Da domani tutti i mercati cittadini aprono anche al settore non alimentare

In attuazione del decreto del Presidente della Giunta Regionale del Piemonte n. 58 del 18 maggio 2020, è stata firmata l’ordinanza che permetterà di riaprire da domani, mercoledì 20 maggio, tutti i mercati cittadini anche al settore non alimentare.

Il provvedimento richiama i singoli operatori di mercato al rispetto delle disposizioni nazionali prescritte per tutte le aree pubbliche quali, per esempio, l’occupazione del posteggio come indicato dall’autorizzazione posseduta, il rilevamento della temperatura corporea per tutti gli operatori, la distanza di un metro dagli altri operatori commerciali nelle attività di carico e scarico merce, l’utilizzo dei dispositivi di protezione (mascherine e guanti) da parte degli operatori.

“Sono molto soddisfatto e contento che anche gli operatori extra alimentari possano riprendere la propria attività già dalla giornata di domani in tutti i mercati cittadini – spiega l’assessore al Commercio del Comune di Torino, Alberto Sacco -. Abbiamo cercato il più possibile di accogliere le richieste delle Associazioni di Categoria e delle Commissioni Mercato. Per questo motivo, molti mercati, potranno riaprire senza obbligo di delimitazione dell’area. Per alcuni, invece, ci siamo accordati con le commissioni mercato affinché questi possano aprire con delle regole che abbiamo condiviso nell’interesse della salute dei cittadini e del buon funzionamento del mercato”.




Torino. Insediato il Comitato di monitoraggio dell’ambito territoriale TO2, ecco i Comuni interessati

Il Comitato di monitoraggio dell’Ambito territoriale To2 per la gestione in forma associata della distribuzione del gas naturale, si è riunito e ha eletto il presidente, il sindaco di Druento Carlo Vietti.

A dicembre 2019 la Città metropolitana di Torino, in qualità di stazione appaltante, ha firmato il contratto di servizio per la distribuzione del gas naturale nell’Ambito territoriale “Torino 2 – Impianto di Torino” per i successivi 12 anni, aggiudicando ufficialmente a Italgas Reti spa la gara per la gestione del servizio nell’Ambito territoriale TO2 che comprende 49 Comuni della prima e seconda cintura del capoluogo subalpino, con 190.000 utenze finali.

I Comuni interessati (Alpignano, Balangero, Beinasco, Borgaro Torinese, Bruino, Buttigliera Alta, Cafasse, Cambiano, Caselette, Caselle Torinese, Chieri, Ciriè, Coassolo Torinese, Collegno, Druento, Fiano, Germagnano, Givoletto, Grosso, La Cassa, La Loggia, Lanzo Torinese, Leinì, Mathi, Mappano, Nole, Orbassano, Pecetto Torinese, Pianezza, Pino Torinese, Piossasco, Reano, Robassomero, Rosta, San Francesco al Campo, San Gillio, San Maurizio Canavese, Sangano, Santena, Trana, Trofarello, Val della Torre, Vallo Torinese, Varisella, Venaria Reale, Villanova Canavese, Villarbasse, Villastellone, Vinovo) si sono convenzionati per la gestione associata dell’affidamento del servizio e la distribuzione del gas naturale, e nella convenzione hanno previsto l’istituzione di un Comitato di monitoraggio, costituito da 15 rappresentanti (di cui tre per ogni Zona omogenea interessata dal servizio, oltre a rappresentanti della Città metropolitana) che ha compiti di vigilanza e controllo sulla conduzione del servizio .

Il Comitato di monitoraggio si è riunito per eleggere il presidente e per mettere a punto il regolamento. Fra le funzioni svolte dall’organo di controllo vi sono tutte quelle che riguardano lo svolgimento del servizio di distribuzione, le reti e degli impianti, la qualità e la sicurezza del servizio, gli investimenti energetici.

“Il Comitato di monitoraggio è un tassello importante nella gestione della distribuzione del metano sul nostro territorio” commenta Marco Marocco, vicesindaco della Città metropolitana di Torino. “Garantisce ai cittadini il controllo su un servizio che va in direzione della salvaguardia dell’ambiente e della riduzione degli inquinanti.

