Innovation block: in centro città il quartiere delle imprese del futuro

Digitale, servizi innovativi, tecnologie di ultima generazione, imprenditorialità, impatto sociale, eventi e manifestazioni, tanti elementi tutti riuniti in un’unica casa, articolata in più ambienti e per questo più spaziosa e moderna, grazie all’ingente investimento previsto dalla Camera di commercio di Torino (oltre 25 milioni) per il rilancio delle proprie sedi.

Si chiama innovation block e diventerà l’area di sperimentazione innovativa messa a disposizione dalla Camera di commercio per tutte le imprese torinesi e la comunità cittadina e regionale, grazie alla fortunata contiguità – praticamente in un unico isolato intorno a piazzale Valdo Fusi – di tutti gli edifici storici oggetto dell’importante investimento.

Un raggruppamento non solo di spazi e di sedi, ma soprattutto di idee e servizi sempre più innovativi e digitali pensati per tutte le imprese e i cittadini – spiega Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio Torino. – Questo l’obiettivo dell’importante investimento che l’ente camerale, confermando la sua missione di motore di sviluppo del territorio, mette in campo per realizzare nei prossimi anni un vero e proprio quartiere dell’innovazione e dell’impatto sociale, in un’area collocata strategicamente al centro della città e totalmente riprogettata a servizio di tutti”.

Gli edifici, oggetto di un complesso intervento di riqualificazione e rigenerazione, avranno molteplici funzioni: dai servizi per l’imprenditoria e imprenditorialità sociale alle attività di attrazione e aggregazione di pmi, dai progetti di sviluppo del digitale più innovativo all’organizzazione di grandi eventi e congressi per la città. Il tutto possibile anche grazie alla forte collaborazione con le altre istituzioni coinvolte nel processo di rilancio del nostro territorio, in primis Città di Torino e Regione Piemonte, in un lavoro congiunto sui temi dell’innovazione, dell’inclusione, del turismo, delle competenze e della digitalizzazione.

Secondo il Sindaco di Torino Stefano Lo Russo: “L’innovazione tecnologica sta cambiando la qualità del nostro vivere quotidiano e questo passa da principi fondamentali, come il trasferimento di conoscenza e l’applicazione di nuovi materiali e allestimenti. Accogliamo quindi con favore l’investimento realizzato dalla Camera di commercio perché in linea con la strategia della Città che punta alla riqualificazione degli edifici esistenti, adattandoli alle nuove esigenze ambientali e di sostenibilità, arricchendoli inoltre con nuove soluzioni digitali utili per i cittadini e le imprese. Piazzale Valdo Fusi potrà così diventare la prima e la più tecnologica parte delle città. Le ricadute saranno dirette sui servizi offerti e si apriranno nuove opportunità di semplificazione”.

Torino e il Piemonte continuano a investire sul proprio sviluppo urbano e produttivo forti di un dna che unisce proprio storia e innovazione – sottolineano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alle Attività produttive Andrea Tronzano -. L’Innovation Block rappresenta poi un altro tassello strategico sulla mappa della Torino che si trasforma, perché affianca ai progetti della Città dell’Aerospazio e del Manufacturing Technology and Competence Center un terzo polo dedicato alle imprese e all’eccellenza della ricerca, in questo caso nel cuore del centro storico della città”.




Confartigianato Cuneo prosegue gli incontri con i sindaci cuneesi a sei mesi dalla loro elezione.

Continuando nel percorso avviato nelle scorse settimane, Confartigianato Imprese Cuneo ha incontrato gli altri tre sindaci eletti nella tornata dell’autunno scorso: Roberta Robbione sindaca di Borgo San Dalmazzo, Luca Robaldo sindaco di Mondovì nonché presidente della Provincia, Patrizia Manassero sindaca di Cuneo. I tre primi cittadini hanno accettato di onorare la promessa con la quale avevano concluso il loro incontro elettorale con l’Associazione: in caso di elezione, programmare un incontro a distanza di sei mesi con i vertici associativi per fare il punto sulle iniziative avviate e sulle problematiche del territorio, con un occhio di riguardo rivolto al mondo produttivo.

All’appuntamento, svoltosi nella sede provinciale di Confartigianato, erano presenti il presidente di Confartigianato Imprese Cuneo Luca Crosetto accompagnato dai presidenti zonali di Borgo San Dalmazzo Katia Manassero, di Mondovì Davide Sciandra e di Cuneo Valerio Romana.

«Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti. – ha dichiarato il presidente Crosetto – I sindaci si sono dimostrati molto collaborativi nel confronto, dichiarando la loro piena disponibilità a rafforzare le sinergie già esistenti con la nostra realtà per favorire crescita e sviluppo del territorio e delle sue attività imprenditoriali. L’incontro ha offerto anche l’opportunità di fare il punto sul work in progress dell’attività comunale, andando a verificare lo stato dell’arte di alcune iniziative orientate ad un fattivo sostegno a comunità ed imprese in un frangente ancora piuttosto turbolento».

I sindaci sono stati sollecitati con alcune domande a spiegare la loro posizione sui diversi problemi cittadini attraverso un’intervista realizzata e programmata in streaming dal quotidiano on line Targatocn.

Tra i temi sottoposti, il caro energia e carburante che sta mettendo in ginocchio cittadini ed imprese e la conseguente necessità di un intervento di calmierazione dei tributi comunali, l’impegno a guardare a nuove iniziative sostenibili come le nascenti comunità energetiche, la rivitalizzazione della vita culturale e turistica dei due territori anche attraverso una maggiore valorizzazione della collaborazione con Confartigianato Cuneo, ed infine un giudizio personale sull’esperienza di primo cittadino.

Per ognuno poi, sono stati affrontate problematiche più specifiche: per Borgo San Dalmazzo la questione tuttora in pieno dibattito riguardante la realizzazione del biodigestore, per il quale sono previsti finanziamenti dal PNRR di 13 milioni di euro, per Mondovì l’installazione dei cartelli luminosi riferiti all’applicazione delle nuove normative antismog che stanno creando gravi difficoltà alle imprese artigiane, per Cuneo i progetti di sostegno all’economia locale attraverso il Distretto Urbano del Commercio, l’immagine di Cuneo come capitale della cultura, della gastronomia di qualità e punto di riferimento dei territori montani e l’intensificazione dello scambio economico –culturale con la vicina Francia.




Nuovo look per la CCIAA Cuneo, partono i lavoro di riqualificazione

Dopo l’approvazione del piano regolatore della città, datato 1912, il sogno, cullato per anni, di una nuova sede mosse i primi passi verso la realizzazione quando dal Ministero dell’Economia nazionale arrivò l’autorizzazione a procedere. Si individuò l’area in una superficie all’angolo tra le vie Emanuele Filiberto e Antonio Toselli, in posizione strategica, confinante con il terreno prescelto per la costruzione del palazzo della Banca d’Italia, previsto sullo spazio lungo la direttrice di corso Nizza, già occupato dalle tre palazzine della banca Cassin – Beltrami – Beltrandi. Quasi cento anni fa, il 5 agosto del 1923, il Consiglio camerale deliberò la costruzione della nuova sede ipotizzando una spesa valutata in 664.000 lire. Il progettista, il geom. Camia di Dogliani, consigliere camerale, regalò il progetto alla Camera di commercio e il 19 marzo del 1925 venne posta e benedetta la prima pietra dell’edificio neoclassico che seppe resistere all’imperante moda razionalista dell’epoca. L’edificio venne inaugurato nel 1926. Da allora, nel corso di quasi cento anni, decine di migliaia di imprese hanno frequentato le sale, percorso le scale, attraversato i corridoi di quella che è diventata la loro casa e nell’edificio di Via Emanuele Filiberto hanno dato il via alla loro attività professionale.

Dopo quasi cento anni di storia il palazzo della Camera di commercio necessita di un’opera di restyling in modo da presentarsi all’appuntamento del centenario, nel 2026, in ottima forma, pronta a soddisfare le nuove esigenze delle imprese, principali beneficiarie di questo progetto di ammodernamento.

Abbiamo deciso di investire in modo significativo sul nostro importante patrimonio immobiliare rispettandone le caratteristiche architettoniche, coniugandole con l’attivazione delle più avanzate tecnologie – afferma il Presidente Mauro GolaIl nostro palazzo è vicino ai cento anni di età e necessita di un adeguato intervento di restauro e riqualificazione tale da renderlo sempre più performante e pronto ad accogliere le esigenze del personale e delle imprese. La realizzazione del Salone del Futuro, prevista per l’inizio dell’estate, sarà la prima di una lunga serie di opere che in modo organico cambierà in positivo il volto della storica sede di Via Emanuele Filiberto, rendendola più innovativa, digitale e sostenibile.”

Il programma da realizzare nell’arco di un biennio, prevede una serie articolata e omogenea di interventi volti a dare un look moderno, innovativo e funzionale alla sede, pur conservandone e rispettandone le caratteristiche architettoniche che ne fanno uno degli immobili pubblici di maggior pregio presenti in città. I temi dell’efficientamento energetico e della sostenibilità, che hanno guidato negli anni scorsi sia la ristrutturazione del Palazzo di Tetto Sottile sia il passaggio al teleriscaldamento saranno centrali per tutti gli interventi previsti.

