La festa del Piemonte ora è anche in legge

Il Piemonte rende ufficiale la sua festa. L’Assemblea legislativa ha infatti approvato una legge – primo firmatario il presidente del Consiglio regionale – che ha istituito il 19 luglio la “Festa del Piemonte –Festa dël Piemont”.

Il testo approvato a maggioranza ha anche tra i suoi principali obiettivi quello di valorizzare la storia della nostra regione, la sua cultura, le sue identità e i suoi simboli.

Per il  presidente dell’Assemblea legislativa, questo nuovo provvedimento è importante perché promuove sul territorio la conoscenza delle radici e delle identità storico-piemontesi. La Festa del Piemonte si svolgerà il 19 luglio, giorno che ricorda l’eroica battaglia al Colle dell’Assietta del 1747. Una data che gli storici considerano una linea di demarcazione nella storia della nostra regione che, dopo un lungo confronto, è emersa quale punto di condivisione da parte delle associazioni piemontesiste, che da anni aspettano la Festa del Piemonte. Quello fu un momento di orgoglio per quell’esercito che difese il proprio territorio con fermezza e caparbietà, doti tradizionalmente riconosciute al popolo piemontese.

La legge coinvolge anche il Centro Gianni Oberto, nella definizione di un calendario di ricorrenze celebrative, e amplia il numero degli enti che espongono la bandiera del Piemonte in occasione di avvenimenti di particolare importanza locale o regionale. Il Centro avrà altresì il compito di valorizzare le minoranze linguistiche, attraverso la raccolta e la conservazione di materiale di interesse storico e letterario presente sul territorio e la promozione di attività di studio, ricerca, informazione e cooperazione.

La presente comunicazione è mancante di virgolettati e nomi secondo quanto disposto dall’art.9 c.1 della legge 22 febbraio 2000 n.28 in tema di par condicio nei periodi pre elettorali e referendari.




Uil Torino e Piemonte: Gianni Cortese è stato confermato alla guida dell’Organizzazione piemontese

Ė terminato il XII Congresso della UIL Torino e Piemonte.
Gianni Cortese è stato confermato, all’unanimità, alla guida dell’Organizzazione piemontese.

I componenti della Segreteria sono: Maria Teresa Cianciotta, Luca Cortese, Francesco Lo Grasso, Chiara Maffè, Marco Secci, Patrizia Vario.
Il Tesoriere è Mauro Casucci.

Biografia di Gianni Cortese
Siciliano d’origine, canavesano d’adozione, laureato in Giurisprudenza, padre di tre figli. Ha iniziato l’attività sindacale nel 1976 presso la UIL Sanità del Canavese, diventando prima Segretario Provinciale e poi, nel 1995, Segretario Regionale. Nel 2000, a seguito dell’accorpamento della categoria Sanità con le Autonomie Locali assume l’incarico di Segretario Regionale della UIL Federazione Poteri Locali. Dall’ottobre del 2008 è Segretario Generale della UIL Torino e Piemonte.




I giovani imprenditori di Cnvv in giuria per la prima “Startup Competition”

È stata Neurality srl, promettente azienda riminese, la vincitrice della prima “Startup Competition” organizzata dal Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv) insieme a Feel Venture, l’unico fondo di Venture Capital al mondo che da Londra investe esclusivamente in Startup italiane, lo scorso 7 luglio nel 3E-Lab, lo spazio dedicato alla tecnologia e all’innovazione della Comoli Ferrari Spa di Novara.

La giuria, composta dai giovani imprenditori Giulia Leonardi (Igor Gorgonzola srl), Mattia Dellarole (Shape the light sas), Carlo Alberto Nobili (Carlo Nobili Spa), Giulio Olivari (Olivari Spa), Thomas Serra (Diana sas) dal Presidente del Gruppo Giovani Marco Brugo Ceriotti (Riseria Ceriotti srl) e dal vicepresidente di Cnvv Andrea Saini (Laica Spa), ha analizzato le proposte di quattro Startup (Neurality , Screevo , Together Price e CoDe_RTD) che sono state giudicate in base alla presentazione, alla validità e alla realizzabilità dei propri progetti.

«Non è stato semplice arrivare al giudizio finale – spiega Brugo Ceriotti – perché ogni progetto era davvero molto valido. Quello di Neurality è in grado di individuare in pochi millisecondi le non-conformità basate sulle immagini di un prodotto, effettuando la calibrazione su uno standard qualitativo predefinito grazie a una piattaforma di intelligenza artificiale veloce, scalabile e potenzialmente molto accurata. La partecipazione a questo contest è stata per tutti noi di un’esperienza molto positiva, perché nonostante le difficoltà degli ultimi anni e un panorama italiano che è da sempre poco accogliente nei confronti delle nuove aziende riteniamo sia fondamentale ora più che mai dare attenzione a chi, come noi ma partendo da zero, è mosso da una forte voglia di innovare e di fare impresa».

«Feel Venture – aggiunge Giorgio Barbaglia, che è tra i suoi soci fondatori – ha pensato di organizzare questo evento in uno dei territori in cui è nato il suo progetto. Nella platea del 3E-Lab erano presenti, oltre ai giurati, alcuni investitori che hanno avviato varie forme di collaborazione con le startup presenti. In passato abbiamo avuto feedback molto positivi anche da aziende aderenti a Cnvv, come la vercellese Setvis-Fisat srl e la novarese Ponti Spa, che ha collaborato con una nostra startup per la tracciabilità di alcuni prodotti tramite blockchain».