“Mettere insieme 49 comuni è una bella sfida” aggiunge il sindaco di Druento Carlo Vietti, presidente del Comitato di monitoraggio “Anche perché questa è l’unica gara in Italia ad oggi conclusa in tutti i suoi aspetti. I ringraziamenti vanno in primis alla Città metropolitana perché, per prima, ha accompagnato i Comuni in una procedura così complessa. Anche l’affidamento a Italgas risponde bene all’idea di un servizio da e per il territorio: è nata infatti a Torino 180 anni fa, è una realtà affidabile e storicamente legata al territorio”.




Torino. Comuni in rete a sostegno degli homeless

Si è svolta questa mattina in una riunione congiunta della IV Commissione consiliare della Città metropolitana con la IV Commissione consiliare della Città di Torino, la presentazione degli studi promossi da Città metropolitana sulla popolazione homeless e sulle strategie di rete tra il Comune capoluogo e gli altri Comuni del territorio;

Alla Commissione sono stati invitati a partecipare i Comuni dell’area metropolitana torinese, la Federazione italiana organismi per le persone senza dimora (Fio.PSD), Acmos, Gruppo Abele.

Cesare Bianciardi del Dipartimento di Culture, politica e società dell’Università degli Studi di Torino, che ha realizzato la ricerca su chi sono gli homeless del territorio metropolitano al di fuori della Città di Torino, ha sintetizzato i risultati emersi, ricordando che a fianco al profilo classico del senza fissa dimora cresce una fascia di nuove povertà che, a causa di eventi scatenanti come la perdita del lavoro, diventano homeless

. La vicesindaco del Comune di Torino Sonia Schellino ha sottolineato che il capoluogo è un naturale attrattore per gli homeless, sia perché la città ha la disponibilità di offrire la residenza fittizia, sia per la moltitudine di servizi in atto per le persone fragili. Ciononostante, un maggior coordinamento con tutti i Comuni del territorio potrebbe migliorare l’offerta di soluzioni, anche a vantaggio di quei Comuni che per le dimensioni hanno meno possibilità di farsi carico in modo mirato del problema.

Il vicesindaco Marco Marocco ha sottolineato che la visione della Città metropolitana deve essere sicuramente sovracomunale e su questo c’è la possibilità di integrare le azioni già intraprese: un ruolo che investe l’ente non solo con attività di coordinamento ma anche di sportello, per esempio quello sul sovraindebitamento.

La presidente della IV Commissione Maria Grazia Grippo ha preso l’impegno di far diventare questa riunione il primo degli appuntamenti per costruire una rete di iniziative e proposte su tutto il territorio.




Enrico Molineri eletto nuovo presidente di Confartigianato Cuneo

Proseguono le Assemblee degli Associati delle Zone di Confartigianato Cuneo, primo “passo” dell’iter di riunioni elettive propedeutiche al rinnovo dei Dirigenti Artigiani.

Nelle votazioni per la Zona di Ceva, svoltesi il 29 e 30 aprile, in seguito all’Assemblea degli Associati – organizzata il 28 aprile in modalità “on-line” – è stato eletto quale presidente di Zona Enrico Molineri (titolare dalla “Molineri Costruzioni” di Ceva).
Sarà affiancato dai vicepresidenti Giorgio Merlino (vicario, della “Merlino Pubblicità” di Ceva) e Rosalba Murialdo (acconciatrice di Mombarcaro).

Enrico Molineri è da anni attivo componente della vita associativa di Confartigianato. In passato ha ricoperto anche l’incarico di Presidente territoriale e vicepresidente regionale del Movimento Giovani Imprenditori. Attualmente riveste il ruolo di Vicerappresentante vicario territoriale degli Edili di Confartigianato Cuneo e di Membro del Collegio dei Revisori dei Conti di Confartigianato Cuneo. Negli ultimi due mandati ha affiancato il presidente uscente Sergio Rizzo nella guida della Zona di Ceva quale vicepresidente vicario.

«In questi anni – commenta il presidente uscente Rizzo – si è riusciti a fare molto, grazie all’impegno dei dirigenti artigiani, che costituiscono componente fondamentale ed essenziale della nostra Associazione. Inoltre, specie nel nostro territorio, caratterizzato da criticità morfologiche e infrastrutturali, si è avviato un positivo dialogo con Comuni ed Enti locali. Voglio esprimere la mia gratitudine ai colleghi e al personale della struttura Confartigianato per il grande supporto ricevuto».

