Ecco cosa prevede il nuovo Dpcm

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro della salute Roberto Speranza, ha approvato un decreto-legge che introduce modificazioni urgenti della legislazione emergenziale per fronteggiare i rischi sanitari connessi alla diffusione del virus COVID-19.

Il testo estende il limite massimo di vigenza dei decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) attuativi delle norme emergenziali, portandolo dagli attuali trenta a cinquanta giorni.

Inoltre, si stabilisce che:

  • dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 saranno vietati gli spostamenti tra Regioni diverse (compresi quelli da o verso le province autonome di Trento e Bolzano), ad eccezione degli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute;
  • il 25 e il 26 dicembre 2020 e il 1° gennaio 2021 saranno vietati anche gli spostamenti tra Comuni diversi, con le stesse eccezioni (comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute);
  • sarà sempre possibile, anche dal 21 dicembre al 6 gennaio, rientrare alla propria residenza, domicilio o abitazione;
  • dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 sarà vietato spostarsi nelle seconde case che si trovino in una Regione o Provincia autonoma diversa dalla propria. Il 25 e 26 dicembre 2020 e il 1° gennaio 2021 il divieto varrà anche per le seconde case situate in un Comune diverso dal proprio.

Infine, le nuove norme stabiliscono che i DPCM emergenziali, indipendentemente dalla classificazione in livelli di rischio e di scenario delle diverse Regioni e Province autonome, possano disporre, nel periodo dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021, su tutto il territorio nazionale, specifiche misure tra quelle già previste elencate dalle norme primarie.




TorinoI reportage “Venerdi del Sindaco” proseguono con il primo cittadino di Reano, Celestino Torta

Questa settimana prosegue con l’intervista al primo cittadino di Reano, Celestino Torta, la rubrica “Venerdì dal Sindaco” che, per iniziativa della Direzione comunicazione e rapporti con i cittadini e il territorio della Città Metropolitana, propone reportage televisivi e interviste ai primi cittadini dei piccoli Comuni nel canale “YouTube” dell’Ente.

Il “Venerdì dal Sindaco” è un’occasione per conoscere le peculiarità dei piccoli centri del territorio della Città Metropolitana di Torino, comprendere le emergenze e i piccoli e grandi problemi quotidiani con cui si confrontano i Sindaci, scelti dai loro concittadini per amministrare comunità montane e rurali a torto considerate marginali; realtà in cui la politica è volontariato puro.

Per vedere i filmati e i reportage fotografici del “Venerdì dal Sindaco” basta andare sul portale Internet della Città Metropolitana di Torino alla pagina 

I filmati vanno anche in onda sull’emittente interregionale Telecupole, il sabato alle 14,30 con repliche la domenica alle 18,45 e il lunedì alle 20,40.

Nell’ultimo numero della rivista settimanale della Città Metropolitana “Cronache da Palazzo Cisterna” si può leggere il reportage da Reano; basta andare nel portale della Città Metropolitana alla pagina 

UNA TAPPA NELL’ANFITEATRO MORENICO DI RIVOLI

Reano ha 1800 abitanti e si trova nell’Anfiteatro morenico di Rivoli, fra i corsi della Dora Riparia e del Sangone. Basta percorrere pochi chilometri da Torino e ci si trova immersi in un paesaggio naturale estremamente suggestivo. Reano, come giustamente sottolinea il Sindaco Celestino Torta, riserva molte sorprese dal punto di vista naturalistico, culturale e storico.

Il “Venerdì dal Sindaco” è approdato a Reano per cercare di comprendere meglio il forte legame che c’è tra il Comune della Val Sangone e la famiglia Dal Pozzo della Cisterna; lo stesso stretto rapporto che lega la Città Metropolitana di Torino, fino al 2014 Provincia di Torino, con la famiglia che per molto tempo abitò a Torino nell’omonimo palazzo di via Maria Vittoria 12, ancora oggi sede aulica dell’Ente.

Tutto o quasi a Reano ha un’attinenza con i Dal Pozzo, che soggiornavano nel castello che domina l’abitato. Acquistato nel 1566 dagli avi di Maria Vittoria, ultima discendente dei Dal Pozzo della Cisterna e moglie di Amedeo di Savoia Duca d’Aosta, l’imponente edificio rimase in possesso della casata sino alla morte della principessa, avvenuta nel 1876.

