Sportello anti-usura Al via in CCIAA Torino il nuovo servizio gratuito di ascolto e accompagnamento

 

Il servizio, riservato agli imprenditori, è gratuito e riservato.

 

Siamo i primi in Piemonte ad attivare questo Sportello per le imprese, per fronteggiare un problema sempre più ricorrente e invasivo soprattutto a seguito della crisi pandemica– spiega Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di Torino. – Con questo servizio vogliamo garantire un punto di ascolto riservato e competente per valutare insieme all’imprenditore le soluzioni percorribili di fronte ad un sovraindebitamento e prevenire così il ricorso a forme di finanziamento illecite”.

 

Il servizio è accessibile on line sulla pagina è sufficiente compilare un modulo in cui indicare il settore di attività e un numero telefonico. Non si richiede di inserire né un nominativo né la denominazione dell’azienda.

 

 

Le Associazioni di categoria che contribuiscono al progetto mettendo a disposizione gratuitamente un proprio esperto facilitatore sono Confagricoltura Torino, Coldiretti Torino, CNA, Confartigianato Torino, Casartigiani, Confesercenti Torino, Ascom Torino, Confcooperative Piemonte Nord, Collegio Costruttori Edili, Unione Industriale Torino, API Torino, Confindustria Canavese. I facilitatori intervengono a rotazione sulla base del settore di appartenenza.

 

Lo Sportello anti-usura della Camera di commercio di Torino è riservato agli imprenditori. Per i privati cittadini in difficoltà finanziarie sono attivi i servizi delle Fondazioni anti-usura torinesi:




Giuseppe Altare confermato presidente di Confartigianato Cuneo – Zona di Dogliani

Proseguono le Assemblee degli Associati delle Zone di Confartigianato Cuneo, primo “passo” dell’iter di riunioni elettive propedeutiche al rinnovo dei Dirigenti Artigiani.
Nelle votazioni per la Zona di Dogliani, svoltesi il 4 e 5 giugno, in seguito all’Assemblea degli Associati – organizzata il 3 giugno in modalità “on-line” – è stata confermato quale presidente di Zona Giuseppe Altare (titolare dell’omonima falegnameria di Dogliani).

Sarà affiancato dal vicepresidente vicario Ugo Arnulfo (Officine Arnulfo di Dogliani, anche vicepresidente nazionale della Categoria Carpenteria Meccanica di Confartigianato) e dal vicepresidente Gianfranco Cerri (Cerri Impianti di Dogliani).

«Ringrazio gli imprenditori – commenta Altare – per la fiducia accordatami e mi impegno ad affrontare con entusiasmo e dedizione questo ruolo, importate collettore tra le esigenze e le problematiche delle imprese del territorio. Con i miei vicepresidenti e con i futuri rappresentanti zonali di categoria ci impegneremo a proseguire il percorso di attività e iniziative in favore del comparto artigiano locale».

Durante l’Assemblea, il vicepresidente vicario Ugo Arnulfo è anche intervenuto nella sua veste di Sindaco di Dogliani, e ha fatto un riferimento all’importanza dell’impegno e della partecipazione – in ambito amministrativo e associativo – per far crescere società e territorio locali.

Nell’ambito delle votazioni sono stati anche eletti i delegati zonali dei “Gruppi di opinione”. Per il Movimento Donne Impresa elette Mirella Marenco (delegata) e Marinella Tomatis. Per il Movimento Giovani Imprenditori eletto Matteo Agosto (delegato).

Prossimo “step”, propedeutico alla formazione del Consiglio della Zona di Dogliani, sarà l’elezione dei rappresentanti zonali di categoria, che avverrà in modalità on-line, attraverso una piattaforma web dedicata.

«Con il proseguire delle Assemblee zonali – ha concluso il presidente territoriale Luca Crosetto – continua un importante processo di democrazia, che esprime al meglio la trasparenza del nostro Sistema e dà valore alla partecipazione e all’impegno dei tanti imprenditori che mettono a disposizione della nostra Associazione competenze, passione e orgoglio di rappresentare l’artigianato e le PMI cuneesi».

 

 




Il contagio in Piemonte è condizionato dalla vicinanza con la Lombardia

In un’intervista pubblicata oggi da La Stampa il presidente Alberto Cirio afferma che “da quanto ci dicono medici e scienziati sul nostro territorio il contagio è condizionato cronologicamente e geograficamente dalla vicinanza con la Lombardia.

Non è un caso che province di confine come Alessandria abbiano dei dati sull’epidemia molto più alti rispetto ad altre aree ad ovest del Piemonte; è evidente che siamo indietro di una settimana rispetto alla Lombardia, ma anche ad altre regioni. È normale che i numeri calino in modo più graduale, però registriamo già un dato positivo sulle terapie intensive, sono diminuiti gli accessi ai pronto soccorso e sta aumentando il numero dei guariti. Qui il contagio è iniziato dopo e finirà dopo”.

Il presidente fa anche presente che “la gestione è stata immediata e tempestiva. A 24 ore dal caso di Codogno ho istituito un’Unità di Crisi, una settimana prima che il Governo lo chiedesse a tutti in modo ufficiale il 4 marzo. Siamo anche stati i primi a montare le tende per i triage fuori dagli ospedali, ad autoprodurre mascherine e reagenti per i tamponi e a creare protocolli per l’autocertificazione dei dispositivi di protezione fatti in Piemonte”.

Infine, rileva che nella prima fase di partenza “l’Unità di Crisi ha dovuto scontare le difficoltà strutturali del sistema sanitario regionale. Prima tra tutte la carenza di laboratori per eseguire i tamponi, che erano rimasti solo due. La sanità che mi è stata consegnata pochi mesi fa da chi l’aveva governata negli ultimi 5 anni aveva l’eccellenza degli ospedali, ma un pressoché completo abbandono della medicina territoriale”.