Tutti i locali destinati agli incontri pubblici saranno arredati e allestiti in modo moderno e funzionale in modo da farli diventare sempre più smart e adatti alle nuove esigenze di connettività, accelerate dalla pandemia.

Si parte in questi giorni con i lavori edili relativi agli uffici destinati al front-office che diventeranno il “Salone del Futuro”. Il locale sarà totalmente ripensato e progettato per declinare e accogliere le nuove esigenze della Camera di commercio in termini sia edilizi sia tecnologici, col preciso obiettivo di avvicinare l’operatore all’utente, creando spazi di accoglienza moderni e funzionali, aumentando le condizioni di benessere all’interno dell’edificio sia per il pubblico fruitore dei servizi che per i dipendenti. L’ufficio sarà completamente rinnovato e innovato, diventerà più luminoso e confortevole e garantirà la fruizione di spazi interni ospitali e innovativi, in linea con i parametri di confort ambientale e le nuove esigenze di innovazione tecnologica.

La progettazione e la direzione dei lavori del “Salone del Futuro” sono state affidate all’Arch. Flavio Bruna di Cuneo, il progetto e la Direzione Operativa degli Impianti all’Ing. Guido Vacchino dello Studio Mcm Ingegneria di Grugliasco, l’impresa che si è aggiudicata i lavori assegnati con procedura negoziata è la Giuggia Costruzioni srl di Villanova Mondovì. L’importo dei lavori è di 413.040,55 euro + Iva a cui vanno aggiunti oneri per la sicurezza pari a 7.434,62 euro + Iva.




Confagricoltura Piemonte, Allasia: “Accendiamo le luci su un 2023 ancora incerto”

Dal dopoguerra, non si ricorda un anno così difficile per l’agricoltura come il 2022 e il 2023 si aprirà con molte incertezze, complice il delicato momento geopolitico ed economico che stiamo vivendo”. Lo ha detto il presidente di Confagricoltura Piemonte Enrico Allasia esaminando le criticità che riguardano il settore in questo particolare momento storico: dai mutamenti climatici alla food security, dall’Europa alla Politica agricola comunitaria, dalla legge di bilancio al cuneo fiscale, dal caro energia e fertilizzanti alla proroga della moratoria dei prestiti per dare liquidità alle imprese.

Il settore primario può crescere ancora, ma se non mettiamo in campo alcune misure urgenti sull’esempio di quanto hanno fatto altri governi in Europa, noi Italiani rischiamo più degli altri” ha proseguito Allasia, auspicando una frenata della spirale inflazionistica che sta mettendo a dura prova l’agricoltura piemontese.

In Piemonte, infatti, prosegue il calo delle imprese agricole, che negli ultimi cinque anni ha fatto registrare una contrazione di circa il 13%, passando dalle 46.667 unità del 2018 alle 40.866 di quest’anno. Rimane purtroppo stabile il numero dei giovani agricoltori, titolari del 14% delle aziende (n 6.041) censite in Regione, sintomo che non è applicata una politica sufficientemente favorevole all’insediamento degli Under 40. Si palesa quindi il serio rischio di interrompere un ricambio generazionale in grado di far eccellere nei prossimi anni, con innovazioni e nuove mentalità, il settore.

 

Occorre tornare a pianificare e ripensare il modello agricolo alla luce di quanto sta accadendo, attuare un piano strategico per rafforzare le filiere italiane, considerando il fatto che l’Italia riveste e dovrà rivestire ruoli sempre più importanti nei rapporti con il Bacino del Mediterraneo” ha concluso il presidente di Confagricoltura Piemonte, imprenditore del cuneese impegnato nella promozione del territorio attraverso una campagna di informazione trasparente e coerente con la storia e le tradizioni della terra.

L’export complessivo della Regione è cresciuto del 18,1% (+14,5% l’agroalimentare) nei primi 9 mesi del 2022, per un valore di circa 49.9 miliardi di euro in più: dati che posizionano il Piemonte sul quarto gradino della classifica delle Regioni italiane esportatrici.

Continuare a sostenere l’eccellenza delle nostre produzioni è una priorità: internazionalizzazione, digitalizzazione e precision farming sono i segreti per un’economia competitiva e per far prosperare l’intero territorio” ha affermato il direttore di Confagricoltura Piemonte Lella Bassignana, ricordando che è necessaria una tutela delle produzioni del “#madeinpiemonte” e di tutti i settori.