«Ringrazio i colleghi imprenditori per la fiducia accordatami – commenta il neopresidente Molineri – e mi impegno ad affrontare con entusiasmo questo ruolo, importate collettore tra le esigenze e le problematiche delle imprese del territorio. Mi auguro che con la nuova squadra del Consiglio direttivo zonale che si andrà presto a costituire si riusciranno a sviluppare progetti e iniziative in favore del comparto artigiano locale».

Nella stessa occasione sono stati anche eletti i delegati zonali dei “Gruppi di opinione”. Per il Movimento Donne Impresa confermata Rosalba Murialdo, affiancata dalla vicedelegata Patrizia Merlino. Nuovo delegato del Movimento Giovani Imprenditori Matteo Granito, affiancato quale vicedelegato da Enrico Molineri.

Prossimo “step”, propedeutico alla formazione del Consiglio della Zona di Ceva, l’elezione dei rappresentanti zonali di categoria, che avverrà in modalità on-line, attraverso una piattaforma web dedicata.

«Prosegue – ha concluso il presidente territoriale di Confartigianato Imprese Cuneo Luca Crosetto – un importante processo di democrazia, che esprime al meglio la trasparenza del nostro Sistema e dà valore alla partecipazione e all’impegno dei tanti imprenditori che mettono a disposizione della nostra Associazione competenze, passione e orgoglio di rappresentare l’artigianato e le PMI cuneesi».




Torino. La città metropolitana ascolta e propone le voci dei piccoli Comuni con reportage televisivi

Scoprire i segreti e le peculiarità dei piccoli centri del territorio della Città Metropolitana di Torino, comprendere le emergenze e i piccoli e grandi problemi quotidiani con cui si confrontano i Sindaci, scelti dai loro concittadini per amministrare comunità montane e rurali a torto considerate marginali; realtà in cui la politica è volontariato puro. È questo l’intento della rubrica “Venerdì dal Sindaco” che da un paio di settimane propone reportage televisivi e interviste ai primi cittadini nel canale “YouTube” della Città Metropolitana.

I filmati sono prodotti dalla responsabile e dai redattori della Direzione comunicazione e rapporti con i cittadini e il territorio della Città Metropolitana e, da questa settimana, andranno anche in onda sull’emittente interregionale Telecupole, il sabato alle 14,30 con repliche la domenica alle 18,45 e il lunedì alle 20,40.

Il “Venerdì dal Sindaco” propone lo spaccato di una realtà sociale e territoriale poco indagata dai mass media mainstream, ma ricca di attrattive naturali, culturali e artistiche, realtà imprenditoriali attive e innovative, proposte ed iniziative di aggregazione e di solidarietà a volte impensabili in contesti urbani.

Il viaggio, iniziato venerdì 5 febbraio con l’intervista al Sindaco di Ingria Igor De Santis, è proseguito il 12 febbraio ad Isolabella, con la testimonianza del primo cittadino Gianfranco Raimondo. Venerdì 19 sarà la volta della Sindaca di Sant’Antonino Susanna Preacco.

Per vedere i filmati e i reportage fotografici del “Venerdì dal Sindaco” basta andare sul portale Internet della Città Metropolitana di Torino alla pagina 




Sarà virtuale ma ugualmente sentita la festa del Piemonte al Colle dell’Assietta

In tempi di emergenza Covid-19 sarà forzatamente virtuale la cinquantaduesima edizione della Festa del Piemonte al Colle dell’Assietta, con un commosso pensiero per le vittime e i malati e con la solidarietà a tutti coloro che combattono contro la malattia.

Domenica 19 luglio la giornata che ricorda la battaglia del 1747 e che è da sempre patrocinata dalla Provincia di Torino – oggi Città Metropolitana – sarà celebrata con la trasmissione di video, realizzati nei giorni precedenti e diffusi sui canali Facebook e Youtube del Comitato organizzatore.

Anche se la Festa si svolge all’aperto, sarebbe stato francamente difficile garantire il distanziamento sociale tra le migliaia di persone che ogni anno partecipano alla Messa al campo e alla rievocazione della battaglia.

Quella del 2020 doveva essere un’edizione speciale, nell’anno in cui si celebra il cinquantenario dall’istituzione della Regione Piemonte, con il coinvolgimento dei figuranti del Coordinamento Rievocazioni Storiche del 1600 e 1700, supportati da gruppi storici provenienti da altre nazioni europee.

