Minori: rischio aumento povertà ed esclusione

In Piemonte il 13% dei minori versa in situazione di povertà relativa mentre salgono al 27,9 quelli a rischio di povertà ed esclusione sociale. Il dato, che si riferisce all’ultima rilevazione del 2017, è stato fornito in occasione del convegno “Dialoghi sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza a trent’anni dalla Convenzione Onu”, che si svolge oggi alla Cavallerizza Reale di Torino.

“Ogni volta che si parla di diritti dell’infanzia e dell’adolescenza dovremmo chiederci se la società riesca a offrire il meglio di sé ai propri bambini. È un interrogativo che interpella sia la nostra coscienza di uomini – di padri e di madri – sia il nostro impegno di cittadini. Di cittadini italiani, che si preoccupano del futuro delle nuove generazioni e di cittadini del mondo, che pensano alle condizioni dell’infanzia nei Paesi in cui vengono calpestati e violati i diritti più elementari dei piccoli”, ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia portando il saluto dell’Assemblea

L’evento – occasione per fare il punto sull’attuazione della Convenzione di New York con particolare riguardo alla situazione del Piemonte – è realizzato dal Consiglio regionale del Piemonte con l’Ufficio della garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza in collaborazione con l’Università degli Studi di Torino.

La garante regionale dell’infanzia e dell’adolescenza Ylenia Serra, a pochi giorni dalla nomina, ha sottolineato come “la Regione Piemonte per prima si sia dotata di un Assessorato specifico per le Politiche sociali dei bambini e della casa per rendere ancor più effettiva la tutela dell’infanzia” e che tra i temi che le stanno più a cuore c’è quello dei minori disabili. “Tanto bisognerà fare – ha aggiunto – per rendere davvero effettiva l’inclusione e dare sostegno alle famiglie anche attraverso un’attenzione particolare al territorio che consenta di diffondere in maniera capillare la cultura educativa”.

La relazione introduttiva è stata svolta dalla garante regionale dell’infanzia e dell’adolescenza emerita Rita Turino, che ha presentato una sorta d’istantanea sulle condizioni dei bambini e dei ragazzi in Piemonte dall’inizio del suo mandato, avvenuto nel 2016. Tra i principali dati emersi, spicca il continuo calo della natalità, che non sembra invertire la rotta: “Dei circa 4,4 milioni di abitanti del Piemonte all’inizio del 2019 – ha dichiarato – solo il 15% sono minori, mentre l’età media della popolazione è di 47 anni. La popolazione straniera incide sul totale per il 9,8%, il cui 21,3% è costituita di minori provenienti da 124 paesi extraeuropei e 44 europei, in prevalenza rumeni, marocchini e albanesi”.

Le famiglie, a fine 2017, erano 2 milioni, con una media di due componenti per gruppo familiare. Di queste, solo il 29,3% ha figli di minore età e l’11,6% è costituita da un solo genitore (madri nel 77,3% dei casi; padri nel 22,7). I minori stranieri non accompagnati che hanno soggiornato in Piemonte sono stati 971 nel corso del 2018, in calo di 36 unità rispetto all’anno precedente. Dei 664.300 bambini e ragazzi residenti sul territorio regionale, l’8,5% sono stati seguiti nel corso del 2017 dai servizi sociali e l’1,2% è portatore di una qualche forma di disabilità. Sono stati 1.131 i minori inseriti in strutture residenziali: 38,6% di questi di cittadinanza straniera e di questi 343 minori stranieri non accompagnati. A questo numero si aggiungono 112 giovani adulti tra i 18 e i 21 anni e 426 bambini accolti in struttura con un genitore maggiorenne. Si tratta complessivamente di 1.669 minori, pari allo 025% della popolazione. Altri 1.397 sono stati accolti in affidamento familiare: 314 stranieri (22,5%) e 99 minori stranieri non accompagnati.

Nel 2017 sono stati circa 50.000 minori seguiti da equipe di neuropsichiatria infantile, per un totale complessivo di circa 400.000 prestazioni, cui vanno aggiunti 2.500 minori seguiti dai servizi di psicologia. Complessivamente si tratta dell’8,2% della popolazione.

15.000 hanno certificazione di disabilità che richiede sostegno specifico in ambito scolastico. La percentuale di allievi con disabilità è pari al 13,7% e rimane invariata negli ultimi anni. Si concentra però nell’alveo della Città metropolitana.