In ultima battuta, l’Organizzazione degli imprenditori agricoli torna a ribadire l’importanza di riportare sotto controllo la popolazione dei cinghiali selvatici, primo vettore di trasmissione della PSA (Peste Suina Africana), per evitare di affossare ulteriormente la suinicoltura regionale, comparto caratterizzato da 1.400 aziende che allevano 1,4 milioni di capi. La diffusione del virus ha spinto vari Paesi a limitare, e in alcuni casi a vietare, spesso ai fini speculativi, l’import di prodotti italiani derivati da carni suine. Stante questa situazione, l’emendamento sulle misure di contenimento della comunità di cinghiali in Italia approvato dalla commissione Bilancio della Camera è stato accolto favorevolmente dalla Confederazione. Altresì, la decisione del governo di procedere con un programma di abbattimenti la cui realizzazione sarà competenza del Comando unità per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare dei Carabinieri, risponde alle richieste avanzate da tempo.




La CCIAA di Cuneo sempre più aperta alle imprese

La Camera di commercio di Cuneo ha messo al centro della propria politica gestionale la qualificazione e il miglioramento degli standard di qualità e di efficienza dei servizi per le imprese.

A partire da lunedì 2 gennaio 2023, in via sperimentale, l’orario di apertura al pubblico delle sedi di Cuneo e di Alba sarà ampliato e riorganizzato in modo da consentire all’utenza di usufruire in alcuni giorni della settimana di un orario continuato che consenta l’accesso anche durante la pausa pranzo e, nella giornata di mercoledì, di un orario prolungato che preveda l’apertura sino alle ore 17,30.

In quest’ottica abbiamo deciso di aumentare l’orario di apertura, non solo degli sportelli di front office ma dell’intera Istituzione camerale”.

La riorganizzazione avviata è frutto della volontà di reinterpretare le esigenze dell’imprenditoria locale, cercando di dare risposte adeguate e incisive alle richieste delle imprese e dei professionisti, consapevoli che l’accompagnamento alla digitalizzazione e all’utilizzo dei servizi telematici presuppone una fase iniziale di affiancamento che necessariamente deve avvenire in presenza.

”.

Il nuovo orario di apertura interesserà le sedi di Cuneo e di Alba:

Lunedì 8.30 – 15.30 orario continuato
Martedì 8.30 – 13.30
Mercoledì 8.30 – 12.30 / 14.30 – 17.30
Giovedì 8.30 – 15.30 orario continuato
Venerdì 8.30 – 12.30

Gli uffici di Mondovì e Saluzzo proseguiranno con l’attuale configurazione.

L’efficacia e il gradimento dei nuovi orari saranno monitorati nel prossimo semestre.




Torino e il Piemonte protagonisti del Tour de France 2024

Nel Tour de France 2024 Torino e il Piemonte ricopriranno un ruolo da protagonista: il 1° luglio i corridori partiti da Piacenza taglieranno il traguardo nella città della Mole. Per la tappa successiva del 2 luglio, di ritorno in Francia, la partenza da Pinerolo rappresenta una candidatura più che concreta.

 

La presentazione è avvenuta questa mattina nella Sala Grande di Palazzo Madama a Torino, alla presenza del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, del sindaco di Torino Stefano Lo Russo e del direttore generale del Tour de France Christian Prudhomme.

In una sala gremita presenti anche molte autorità e sindaci dei territori interessati, il presidente del del Comitato regionale Piemonte della Federazione ciclistica italiana, Massimo Rosso, il patron della candidatura per la tappa di Pinerolo Elvio Chiatellino, oltre a Faustino Coppi, figlio del grande Fausto Coppi, e i campioni Davide Cassani Franco Balmamion. 

Presenti anche il vicepresidente della Regione Fabio Carosso e gli assessori regionali allo Sport Fabrizio Ricca, al Turismo Vittoria Poggio e all’Agricoltura Marco Protopapa, insieme all’assessore allo Sport, Turismo e Grandi eventi del Comune di Torino Mimmo Carretta. Con loro anche il già presidente della Regione Piemonte ed ex presidente della Lega del Ciclismo Professionistico Enzo Ghigo.

È stato così ufficializzato un percorso che vedrà la corsa ciclistica più importante del mondo per la prima volta iniziare dall’Italia, con la tappa piemontese anticipata dalla Firenze-Rimini e dalla Cesenatico-Bologna.