Il tour a Reano inizia davanti alla cappella della Madonna della Pietà, donata dalla popolazione reanese ai Principi della Cisterna, che l’ampliarono e ne fissarono il loro sepolcro di famiglia. Annesso alla cappella si trova l’edificio scolastico, fondato dalla famiglia Dal Pozzo e nato come scuola femminile, la prima in Italia, a cui la principessa Maria Vittoria nel 1867 volle aggiungere un asilo infantile. Successivamente divenne scuola elementare e rimase di proprietà degli eredi di casa Savoia sino al 1996, quando fu acquistata dal Comune: un impegno economico importante che il Sindaco Celestino Torta ricorda benissimo, perché fu uno dei primi atti portati avanti e conclusi dalla sua amministrazione.

L’edificio, ristrutturato nel 2009, è stato ampliato con la costruzione di nuove aule e di una palestra. Accanto all’edificio si trova il Museo civico di Reano, in cui è conservata una serie di sette dipinti del periodo manieristico toscano. Il “Complesso pittorico rinascimentale di Pietrafitta” è un unicum nel panorama pittorico nazionale. Nel 1594 tutti i dipinti vennero acquistati dai Dal Pozzo della Cisterna, che nel 1782 li fecero trasportare a Torino nella loro residenza, Palazzo Cisterna, per poi trasferirli nel castello del feudo di Reano verso metà dell’800. I quadri vennero in parte sistemati nella chiesa parrocchiale di San Giorgio, mentre alcuni vennero collocati nella Cappella della Pietà.

Il Museo Civico di Reano, non appena l’emergenza sanitaria causata dalla pandemia sarà terminata, lo si potrà scoprire ogni ultima domenica del mese con visite guidate, grazie all’impegno dell’Associazione Principi Dal Pozzo, inserita alcuni anni orsono nell’Albo dei Gruppi Storici della Provincia di Torino. In occasione di rievocazioni ed eventi e delle visite animate a Palazzo Cisterna, i componenti dell’associazione vestono i panni dei membri della famiglia Dal Pozzo, rappresentando i principali fatti storici della casata, tra cui il fidanzamento di Maria Vittoria con Amedeo di Savoia.

Anche la chiesa parrocchiale di San Giorgio, di stile gotico-normanno, eretta nel 1852 su di un poggio che domina il paese, è legata ai Dal Pozzo. Fu infatti costruita per volontà del Principe Carlo Emanuele Dal Pozzo, padre di Maria Vittoria, sulle rovine della precedente chiesa medioevale e fu dedicata al santo martire che è patrono di Reano.

Ma Reano è anche natura: sono infatti tantissimi i sentieri, alcuni davvero ripidi, che percorrono l’Anfiteatro morenico, prima di arrivare sul bellissimo pianoro panoramico non lontano dalla cima del Moncuni, o Monte Cuneo, dai cui 641 metri di altitudine si possono ammirare i Laghi di Avigliana e la Bassa Valle di Susa, con la Sacra di San Michele in primo piano. Se è vero che “l’unica regola del viaggio è: non tornare come sei partito”, si può tornare a Reano consapevoli che il territorio metropolitano è una fonte inesauribile di emozioni.




Gli Ambasciatori del Consiglio regionale in sette video

Prevenzione e benessere, diritti umani, attenzione alle condizioni dei più deboli e lotta al bullismo e al cyberbullismo. Sono questi i principali temi approfonditi dagli oltre 150 studenti delle scuole superiori piemontesi che hanno aderito al bando per Ambasciatori del Consiglio regionale per l’anno scolastico 2020-2021.

I video che hanno realizzato documentano il loro percorso di approfondimento delle tematiche cui il Consiglio regionale, attraverso le proprie articolazioni e strutture, dedica grande attenzione e sono visibili su “YouCrp”, il canale YouTube dell’Assemblea.

L’iniziativa – che ha visto l’Assemblea regionale subalpina quale prima Assemblea legislativa italiana a proporla – è rivolta agli allievi del triennio delle scuole superiori, è realizzata in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale e rientra nei Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (Pcto), consentendo a chi aderisce di acquisire crediti formativi.

L’edizione 2020-2021, nonostante i limiti imposti dalla didattica a distanza e dalla pandemia, ha coinvolto complessivamente 155 allievi di quattro Istituti scolastici piemontesi.

