Capodanno, “Una notte di magia ” per Torino. Masters of magic continua alla Mole Antonelliana

Il festival “Masters of Magic Digital Edition” prosegue con una serata di magia in diretta dalla Mole Antonelliana, sede del Museo Nazionale del Cinema e simbolo della città di Torino, nell’anno dedicato alla settima arte.

Questo luogo ricco di fascino ospiterà i migliori artisti dell’arte magica. Saranno loro i protagonisti di un evento unico e indimenticabile per unire cinema, magia e solidarietà, firmato Masters of Magic, da seguire comodamente da casa. Continua così il cammino iniziato a Capodanno 2020 che ha consacrato, ai piedi della Mole, l’unione dell’arte magica e dell’arte cinematografica.

 

UNA CARTOLINA MAGICA DA TORINO

Per partecipare è sufficiente richiedere la cartolina su nottedimagia che verrà inoltrata via mail e/o spedita gratuitamente a casa degli iscritti e conterrà straordinari segreti che potranno essere scoperti durante lo show. Inoltre, per tutto il 2021, presentando la cartolina si avrà la possibilità di accedere a sconti e promozioni riservate che si possono scoprire su Turismo Torino a questo link

 

PROGRAMMA SPETTACOLO

A presentare la serata sarà Walter Rolfo, con la partecipazione straordinaria di Raul Cremona. La conduzione sarà interattiva per i possessori della cartolina, che potranno realizzare alcuni giochi di prestigio insieme al presentatore. I collegamenti partiranno dal Museo Nazionale del Cinema.

 

Ore 18 – Magic School Academy – Vuoi diventare un vero Prestigiatore? Tre ore di lezioni di magia dedicate bambini e ragazzi con i grandi maestri dell’arte magica Jack Nobile e Skizzo Davide Nicolosi.

 

Ore 21 – Gran Gala di Magia – I più grandi artisti collegati da tutto il Mondo

I performer internazionali daranno vita a un grande show digitale con esibizioni di forte intensità, dove i sogni, di grandi e piccoli, potranno diventare emozionante realtà. I numeri si alterneranno a storie straordinarie e interviste dal vivo e in collegamento per raccontare il legame tra l’arte del cinema e quella dell’illusionismo, tra le quali Jabba “The Greatest Showman”, Andrea Boccia con enigmi, memorabilia, cinema e magia, Raul Cremona e molti altri.

Sarà protagonista della serata anche la solidarietà e ne parleranno il Mago Sales, creatore della Fondazione Mago Sales Onlus, in collegamento dal Museo della Magia di Cherasco (Cn), e grazie a una diretta speciale, l’artista Flip Mattia Bidoli che, attraverso l’arte magica, sta portando ai rifugiati dal campo profughi in Grecia, insieme agli aiuti materiali, tanti sorrisi e tanta speranza.

Tra gli artisti dal mondo, Simon Pierro The iPad Magician, Andrea Paris, vincitore di Tu Si Que Vales, Hyde maestro del Cubo di Rubik e molti altri da tutto il Mondo.

Walter Rolfo condurrà una speciale visita al Museo Nazionale del Cinema, all’interno della Mole Antonelliana.

A fine serata, la cupola della Mole diventerà parte di un prestigio finale.

 

Capodanno -1 ‘Una Notte di Magia’ fa parte del programma Torino Natale Solidale (www.nataleatorino.it) e di Torino Città del Cinema 2020.

 

Lo spettacolo Capodanno -1 ‘Una Notte di Magia’ fa parte del programma Torino Natale Solidale (www.nataleatorino.it) progetto voluto dalla Città di Torino in occasione di queste feste, per favorire una raccolta fondi e restituire ai cittadini l’atmosfera natalizia attraverso azioni concrete in aiuto di chi ha problemi economico sociali. Il bonifico bancario per aiutare chi ha più bisogno deve essere eseguito a favore del Comune di Torino IBAN IT69L0200801033000104431330 – causale ‘Torino Solidale art. 66 dl 18/2020’.

 

 




“Allontanamento zero”, previsto tavolo di lavoro con Cirio

Per districare la matassa del Ddl 64 “Allontanamento zero. Interventi a sostegno della genitorialità e norme per la prevenzione degli allontanamenti”, è stato programmato per il 10 febbraio un incontro tra il presidente della Giunta regionale, Alberto Cirio sulle tematiche della legge in discussione, con le associazioni delle famiglie affidatarie e con alcuni docenti universitari. Al tavolo di lavoro sarà presente anche l’assessore al Welfare Chiara Caucino, che oggi era presente in Commissione Sanità, presieduta da Alessandro Stecco.