Sarà per l’anno prossimo, perché la Battaglia dell’Assietta è un evento radicato nella memoria collettiva dei piemontesi. È un’occasione per affermare l’identità piemontese, tutelare e valorizzare il patrimonio culturale, la lingua e le tradizioni subalpine. All’Assietta l’orgoglio di essere nati o di essere diventati piemontesi non è mai scaturito da complessi di superiorità o di inferiorità verso altri popoli, altre regioni, altre nazioni e altre culture.

LA BATTAGLIA DELL’ASSIETTA, UNA LUMINOSA E FEROCE PAGINA DI STORIA

La battaglia del Colle dell’Assietta del 19 luglio 1747 fece seguito a una lunghissima serie di schermaglie tra francesi e piemontesi. Nei giorni precedenti lo scontro i piemontesi collocarono una serie di trinceramenti nel piano dell’Assietta, visibili dal contrafforte fra il Colle del Sestriere e la Testa del Gran Serin, che divide la Val Chisone dalla Valle di Susa.

I piemontesi affidarono il comando al tenente generale Giovanni Cacherano, conte di Bricherasio, che, oltre alle truppe piemontesi regolari, poté contare sull’apporto delle milizie valdesi del Pinerolese e dell’alta Val Chisone, mentre quattro battaglioni austriaci, guidati dal generale Colloredo, arrivarono a rinforzo delle posizioni.

Le postazioni piemontesi erano disposte a semicerchio su di una cresta ristretta e si appoggiavano alla Testa dell’Assietta e alla Testa del Gran Serin. L’assalto dei francesi fu lungo e spietato, ma, grazie all’eroica Compagnia Granatieri del 1° battaglione delle Guardie, poi rinforzata dalla Compagnia Granatieri del Reggimento provinciale di Casale, i francesi furono fermati. I transalpini, dopo aver rimpiazzato i combattenti in prima linea con truppe fresche, continuarono nell’assalto, ma i granatieri piemontesi, anche se erano privi di munizioni, li attaccarono facendone strage.

Al tramonto, l’esercito francese, ormai esausto, si ritirò dal campo di battaglia, lasciandosi dietro 5.300 soldati, 439 ufficiali, tra cui due generali, cinque brigadieri e nove colonnelli, mentre i piemontesi persero solo sette ufficiali e 185 soldati e gli austriaci due ufficiali e 25 soldati.




Consiglio regionale: Verso la creazione di un “albo” dei dog sitter

Siamo abituati a ricondurre questo ruolo allo studente che porta a passeggio il cane di altri. In realtà la figura del dog sitter è molto diversa, ha più competenze maturate attraverso corsi di formazione che gli conferiscono conoscenze sull’etologia di base, sulla conduzione, sul trasporto, sulla gestione della passeggiata e sulla capacità di ospitare un animale. Per questo sta diventando sempre più una professione qualificata che, secondo il consigliere di Forza Italia Paolo Ruzzola, necessita dell’istituzione di un vero e proprio elenco regionale professionale. Per questo il capogruppo di Fi ha presentato la Pdl 115, che è stata illustrata in Terza commissione, presieduta da Claudio Leone.

“Lo scopo dell’elenco regionale è quello di offrire ai proprietari di animali da compagnia i nominativi dei soggetti professionalmente e debitamente formati, che in Italia si stima siano circa 54mila” ha spiegato Ruzzola.

Il nostro Paese è al secondo posto in Europa per il possesso di animali da compagnia; secondo un rapporto del Censis del 2019, in Italia gli animali domestici sono circa 32 milioni, di cui 7 milioni sono cani e 7,5 milioni gatti. Un altro dato interessante è quanto rilevato dall’Anmvi (Associazione nazionale medici veterinari italiani), che ha evidenziato come i proprietari di animali over 65 siano saliti dal 21% a quasi il 24% del totale negli ultimi sette anni, facendo emergere anche l’importante ruolo sociale degli animali da affezione, che hanno una funzione tesa a compensare la solitudine. Esiste poi il comparto economico dedicato, che viene stimato in 5 miliardi di euro, con un tasso di crescita del 12% negli ultimi tre anni. Si tratta di numeri importanti, all’interno dei quali troviamo innanzitutto le spese per il veterinario ed il settore del pet food.