Questi i video presentati:

“Mens sana in corpore sano”, degli studenti della IV Mat dell’Istituto scolastico Gae Aulenti di Biella, coadiuvati dagli Stati generali della Prevenzione e del benessere;
“Volgiamo lo sguardo e ascoltiamo il grido di chi piange in silenzio”, degli studenti della IV B del Liceo linguistico Lagrangia di Vercelli, coadiuvati dalla Consulta femminile regionale;
“L’altra faccia della medaglia”, degli studenti della I Liceo classico dell’Istituto Lagrangia di Vercelli, coadiuvati dalla Consulta femminile regionale;
“La propria vita per i diritti umani”, degli studenti della III A Les dell’Istituto Lagrangia di Vercelli, coadiuvati dal Garante regionale delle persone detenute;
“Diritti umani, personalità giuridica, detenzione e punizione”, degli studenti della I liceo A e B dell’Istituto Lagrangia di Vercelli, coadiuvati dal Garante regionale delle persone detenute;
“Matto chi?”, degli studenti delle classi III F, K, M, IV A, C, D K e V E dell’Istituto Pascal di Giaveno (To), coadiuvati dal Garante regionale delle persone detenute;
“Fidati di te”, degli studenti del Liceo linguistico Alciati di Trino Vercellese (Vc), coadiuvati dalla Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza.

Gli Istituti scolastici che hanno partecipato all’iniziativa riceveranno un contributo finalizzato all’acquisto di materiale per attività didattiche mentre ai singoli studenti verrà consegnato un abbonamento Musei Young.




“Coltiviamo nei giovani il seme della legalità”

“La mafia esiste e va combattuta. È doveroso ricordare in questa giornata le tante vittime che si sono sacrificate per sconfiggere quel nemico subdolo e talvolta invisibile, presente nella nostra società, in grado di creare continue zone d’ombra.

Oggi commemoriamo gli uomini e le donne che hanno creduto nella giustizia, che si sono opposti alla prepotenza della criminalità, lasciandoci in eredità quei principi che sono essenziali per una giusta convivenza civile”, così ha affermato Stefano Allasia, presidente del Consiglio regionale in occasione della Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie che si celebra il 21 marzo.

Richiamando “Terra mia – Coltura/Cultura” il titolo di quest’anno della manifestazione organizzata dall’associazione Libera e da Avviso Pubblico, Allasia ha affermato che “le istituzioni hanno l’importante compito di continuare a coltivare nelle nuove generazioni il seme della legalità, con iniziative ed attività che facciano crescere soprattutto nelle scuole il senso di responsabilità ed integrità morale, affinché nessuna vittima delle mafie sia morta invano”.




Confartigianato Cuneo prosegue gli incontri con i sindaci cuneesi a sei mesi dalla loro elezione.

Continuando nel percorso avviato nelle scorse settimane, Confartigianato Imprese Cuneo ha incontrato gli altri tre sindaci eletti nella tornata dell’autunno scorso: Roberta Robbione sindaca di Borgo San Dalmazzo, Luca Robaldo sindaco di Mondovì nonché presidente della Provincia, Patrizia Manassero sindaca di Cuneo. I tre primi cittadini hanno accettato di onorare la promessa con la quale avevano concluso il loro incontro elettorale con l’Associazione: in caso di elezione, programmare un incontro a distanza di sei mesi con i vertici associativi per fare il punto sulle iniziative avviate e sulle problematiche del territorio, con un occhio di riguardo rivolto al mondo produttivo.

All’appuntamento, svoltosi nella sede provinciale di Confartigianato, erano presenti il presidente di Confartigianato Imprese Cuneo Luca Crosetto accompagnato dai presidenti zonali di Borgo San Dalmazzo Katia Manassero, di Mondovì Davide Sciandra e di Cuneo Valerio Romana.

«Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti. – ha dichiarato il presidente Crosetto – I sindaci si sono dimostrati molto collaborativi nel confronto, dichiarando la loro piena disponibilità a rafforzare le sinergie già esistenti con la nostra realtà per favorire crescita e sviluppo del territorio e delle sue attività imprenditoriali. L’incontro ha offerto anche l’opportunità di fare il punto sul work in progress dell’attività comunale, andando a verificare lo stato dell’arte di alcune iniziative orientate ad un fattivo sostegno a comunità ed imprese in un frangente ancora piuttosto turbolento».

I sindaci sono stati sollecitati con alcune domande a spiegare la loro posizione sui diversi problemi cittadini attraverso un’intervista realizzata e programmata in streaming dal quotidiano on line Targatocn.

Tra i temi sottoposti, il caro energia e carburante che sta mettendo in ginocchio cittadini ed imprese e la conseguente necessità di un intervento di calmierazione dei tributi comunali, l’impegno a guardare a nuove iniziative sostenibili come le nascenti comunità energetiche, la rivitalizzazione della vita culturale e turistica dei due territori anche attraverso una maggiore valorizzazione della collaborazione con Confartigianato Cuneo, ed infine un giudizio personale sull’esperienza di primo cittadino.