I lavori della Quarta sono comunque proseguiti, con l’esposizione degli emendamenti all’art. 1 e precisamente, l’illustrazione di tredici subemendamenti sottoscritti dai consiglieri delle opposizioni, primi firmatari Monica Canalis (Pd) e Marco Grimaldi (Luv), all’emendamento che riscrive il primo articolo della legge (finalità e i principi generali del provvedimento), presentato dalla Giunta.




Giacomini China premiata per le vendite e il successo imprenditoriale

Lo scorso 8 dicembre, nella città cinese di Nanjing, si è tenuto il tradizionale evento China Comfortable Household conference 2021, a cui hanno preso parte le più importanti aziende del settore edile che operano sul mercato Cinese.

Durante l’evento le aziende hanno la possibilità di esporre i propri prodotti e di essere valutate dagli enti organizzatori della manifestazione.

La filiale cinese di Giacomini “Giacomini Heating & Cooling technology” con sede principale a Pechino, ha esposto le soluzioni per la climatizzazione a pavimento e soffitto radiante, ottenendo due importanti riconoscimenti: “Premio per il brand “ e per la “Capacità imprenditoriale sul mercato Cinese”.

Numerosi gli enti promotori del premio:
– China Construction Metal Structure Association Comfortable Home Branch
– China Gas Heating Professional Committee
– China Energy Conservation Association Heat Pump Professional Committee
– China Construction Metal Structure Association Clean Heating Branch
– China Construction Metal Structure Association Radiant Heating and Cooling Committee
– China Construction Metal Structure Association Heating Radiator Committee
-China Construction Metal Structure Association Fresh Air and Water Purification Committee

Compito di queste associazioni è analizzare il mercato, studiare i contenuti tecnologici dei prodotti di settore, capire le tendenze del settore nel breve e medio termine.

La filiale cinese di Giacomini partecipa a questo importante evento dal 2018, ottenendo nel corso delle edizioni la conferma che il proprio prodotto, di valore dal punto di vista tecnologico e costruito interamente in italia, ha un grande potenziale sul mercato asiatico.

 




Deposito unico scorie nucleari, la città metropolitana di Torino sollecita Sogin Spa

La Città Metropolitana di Torino intende ulteriormente sollecitare alla Sogin spa una risposta alle osservazioni alla proposta della Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee e al progetto preliminare per la collocazione del deposito unico nazionale delle scorie nucleari.

L’Ente di area vasta convocherànei prossimi giorni un videoincontro con i parlamentari piemontesi e con i vertici dell’amministrazione regionale, al termine del quale si terrà unaconferenza stampa, per illustrare le ulteriori iniziative volte ad ottenere in tempi certi una risposta alle centinaia di pagine di osservazioni tecniche presentate alla Sogin, che, al momento, non ha consegnato agli Enti locali interessati una serie di documenti tecnici citati nella Carta.

Il timore è che la mancata risposta alle osservazioni sia indicativa del fatto che la scelta del sito in cui collocare il deposito unico nazionale sia già stata fatta.

 




Torino e il Piemonte protagonisti del Tour de France 2024

Nel Tour de France 2024 Torino e il Piemonte ricopriranno un ruolo da protagonista: il 1° luglio i corridori partiti da Piacenza taglieranno il traguardo nella città della Mole. Per la tappa successiva del 2 luglio, di ritorno in Francia, la partenza da Pinerolo rappresenta una candidatura più che concreta.

 

La presentazione è avvenuta questa mattina nella Sala Grande di Palazzo Madama a Torino, alla presenza del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, del sindaco di Torino Stefano Lo Russo e del direttore generale del Tour de France Christian Prudhomme.

In una sala gremita presenti anche molte autorità e sindaci dei territori interessati, il presidente del del Comitato regionale Piemonte della Federazione ciclistica italiana, Massimo Rosso, il patron della candidatura per la tappa di Pinerolo Elvio Chiatellino, oltre a Faustino Coppi, figlio del grande Fausto Coppi, e i campioni Davide Cassani Franco Balmamion. 