 




La Zona di Savigliano di Confartigianato Cuneo ha celebrato la “Fedeltà Associativa”

Una tavola rotonda su imprenditoria femminile e giovanile, cui hanno partecipato l’europarlamentare Gianna Gancia e il ministro per le Politiche giovanili Fabiana Dadone, ha fatto da corollario, lo scorso 3 luglio, alla cerimonia di conferimento dei riconoscimenti della Fedeltà Associativa di Confartigianato Cuneo – Zona di Savigliano.
L’iniziativa, svoltasi presso il Teatro Milanollo, ha voluto mettere in evidenza le tante imprese che da lunga data si riconoscono nei valori della Confartigianato Cuneo, l’organizzazione più rappresentativa del comparto in provincia, ed è stata preceduta da un momento di confronto, appunto, sulle tematiche relative al “fare impresa” visto dalle imprenditrici e dai giovani imprenditori.

In apertura i saluti della presidente di Zona Anna Maria Sepertino e della presidente regionale del Movimento Donne Impresa di Confartigianato Piemonte Sara Origlia, seguiti dagli interventi del presidente provinciale Luca Crosetto, del sindaco di Savigliano, alla sua prima uscita pubblica, Antonello Portera, del direttore della Banca CRS Emanuele Regis e del presidente della Fondazione CRS Sergio Soave.

A seguire il confronto, moderato da Daniela Bianco dell’Ufficio Stampa di Confartigianato Cuneo, durante il quale hanno ragionato insieme, oltre alle onorevoli Gianna Gancia e Fabiana Dadone, la presidente nazionale del Movimento Donne Impresa di Confartigianato Daniela Biolatto e il presidente provinciale del Movimento Giovani Imprenditori Omar Garino.

Tra le tematiche in discussione, sul fronte “rosa” lo scarso sostegno da parte del nostro Paese allo sviluppo imprenditoriale femminile, nonostante a livello europeo questo comparto si collochi al primo posto con oltre 1,4 milioni di imprese attive, la cronica carenza di politiche efficaci a favore delle donne lavoratrici e la necessità di impostare a loro favore una buona formazione di tipo finanziario. Nei riguardi dei giovani si è invece affrontato il disallineamento tra formazione scolastica ed esigenze di figure professionali da parte delle imprese, il numero crescente in Italia di “Neet”, giovani tra i 16 e i 34 anni che non studiano e non lavorano e il bisogno di insegnare la cultura imprenditoriale già sui banchi di scuola.

A seguire, sono stati consegnati i riconoscimenti per i 60, 50, 40 e 35 anni di fedeltà associativa a trentuno imprese del territorio saviglianese. Due i premi speciali, a Silvestro Riaudo, 91 anni, fondatore della AFFILMECC e attualmente socio Anap, e alle sorelle Lucia (rappresentante di categoria in Confartigianato) e Denise Cocordano per la lunga attività di gastronomia gestita nel centro di Savigliano.

«È un appuntamento importante – ha dichiarato Anna Maria Sepertino, presidente di Confartigianato Cuneo – Zona di Savigliano – che ad ogni edizione sottolinea l’operosità e la capacità dei nostri artigiani. È stato anche un’occasione per confrontarsi su tematiche più che mai attuali e strettamente collegate al nostro settore. Non dimentichiamo, infine, che questo evento ha rappresentato anche un piacevole momento di convivialità, dopo due anni di ristrettezze sociali dovute al Covid, e un gesto di riconoscimento all’impegno dei nostri artigiani associati della zona».

«L’iniziativa – ha concluso Luca Crosetto, presidente territoriale di Confartigianato Cuneo – ha voluto innanzitutto rendere omaggio a imprenditrici e imprenditori che si riconoscono nei principi della Confartigianato, costituendo la base associativa di quella che è la seconda Associazione in Italia per numero di aderenti. Oggi, in particolare, abbiamo bisogno di sostenere le nostre imprese nel percorso verso una sostenibilità e una transizione consapevole. Vi è infine, il senso più profondo della “Fedeltà Associativa”: un ringraziamento verso queste imprese che, come baluardi di un’economia sana e vivace, sono un importante presidio del territorio, generando economie e relazioni, dando occupazione e contribuendo allo sviluppo del nostro tessuto sociale».