Per ognuno poi, sono stati affrontate problematiche più specifiche: per Borgo San Dalmazzo la questione tuttora in pieno dibattito riguardante la realizzazione del biodigestore, per il quale sono previsti finanziamenti dal PNRR di 13 milioni di euro, per Mondovì l’installazione dei cartelli luminosi riferiti all’applicazione delle nuove normative antismog che stanno creando gravi difficoltà alle imprese artigiane, per Cuneo i progetti di sostegno all’economia locale attraverso il Distretto Urbano del Commercio, l’immagine di Cuneo come capitale della cultura, della gastronomia di qualità e punto di riferimento dei territori montani e l’intensificazione dello scambio economico –culturale con la vicina Francia.




Il contagio in Piemonte è condizionato dalla vicinanza con la Lombardia

In un’intervista pubblicata oggi da La Stampa il presidente Alberto Cirio afferma che “da quanto ci dicono medici e scienziati sul nostro territorio il contagio è condizionato cronologicamente e geograficamente dalla vicinanza con la Lombardia.

Non è un caso che province di confine come Alessandria abbiano dei dati sull’epidemia molto più alti rispetto ad altre aree ad ovest del Piemonte; è evidente che siamo indietro di una settimana rispetto alla Lombardia, ma anche ad altre regioni. È normale che i numeri calino in modo più graduale, però registriamo già un dato positivo sulle terapie intensive, sono diminuiti gli accessi ai pronto soccorso e sta aumentando il numero dei guariti. Qui il contagio è iniziato dopo e finirà dopo”.

Il presidente fa anche presente che “la gestione è stata immediata e tempestiva. A 24 ore dal caso di Codogno ho istituito un’Unità di Crisi, una settimana prima che il Governo lo chiedesse a tutti in modo ufficiale il 4 marzo. Siamo anche stati i primi a montare le tende per i triage fuori dagli ospedali, ad autoprodurre mascherine e reagenti per i tamponi e a creare protocolli per l’autocertificazione dei dispositivi di protezione fatti in Piemonte”.

Infine, rileva che nella prima fase di partenza “l’Unità di Crisi ha dovuto scontare le difficoltà strutturali del sistema sanitario regionale. Prima tra tutte la carenza di laboratori per eseguire i tamponi, che erano rimasti solo due. La sanità che mi è stata consegnata pochi mesi fa da chi l’aveva governata negli ultimi 5 anni aveva l’eccellenza degli ospedali, ma un pressoché completo abbandono della medicina territoriale”.




Il vicesindaco di Torino nominato rappresentante delle Province piemontesi  nell’Osservatorio regionale Rsa

Il vicesindaco della Città metropolitana di Torino è stato nominato rappresentante delle province piemontesi in qualità di vicepresidente della Consulta delle Aree Vaste dell’Anci nel costituendo Osservatorio regionale Rsa.

Sin dalla metà di aprile, in piena emergenza Coronavirus, la Città metropolitana ha partecipato a una cabina di regia che ha coinvolto anche Prefettura di Torino, Regione Piemonte, i sindaci dei Comuni dove hanno sede le strutture Rsa, le Asl del territorio metropolitano, le organizzazioni sindacali e le associazioni datoriali del settore per mettere a fuoco le criticità che le strutture hanno registrato, con particolare riferimento alla diffusione del contagio tra ospiti e operatori, carenza di personale, sui tamponi e sul reperimento dei presìdi di protezione individuale (guanti, mascherine, etc.).

Il clima, positivo e improntato alla massima collaborazione da parte di tutti, ha consentito all’Area funzionale dell’Unità di crisi regionale e alle Asl di mettere subito in campo le indispensabili azioni di supporto per affrontare le criticità emerse.

Dall’esperienza della cabina di regia (47 Comuni coinvolti e 70 tra residenze sanitarie assistenziali e residenze assistenziali flessibili) è nata l’idea di costituire un Osservatorio permanente regionale che è ora in fase di costituzione.

“Voglio ringraziare il Presidente della Consulta e i membri, che sono i presidenti delle Province, per la fiducia che mi hanno accordato” spiega il Vicesindaco metropolitano. “Durante l’emergenza abbiamo, come Città metropolitana, svolto un lavoro importantissimo e non facile di collegamento con il territorio per contrastare il Coronavirus nelle residenze sanitarie “è con soddisfazione che vediamo quell’esperienza diventare un Osservatorio permanente. L’emergenza non è finita e non abbassiamo la guardia”.