Ci sarà tempo sino al prossimo 4 febbraio per le consultazioni online di tutti i soggetti interessati, relatore di Maggioranza del provvedimento è stato nominato lo stesso presentatore Ruzzola, mentre quello di Minoranza, come richiesto dalla consigliera Monica Canalis (Pd), verrà indicato prima dell’inizio della discussione generale.

 

La Pdl sulla canapa agroindustriale

La commissione avrebbe poi dovuto proseguire l’esame della Pdl di Ivano Martinetti (M5s) per promuovere e sostenere la filiera della canapa agroindustriale in Piemonte. L’assessore regionale all’Agricoltura Marco Protopapa invece, ha richiesto ed ottenuto la sospensione in attesa che sia approvato il Bilancio di previsione della Regione. Alla decisione di sospendere la trattazione si sono opposti lo stesso MarinettiSean Sacco (M5s)Diego Sarno (Pd) e Marco Grimaldi (Luv).




Pnrr, il politecnico di Torino partecipa alla creazione di tre infrastrutture di ricerca

Sono stati assegnati i finanziamenti per l’attuazione del “Fondo per la realizzazione di un sistema integrato di infrastrutture di ricerca e innovazione” – Investimento 3.1 del PNRR – Missione 4, “Istruzione e Ricerca” – Componente 2, “Dalla ricerca all’impresa” pubblicati dal Ministero dell’Università e della Ricerca il 20 dicembre 2021 e il Politecnico di Torino farà parte di ben tre di queste infrastrutture sulle trenta totali previste. Tradotto in cifre, le infrastrutture in cui è coinvolto l’Ateneo riceveranno in totale circa 115 milioni di euro, di cui più di 15,5 milioni al Politecnico di Torino.

 

L’investimento complessivo del PNRR sulle infrastrutture di ricerca è di 1,08 miliardi di euro, e ha ’obiettivo di facilitare l’interazione tra la conoscenza scientifica generata da infrastrutture di ricerca di alta qualità e il settore economico, per dare impulso all’innovazione.

 

“Per il Politecnico e per il nostro territorio l’ottenimento di questi finanziamenti e l’essere parte di questi tre nuovi poli di ricerca a livello nazionale rappresenta un risultato importantissimo che sarà un volano per l’economia e per l’occupazione di profili altamente qualificati. L’Ateneo potrà così dotarsi di nuove attrezzature e connettersi a reti nazionali e internazionali per condurre le proprie ricerche in sinergia con aziende ed enti di ricerca di altissima qualità”, commenta il Rettore del Politecnico Guido Saracco.

 

LE INFRASTRUTTURE DI RICERCA IN CUI È COINVOLTO IL POLITECNICO

 

 

  • iENTRANCE@ENL – Infrastructure for ENergy TRAnsition aNd Circular Economy @ EuroNanoLab

 

Nuovi materiali, processi e sistemi per la generazione, lo stoccaggio e la distribuzione dell’energia sono cruciali per il futuro del nostro pianeta. La “Infrastructure for Energy Transition and Circular Economy @ EuroNanoLab” (iENTRANCE@ENL) si propone di diventare l’infrastruttura di ricerca di riferimento a livello italiano per la ricerca su nanomateriali per l’energia, processi e dispositivi per produzione verde, stoccaggio e distribuzione di energia, caratterizzazione di materiali alla micro e nanoscala, tecnologie per la realizzazione di strumenti e sistemi.

 

Sarà strutturata in 6 nodi geografici riconosciuti a livello internazionale in aree di ricerca complementari coordinati da uno hub centrale. Il nodo di Torino, al quale contribuiscono Politecnico di Torino e INRiM – Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica – si occuperà di materiali, processi sostenibili e sistemi, inclusa la loro caratterizzazione metrologica, per la transizione energetica e l’economica circolare.