Presenti anche il vicepresidente della Regione Fabio Carosso e gli assessori regionali allo Sport Fabrizio Ricca, al Turismo Vittoria Poggio e all’Agricoltura Marco Protopapa, insieme all’assessore allo Sport, Turismo e Grandi eventi del Comune di Torino Mimmo Carretta. Con loro anche il già presidente della Regione Piemonte ed ex presidente della Lega del Ciclismo Professionistico Enzo Ghigo.

È stato così ufficializzato un percorso che vedrà la corsa ciclistica più importante del mondo per la prima volta iniziare dall’Italia, con la tappa piemontese anticipata dalla Firenze-Rimini e dalla Cesenatico-Bologna.

Nel dettaglio, la carovana passerà da Tortona, con un Gran Premio della Montagna sulla salita del Castello denominata “Cote de Tortone – Fausto Coppi” nel ricordo del grande campione piemontese, poi Alessandria, Nizza Monferrato, Barbaresco, Alba, Sommariva Perno, Carmagnola, Moncalieri e infine Torino.

I velocisti avranno la loro prima possibilità di mettersi in luce lungo un tracciato senza grandi asperità, caratterizzato dalla traversata delle colline di Monferrato Langhe e Roero, con i loro prelibati tartufi e il paesaggio vitivinicolo classificato come patrimonio mondiale dell’Unesco, alcune strade prese in prestito dalla Milano-Sanremo e molto altro ancora. Lo scenario sarà senz’altro superbo, ma le eventuali fughe avranno difficoltà a stare lontane ed evitare uno sprint di gruppo.

È un evento storico – ha affermato il presidente Cirio – a cui Comune e Regione hanno lavorato insieme fin dall’inizio e che è nato dalla volontà di dimostrare che Torino e il Piemonte amano gli eventi sportivi e che gli eventi sportivi sono un valore, perché creano posti di lavoro e rappresentano una ricchezza sul piano economico e comunicativo. Ma il Tour viene in Italia soprattutto per le persone, per celebrare un grande campione come Fausto Coppi che sarà ricordato nella sua Tortona, e attraverserà terre d’eccezione come le nostre colline Unesco. Un risultato che premia ancora una volta la capacità di lavorare insieme fra istituzioni e fra pubblico e privato e di fare in modo che non sia un evento solo di un giorno”.

La prima volta in Italia del Tour de France è una grande opportunità di promozione di Torino e del Piemonte – ha sostenuto il sindaco Lo Russo – Un risultato reso possibile dalla collaborazione tra istituzioni e privati, perché non è solo una manifestazione sportiva, il nostro territorio sarà lo sfondo straordinario alla manifestazione sportiva tra le più viste e partecipate al mondo. La Città di Torino, così come con le ATP, organizzerà eventi di avvicinamento al Tour cercando il più ampio coinvolgimento dei torinesi. I grandi eventi sono anche sviluppo del territorio e avvicinamento allo sport”.

Il direttore generale del Tour del France Prudhomme ha quindi rivelato che “è un sogno che si realizza partire dall’Italia, luogo di paesaggi magnifici, ma anche terra di campioni che hanno fatto la leggenda del ciclismo, che è uno sport che guarda davanti a sé l’avvenire, ma che rispetta la sua storia e i suoi campioni. Per questo siamo qui, perché le nostre radici sono comuni e perché lo sport e il ciclismo avvicinano le persone. C’è un grande legame di sport fra Italia e Francia, fra Piemonte e Francia, fra Torino e Francia, un legame che ora si rinnova e rafforza”.

 




Confagricoltura Piemonte: “Senza sostegni aziende frutticole a rischio chiusura”

I prezzi di mercato della frutta non coprono i costi di produzione e il comparto rischia il collasso. Lo denuncia Confagricoltura Piemonte, che illustra i dati di una situazione senza precedenti.

Il costo di produzione di un chilo di mele elaborato dalla Fondazione Agrion, considerando una produzione di 500 quintali per ettaro, è di 41 centesimi.

I costi nella fase di lavorazione, confezionamento e conservazione (vale a dire trasporti, manodopera, energia, imballaggi e manutenzioni), al netto degli ammortamenti, sulla base delle rilevazioni di Assomela – l’associazione dei produttori italiani di mele, che rappresenta circa l’80% della produzione nazionale e il 20% di quella europea – sono di 56 centesimi al chilogrammo (in aumento del 58% rispetto alla campagna precedente).