 




Consiglio regionale: Verso la creazione di un “albo” dei dog sitter

Siamo abituati a ricondurre questo ruolo allo studente che porta a passeggio il cane di altri. In realtà la figura del dog sitter è molto diversa, ha più competenze maturate attraverso corsi di formazione che gli conferiscono conoscenze sull’etologia di base, sulla conduzione, sul trasporto, sulla gestione della passeggiata e sulla capacità di ospitare un animale. Per questo sta diventando sempre più una professione qualificata che, secondo il consigliere di Forza Italia Paolo Ruzzola, necessita dell’istituzione di un vero e proprio elenco regionale professionale. Per questo il capogruppo di Fi ha presentato la Pdl 115, che è stata illustrata in Terza commissione, presieduta da Claudio Leone.

“Lo scopo dell’elenco regionale è quello di offrire ai proprietari di animali da compagnia i nominativi dei soggetti professionalmente e debitamente formati, che in Italia si stima siano circa 54mila” ha spiegato Ruzzola.

Il nostro Paese è al secondo posto in Europa per il possesso di animali da compagnia; secondo un rapporto del Censis del 2019, in Italia gli animali domestici sono circa 32 milioni, di cui 7 milioni sono cani e 7,5 milioni gatti. Un altro dato interessante è quanto rilevato dall’Anmvi (Associazione nazionale medici veterinari italiani), che ha evidenziato come i proprietari di animali over 65 siano saliti dal 21% a quasi il 24% del totale negli ultimi sette anni, facendo emergere anche l’importante ruolo sociale degli animali da affezione, che hanno una funzione tesa a compensare la solitudine. Esiste poi il comparto economico dedicato, che viene stimato in 5 miliardi di euro, con un tasso di crescita del 12% negli ultimi tre anni. Si tratta di numeri importanti, all’interno dei quali troviamo innanzitutto le spese per il veterinario ed il settore del pet food.

Ci sarà tempo sino al prossimo 4 febbraio per le consultazioni online di tutti i soggetti interessati, relatore di Maggioranza del provvedimento è stato nominato lo stesso presentatore Ruzzola, mentre quello di Minoranza, come richiesto dalla consigliera Monica Canalis (Pd), verrà indicato prima dell’inizio della discussione generale.

 

La Pdl sulla canapa agroindustriale

La commissione avrebbe poi dovuto proseguire l’esame della Pdl di Ivano Martinetti (M5s) per promuovere e sostenere la filiera della canapa agroindustriale in Piemonte. L’assessore regionale all’Agricoltura Marco Protopapa invece, ha richiesto ed ottenuto la sospensione in attesa che sia approvato il Bilancio di previsione della Regione. Alla decisione di sospendere la trattazione si sono opposti lo stesso MarinettiSean Sacco (M5s)Diego Sarno (Pd) e Marco Grimaldi (Luv).




Enrico Molineri eletto nuovo presidente di Confartigianato Cuneo

Proseguono le Assemblee degli Associati delle Zone di Confartigianato Cuneo, primo “passo” dell’iter di riunioni elettive propedeutiche al rinnovo dei Dirigenti Artigiani.

Nelle votazioni per la Zona di Ceva, svoltesi il 29 e 30 aprile, in seguito all’Assemblea degli Associati – organizzata il 28 aprile in modalità “on-line” – è stato eletto quale presidente di Zona Enrico Molineri (titolare dalla “Molineri Costruzioni” di Ceva).
Sarà affiancato dai vicepresidenti Giorgio Merlino (vicario, della “Merlino Pubblicità” di Ceva) e Rosalba Murialdo (acconciatrice di Mombarcaro).

Enrico Molineri è da anni attivo componente della vita associativa di Confartigianato. In passato ha ricoperto anche l’incarico di Presidente territoriale e vicepresidente regionale del Movimento Giovani Imprenditori. Attualmente riveste il ruolo di Vicerappresentante vicario territoriale degli Edili di Confartigianato Cuneo e di Membro del Collegio dei Revisori dei Conti di Confartigianato Cuneo. Negli ultimi due mandati ha affiancato il presidente uscente Sergio Rizzo nella guida della Zona di Ceva quale vicepresidente vicario.