 

Si tratta di un’iniziativa strategica in grado di mettere a sistema le competenze del Politecnico – presenti in infrastrutture regionali quali CO2CCL,  e del MITE come SEASTAR, – nella sintesi di nanomateriali funzionali e nella loro lavorazione per la produzione e utilizzo di idrogeno per la cattura e la valorizzazione dell’anidride carbonica, per la raccolta di energia rinnovabile lontano dalla costa (offshore), per i dispositivi elettrochimici impiegati nella conversione e stoccaggio dell’energia e per lo stoccaggio sotterraneo di vettori energetici, con le competenze dell’INRIM in merito alla metrologia, soprattutto per le reti gas e le reti elettriche intelligenti. Questa nuova infrastruttura potenzia significativamente, nella direzione della ricerca per la transizione energetica, la sinergia tra Politecnico e INRiM nel laboratorio congiunto di micro e nano fabbricazione PiQuET .

 

In particolare, l’INRiM metterà a disposizione le competenze metrologiche nello studio delle proprietà magnetiche, elettriche, ottiche e termodinamiche della materia, che si integrano per la realizzazione di standard quantistici delle unità di misura, nonché per materiali innovativi e dispositivi nanostrutturati tipici delle tecnologie emergenti, come la fotonica, la spintronica e la nanoelettronica.

 

Uno degli obiettivi principali è quello di realizzare prototipi e dimostratori tecnologici, certificati dal punto di vista metrologico, a supporto del piano strategico del Politecnico per la transizione energetica, rafforzato da una prospettiva di economia circolare basata sulla valorizzazione dei rifiuti e sul maggiore utilizzo di energie rinnovabili nella lavorazione dei materiali.

 

Ente Coordinatore: CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche

 

Coordinatore scientifico: Vittorio Morandi – CNR-IMM-Bologna

Budget totale: 75.165.078 €

 

Coordinatore scientifico al Politecnico di Torino: Fabrizio Pirri – Dipartimento Scienza Applicata e Tecnologia (DISAT)

Budget Politecnico di Torino: 14.296.940 €

 

 

  • GeoSciences IR: un’infrastruttura di ricerca per la Rete Italiana dei Servizi Geologici

 

Il progetto GeoSciences IR mira a creare la rete italiana per le geoscienze, una nuova infrastruttura di ricerca per la ‘Rete Italiana dei Servizi Geologici’ RISG, un network di coordinamento tra ISPRA, Servizio Geologico d’Italia, e Servizi Geologici Regionali (RGS), ovvero gli uffici tecnici all’interno di Regioni, Province Autonome e Agenzie Ambientali Regionali.

 

GeoSciences fornirà a ISPRA e RGS competenze e supporto tecnico-scientifico su specifici temi individuati dagli RGS come prioritari. Tale obiettivo sarà principalmente raggiunto attraverso azioni di trasferimento di conoscenze tecnico-scientifiche da parte di Università e Istituti di ricerca riconosciuti come eccellenze a livello nazionale.

Il Politecnico di Torino svilupperà azioni relative alla realizzazione di sistemi informativi dedicati alla gestione delle risorse geologiche nazionali.

 

L’obiettivo è il superamento dell’attuale frammentazione di dati e competenze sulle georisorse, in particolare sulle materie prime definite critiche dalla Commissione Europea. L’attuale necessità di riattivare la ricerca mineraria è un primo passo per diminuire l’eccessiva dipendenza dalle importazioni di materie prime da mercati internazionali sempre più instabili, al fine di costruire solide filiere domestiche e garantire un approvvigionamento sicuro e sostenibile all’industria italiana.

Il Politecnico sarà inoltre impegnato su specifiche attività di rafforzamento delle capacità di rispondere alle emergenze ambientali e ai relativi piani d’azione attraverso i Servizi Copernicus.

 

 




Nuovo DPCM, Piemonte in zona arancione

Il nuovo DPCM 14 gennaio 2021 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 15 gennaio, sarà in vigore fino al 5 marzo 2021. Confermati il coprifuoco tra le 22 e le 5, l’obbligo di mascherina all’aperto e il sistema per fasce di colore assegnate alle singole Regioni.

Il Piemonte al momento è in zona arancione. Palestre, piscine e cinema restano chiusi fino al 5 marzo; gli impianti sciistici fino al 15 febbraio.

Bar e ristoranti restano chiusi, ma è possibile l’acquisto per asporto fino alle 18. Ulteriori particolari sul sito  alla pagina

 




Torino e il Piemonte protagonisti del Tour de France 2024

Nel Tour de France 2024 Torino e il Piemonte ricopriranno un ruolo da protagonista: il 1° luglio i corridori partiti da Piacenza taglieranno il traguardo nella città della Mole. Per la tappa successiva del 2 luglio, di ritorno in Francia, la partenza da Pinerolo rappresenta una candidatura più che concreta.