Insigniti del riconoscimento per la “Fedeltà Associativa”
Oltre 60 anni
Piumatti Marco, Fabrizio e C snc (costruzione vendita assistenza e manutenzione macchine agricole, Genola)
Gattino Alluminio di Gattino Elio (produzione e installazione serramenti in alluminio, Cavallermaggiore)
Mana Carlo & C snc (Produzione artigianale di mobili e arredamenti, Cavallermaggiore)
50 anni
Automobili Massimino snc di Massimino Federico &C (Autoriparazione e concessionaria auto, Savigliano)
Tomatis sas di Tomatis Mario &C (Costruzione e riparazione impianti asporta letame e attrezzature agricole, Savigliano)

Oltre 50 anni
Crosetto srl (Costruzione e riparazione macchine agricole, Marene)
Ramello Andrea e Giovanni snc (Autocarrozzeria, Murello)
Oltre 40 anni
OMT di Bruno Matteo (Meccanica di precisione, Cavallermaggiore)
ITG sas di Palomino Fernardo e Mauricio & C (Carpenteria meccanica, Monasterolo di Savigliano)
Oltre 35 anni
Arese Rossella (Acconciature uomo/donna, Savigliano)
Foto studio di Cuntuliano Giuseppe (Fotografo, Racconigi)
Tortone Riccardo (Carpenteria metallica, Cavallermaggiore)
Panero Giorgio Mario (Decoratore, Savigliano)
Correndo Mauro (Posatore pavimenti, Marene)
Fratelli Franco srl (Impresa edile, Casalgrasso)
Demichelis Antonio e Demichelis Ilario e C snc (Termoidraulici, Racconigi)
Sem di Lingua Mauro & Fratelli snc (Impresa edile, Savigliano)
Corimef di Fissore Fabio, Enrico e Piermario snc (Piegatura e calandratura tubi, Monasterolo di Savigliano)
Oberto srl (Installazione impianti elettrici, Savigliano)
Brunetto legno di Brunetto Piero & C sas (Costruzione mobili e serramenti in legno, Monasterolo di Savigliano)
ITG sas di Palomino Fernando e Mauricio & C. (Consulenza informatica, Monasterolo di Savigliano)
Da 35 anni
Bruno Impianti srl (Installazione impianti elettrici, Monasterolo di Savigliano)
TSG di Sobrero Tommaso & C snc (Autotrasporto conto terzi, Marene)
Deninotti Giovanni (Decoratore, Marene)
Rosso Michele (Officine autoriparazione, Savigliano)
Fotoincisa Effegi di Ferracin G & C snc (fotocomposizione e stampa, Savigliano)
Mobili Dompé snc di Dompé Fratelli (Produzione mobili ed arredi su misura, Savigliano)
Foto Gino di Balducci Luigi sas (Fotografo, Savigliano)
Biggi Carlo Autotrasporti di Biggi Carlo & C. snc (Autotrasporti conto terzi, Racconigi)
Lingua Sergio (Carpenteria metallica, Cavallerleone)
Premio speciale
Riaudo Silvestro (Fondatore della AFFILMECC di Riaudo Enrico, Savigliano)
Cocordano Denise e Lucia (Gastronomia, Savigliano)

 

 

 




Pnrr, al via l’ecosistema dell’innovazione per digitalizzazione e sostenibilità nel Nord Ovest

È stata finanziata dal Ministero dell’Università e della Ricerca la proposta, presentata dal Politecnico di Torino insieme a una rete di 24 partner pubblici e privati, “NODES-Nord Ovest Digitale E Sostenibile”, progetto selezionato nell’ambito degli investimenti previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che porterà 110 milioni di euro sul territorio di Piemonte, Valle d’Aosta e sulle province più occidentali della Lombardia, Como, Varese e Pavia e 15 milioni di euro per attività di ricerca e bandi a cascata a favore delle regioni del Sud del Paese. L’obiettivo è la costituzione di uno degli 11 Ecosistemi dell’Innovazione che il Ministero ha individuato al fine di supportare la crescita sostenibile e inclusiva dei territori di riferimento in quella che viene identificata come la doppia transizione (digitale ed ecologica).

 

Il progetto è stato valutato come capace di produrre un impatto considerevole in termini di territori e sistemi industriali intercettati, perché interessa una Macro-Regione nella quale sarà possibile mettere a sistema di un numero di attori consistente, che genererà la possibilità di accrescere la capacità di condivisione di competenze e di creare un network ampio e disponibile per un utilizzo da parte di più territori, rendendo il modello scalabile anche una volta che il PNRR sarà concluso. Altro punto di forza della Macro Regione è la capacità di intercettare MPMI e di attivarle su iniziative di ricerca, sviluppo, trasferimento tecnologico, formazione, generando dunque una considerevole massa critica nel raggiungere gli obiettivi misurabili proposti dall’Ecosistema e, potenzialmente, di attrarre ulteriori risorse anche a livello europeo.

 

I soggetti attuatori (che costituiranno il cosiddetto Hub a cui spetta il coordinamento gestionale) sono tutte università pubbliche: Politecnico di Torino, Università degli Studi di Torino, Università del Piemonte Orientale, Università degli Studi dell’Insubria, Università degli Studi di Pavia e Università della Valle D’Aosta, tra le quali sarà costituita una Società consortile a responsabilità limitata (Scarl). Gli stessi Atenei, unitamente all’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche, si potranno avvalere (in qualità di Spoke) della collaborazione di soggetti affiliati per la realizzazione delle attività di ricerca di propria competenza. In totale i soggetti che compongono l’ecosistema sono 24: 8 Atenei, 6 Poli di Innovazione, 5 Centri di ricerca di riferimento, 3 Incubatori e 1 Acceleratore, 1 Competenze Center. Del budget complessivo del progetto, poi, circa 54 milioni di euro saranno impiegati in “bandi a cascata” aperti anche a realtà imprenditoriali, moltiplicando quindi il numero di attori coinvolti e le competenze messe a sistema.