«In questi anni – commenta il presidente uscente Rizzo – si è riusciti a fare molto, grazie all’impegno dei dirigenti artigiani, che costituiscono componente fondamentale ed essenziale della nostra Associazione. Inoltre, specie nel nostro territorio, caratterizzato da criticità morfologiche e infrastrutturali, si è avviato un positivo dialogo con Comuni ed Enti locali. Voglio esprimere la mia gratitudine ai colleghi e al personale della struttura Confartigianato per il grande supporto ricevuto».

«Ringrazio i colleghi imprenditori per la fiducia accordatami – commenta il neopresidente Molineri – e mi impegno ad affrontare con entusiasmo questo ruolo, importate collettore tra le esigenze e le problematiche delle imprese del territorio. Mi auguro che con la nuova squadra del Consiglio direttivo zonale che si andrà presto a costituire si riusciranno a sviluppare progetti e iniziative in favore del comparto artigiano locale».

Nella stessa occasione sono stati anche eletti i delegati zonali dei “Gruppi di opinione”. Per il Movimento Donne Impresa confermata Rosalba Murialdo, affiancata dalla vicedelegata Patrizia Merlino. Nuovo delegato del Movimento Giovani Imprenditori Matteo Granito, affiancato quale vicedelegato da Enrico Molineri.

Prossimo “step”, propedeutico alla formazione del Consiglio della Zona di Ceva, l’elezione dei rappresentanti zonali di categoria, che avverrà in modalità on-line, attraverso una piattaforma web dedicata.

«Prosegue – ha concluso il presidente territoriale di Confartigianato Imprese Cuneo Luca Crosetto – un importante processo di democrazia, che esprime al meglio la trasparenza del nostro Sistema e dà valore alla partecipazione e all’impegno dei tanti imprenditori che mettono a disposizione della nostra Associazione competenze, passione e orgoglio di rappresentare l’artigianato e le PMI cuneesi».




CCIAA Cuneo: inaugurato il nuovo sportello camerale di Bra

Grazie alla sinergia tra Camera di Commercio e Comune di Bra diventa operativo il nuovo Sportello camerale nella città della Zizzola.

 

Con la consegna delle chiavi e il taglio del nastro alla presenza del primo cittadino di Bra Giovanni Fogliato e del presidente dell’Ente camerale, Mauro Gola, è stata inaugurata oggi la nuova sede dello Sportello camerale nei locali messi a disposizione dal Comune di Bra nel Palazzo Comunale di Piazza Caduti per la Libertà.

 

Il servizio in questa fase sperimentale sarà operativo tutti i giovedì, con orario continuato, dalle ore 9,30 alle ore 14,30, preferibilmente su appuntamento (tel. 0171/318.789 e-mail bra@cn.camcom.it)

 

L’apertura di questo sportello, fortemente voluta dalla Giunta camerale, rappresenta una novità ed un segnale di discontinuità rispetto a ciò che oggi avviene nel panorama nazionale – afferma il Presidente Mauro Gola. Abbiamo voluto decentrare ed essere ancora più vicini al tessuto imprenditoriale istituendo un nuovo presidio sul territorio in considerazione dell’elevato numero di imprese del braidese e della complessa situazione viaria della provincia.”

 

Grazie alla convenzione con l’Amministrazione comunale la nuova sede è concessa alla Camera di commercio a titolo di comodato gratuito. Le norme sulla razionalizzazione dei costi non consentirebbero l’apertura di nuovi sportelli ma, grazie all’accordo che non comporta oneri per le casse dell’Ente camerale, è stato possibile attivare questo nuovo, importante servizio per il tessuto imprenditoriale braidese.

 

 

Il presidio camerale è dedicato soprattutto all’erogazione dei dispositivi digitali ed all’affiancamento agli imprenditori nell’utilizzo dei numerosi servizi innovativi messi a loro disposizione da Infocamere attraverso il sistema camerale (firma digitale, cassetto digitale, Spid, per citare i più rilevanti.)

 

“Siamo particolarmente soddisfatti di poter ospitare in città uno sportello della Camera di Commercio, punto di riferimento per le tante imprese di un territorio, il nostro, dalla forte vocazione imprenditoriale – commenta il sindaco di Bra Gianni Fogliato –. Il mantenimento di un presidio in città è un obiettivo importante che condividiamo: come Amministrazione comunale abbiamo assicurato il massimo impegno per la sua realizzazione, mettendo a disposizione uno spazio all’interno del Palazzo Municipale. Siamo certi che il nuovo sportello decentrato potrà essere un valido supporto al tessuto economico e imprenditoriale dell’area braidese”.