I lavori del convegno continuano nel pomeriggio con un focus su contenuto e limiti del diritto d’ascolto del minore nel processo civile penale.




Confagricoltura: eccessiva la proliferazione di lupi in Piemonte. Servono monitoraggi e abbattimenti selettivi

L’aumento ormai incontrollato della popolazione di fauna selvatica e la diffusione dei lupi, in particolare nei territori montani e, più di recente, anche collinari e di pianura, crea problematiche significativi sia in termini di sicurezza delle persone, sia per quanto riguarda le attività agricole che ricoprono un ruolo essenziale per la tutela del territorio”.

Lo ha evidenziato oggi pomeriggio (11 febbraio) Confagricoltura all’audizione congiunta della terza e quinta commissione permanente del Consiglio regionale del Piemonte (ambiente e attività produttive), chiarendo che “gli allevatori chiedono la soluzione del problema del selvatici e in particolare del lupo perché vogliono vivere del loro lavoro e non vedere mandrie predate e aspettare rimborsi insufficienti ed erogati sistematicamente in ritardo”.

Negli ultimi anni sono diventati sempre più frequenti gli avvistamenti di lupi vicino ai centri abitati, situazione ancora più problematica per le cascine isolate.

Si tratta – ha detto il direttore regionale di Confagricoltura Ercole Zuccaro intervenendo in audizione – di un fenomeno ancora sottovalutato dalle istituzioni”.

Le misure di contenimento finora messe in atto si sono dimostrate inefficaci. Oggi, in considerazione dell’aumento abnorme della pressione della fauna selvatica, occorre intervenire con gli abbattimenti selettivi e l’attività venatoria. A causa della pandemia, infatti, gli abbattimenti di selvatici per troppo tempo sono stati in parte interdetti e in parte limitati: nella prossima primavera, con le semine e la ripresa vegetativa delle piante, ci troveremo di fronte a una nuova e pericolosa emergenza, con danni incalcolabili alle colture. Occorre perciò intervenire con provvedimenti urgenti, motivati dall’eccezionale momento che stiamo vivendo, semplificando le procedure per gli abbattimenti controllati”.

Per Confagricoltura è anche necessario prendere in esame la situazione complessiva per evitare danni ancora più pesanti al territorio e alle attività turistiche. La diffusione sempre più ampia di cani da guardiania per contrastare la diffusione dei lupi, con l’impiego di animali addestrati a difendere le greggi, sta diventando un problema per i turisti della montagnaha sottolineato Ercole Zuccaro –  che spesso non possono percorrere i sentieri in prossimità delle mandrie al pascolo per timore di essere attaccati da questi animali”.

Confagricoltura ha chiesto alla Regione di avviare un’attività di monitoraggio e censimento della presenza di lupi in Piemonte, per verificare in modo ufficiale le effettive presenze della specie sul territorio, oggi sottostimate.

Dobbiamo fare di tutto perché i malgari continuino la loro attività sulle nostre montagne, per presidiare l’ambiente e prevenire il dissesto idrogeologico – ha concluso il direttore di Confagricoltura Piemonte – evitando che si disperda un patrimonio di straordinario valore: è una responsabilità enorme che dobbiamo assumerci tutti insieme, ciascuno per la propria parte”.

 

 




I taxisti chiedono voucher e incentivi

Un aiuto in forma di riduzione della fiscalità, oppure di incentivo all’utilizzo del taxi per compensare almeno in parte la forte riduzione del reddito causata dalla pandemia.

È la richiesta espressa dalle organizzazioni sindacali del comparto taxi che oggi sono state audite dalla seconda Commissione consiliare, presieduta da Mauro Fava e alla presenza dell’assessore Fabrizio Ricca.

I rappresentanti sindacali dei taxisti hanno suggerito l’esenzione del pagamento del bollo auto 2021 per la categoria, così come ha previsto la Regione Lombardia, di valutare uno storno dell’aliquota regionale sui carburanti e hanno anche proposto un accordo, in virtù di una legge nazionale già esistente, per sostituirsi al trasporto pubblico locale laddove ci sia il rischio di sovraffollamento e sia necessario potenziare il servizio.