 

Infine, le Regioni di Piemonte, Valle d’Aosta e Lombardia hanno espresso il loro impegno a garantire e promuovere gli indirizzi strategici territoriali necessari per l’attuazione del progetto e in particolare l’emanazione di bandi finanziati a valere sui fondi strutturali europei oggetto di programmazione regionale, che potranno essere complementari e sinergici ai “bandi a cascata” previsti nella proposta di Ecosistema. Diverse aziende ed enti dei territori relativi alle aree della proposta hanno inoltre espresso il loro interesse con una lettera di endorsement per una collaborazione con “NODES”.

 

L’obiettivo ambizioso del progetto, che si concluderà in tre anni, è la creazione di filiere di ricerca e industriali in sette settori legati alla Manifattura avanzata: Industria 4.0 per la mobilità e l’aerospazio, Sostenibilità industriale e green technologies, Industria del turismo e cultura, Montagna digitale e sostenibile, Industria della Salute e silver economy, Agroindustria primaria e secondaria.

 

Il progetto si propone poi di sostenere l’innovazione su traiettorie tecnologiche a elevato potenziale per sviluppare da un lato nuovi prodotti e processi nelle PMI esistenti, stimolando processi di valorizzazione della ricerca e di trasferimento tecnologico e aumentandone la competitività anche a livello internazionale e dall’altro favorire la nascita di start-up e spin-off «Deep Tech» nei settori individuati, attraendo risorse economiche aggiuntive da fondi di Venture Capital. Per attuare questa collaborazione, si studieranno percorsi e strumenti di innovazione collaborativi tra start-up, PMI, Grandi Imprese e mondo della ricerca innovativi, scalabili e replicabili anche a PNRR concluso.

 

Infine, grande attenzione sarà posta alla formazione di talenti e all’up-skilling e re-skilling del personale impiegato con formazione avanzata e attraverso approcci didattici innovativi ed al loro inserimento nel mondo produttivo, con focus sul coinvolgimento delle donne in ambito STEM ed all’innovazione del ruolo del Dottorato di ricerca in ottica «industriale». Le grandi imprese supporteranno l’Ecosistema giocando un ruolo chiave nell’identificazione delle traiettorie di sviluppo industriale, nell’assunzione del personale a elevata qualificazione e nel sostegno all’assorbimento delle innovazioni sviluppate.

 

“La commissione di esperti esterni che ha valutato il progetto si è complimentata per l’ottima qualità della proposta, riconoscendo in particolare l’attenzione posta nell’assicurare un ampio impatto dell’iniziativa, sia in termini sociali che di aumento di competitività del territorio dal punto di vista economico, ma anche la sua sostenibilità. Il lavoro del nuovo Ecosistema NODES supporterà l’Innovazione nelle regioni coinvolte a livello nazionale, favorendo al tempo stesso l’attrazione di investimenti e collaborazioni alla scala internazionale”, dichiara Guido Saracco, Rettore del Politecnico di Torino.

 

“Il finanziamento dell’ecosistema dell’innovazione per la digitalizzazione e la sostenibilità della macroregione del nord-ovest è la conferma della sempre crescente centralità acquisita dalle università pubbliche come driver strategico di sviluppo del Paese. NODES è un hub d’innovazione che potenzia il ruolo del territorio piemontese come portatore di un modello di relazione virtuosa e replicabile tra Atenei e tessuto produttivo, guardando a traiettorie di sviluppo plurali e diverse, benché verso l’obiettivo comune della digitalizzazione e della sostenibilità indicato dal PNRR. Questo sforzo progettuale di successo ci consente ora di lavorare uniti e ciascuno con le migliori competenze allo sviluppo di un grande potenziale d’impresa anche nei campi della salute e del benessere individuale, della cultura e del turismo, della montagna come opportunità di crescita e realizzazione, dell’agroindustria, oltreché per ridefinire il ruolo della manifattura e dell’industria in uno scenario economico fortemente rinnovato. Registriamo questo successo, quindi, con orgoglio, ma anche con piena consapevolezza dell’importanza del lavoro che ci aspetta. Come parte integrante delle politiche di attuazione del PNRR, questo ecosistema d’innovazione è una grande occasione per tutti, che ci vedrà cooperare con piena responsabilità del ruolo che ci è stato riconosciuto”, aggiunge il Rettore dell’Università degli studi di Torino, Stefano Geuna.

“Il progetto NODES è un’occasione che il sistema nord-ovest ha dimostrato di sapere interpretare e cogliere appieno, proponendo investimenti su innovazione e sostenibilità che saranno la chiave dello sviluppo socio-economico delle comunità future. Grazie ai fondi del PNRR potremo intervenire sia sulle infrastrutture tecnologiche sia, dato ancor più importante, sulla formazione delle persone che di questo processo di cambiamento devono diventare protagoniste. L’UPO, fedele alla propria strategia di sviluppo sostenibile che combacia con gli obiettivi del progetto Nord Ovest Digitale E Sostenibile, metterà al servizio di NODES il meglio delle proprie risorse umane e tecniche”, conclude il Rettore dell’Università del Piemonte Orientale, Gian Carlo Avanzi.