Nel dettaglio, la carovana passerà da Tortona, con un Gran Premio della Montagna sulla salita del Castello denominata “Cote de Tortone – Fausto Coppi” nel ricordo del grande campione piemontese, poi Alessandria, Nizza Monferrato, Barbaresco, Alba, Sommariva Perno, Carmagnola, Moncalieri e infine Torino.

I velocisti avranno la loro prima possibilità di mettersi in luce lungo un tracciato senza grandi asperità, caratterizzato dalla traversata delle colline di Monferrato Langhe e Roero, con i loro prelibati tartufi e il paesaggio vitivinicolo classificato come patrimonio mondiale dell’Unesco, alcune strade prese in prestito dalla Milano-Sanremo e molto altro ancora. Lo scenario sarà senz’altro superbo, ma le eventuali fughe avranno difficoltà a stare lontane ed evitare uno sprint di gruppo.

È un evento storico – ha affermato il presidente Cirio – a cui Comune e Regione hanno lavorato insieme fin dall’inizio e che è nato dalla volontà di dimostrare che Torino e il Piemonte amano gli eventi sportivi e che gli eventi sportivi sono un valore, perché creano posti di lavoro e rappresentano una ricchezza sul piano economico e comunicativo. Ma il Tour viene in Italia soprattutto per le persone, per celebrare un grande campione come Fausto Coppi che sarà ricordato nella sua Tortona, e attraverserà terre d’eccezione come le nostre colline Unesco. Un risultato che premia ancora una volta la capacità di lavorare insieme fra istituzioni e fra pubblico e privato e di fare in modo che non sia un evento solo di un giorno”.

La prima volta in Italia del Tour de France è una grande opportunità di promozione di Torino e del Piemonte – ha sostenuto il sindaco Lo Russo – Un risultato reso possibile dalla collaborazione tra istituzioni e privati, perché non è solo una manifestazione sportiva, il nostro territorio sarà lo sfondo straordinario alla manifestazione sportiva tra le più viste e partecipate al mondo. La Città di Torino, così come con le ATP, organizzerà eventi di avvicinamento al Tour cercando il più ampio coinvolgimento dei torinesi. I grandi eventi sono anche sviluppo del territorio e avvicinamento allo sport”.

Il direttore generale del Tour del France Prudhomme ha quindi rivelato che “è un sogno che si realizza partire dall’Italia, luogo di paesaggi magnifici, ma anche terra di campioni che hanno fatto la leggenda del ciclismo, che è uno sport che guarda davanti a sé l’avvenire, ma che rispetta la sua storia e i suoi campioni. Per questo siamo qui, perché le nostre radici sono comuni e perché lo sport e il ciclismo avvicinano le persone. C’è un grande legame di sport fra Italia e Francia, fra Piemonte e Francia, fra Torino e Francia, un legame che ora si rinnova e rafforza”.

 




Cinghiali, bene le misure di contenimento

Confagricoltura Alessandria accoglie con favore l’emendamento sulle misure di contenimento della popolazione di cinghiali in Italia. “La decisione del Governo di procedere con un programma di abbattimenti, la cui realizzazione sarà competenza del Comando unità per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare dei Carabinieri, risponde alle richieste di porre un freno alla diffusione della specie selvatica e va nella direzione auspicata”, commenta il presidente di Confagricoltura Alessandria, Paola Sacco.
La proliferazione incontrollata di questi animali non è solo una minaccia per le attività agricole e per l’incolumità dei cittadini, come Confagricoltura Alessandria evidenzia da anni, ma è anche il principale viatico del virus della Peste suina africana (Psa), fonte di preoccupazione per l’intera filiera suinicola italiana contro cui la nostra provincia si trova a dover ‘combatte’ da circa un anno.

L’Organizzazione degli imprenditori agricoli comprende e condivide quindi la ratio alla base della decisione di estendere gli abbattimenti alle aree protette e urbane, anche nei periodi di silenzio venatorio e di divieto di caccia. La diffusione senza controllo della specie, ormai presente in molte città italiane, impone interventi di carattere emergenziale. Confagricoltura giudica positivamente anche il possibile coinvolgimento delle guardie venatorie, dei cacciatori riconosciuti, e degli agenti delle Polizie locali e provinciali con apposita licenza.