Tutti strumenti per compensare il calo della domanda nel perdurare dell’emergenza sanitaria.
Gli auditi hanno espresso inoltre vivo interesse per l’eventuale possibilità di replicare per particolari categorie di utenti quanto fatto dalla Regione Lazio, come ha ricordato Alberto Avetta (Pd), che ha stanziato 4 milioni di euro per finanziare voucher taxi destinati a docenti e personale Ata.

Il presidente Luv, Marco Grimaldi, ha suggerito l’ipotesi di inserire una misura ad hoc per incentivare i taxisti al rinnovo dei propri automezzi all’interno del Piano della qualità dell’aria e così Valter Marin (Lega) ha proposto la valutazione di risorse regionali per favorire la sostituzione dei mezzi attuali con i taxi elettrici, nell’ottica di riduzione del tasso di inquinamento.
Su questo ultimo punto però le sigle sindacali hanno espresso qualche perplessità: “un incentivo per rinnovare l’auto con una a basso impatto ambientale in prospettiva sarebbe gradito, ma oggi l’urgenza immediata è quella di far ripartire la nostra attività, molti di noi faticano ad arrivare a fine mese e non sono disposti ad affrontare nuove spese”, affermano gli esponenti di Federtaxi e Ugl. Su domanda del presidente Fava hanno inoltre precisato che la Città di Torino non ha ancora risposto in merito all’ipotesi di sconti per il pagamento delle soste dei taxi nei parcheggi.

Su richiesta di Francesca Frediani (M40) gli auditi hanno specificato che i taxisti non sono mai stati oggetto di un monitoraggio specifico sui contagi, ma proprio in virtù della loro forte esposizione al rischio hanno chiesto di essere inseriti nelle categorie professionali che beneficeranno del vaccino non appena partirà la fase due della campagna di somministrazione.

Gianluca Gavazza (Lega) ha infine auspicato che il rimborso carburante sulle accise per i taxisti sia calcolato in percentuale sui consumi rispetto ai chilometri percorsi, così come avviene per il mondo degli autotrasporti. Il rimborso commisurato alle giornate lavorative ha infatti penalizzato fortemente la categoria nell’ultimo anno in cui i giorni lavorativi sono stati dimezzati.
In conclusione il presidente Fava ha espresso la volontà di trasmettere alla Giunta le istanze dei rappresentanti sindacali e di portare all’attenzione anche della Commissione Sanità la richiesta inerente i vaccini.




Nuovo look per la CCIAA Cuneo, partono i lavoro di riqualificazione

Dopo l’approvazione del piano regolatore della città, datato 1912, il sogno, cullato per anni, di una nuova sede mosse i primi passi verso la realizzazione quando dal Ministero dell’Economia nazionale arrivò l’autorizzazione a procedere. Si individuò l’area in una superficie all’angolo tra le vie Emanuele Filiberto e Antonio Toselli, in posizione strategica, confinante con il terreno prescelto per la costruzione del palazzo della Banca d’Italia, previsto sullo spazio lungo la direttrice di corso Nizza, già occupato dalle tre palazzine della banca Cassin – Beltrami – Beltrandi. Quasi cento anni fa, il 5 agosto del 1923, il Consiglio camerale deliberò la costruzione della nuova sede ipotizzando una spesa valutata in 664.000 lire. Il progettista, il geom. Camia di Dogliani, consigliere camerale, regalò il progetto alla Camera di commercio e il 19 marzo del 1925 venne posta e benedetta la prima pietra dell’edificio neoclassico che seppe resistere all’imperante moda razionalista dell’epoca. L’edificio venne inaugurato nel 1926. Da allora, nel corso di quasi cento anni, decine di migliaia di imprese hanno frequentato le sale, percorso le scale, attraversato i corridoi di quella che è diventata la loro casa e nell’edificio di Via Emanuele Filiberto hanno dato il via alla loro attività professionale.

Dopo quasi cento anni di storia il palazzo della Camera di commercio necessita di un’opera di restyling in modo da presentarsi all’appuntamento del centenario, nel 2026, in ottima forma, pronta a soddisfare le nuove esigenze delle imprese, principali beneficiarie di questo progetto di ammodernamento.