 




Taglio del nastro per i nuovi ambulatori di Med.Art Servizi
nella sede di Confartigianato Cuneo

Sono stati inaugurati lo scorso 31 maggio alla presenza dell’Assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi, i nuovi ambulatori di Med.Art. Servizi a Cuneo, in Corso IV Novembre 11.
Due ampi locali, collocati all’interno dell’edificio che ospita la sede territoriale di Confartigianato Imprese Cuneo, nei quali verranno effettuate dal medico competente le visite mediche previste per i lavoratori delle imprese del territorio.

Med.Art. Servizi nasce nell’estate del 2006 come prima esperienza regionale in cui collaborano un’associazione di categoria artigiana, Confartigianato Imprese Cuneo, e il Laboratorio Pasteur, realtà operante da anni nel capoluogo. Med.Art., nello specifico, si occupa di fornire alle imprese un servizio organizzativo e di supporto alla medicina del lavoro, avvalendosi della collaborazione di un pool di medici, specialisti in medicina del lavoro, in qualità di medici competenti aziendali.

Recentemente, in riferimento alla situazione pandemica, proprio presso la struttura rinnovata e resa più funzionale con l’implementazione di nuovi ambulatori, Confartigianato Cuneo e Med.Art. avevano organizzato – unica esperienza a livello nazionale per un’associazione di categoria – un apposito hub vaccinale.

Prima del taglio del nastro si è svolta una tavola rotonda, sul tema “Promozione della salute: un valore per le imprese”, aperto dai saluti istituzionali di Federico Borgna, Sindaco di Cuneo e Presidente della provincia, ad uno delle sue ultime uscite pubbliche istituzionali.
Al momento di confronto, moderato da Joseph Meineri, direttore generale di Confartigianato Cuneo, sono interventi: Mauro Bernardi, presidente Med.Art.; Luca Crosetto, presidente Confartigianato Imprese Cuneo; Nicola Piumatti, Tecnico della Prevenzione SC SPreSAL – ASL CN1; Aldo Pensa, direttore INAIL Cuneo; Cristina Trucco, vicepresidente e CEO Med.Art.

«Tutelare la salute dei lavoratori – dichiara il presidente Med.Art Mauro Bernardi – è il nostro principale obiettivo e crediamo sia doveroso farlo nel migliore dei modi. Oggi Med.Art Servizi si dota di una struttura più efficace e in linea con le esigenze delle imprese, offrendo al mondo produttivo servizi qualificati per promuovere il benessere in ambito lavorativo e contribuire ad accrescere la sicurezza nei posti di lavoro».

«Il personale rappresenta una risorsa fondamentale per le nostre imprese – sottolinea il presidente di Confartigianato Cuneo Luca Crosetto – e come tale necessita di avere le massime garanzie di sicurezza in fatto di salute. Con la struttura di Med.Art offriamo quindi al mondo produttivo servizi efficaci ed efficienti per la promozione del benessere dei lavoratori. La nostra Associazione è fortemente impegnata in questo ambito con iniziative mirate ad implementare la formazione di chi fa e lavora nell’impresa e a fornire tutti i supporti migliori per diffondere la cultura della prevenzione in ambito lavorativo. E in questa direzione va anche il nostro anno tematico 2022 “Esperienze Artigiane sul Palco”, attraverso il quale lanciamo un messaggio forte sulla sicurezza nel lavoro portando l’arte all’interno delle nostre aziende, con lo scopo di mostrare al pubblico quanto la salute dei lavoratori stia a cuore all’impresa».




PNRR, il Governo approva e finanzia i 45 interventi presentati da Città Metropolitana di Torino

Grande soddisfazione in Città metropolitana di Torino per il decreto del Ministro dell’interno di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze – in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale – che ha assegnato le risorse ai soggetti attuatori dei piani urbani presentati sulla missione 5 del PNRR dedicata a inclusione e coesione sociale.

Il decreto riporta l’elenco definitivo dei 31 piani urbani integrati (PUI) tra cui quelli presentati dalla Città metropolitana di Torino, che sono stati interamente e pienamente ammessi a finanziamento.

Oltre al piano da 113 milioni di euro riservato alla rete delle biblioteche comunali di Torino, è stato approvato quello di ambito metropolitano per complessivi 120 milioni di euro costruito direttamente da Città metropolitana attraverso un complesso processo di programmazione negoziata che ha 45 enti articolati in 5 ambiti territoriali: Carmagnola (7 Comuni per 16 milioni)  Grugliasco (18 Comuni per 57 milioni)  Ivrea (8 Comuni per 18 milioni e mezzo) Pinerolo (8 Comuni per 19 milioni) e la Valle di Susa (4 Comuni per 10 milioni)

il termine per l’aggiudicazione dei lavori è stato fissato per tutti i Soggetti Attuatori nella data del 30 luglio 2023 mentre il termine finale, entro il quale dovrà essere trasmesso il certificato di regolare esecuzione  ovvero il certificato di collaudo rilasciato per i lavori dal direttore dei lavori, sarà il 30 giugno 2026, in linea con il termine di conclusione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