La garanzia sulla sicurezza pubblica e sulla liceità e regolarità degli abbattimenti è garantita dalla competenza affidata all’Arma dei Carabinieri.
Positiva, infine, anche la visione di lunga durata che ha l’emendamento con la previsione di un Piano straordinario quinquennale di gestione e contenimento della fauna selvatica.
Riportare sotto controllo la diffusione di cinghiali selvatici vuol dire porre un freno alla diffusione della Psa, causa di gravi danni agli allevamenti suinicoli, poiché vari Paesi hanno limitato e, in alcuni casi, vietato l’import di prodotti italiani derivati da carni suine.
Ci auguriamo che questo provvedimento a livello nazionale vada di pari passo con il completamento della recinzione per il contenimento dei cinghiali e della diffusione della Psa nell’alessandrino poiché è condizione essenziale per la ripresa della caccia anche nelle aree oggi classificate come zone rosse”, è il commento di Paola Sacco.

Un plauso e un ringraziamento da parte della presidente di Confagricoltura Alessandria, inoltre, ai parlamentari alessandrini Riccardo Molinari (Lega) e Federico Fornaro (Leu) per l’impegno profuso nel portare avanti le istanze del territorio: “Auspichiamo che i due emendamenti proposti, rispettivamente per il sostegno delle aziende faunistico venatorie dell’Alessandrino che non hanno potuto lavorare per lo stop all’attività venatoria causato dalla Peste suina africana (Psa) e sui contributi alle aziende vitivinicole per sostituire le piante colpite da flavescenza dorata, possano essere approvati definitivamente in aula”.




Torino. Artigiano in mostra, ciclo di eventi dedicati all’artigianato e al design

In collaborazione con l’Associazione Commercianti Balon, la Circoscrizione 7 promuove la seconda edizione di un ciclo di eventi dedicati all’artigianato e al design.

Si intitola “In the making” il progetto promosso dal coordinatore alla Commissione Lavoro e Commercio, Jasch Ninni, e dalla coordinatrice alla Sottocommissione Artigianato Design, Maurizia Cabbia, che riserverà lo spazio del Cortile del Maglio nel quartiere di Borgo Dora, alle maestranze artigiane e ai piccoli imprenditori del Made in Italy.

In occasione del Natale il cortile sarà animato, sia dagli espositori che metteranno in mostra il proprio savoir-faire nel corso di eventi di “show making”, sia dai produttori delle eccellenze artigiane del territorio.

Un vero “Market di bellezze Made in Italy” che affiancherà il consueto percorso di shopping del Gran Balon, in programma domenica 18 dicembre, alla scoperta di prodotti di eccellente qualità concepiti e realizzati per durare nel tempo; dall’abbigliamento all’accessorio, dal complemento d’arredo alle ceramiche, dalla lavorazione del vetro al restauro, dal gioiello all’illustrazione.

Gli abili gesti artigianali, lo spirito creativo e i prodotti ricercati, saranno in esposizione e in vendita al pubblico per tutta la giornata, dalle 10 alle 18.

Un format creativo che vuole sottolineare la presenza di un settore importante del territorio, da conoscere, riscoprire e supportare – spiegano i promotori Cabbia e Ninni – Dopo il successo della prima edizione che si è svolta lo scorso ottobre in corso Belgio, la seconda tappa al Cortile del Maglio prosegue come espressione di un percorso che intende ripetersi sul territorio della Circoscrizione 7, attivando un concetto fondamentale, ma spesso dimenticato: la necessità di animare i quartieri meno centrali, trasformando Torino in una città policentrica, anche grazie a progetti volti a supportare un settore creativo in fermento che abbraccia discipline legate all’artigianato, all’arte e al design”.




La Zona di Carrù di Confartigianato Cuneo ha premiato la “Fedeltà Associativa”

«La sostenibilità – creditizia, ambientale, della mobilità – è un tema di “visione” che sempre più accompagnerà lo sviluppo delle nostre aziende, anche le piccole e medie imprese artigiane, proiettate con fiducia verso le sfide del futuro».

Questa, in sintesi, la fotografia della “sostenibilità” declinata nei vari aspetti interessanti l’attività delle imprese artigiane ed emersa nell’ambito di una tavola rotonda organizzata da Confartigianato Cuneo durante la tradizionale cerimonia di consegna dei riconoscimenti della “Fedeltà Associativa” della Zona di Carrù, tenutasi lo scorso 26 novembre, presso il Teatro “F.lli Vacchetti”.

In apertura, i saluti istituzionali del Sindaco di Carrù Nicola Schellino e del presidente di Zona Enzo Pollano, affiancato dai vicepresidenti zonali Claudio Ballauri e Luca Boffa.