Abbiamo deciso di investire in modo significativo sul nostro importante patrimonio immobiliare rispettandone le caratteristiche architettoniche, coniugandole con l’attivazione delle più avanzate tecnologie – afferma il Presidente Mauro GolaIl nostro palazzo è vicino ai cento anni di età e necessita di un adeguato intervento di restauro e riqualificazione tale da renderlo sempre più performante e pronto ad accogliere le esigenze del personale e delle imprese. La realizzazione del Salone del Futuro, prevista per l’inizio dell’estate, sarà la prima di una lunga serie di opere che in modo organico cambierà in positivo il volto della storica sede di Via Emanuele Filiberto, rendendola più innovativa, digitale e sostenibile.”

Il programma da realizzare nell’arco di un biennio, prevede una serie articolata e omogenea di interventi volti a dare un look moderno, innovativo e funzionale alla sede, pur conservandone e rispettandone le caratteristiche architettoniche che ne fanno uno degli immobili pubblici di maggior pregio presenti in città. I temi dell’efficientamento energetico e della sostenibilità, che hanno guidato negli anni scorsi sia la ristrutturazione del Palazzo di Tetto Sottile sia il passaggio al teleriscaldamento saranno centrali per tutti gli interventi previsti.

Tutti i locali destinati agli incontri pubblici saranno arredati e allestiti in modo moderno e funzionale in modo da farli diventare sempre più smart e adatti alle nuove esigenze di connettività, accelerate dalla pandemia.

Si parte in questi giorni con i lavori edili relativi agli uffici destinati al front-office che diventeranno il “Salone del Futuro”. Il locale sarà totalmente ripensato e progettato per declinare e accogliere le nuove esigenze della Camera di commercio in termini sia edilizi sia tecnologici, col preciso obiettivo di avvicinare l’operatore all’utente, creando spazi di accoglienza moderni e funzionali, aumentando le condizioni di benessere all’interno dell’edificio sia per il pubblico fruitore dei servizi che per i dipendenti. L’ufficio sarà completamente rinnovato e innovato, diventerà più luminoso e confortevole e garantirà la fruizione di spazi interni ospitali e innovativi, in linea con i parametri di confort ambientale e le nuove esigenze di innovazione tecnologica.

La progettazione e la direzione dei lavori del “Salone del Futuro” sono state affidate all’Arch. Flavio Bruna di Cuneo, il progetto e la Direzione Operativa degli Impianti all’Ing. Guido Vacchino dello Studio Mcm Ingegneria di Grugliasco, l’impresa che si è aggiudicata i lavori assegnati con procedura negoziata è la Giuggia Costruzioni srl di Villanova Mondovì. L’importo dei lavori è di 413.040,55 euro + Iva a cui vanno aggiunti oneri per la sicurezza pari a 7.434,62 euro + Iva.




Lotta all’usura, protocollo tra Regione e Tribunale

È alle firme, nei prossimi giorni, un protocollo d’intesa con cui la Regione mira al coinvolgimento dei Tribunali per una preventiva informazione nei confronti dei cittadini indebitati, soprattutto per facilitare l’accesso al fondo creato per queste difficili situazioni.

Lo ha annunciato oggi in Commissione legalità l’assessore Maurizio Marrone: la stipula del protocollo del resto è prevista dalla legge regionale 8/2017 “Interventi regionali per la prevenzione e il contrasto ai fenomeni di usura, estorsione e sovra indebitamento”.

Secondo il presidente della Commissione, Giorgio Bertola, si tratta di “un passo atteso da tempo e fondamentale per l’attuazione della legge regionale sul contrasto all’usura, al sovraindebitamento ed all’estorsione, al quale ci auguriamo facciano seguito adeguati stanziamenti di risorse nel prossimo bilancio di previsione. La Commissione Legalità si è messa a disposizione per approfondire la possibilità di creare una rete regionale degli Organismi di Composizione della Crisi da sovraindebitamento.”

Di fatto Il Tribunale di Torino, tramite il personale dell’URP- Sportello del Cittadino e la pubblicazione dell’informazione sul sito internet del Tribunale, avrà cura di informare i soggetti sovraindebitati della possibilità di accedere ai benefici della legge regionale 8/2017. I Giudici della Sezione delle Esecuzioni Immobiliari del Tribunale di Torino, inoltre, invieranno un comunicato ai Custodi nominati per la gestione degli immobili oggetto di esecuzione forzata, con il quale conferiranno loro l’incarico di informare i debitori esecutati dei benefici, cosa che verrà fatta in occasione del primo contatto con i soggetti indebitati.