I progetti di Città metropolitana sono rivolti ad una popolazione di un milione e 200mila cittadini del territorio che potranno fruire di servizi a livello locale a carattere sociale, individuati per ricostruire un incontro intergenerazionale e interculturale, per realizzare servizi e spazi nuovi o riqualificarne di esistenti in termini di accessibilità e di sostenibilità. Come previsto nel Decreto Ministeriale, le progettualità selezionate dalle Città Metropolitane si riferiscono esclusivamente ad interventi di valore non inferiore a 50 milioni di euro,riguardano investimenti volti al miglioramento di ampie aree urbane degradate, per la rigenerazione e la rivitalizzazione economica, con particolare attenzione alla creazione di nuovi servizi alla persona e alla riqualificazione delle infrastrutture, permettendo la trasformazione di territori vulnerabili in città intelligenti e sostenibili

Nei prossimi giorni la Città metropolitana di Torino insedierà il tavolo di coordinamento dei 45 soggetti attuatori degli interventi ammessi a finanziamento.

I comuni metropolitani sedi dei 45 interventi

  • Ambito Carmagnola: Cambiano, Carignano, Carmagnola, Osasio, Pino Torinese, Trofarello, Villastellone
  • Ambito Pinerolo: Pinerolo, Villar Perosa, Piscina, Scalenghe, Villafranca Piemonte, Torre Pellice, Roletto, Usseglio
  • Ambito Ivrea: Castellamonte, Cuorgnè, Borgiallo, Feletto, Ivrea, Banchette, Strambino-San Giorgio Canavese, Rivarolo Canavese
  • Ambito Grugliasco: Alpignano, Grugliasco, Chieri, Moncalieri, Druento, Collegno, Rivoli, Pianezza, Vinovo, Venaria Reale, Chivasso, Rosta, Leinì, Settimo Torinese, Nichelino, Borgaro Torinese, Rivalta, Beinasco
  • Ambito Valle di Susa: Avigliana, Bussoleno, Giaveno, Exilles.



Il meeting dei professionisti del turismo a Torino dà il benvenuto all’Eurovision Song Contest

“È Vento di Turismo”, per il secondo anno consecutivo, il 9 maggio 2022, a Torino, sarà l’occasione per mettere allo stesso tavolo tutti gli operatori della filiera, partendo da chi si occupa a vario titolo di ospitalità – dal bed and breakfast all’hotel – e ristorazione, ma senza dimenticare quei settori come la moda, il benessere, il destination wedding, l’editoria e l’agroalimentare che danno un contributo fondamentale per l’attrattività turistica del territorio, proprio mentre a Torino si sta mettendo in moto la macchina organizzativa dell’Eurovision Song Contest, secondo grande evento turistico accolto in città dopo le Atp Finals, che chiude idealmente il drammatico periodo pandemico che ha falcidiato l’intero settore.

A fine 2021 sono 15.624 le imprese del turismo, in lieve decrescita rispetto allo stock del 2020 (-0,4%). I due comparti che compongono il settore, vedono andamenti differenti: se da un lato i servizi di alloggio rimangono sostanzialmente invariati rispetto all’anno precedente (878 imprese; -0,1%), dall’altro calano le attività della somministrazione (14.746 imprese; -0,4%). A determinare il rallentamento del settore sono stati i bar che passano da 6.109 unità del 2020 a 5.930 del 2021 (-2.9%; il 38% del totale delle imprese), confermando la tendenza di progressiva decrescita che ormai da anni sta interessando la categoria. Analizzando l’andamento dell’ultimo decennio, quello del 2021 è il calo più sostenuto dal 2012. Nonostante tutto, però, crescono i ristoranti (+1.6%; il 37.7% del settore) ed esplodono i take away (+3 %; il 10.7%), settore – quest’ultimo – che già nel 2020 registrava un andamento positivo, ma più contenuto (+0.3%). Tra le attività dei servizi di alloggio è calato il numero degli alberghi (487, -1.4%), mentre è comunque proseguita la crescita di bed & breakfast e affittacamere – passati da 270 a 273 (+1.1%). (Fonte Camera di commercio di Torino).

“Il meeting E’Vento di Turismo rappresenta un momento importante di riflessione per un settore che ha patito fortemente il periodo pandemico, ma che oggi ha tutte le carte in regola per ripartire e posizionarsi con successo nella competizione tra destinazioni internazionali. Intanto, nel weekend di Pasqua, secondo il nostro Osservatorio alberghiero, 96 camere su 100 sono state occupate, con una tariffa media di 135 euro a notte” – commenta Guido Bolatto, Segretario Generale della Camera di commercio di Torino.

L’evento è ideato e organizzato dal direttore di notiziefoto.it Antonio Chiarenza: “Il progetto E’ Vento di turismo spaziando tra nuove forme di turismo, ospitalità e ristorazione intende richiamare l’attenzione sull’area metropolitana che deve sempre più integrarsi con il successo innegabile del capoluogo piemontese; infatti sotto la Mole il turista è ormai di casa”. Il meeting è sostenuto dalla Camera di commercio, realizzato in collaborazione con CNA Torino e patrocinato tra gli altri dalla Regione Piemonte, Città di Torino e Città metropolitana di Torino. Parteciperanno, tra gli altri, i rappresentanti di Turismo Torino, Federalberghi, Confesercenti, Aiav, Torino Fashion Week, Retesette Piemonte, la delegazione piemontese dell’enciclopedia Treccani e Culturalway.