Poi l’intervento del presidente territoriale Luca Crosetto, presente all’evento con i vicepresidenti Daniela Balestra e Michele Quaglia, il quale ha tracciato i contorni dello scenario nel quale si stanno muovendo oggigiorno le imprese artigiane, rammentando l’impegno della Confartigianato a fianco delle stesse e rimarcando come la cerimonia di consegna dei riconoscimenti sia «un appuntamento importante, che sottolinea l’operosità e la capacità degli imprenditori artigiani. Un’occasione, inoltre, per confrontarsi sulla situazione economica del nostro territorio. Il sistema produttivo del nostro Paese, che si fonda proprio sulle piccole e medie imprese, in questo periodo viene messo a dura prova dal succedersi delle crisi: economica, sanitaria, politica ed infine energetica. Per riacquistare maggiore fiducia nel futuro c’è urgente bisogno di segnali concreti da parte delle istituzioni, affinché le imprese possano orientarsi sempre più verso ragionamenti di innovazione e sostenibilità».

Michele Quaglia, vicepresidente territoriale di Confartigianato Cuneo e rappresentante provinciale degli Autoriparatori.

«È stato un appuntamento importante per la nostra Zona, – ha dichiarato il presidente zonale Enzo Pollano – che ha sottolineato l’operosità e la capacità degli artigiani carrucesi. Si è trattato inoltre di un’occasione per confrontarsi sulla situazione economica del nostro territorio. Non dimentichiamo, inoltre, che questi eventi rappresentano anche un piacevole momento di aggregazione e di riconoscimento dell’impegno degli artigiani locali che hanno ricevuto l’attesto di “Fedeltà Associativa”».

«L’iniziativa – ha concluso il presidente territoriale Luca Crosetto – ha voluto innanzitutto rendere omaggio a imprenditrici e imprenditori che si riconoscono nei principi della Confartigianato, costituendo la base associativa di quella che è la seconda Associazione in Italia per numero di aderenti. È questo il senso più profondo della “Fedeltà Associativa”: un ringraziamento verso queste imprese che, come baluardi di un’economia sana e vivace, sono un importante presidio del territorio, generando economie e relazioni, dando occupazione e contribuendo allo sviluppo del nostro tessuto sociale».

Insigniti per la “Fedeltà Associativa”

  • Abc arredamenti snc – 35 anni di Fedeltà Associativa – mobilificio/falegnameria – Carrù
  • Capezio Salvatore – 35 anni di Fedeltà Associativa – autocarrozzeria – Carrù
  • Mobili Gasco snc – 35 anni di Fedeltà Associativa – mobilificio/falegnameria – Carrù
  • Gallo Luigi – 45 anni Fedeltà Associativa – intonacatore/edile – Clavesana
  • Artigiani del Ferro sas – 45 anni di Fedeltà Associativa – carpenteria metallica – Magliano Alpi
  • Edilcar srl – 50 anni di Fedeltà Associativa – lavorazione ferro – Carrù
  • Legnami Priola snc – 50 anni di Fedeltà Associativa – segheria – Carrù
  • Massimino Andrea & c snc – 55 anni di Fedeltà Associativa – impianti idrotermosanitari – Carrù
  • Dogliani Claudia – riconoscimento all’imprenditoria femminile artigiana – autonoleggio – Magliano Alpi
  • Bagnasco Luca – riconoscimento all’imprenditoria giovanile artigiana – autoriparazione – Carrù
  • Pollicino Mattia – riconoscimento all’imprenditoria giovanile artigiana– Magliano Alpi
  • Audero Mario – pensionato ANAP (Associazione Nazionale Anziani e Pensionati) – Magliano Alpi



La Zona di Bra di Confartigianato Cuneo ha premiato la “Fedeltà Associativa”

“Le CER sono uno strumento innovativo, attraverso il quale fornire nuova vitalità energetica alle imprese in un contesto di crisi profonda economico, sociale ed ambientale, qual è l’attuale”. Una realtà che stimola la cooperazione tra aziende, cittadini ed istituzioni e porta anche “in dote” una importante capacità attrattiva verso i fondi del PNRR”.
Questa, in sintesi, la fotografia della cosiddetta “Comunità energetica” emersa durante la tradizionale cerimonia di consegna dei riconoscimenti della “Fedeltà Associativa” di Confartigianato Cuneo – Zona di Bra.

L’evento, svoltosi lo scorso 5 novembre presso il ristorante “La Porta delle Langhe” di Cherasco, ha inteso sottolineare il valore dell’imprenditoria locale sul territorio ed il senso di appartenenza all’Associazione da parte del mondo produttivo braidese.