Sollecitato dalle domande dei commissari intervenuti – Domenico Rossi e Diego Sarno (Pd) – l’assessore ha spiegato che nel giro di una settimana o due la procedura di sottoscrizione del protocollo dovrebbe essere completata. Questo primo accordo riguarda il Tribunale di Torino, ma l’intenzione della Giunta e della Commissione è quella di estendere il progetto agli altri Tribunali piemontesi. Altra proposta dei commissari, raccolta dal presidente Bertola e che ha riscontrato anche l’apprezzamento dell’assessore, è quella sulla necessità di un coordinamento regionale degli Occ (Organismi di composizione della crisi di sovraindebitamento)




Dario Gallina nuovo Presidente della Camera di Commercio di Torino

Oggi sì è insediato per la sua prima riunione a porte chiuse il nuovo Consiglio della Camera di commercio di Torino, nominato con Decreto del presidente della Regione n. 19 del 20 febbraio 2020.

All’ordine del giorno della prima assemblea, l’elezione del Presidente: a guidare l’ente camerale nel prossimo quinquennio sarà Dario Gallina, classe 1966, Presidente dell’Unione Industriale di Torino e Amministratore Delegato della Dott. Gallina Srl.

Il Presidente Gallina è ora anche Presidente delle Aziende speciali Laboratorio Chimico e Centro Congressi Torino Incontra.

Dopo l’elezione, il Presidente Dario Gallina ha dichiarato: “Oggi per me è un giorno di grande emozione ma soprattutto di responsabilità. Grazie alla fiducia accordatami dal nuovo Consiglio camerale, guiderò questa grande pubblica amministrazione, a cui fanno riferimento tutte le categorie produttive e sociali del territorio.

Il 18 marzo si eleggerà la Giunta e si completerà il ricambio del vertice. Fin da subito, insieme alle istituzioni e a tutte le categorie economiche cominceremo a lavorare per il prossimo quinquennio al nuovo Piano Strategico camerale e soprattutto ad affrontare le ricadute economiche di questa emergenza sanitaria che stiamo vivendo.

Torino e la sua provincia soffrono giorni difficili, come in altre aree del paese, dove purtroppo vediamo imprese alberghiere, ristoranti, bar, negozi svuotati ed assistiamo ad un’enorme difficoltà per piccole, medie e grandi imprese che hanno criticità a lavorare, ad importare o ad esportare, in Italia e nel mondo.

È bene quindi dare subito un forte rilancio alle attività che la Camera di commercio promuove con un forte spirito di coesione e di visione, utilizzando al meglio le risorse a disposizione. Già oggi, subito dopo l’elezione, ho chiesto ai Consiglieri di prolungare l’incontro per cominciare a confrontarci operativamente sulla difficile situazione di Torino e su che cosa è possibile attuare.

La Camera di commercio è infatti un’importante istituzione che ricopre un ruolo di osservatorio di tutto il territorio, ma anche e soprattutto agisce come stakeholder importante nel definire linee di sviluppo e di crescita di tutte le attività economiche.

Cercherò di valorizzare al massimo questo ruolo, puntando ad una Città Metropolitana di Torino protagonista in Europa e nel mondo, forte del suo passato e consapevole delle sue straordinarie potenzialità. Infine, desidero vivamente ringraziare Vincenzo Ilotte e il Consiglio per il lavoro svolto in questi 5 anni”.

Il saluto di Vincenzo Ilotte

Così Vincenzo Ilotte, Presidente uscente, ha voluto ricordare il suo mandato a Palazzo Birago: “È stata per me un’esperienza bellissima, appassionante e davvero sfidante. Ho trovato una Camera di commercio ridimensionata dalla riforma ministeriale del 2014 che le ha tolto molte risorse, ma che le ha lasciato nuovi compiti. Insieme alla Giunta, oggi lascio un ente riorganizzato e ben strutturato, con un personale efficiente che si è velocemente riconvertito al

COMUNICATO STAMPA

nuovo scenario e che sa offrire con alti livelli di qualità sia i servizi amministrativi telematici sia le nuove competenze attribuite negli ambiti della digitalizzazione nelle imprese, del dialogo tra scuola e lavoro e del turismo. Lascio quindi una Camera di commercio che in questi anni ha ridotto i costi di funzionamento del 23%, con un aumento della produttività del 12% ed un avvio di politiche di welfare aziendale, volte a rimotivare tutta la squadra; un personale pronto ai nuovi temi legislativi, in particolare sul digitale. La Camera in questi anni ha investito più di 30 milioni di euro sulla promozione del nostro territorio ed ha potenziato gli osservatori ed i servizi gratuiti a disposizione delle nostre imprese, oltre che razionalizzare e rilanciare il proprio patrimonio immobiliare.