“Finalmente Torino torna ad ospitare grandi eventi, dalle Atp Finals agli Eurovision Song Contest che hanno importanti ricadute sulla promozione e sulla crescita del territorio – dichiara Filippo Provenzano, Segretario della CNA Torino, che quest’anno ospiterà la seconda edizione del Congresso E’Vento di Turismo presso la propria sede direzionale in via Millio 26, a Torino, coinvolgendo anche il responsabile nazionale di CNA Turismo e Commercio, Cristiano Tomei. “Perché tali ricadute siano sfruttate in pieno è fondamentale la collaborazione tra mondo del turismo e commercio e agroalimentare ma anche artigianato di servizio. L’obiettivo del congresso è proprio favorire la collaborazione e la conoscenza reciproca tra tutti gli operatori e professionisti della filiera. Il turismo riguarda tutti, una grande opportunità ma anche una grande responsabilità: dobbiamo operare per arricchire l’offerta complessiva torinese”.

Il meeting sarà articolato in due momenti principali. A partire dalle ore 9, il congresso vero e proprio con un ricco panel di relatori al termine del quale è prevista la consegna, intorno alle ore 12, del premio #impresecheresistono ad dieci imprenditori delle filiere del commercio e della somministrazione, del destination wedding, della ristorazione, dell’accoglienza, dell’acconciatura, del benessere, della moda selezionati da un’apposita giuria; oltre al riconoscimento ad otto Ambasciatori del Piemonte ad alcune personalità di spicco che si sono distinte negli anni per la promozione dell’immagine della regione.

Dopo la pausa pranzo a base di prodotti tipici piemontesi, a cura di CNA Agroalimentare, i lavori riprenderanno nel pomeriggio dalle ore 14 alle 17 con un ciclo di incontri B2b, finalizzati a far conoscere tra loro gli imprenditori partecipanti al meeting e favorire la nascita di nuove collaborazioni, attraverso la formula collaudata del “Tre minuti per…” lo speed date ideato da CNA Torino nel 2008. La moda e il wedding, con la loro ricca filiera, composta tra l’altro dalle imprese del settore alimentare di qualità e dei servizi alla persona, sono la new entry di questa seconda edizione di “È Vento di Turismo”. In questo senso, fondamentale negli ultimi sette anni è stato l’impegno della Torino Fashion Week che è tra gli enti patrocinanti. Accanto alla moda, il wedding è un altro settore importante per la promozione turistica di Torino e del Piemonte e il meeting sarà l’occasione per la presentazione di un disegno di legge regionale in dirittura d’arrivo che prevede anche l’istituzione di un marchio per la promozione nazionale e internazionale del settore

 




Ucraina, 178 minori ospitati in Piemonte

In Piemonte attualmente risultano presenti 178 minori non accompagnati provenienti dall’Ucraina.
Lo ha spiegato l’assessore all’Infanzia in risposta all’interrogazione del Partito Democratico per avere notizie sulla gestione dell’emergenza accoglienza profughi, in particolar modo minori e vittime di tratta.

La Regione – ha proseguito – in raccordo con le autorità competenti e con il Consolato onorario di Ucraina a Torino, ha posto la massima attenzione sulla necessità di seguire un percorso operativo adeguato alla massima tutela dei minori soli, attento ai loro bisogni e con il preciso intento di impedire il verificarsi di situazioni criminali di abuso nei loro confronti.

È stato inoltre previsto l’inserimento in piccole/medie strutture comunitarie che seguono regole e procedure che rispettano i principi e gli orientamenti stabiliti dalla Convenzione Internazionale dei Diritti dei Bambini del 1989.

Sono stati anche allertati i partner del progetto “L’Anello Forte 3 – Rete Anti-tratta del Piemonte e della Valle d’Aosta”, di cui il Piemonte è capofila, sul possibile incremento del fenomeno di sfruttamento sessuale a danno di donne provenienti dall’Ucraina.

Nel corso delle sessione è stata fornita risposta a due atti ispettivi del gruppo Movimento 4 ottobre e del gruppo Moderati.




Consiglio regionale: Quarant’anni al servizio dei cittadini

A Palazzo Capris (via Santa Maria, 1) si è tenuto il convegno “Quarant’anni di difesa civica” per inquadrare la situazione di questa figura nata a tutela e garanzia del cittadino, frutto ancora di grande dibattito in ambito giuridico. Un istituto, quello della difesa civica, che si è ritagliato nel tempo un ruolo sempre maggiore. Il convegno è stato organizzato dal Consiglio regionale e dal Difensore civico regionale in collaborazione con l’Ordine degli avvocati di Torino.

Il presidente del Consiglio regionale, Stefano Allasia, portando i saluti istituzionali ha affermato che “in questi quattro decenni il ruolo del Difensore civico ha assunto un’importanza sempre maggiore a servizio della cittadinanza, esercitando quella funzione di intermediario tra Pubblica amministrazione e cittadino, per tutelarne i diritti in caso di ritardi, omissioni, discriminazioni o abusi in generale. Ritengo giusto riconoscere la bontà, l’efficienza e l’efficacia del lavoro svolto in questi anni da un organo di garanzia essenziale, che contribuisce quotidianamente a misurare la reale capacità dell’Amministrazione regionale di essere sempre più vicina alle esigenze della società e alla sua continua evoluzione”.