 

La presentazione è avvenuta questa mattina nella Sala Grande di Palazzo Madama a Torino, alla presenza del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, del sindaco di Torino Stefano Lo Russo e del direttore generale del Tour de France Christian Prudhomme.

In una sala gremita presenti anche molte autorità e sindaci dei territori interessati, il presidente del del Comitato regionale Piemonte della Federazione ciclistica italiana, Massimo Rosso, il patron della candidatura per la tappa di Pinerolo Elvio Chiatellino, oltre a Faustino Coppi, figlio del grande Fausto Coppi, e i campioni Davide Cassani Franco Balmamion. 

Presenti anche il vicepresidente della Regione Fabio Carosso e gli assessori regionali allo Sport Fabrizio Ricca, al Turismo Vittoria Poggio e all’Agricoltura Marco Protopapa, insieme all’assessore allo Sport, Turismo e Grandi eventi del Comune di Torino Mimmo Carretta. Con loro anche il già presidente della Regione Piemonte ed ex presidente della Lega del Ciclismo Professionistico Enzo Ghigo.

È stato così ufficializzato un percorso che vedrà la corsa ciclistica più importante del mondo per la prima volta iniziare dall’Italia, con la tappa piemontese anticipata dalla Firenze-Rimini e dalla Cesenatico-Bologna.

Nel dettaglio, la carovana passerà da Tortona, con un Gran Premio della Montagna sulla salita del Castello denominata “Cote de Tortone – Fausto Coppi” nel ricordo del grande campione piemontese, poi Alessandria, Nizza Monferrato, Barbaresco, Alba, Sommariva Perno, Carmagnola, Moncalieri e infine Torino.

I velocisti avranno la loro prima possibilità di mettersi in luce lungo un tracciato senza grandi asperità, caratterizzato dalla traversata delle colline di Monferrato Langhe e Roero, con i loro prelibati tartufi e il paesaggio vitivinicolo classificato come patrimonio mondiale dell’Unesco, alcune strade prese in prestito dalla Milano-Sanremo e molto altro ancora. Lo scenario sarà senz’altro superbo, ma le eventuali fughe avranno difficoltà a stare lontane ed evitare uno sprint di gruppo.

È un evento storico – ha affermato il presidente Cirio – a cui Comune e Regione hanno lavorato insieme fin dall’inizio e che è nato dalla volontà di dimostrare che Torino e il Piemonte amano gli eventi sportivi e che gli eventi sportivi sono un valore, perché creano posti di lavoro e rappresentano una ricchezza sul piano economico e comunicativo. Ma il Tour viene in Italia soprattutto per le persone, per celebrare un grande campione come Fausto Coppi che sarà ricordato nella sua Tortona, e attraverserà terre d’eccezione come le nostre colline Unesco. Un risultato che premia ancora una volta la capacità di lavorare insieme fra istituzioni e fra pubblico e privato e di fare in modo che non sia un evento solo di un giorno”.

La prima volta in Italia del Tour de France è una grande opportunità di promozione di Torino e del Piemonte – ha sostenuto il sindaco Lo Russo – Un risultato reso possibile dalla collaborazione tra istituzioni e privati, perché non è solo una manifestazione sportiva, il nostro territorio sarà lo sfondo straordinario alla manifestazione sportiva tra le più viste e partecipate al mondo. La Città di Torino, così come con le ATP, organizzerà eventi di avvicinamento al Tour cercando il più ampio coinvolgimento dei torinesi. I grandi eventi sono anche sviluppo del territorio e avvicinamento allo sport”.

Il direttore generale del Tour del France Prudhomme ha quindi rivelato che “è un sogno che si realizza partire dall’Italia, luogo di paesaggi magnifici, ma anche terra di campioni che hanno fatto la leggenda del ciclismo, che è uno sport che guarda davanti a sé l’avvenire, ma che rispetta la sua storia e i suoi campioni. Per questo siamo qui, perché le nostre radici sono comuni e perché lo sport e il ciclismo avvicinano le persone. C’è un grande legame di sport fra Italia e Francia, fra Piemonte e Francia, fra Torino e Francia, un legame che ora si rinnova e rafforza”.