In apertura, i saluti istituzionali dell’assessore alle Attività produttive del comune di Cherasco Umberto Ferrondi, del Sindaco di Bra Gianni Fogliato, del Sen. Giorgio Maria Bergesio, Luigi Capocchia, presidente della zona braidese di Confartigianato Cuneo, affiancato dai vicepresidenti Maurizio Fantino e Paolo Campigotto, nel suo discorso di saluto alla platea ha rammentato l’impegno della Confartigianato a fianco delle imprese e rimarcato come la cerimonia di consegna dei riconoscimenti sia «un appuntamento importante, che sottolinea l’operosità e la capacità degli artigiani braidesi. Un’occasione, inoltre, per confrontarsi sulla situazione economica del nostro territorio. Il sistema produttivo del nostro Paese, che si fonda proprio sulle piccole e medie imprese, in questo periodo viene messo a dura prova dal succedersi delle crisi: economica, sanitaria, politica ed infine energetica. Per riacquistare maggiore fiducia nel futuro c’è urgente bisogno di segnali concreti da parte delle istituzioni, affinché le imprese possano orientarsi sempre più verso ragionamenti di sostenibilità, internazionalizzazione ed innovazione».
A seguire, l’intervento del presidente di Confartigianato Imprese Cuneo Luca Crosetto, il quale ha illustrato in rapida sequenza i servizi e le molteplici iniziative sviluppate da Confartigianato per sostenere le imprese associate nell’affrontare nuovi percorsi verso uno sviluppo innovativo.
Ed è stata la transizione energetica il tema al centro dell’approfondimento, realizzato con il contributo della CCIAA di Cuneo, tenutosi dall’ingegner Sergio Olivero dell’Energy Center del Politecnico di Torino.
«C’è sempre più bisogno di energia pulita, – ha spiegato l’ing. Olivero – accessibile a tutti, condivisa e creata in modo orizzontale. Le comunità energetiche sono la giusta risposta alle necessità di un mondo che va veloce sulla tecnologia ed è però richiamato con forza ad una maggiore salvaguardia dell’ambiente. Con le CER si dà una risposta competitiva al fabbisogno energetico incentivando la nascita di nuovi modelli socioeconomici caratterizzati dalla circolarità».
«Gli eventi della “Fedeltà associativa” rappresentano uno dei momenti d’incontro importanti anche per confrontarsi su problematiche e scenari economici. – ha commentato Luca Crosetto, presidente territoriale di Confartigianato Cuneo – Pur in un frangente di grave crisi su vari fronti, la nostra Associazione invita le imprese a non demordere, ma a guardare con impegno al futuro, investendo su sostenibilità e nuove tecnologie. Il focus sulle Comunità energetiche, rivolto alle aziende artigiane che da sempre compongono l’asse portante del nostro sistema economico, ha voluto quindi essere un chiaro stimolo a guardare avanti con determinazione e spirito collaborativo. C’è poi il significato più profondo di questa premiazione, uno speciale ringraziamento a queste imprese che, come baluardi di un’economia sana e vivace, sono rimaste a presidio del territorio, generando economie e relazioni, dando occupazione e contribuendo allo sviluppo del nostro tessuto sociale. A loro, che rappresentano per le nuove generazioni esempi virtuosi a cui ispirarsi, va la nostra gratitudine e ammirazione».

Elenco premiati

50 ANNI
Scarzello Mario & C. snc – Autotrasporti Conto Terzi – Bra

35 ANNI
Agrò Angelo – Serigrafie – Bra
Bariggi Costanzo – Autotrasporto Conto Terzi – Bra
Carrieri Piero – Autotrasporto Conto Terzi – Bra
Chiesa Renato – Riparazione e vendita cicli e motocicli – Bra
Fogliato Giovanni Bartolomeo – Edili – Ceresole d’Alba
C.M.S. di Verre salvatore & Galatà Antonio s.n.c. – Carpenteria Metallica – Sommariva del Bosco
RG2 di Racca Giacomo e Giuseppe s.n.c. – Edile – Bra
Italtermica s.n.c. – Termoidraulici – Bra
La Meridionale di Cavallaro Loredana & C. s.n.c. – Panificatori – Bra
For Auto Bra s.n.c. – Meccatronica – Bra
Valerioti Pasquale – Edile – Bra

Premio speciale START UP
Larushku Artan – Decoratori – Bra
Myzyri Artur – Decoratori – Bra
Gjoni Zef – Edili – Bra
G.B. Painters di Capriolo Giorgio – Edili – Pocapaglia
Working Service di Pellicone Giuseppe – Procacciatore d’affari Bra

Premio speciale “Artigiani senza confini”
ELCAT SRL – Meccanica e Subfornitura – Sanfrè

Premio speciale Artigian d’Or
Valter Manzone – ex direttore Cnos-Fap – Bra