Il presidente della Regione, Alberto Cirio, è intervenuto con un videocollegamento ed ha parlato di “un istituto importante per la vita democratica del nostro Paese e che per questo è previsto nello Statuto della nostra Regione. È importante celebrare l’attualità di una figura che come tutte le cose buone migliora nel tempo. Sono per questo disponibile a prendere in considerazione le proposte che verranno formulate per potenziare la figura del Difensore civico”.

Il segretario del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Torino, Paolo Berti, ha dichiarato che “la mediazione e l’indipendenza proprie alla funzione di Difensore civico, accomunano questo ruolo a quanto viene fatto dagli avvocati. Non solo in ragione della loro professionalità ma per la conoscenza che hanno delle persone, vengono infatti scelti degli avvocati per svolgere il ruolo del Difensore civico”.

Ha introdotto e moderato il convegno Paola Baldovino, Difensore civico della Regione Piemonte: “In questi 40 anni, il Difensore civico ha contribuito ad umanizzare l’attività amministrativa a tutela dei diritti delle persone e, in tal modo, far emergere i bisogni concreti dei cittadini – ha spiegato Baldovino -. Al Difensore civico possono rivolgersi tutti, gratuitamente e senza formalismi e, pertanto, l’istituto costituisce un’importante risorsa per la collettività piemontese. Con questo convegno si è inteso, oltre a celebrare l’anniversario della legge istitutiva dell’ufficio, diffondere anche la conoscenza di questa figura di garanzia e gli ambiti di intervento nei quali il Difensore civico può operare. In particolare, l’evento è stato organizzato in collaborazione con l’Ordine degli avvocati di Torino, al fine di sottolineare l’utilità dell’Istituto per coloro che svolgono la professione forense, anche quale strumento deflattivo del contenzioso giudiziario”.

Sono stati 572 i fascicoli aperti nel corso del 2021 presso il Difensore Civico piemontese e di questi circa il 60% riguardano l’area dei servizi alla persona e, all’interno di questi, più di 7 su 10 sono inerenti sanità e ospedali. Interessante, tra le varie aree di intervento, quella sui procedimenti amministrativi e sulle richieste di accesso documentale e di accesso civico, che hanno garantito maggiore trasparenza delle amministrazioni.

È poi intervenuto Gianluca Gardini, ordinario del dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Ferrara, che ha spiegato come “l’evoluzione storica e giuridica della difesa civica fa parte di una storia minore nel nostro Paese perché confinata alle esperienze delle autonomie territoriali. In Italia mai abbiamo avuto un difensore civico nazionale, diversamente da quanto accade nella stragrande maggioranza dei paesi dell’Unione europea. Addirittura non sono pochi gli stati che lo hanno previsto nella carta costituzionale e altri, comunque, con una legge ordinaria. Gli uffici del difensore civico presenti nel nostro paese non sono poi neanche stati valorizzati come strumento alternativo per la risoluzione delle controversie tra la Pubblica amministrazione e il cittadino. Ed è di tutta evidenza come questo avrebbe potuto alleggerire il Tar di una parte dei procedimenti”.

A proposito degli effetti del contenzioso amministrativo della difesa civica, Gabriella Racca, ordinario presso il dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli studi di Torino ha spiegato che “La difesa civica va intesa come difesa della Buona Amministrazione, quindi il difensore non è un organo terzo rispetto alla Regione e alle altre amministrazioni ed è chiamato a collaborare affinché l’obbiettivo comune sia effettivamente raggiunto. Il cittadino in difficoltà deve trovare nel Difensore civico il punto di collegamento che ripristini il rapporto di fiducia con la parte pubblica. Per far ciò il difensore deve collegarsi e rafforzarsi in rete con Anac, con i responsabili della prevenzione della corruzione e della trasparenza, con il Difensore civico digitale, con i responsabili della transizione digitale (Rtd), con le Aziende sanitarie, con i Media nelle forme tradizionali e più innovative”.

Su come è cambiato il modo di interfacciarsi dell’avvocato con la difesa civica e sulle varie funzioni del Difensore civico contro la gestione scorretta o impropria delle pubbliche amministrazioni è intervenuta Silvia Ingegnatti, avvocato del Foro di Torino, evidenziando “ la funzione di garante del diritto alla salute del Difensore civico, fino al potere di moral suasion che può essere esercitato nei confronti della Pa. Gli avvocati possono cogliere le opportunità insite nel ricorso al Difensore Civico al fine di vagliare, nel superiore interesse del proprio assistito, tutti gli strumenti posti a disposizione della legge, di cui la Difesa Civica costituisce una valida potenzialità”.

Alessandra Carrozzo, avvocato del foro di Torino ha illustrato i doveri deontologici dell’avvocato, con particolare riferimento al dovere di informazione verso i clienti che “impone di informare delle opportunità che offre l’istituto del Difensore Civico in diverse materie e quindi della possibilità e delle modalità per avvalersi di tale organo. Questo in relazione al rapporto che tale strumento di tutela ha con le altre prerogative difensive”.