Infine, altro elemento per me molto importante, è stato il suo riposizionamento, grazie all’avvio e sperimentazione di operazioni di sistema nell’interesse del territorio che, per la prima volta, hanno visto insieme tutte le sue forze economiche: dal dossier di candidatura alle Olimpiadi invernali 2026 per passare a quello delle ATP Finals, dalla grande mobilitazione per la TAV alla Makers’ School.

A Dario Gallina, caro amico che conosco ed apprezzo da molti anni, lascio una Camera di commercio che potrà guardare con serenità alle sfide del futuro, avendo già identificato alcuni assi di sviluppo unitamente alle risorse economiche necessarie per realizzarli. L’auspicio è che non si perda la focalizzazione su progetti di sistema volti ad uno sviluppo sostenibile del suo tessuto imprenditoriale”.

L’operato della Camera di commercio, che è stato sintetizzato nel Bilancio di mandato 2014-2019, è a disposizione on line sul sito della Camera di commercio di Torino.

Il nuovo Consiglio della Camera di commercio di Torino 2020-2025

Numerosi i cambiamenti legati alla recente Riforma del sistema camerale italiano (D.Lgs. 219/2016). Per le Camere di commercio con un numero di imprese iscritte superiore a 80.000, il numero dei consiglieri scende da 30 a 22, ai quali si aggiungono 3 componenti in rappresentanza delle organizzazioni sindacali dei lavoratori, delle associazioni di tutela dei consumatori e dei liberi professionisti.

Per tutti gli organi di Camera di commercio, Aziende speciali, ad eccezione del Collegio dei Revisori, è prevista la gratuità della carica.

Questa la nuova composizione del Consiglio rispetto all’assetto precedente.

consiglio camera commercio torino

L’elezione della Giunta

Il numero dei componenti della Giunta, che sarà eletta dal Consiglio il 18 marzo, scenderà da 10 a 7 membri, oltre al Presidente. Viene confermata la rappresentanza obbligatoria dei settori dell’industria, del commercio, dell’artigianato e dell’agricoltura.




Le iniziative della Camera di commercio di Torino per l’orientamento al lavoro verso la sostenibilità

Le iniziative della Camera di commercio di Torino per l’orientamento al lavoro verso la sostenibilità. La Settimana del Lavoro si conclude sabato 26 marzo, programma
ore 10.00-13.00
Polo del ‘900, Via del Carmine 14 + diretta YouTube
Nel corso dell’evento verranno presentati alcuni risultati del Sistema Informativo Excelsior che, con riferimento al tema della ecosostenibilità, evidenziano come da parte delle imprese vi sia una crescente richiesta di competenze green che riguarda in maniera trasversale molte professioni.
Verrà portata come esperienza di progetto per l’orientamento al lavoro verso la sostenibilità, realizzata insieme a più stakeholder istituzionali del territorio, quella del “Laboratorio Abitare Sostenibile, Sicuro, Smart con attenzione agli aspetti sanitari”. L’iniziativa da alcuni anni coinvolge Istituti di Istruzione secondaria di II grado del torinese, anche con l’obiettivo di qualificare le competenze in materia di sviluppo sostenibile, green e circular economy.
Tali attività rientrano tra quelle che la Camera di commercio di Torino svolge nell’ambito dell’Orientamento al Lavoro e alle Professioni e del progetto Bottega dell’Orientamento, che verrà illustrato nel corso dell’evento.
Intervengono
Barbara Barazza, Responsabile Settore Studi, Statistica e orientamento al lavoro e alle professioni, Camera di commercio di Torino
Guido Cerrato, Dirigente Area Sviluppo del territorio e Regolazione del mercato, Camera di commercio di Torino
Rosella Seren Rosso, I.I.S. Erasmo da Rotterdam, referente del progetto Abitare Sostenibile, Sicuro, Smart con attenzione agli aspetti sanitari – LAS 4
Andrea Talaia, Vice Presidente del Comitato Abitare Sostenibile, Sicuro, Smart con attenzione agli aspetti sanitari – LAS 4
ore 21.00-22.30
Polo del ‘900, Via del Carmine 14
Blue Revolution. L’economia ai tempi dell’usa e getta
One man show che unisce tre storie –  i tempi dell’economia dell’usa e getta, il dramma dell’inquinamento da plastica dei mari e la vicenda del giovane imprenditore Tom Szaky – per proporre una nuova visione del rapporto tra produzione, consumo e ambiente.