Sulla base di questi parametri, come spiega il presidente di Confagricoltura Piemonte Enrico Allasia “Il costo totale di un chilo di mele franco magazzino è di 97 centesimi; si tratta di un valore inferiore alla quotazione media all’ingrosso di 80 centesimi, riferita a una delle varietà più diffuse, la Golden delicious, rilevata il 18 ottobre al Caat di Grugliasco, il mercato all’ingrosso di Torino”.

La situazione – evidenzia in una nota Confagricoltura – allarma i frutticoltori. “Il prezzo delle mele alla produzione, nella maggior parte dei casi, non è ancora stato determinato – dichiara Enrico Allasia – e ora, visto l’andamento delle quotazioni all’ingrosso, c’è il timore che a pagare il rincaro dei costi siano i produttori che rappresentano l’anello più debole della filiera”.

Uno scenario non certo positivo che è anche conseguenza del fatto che quest’anno coltivare frutta è stato particolarmente oneroso.

Come evidenzia Confagricoltura Piemonte la siccità e l’aumento dei costi energetici hanno inciso fortemente sui conti delle imprese frutticole, che tra l’altro aspettano ancora la liquidazione per i danni da gelo subiti l’anno scorso. “Il gasolio agricolo, rispetto a un anno fa, è passato da 80 centesimi a 1,23 euro, con un aumento del 53,7% – chiarisce ancora Enrico Allasia – e nello stesso periodo il concime complesso con titolazione 15-15-15 è passato da 670 a 900 euro a tonnellata, con un rincaro del 34%. Per l’energia elettrica l’aumento è da vertigini: ad agosto 2021 eravamo a 21 centesimi al kw/e, mentre ora il prezzo applicato è di 65 centesimi, con un rincaro del 310%. Le imprese hanno fatto sacrifici enormi e sono in difficoltà”.

Confagricoltura Piemonte chiede alle istituzioni interventi strutturali. “Servono aiuti per i maggiori costi produttivi e una moratoria su mutui e prestiti – aggiunge il presidente di Confagricoltura Piemonte – raccordando gli interventi a livello europeo, nazionale e regionale: siamo di fronte a un’emergenza che alimenta dinamiche di mercato sulle quali i produttori agricoli non riescono a incidere”.

 




Primo Maggio, Lo striscione esposto sulla facciata laterale del Municipio di Chieri

Lo striscione esposto sulla facciata laterale del Municipio di Chieri, verso Piazza Dante, come segno di solidarietà e vicinanza alle lavoratrici ed ai lavoratori dell’Ex Embraco Ventures.

“In questa giornata dedicata ai lavoratori d’Italia, il nostro pensiero è per i 406 operai dell’Ex Embraco/Ventures, per le loro famiglie e per tutti coloro che stanno passando un momento di difficoltà lavorativa” commenta il Sindaco Alessandro Sicchiero.

 




Torino. Insediato il nuovo consiglio metropolitano

La porta del Sindaco metropolitano sarà sempre aperta per i Sindaci, gli amministratori locali e i cittadini dei diversi territori. La Città Metropolitana deve avere una funzione di cerniera tra i territori e sostenere le amministrazioni comunali nel rapporto con la Regione Piemonte. Vogliamo essere un’istituzione amica dei sindaci e dei cittadini, soprattutto quelli più lontani dal capoluogo”: sono alcuni dei concetti sottolineati dal Sindaco metropolitano Stefano Lo Russo nell’intervento che ha aperto la seduta di insediamento del nuovo Consiglio metropolitano nella sala “Elio Marchiaro” di piazza Castello.

Il Sindaco ha sottolineato che la ripartenza economica e sociale dell’intero Piemonte non può prescindere dalla ripartenza della Città di Torino e della Città metropolitana più estesa d’Italia.

Lo Russo ha parlato di sfide importanti da cogliere tutti insieme, Consiglieri metropolitani, amministratori e comunità locali, per aiutare un territorio laborioso, che in passato ha accolto molte persone in cerca di un luogo ove condurre un’esistenza dignitosa. Lo Russo ha anche parlato della necessità di rilanciare in maniera forte la dotazione infrastrutturale del territorio, sia essa viabile, ferroviaria o telematica, ma anche del rapporto da rafforzare con la vicina Francia, con la Liguria e con la Valle d’Aosta.

