Coronavirus, la Città metropolitana ha partecipato a una cabina di regia che ha coinvolto anche Prefettura di Torino, Regione Piemonte, i sindaci dei Comuni dove hanno sede le strutture Rsa, le Asl del territorio metropolitano, le organizzazioni sindacali e le associazioni datoriali del settore per mettere a fuoco le criticità che le strutture hanno registrato, con particolare riferimento alla diffusione del contagio tra ospiti e operatori, carenza di personale, sui tamponi e sul reperimento dei presìdi di protezione individuale (guanti, mascherine, etc.).

Il clima, positivo e improntato alla massima collaborazione da parte di tutti, ha consentito all’Area funzionale dell’Unità di crisi regionale e alle Asl di mettere subito in campo le indispensabili azioni di supporto per affrontare le criticità emerse.

Dall’esperienza della cabina di regia (47 Comuni coinvolti e 70 tra residenze sanitarie assistenziali e residenze assistenziali flessibili) è nata l’idea di costituire un Osservatorio permanente regionale che è ora in fase di costituzione.

“Voglio ringraziare il Presidente della Consulta e i membri, che sono i presidenti delle Province, per la fiducia che mi hanno accordato” spiega il Vicesindaco metropolitano. “Durante l’emergenza abbiamo, come Città metropolitana, svolto un lavoro importantissimo e non facile di collegamento con il territorio per contrastare il Coronavirus nelle residenze sanitarie “è con soddisfazione che vediamo quell’esperienza diventare un Osservatorio permanente. L’emergenza non è finita e non abbassiamo la guardia”.

 




Movida, De Santis (Confartigianato Torino): “Ordinanza Appendino colpisce le nostre imprese”

“Siamo consapevoli della necessità di disincentivare gli assembramenti ed invochiamo, per questo, maggiori controlli, ma non possiamo accettare che, ancora una volta, vengano penalizzate le nostre imprese con divieti che colpiscono il fatturato legato alla stagione estiva, come quello introdotto dalla recente Ordinanza della Sindaca Appendino, che vieta cibo e bevande da asporto dopo le ore 24 nelle zone della cd. movida torinese.

Un provvedimento che danneggia tutte le imprese artigiane del food che operano prevalentemente con l’asporto, in particolare gelaterie e pizzerie al taglio, che nei mesi estivi lavorano intensamente anche nelle prime ore del mattino. Per mesi questi esercizi sono riusciti a sopravvivere grazie all’asporto e al servizio delivery, e questo nuovo divieto ci pare davvero ingiusto ed eccessivo.

Ancora una volta si sceglie di far pagare il prezzo della lotta alla pandemia ad artigiani, piccoli imprenditori e ai loro lavoratori. Non bastavano i nuovi obblighi del green pass per consumare cibi e bevande all’interno dei locali, che costringono le nostre imprese a fare i vigilantes, ora le obbligano anche a chiudere alle ore 24.00 perché chi dovrebbe controllare in realtà si dimostra impotente di fronte agli eccessi della mala-movida”.

 

 




Semplificazione: salgono a 1.942 gli emendamenti. Non era mai successo nella storia del Consiglio regionale

Sono saliti a 1.942 – nel giro di una manciata di ore – gli emendamenti al provvedimento sulla semplificazione, ovvero il Disegno di legge 83, “Disposizioni collegate alla legge di stabilità regionale 2020”.

Un record nel record, se si pensa che già questa mattina in apertura di seduta, presieduta da Stefano Allasia, gli emendamenti depositati erano quasi 1.350, il numero più alto nei cinquant’anni di storia dell’Assemblea legislativa piemontese. Il gruppo Luv ne ha presentati un migliaio, circa ottocento il M5s e una novantina il Pd. Alcuni emendamenti sono poi della Giunta.

Nella seduta pomeridiana, dopo il respingimento da parte della maggioranza di una serie di questioni preliminari e pregiudiziali alla discussione del provvedimento, poste dalle forze di opposizione, l’esame dell’articolato è entrato nel vivo con la presentazione degli emendamenti all’articolo 1, proposti – oltre che dalla Giunta regionale – dal Pd (primo firmatario Maurizio Marello) e dal M5s (prima firmataria Francesca Frediani).