Grazie ai fondi del PNRR, ha sottolineato Lo Russo, si sta aprendo la stagione della ripartenza, in cui la Città Metropolitana avrà un ruolo importante. “Alla politica sono richieste competenza, chiarezza, collaborazione istituzionale e assunzione di responsabilità” ha rimarcato il Sindaco metropolitano, che ha fatto un appello alla collaborazione tra tutte le forze politiche, pienamente accolto nei loro interventi da Rosanna Schillaci, capogruppo della lista di centrosinistra “Città di città”, da Andrea Tragaioli della Lista Civica per il territorio di centrodestra e dal Consigliere Luca Salvai della lista “Obiettivi Comuni” del Movimento 5Stelle.

Per le Zone omogenee, è intervenuto il Sindaco di Pinasca, Roberto Rostagno, portavoce della Zona 5 Pinerolese che ha auspicato maggior attenzione per i Comuni rispetto al passato.

L’ASSEGNAZIONE DELLE DELEGHE AL VICESINDACO SUPPO E A CINQUE CONSIGLIERI DI MAGGIORANZA

Al momento di comunicare l’assegnazione delle deleghe ad alcuni Consiglieri della maggioranza di centrosinistra il Sindaco Lo Russo ha spiegato di aver tenuto presenti tre criteri: quello politico relativo al peso del gruppo di centrosinistra scaturito dalla tornata elettorale del 19 dicembre, quello di un’equa rappresentanza territoriale e quello della parità di genere.

Il Sindaco metropolitano gestirà direttamente le deleghe ad affari istituzionali, affari legali e avvocatura, comunicazione e promozione, coordinamento del PNRR, relazioni e progetti europei ed internazionali e risorse umane.

Come Vicesindaco metropolitano con deleghe a lavori pubblici, gare e contratti, infrastrutture, sviluppo montano, patrimonio, partecipate, assistenza Enti locali, rapporti con il territorio e i cittadini è stato designato Jacopo Suppo, Sindaco di Condove, Comune con 4600 abitanti appartenente alla zona omogenea 6 Valli di Susa e Val Sangone.
A Sonia Cambursano, Sindaca di Strambino, Comune del Canavese con 6200 abitanti appartenente alla zona omogenea 9 Eporediese, sono andate le deleghe a sviluppo economico, attività produttive, turismo, pianificazione strategica.

A Caterina Greco, Consigliera comunale di Torino, le deleghe a bilancio, istruzione, sistema educativo, rete scolastica.

A Valentina Cera, Consigliera comunale di Nichelino, le deleghe a politiche giovanili, politiche sociali e di parità, tutela e promozione lingue madri, biblioteca storica.
A Pasquale Mazza, Sindaco di Castellamonte, Comune del Canavese con poco meno di 10.000 abitanti appartenente alla Zona omogenea 8 Canavese occidentale, sono andate le deleghe a pianificazione territoriale e difesa del suolo, trasporti, protezione civile.

A Gianfranco Guerrini, Sindaco di Vinovo, Comune di 15.000 abitanti appartenente alla Zona omogenea 3 Torino Sud, sono state assegnate le deleghe ad ambiente e vigilanza ambientale, risorse idriche e qualità dell’aria, tutela flora e fauna, parchi e aree protette, sistema informativo, provveditorato e affari generali.

Come capogruppo della lista di centrosinistra “Città di città” in Consiglio metropolitano è stata individuata Rossana Schillaci, capogruppo del PD al Comune di Venaria.




Protocollo d’intesa tra CCIAA Torino e Consorzio Pinerolo Energia – CGIL – CISL – UIL

La Camera di commercio di Torino, il Consorzio CPE, CGIL CISL UIL hanno siglato il 19 maggio scorso un protocollo d’intesa di grande rilevanza per il pinerolese, in particolare in questo specifico momento. Da questo accordo nasceranno opportunità di promozione e sviluppo del pinerolese attraverso l’analisi e il monitoraggio del tessuto economico locale.

Un primo fronte di attività si sta sviluppando attraverso la collaborazione nell’ambito dei lavori del Gruppo Ripartiamo Insieme, lanciato da Consorzio Cpe e CGIL CISL UIL nelle scorse settimane. La Camera di commercio, in qualità di osservatore privilegiato della realtà economica, fornisce in questo ambito supporto nell’interpretazione dello sviluppo imprenditoriale del territorio e contribuisce a promuovere, dati alla mano, l’attuazione di specifiche iniziative per il territorio pinerolese.

L’esperienza avviata potrà essere un valido punto di partenza nel quale costruire e sperimentare progetti di collaborazione, anche in ottica di un possibile ampliamento dell’esperienza ad altri territori.

“Sono quasi 14mila le imprese registrate nel territorio pinerolese e circa 3mila le unità locali: negli ultimi 3 anni il tasso di crescita imprenditoriale di questo territorio ha registrato costantemente un segno negativo, e anche i dati del primo trimestre 2020, che ancora non considerano l’effetto Covid, confermano lo stesso trend, con un -0,95% – spiega Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di Torino. – Per questo si rende ancor più necessario riunire intorno allo stesso tavolo tutti gli attori del territorio perché lavorino insieme nell’elaborazione di progetti e iniziative comuni. Questo è il senso del protocollo siglato e delle iniziative che metteremo in pista nelle prossime settimane, secondo un modello che potremo replicare anche in altre aree della provincia”.

“Riteniamo strategico per il rilancio del territorio Pinerolese, promosso dal Consorzio CPE, e per tutte le attività del Gruppo Ripartiamo Insieme – ha affermato il Presidente Francesco Carcioffo – disporre dell’autorevole affiancamento di competenze e conoscenze della Camera di commercio di Torino che, nel suo ruolo, rappresenta un faro sulla situazione reale del territorio con i suoi punti di forza e le sue debolezze. Ciò ci consentirà di indirizzare e favorire scelte di sviluppo territoriale che si fondino su un quadro certo del tessuto economico pinerolese e non di mere supposizioni delle esigenze.”

“La collaborazione avviata con la Camera di commercio di Torino, attraverso la sottoscrizione del protocollo per la promozione del Pinerolese, è un altro importante passo che dà continuità al percorso iniziato nel settembre del 2019 con il CPE per il rilancio del territorio. – hanno affermato Andrea Ferrato CGIL – Vittorio Di Vito CISL – Teresa Cianciotta UIL – La conoscenza e l’analisi del tessuto produttivo, delle sue vocazioni, è un punto fondamentale per la creazione di un piano di rilancio in grado di garantire opportunità di lavoro stabile e dignitoso. Auspichiamo che questa collaborazione possa ancor più consolidarsi all’interno del progetto “Ripartiamo Insieme” e attrarre, oltre alle preziose competenze, anche risorse per il Pinerolese.

La situazione nel Pinerolese

Sono 13.903 le imprese registrate al primo trimestre 2020 nell’ambito del territorio sul quale opera il CPE, che comprende 47 comuni del territorio della città metropolitana torinese1. Se si tiene conto anche delle 3.001 unità locali presenti (stabilimenti produttivi, sedi secondarie, magazzini, laboratori, ecc..), il numero di localizzazioni d’impresa sale complessivamente a 16.904 unità.

Analogamente a quanto avvenuto nel torinese, anche il territorio del pinerolese ha scontato negli ultimi anni una scarsa dinamicità imprenditoriale, registrando tassi negativi di crescita delle sedi di imprese qui insediate (dati dalla differenza tra tasso di natalità e mortalità imprenditoriale).

Tuttavia, l’incidenza del tessuto economico del pinerolese sul territorio provinciale nell’ultimo triennio è rimasta costante negli anni, pari a circa il 6,4% del totale provinciale.

Nei primi dieci comuni per numero di imprese converge oltre il 60% delle sedi di imprese presenti nell’area del pinerolese, tenuto conto che solo Pinerolo conta oltre 3.500 attività.

È Cavour il comune a più alta densità imprenditoriale per abitante.

1 Oltre ai 45 che fra essi rientrano nella zona omogenea del Pinerolese si aggiungono i comuni di None e Volvera, solitamente riconducibili all’Area Metropolitana Sud

Il territorio pinerolese ha anche una caratterizzazione produttiva che lo distingue dalla provincia torinese nel suo complesso. La presenza di imprese agricole è molto più significativa rispetto all’incidenza del settore a livello provinciale (il 18,7% a confronto con il 5,4% torinese), e anche la manifattura (il 10,4% a fronte del 9,4%) e il settore edile (il 16,5% contro il 14,8%) qui registrano una più significativa presenza di imprese. D’altro canto, risulta meno incidente la presenza di attività commerciali, che nella provincia rappresentano poco meno di un quarto delle imprese e qui pesano per il 20%, e quella dei servizi alle imprese, che qui non superano il 18% e che invece ad oggi rappresentano il settore più numeroso nella provincia torinese (il 26% del totale).

In analogia al resto del territorio, tuttavia, nel primo trimestre del 2020 (rispetto al medesimo periodo del 2019) sono i servizi – ricettivi, alla persona e alle imprese – a crescere – mentre industria, edilizia, agricoltura e commercio vedono calare lo stock di imprese.




Comune Torino e Rete Dafne: I servizi a favore delle vittime di reato hanno bisogno di un coordinamento d’area vasta

Istituire una rete nazionale di servizi a favore delle vittime di reato e affidarne la gestione alle Città metropolitane. È quanto si propongono gli Enti di area vasta che si sono riuniti on line oggi, su sollecitazione della Città metropolitana di Torino, dove già esiste da anni un servizio gestito da una realtà d’eccellenza, la Rete Dafne di Torino.

L’idea di costituire una rete nazionale – che colleghi enti locali, autorità giudiziaria, servizi sanitari e privato sociale – è l’obiettivo che si è dato a partire dal 2018 il Tavolo di coordinamento costituito dal Ministero della giustizia, con la partecipazione di Ministero dell’interno, Conferenza Stato-Regioni, Conferenza delle Regioni, Consiglio Nazionale Forense, Conferenza dei rettori delle Università italiane, Rete Dafne Italia, Consiglio superiore della magistratura, Cassa delle Ammende.

In quest’ottica, e nell’intento di dare ottemperanza alla direttiva Ue che impone la creazione di servizi generalisti coordinati a livello nazionale che offrano assistenza a tutte le vittime di reato, senza distinzione né di genere, né di tipo di reato, il Ministero della Giustizia ha stanziato risorse perché a livello territoriale siano organizzati servizi mirati.

Tuttavia sinora, come ha fatto notare il vicesindaco della Città metropolitana di Torino Marco Marocco che ha le deleghe alle politiche sociali, di questi fondi non sono stai ancora stabiliti i criteri di ripartizione e destinazione.

La Città metropolitana di Torino parte avvantaggiata nella riflessione grazie al lavoro sul territorio svolto dalla Rete Dafne, che si è costituita nel 2008, su impulso della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino. Nel novembre 2015, quale naturale prosecuzione, è nata l’associazione Rete Dafne onlus i cui soci fondatori sono gli stessi partner storici del progetto: la Città metropolitana di Torino (ex Provincia di Torino), la Città di Torino, l’A.S.L. Città di Torino, l’associazione Gruppo Abele, l’associazione Ghenos e la Compagnia di San Paolo.

Rete Dafne Italia ha avanzato al Tavolo di coordinamento nazionale una proposta affinché la rete di servizi e i fondi vengano gestiti tramite le Città metropolitane, come ha spiegato il segretario generale della Rete Giovanni Mierolo.

Mierolo ha fatto notare che sul territorio nazionale esistono molti servizi specializzati ed efficienti nel contrasto a particolari tipologie di reato, ma sono invece quasi totalmente assenti quelli voluti dall’Unione europea, come Rete Dafne, che sono generalisti e quindi in grado di accompagnare nel modo più adeguato le vittime di qualsiasi reato e aumentare fra operatori e cittadini la consapevolezza dei diritti.

Interesse e condivisione sono venute sia dall’Anci nazionale, rappresentata da Antonio Ragonese, sia dalle Città metropolitane intervenute all’incontro: Bari, Genova, Firenze, Milano, Roma capitale, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, anche se molti rappresentanti hanno fatto notare la disomogeneità di deleghe sulle politiche sociali e il depauperamento di compiti e risorse subito dalle Città metropolitane rispetto alle Province.

“Per questa ragione” ha concluso l’incontro il vicesindaco metropolitano di Torino Marco Marocco “dobbiamo riprenderci quella centralità istituzionale che ci compete: le Città metropolitane – alla luce della funzione delle proprie competenze in materia di sviluppo sociale – sono le più indicate per gestire direttamente questo tipo di servizi. Non abbiamo la vastità delle Regioni ma un’ottica ampia dei problemi e dei bisogni correlata alla stretta conoscenza del territorio e dei Comuni, che spesso non hanno le forze per gestire da soli un servizio di questo genere e di mettere a sistema la collaborazione con tutte le risorse specializzate del territorio”.

Questa proposta permetterà di dare assistenza e protezione in una fase iniziale e immediata a un cittadino italiano su tre (circa 22 milioni su 60) e consentirà di non disperdere il patrimonio di esperienza e di realtà operative già consolidate sui territori.