Confartigianato Cuneo e ANCoS: si è svolto il convegno “Terzo Settore, forza indispensabile di una Comunità”

La forza di una Comunità. Il Terzo Settore tra impegno sociale e volontariato”. Se ne è parlato sabato 15 febbraio, a Cuneo, nel Salone d’onore del Municipio, in un partecipato convegno organizzato da Confartigianato Imprese Cuneo e da ANCoS (Associazione Nazionale Comunità Sociali e Sportive) sulle varie sfaccettature operative di uno dei settori “chiave” della società moderna.

Dopo il saluto iniziale di Federico Borgna, Sindaco di Cuneo e Presidente della Provincia, e di Claudio Piazza, presidente di AnCoS Confartigianato Cuneo, ha introdotto i lavori della mattinata Giovanni Quaglia, presidente della Fondazione CRT.

«I corpi intermedi – ha commentato Quaglia – rappresentano quel terzo pilastro fondamentale, come dice il sociologo Giuseppe De Rita, per mantenere “stabile una comunità” e Confartigianato Cuneo ben interpreta tale ruolo proponendosi come parte attiva del crescere comune in una ottica sociale. C’è bisogno di recuperare fiducia a tutti i livelli del nostro vivere civile, una fiducia che va non solo predicata, ma soprattutto praticata».

A seguire si è svolta una tavola rotonda, moderata da Joseph Meineri, direttore generale di Confartigianato Cuneo.

Giandomenico Genta, presidente della Fondazione CRC, e Alberto Franco, dell’Università di Torino – Dipartimento di Management, coautori del recente libro dal titolo “Innovazione, Territorio, Comunità” (Nino Arano Editore) hanno discusso dell’importanza del Terzo Settore nell’economia attuale, analizzando anche alcuni aspetti delle particolarità fiscali applicate allo stesso e alle Fondazioni di origine bancaria.

«La nostra pubblicazione – ha detto Genta – non vuole essere un semplice enunciato di concetti e di valori legati al Terzo Settore, ma un concreto approfondimento di quelle pratiche di collaborazione sociale e solidale che diventano il vero collante di una comunità sana, proiettata verso un futuro coeso e sostenibile. E lo sottolineano le preziose testimonianze inserite nella seconda parte del libro. Personaggi del calibro di Maria Franca Ferrero, Letizia Moratti, Giovanni Malagò, Carlo Petrini e Giovanni Ramonda forniscono una importante chiave di lettura del Terzo Settore e del valore culturale e sociale espresso dalle realtà intermedie del mondo economico».

Nino Aragno, editore molto noto a livello nazionale e internazionale per le sue scelte editoriali rivolte a sostenere le voci più alte in campo letterario, economico e artistico (insignito nel 2013, dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, della “Medaglia d’oro ai Benemeriti della cultura e dell’arte”) ha illustrato la sua concezione di “editoria come impegno civico”, apportando ad esempio la sua recente acquisizione della “Villa Tornaforte” di Cuneo con il progetto di renderla luogo di cultura e aggregazione.

In seguito, Laura Orestano, CEO di SocialFare, ha spiegato come il “valore sociale” può generare anche “valore economico”, portando l’esempio del Centro per l’Innovazione Sociale, che «progetta e supporta idee e soluzioni innovative per rispondere alle sfide sociali contemporanee».

Infine, Luca Crosetto, presidente di Confartigianato Imprese Cuneo, ha parlato dello stretto legame tra l’Associazione di categoria e il Terzo Settore, analizzando sfide e obiettivi di Confartigianato Cuneo, nell’accezione di organismo di rappresentanza e soggetto partner di imprese e imprenditori, interlocutore di riferimento tra tessuto economico e Istituzioni.

«Oggi il terzo Settore rappresenta una risorsa sociale indispensabile per sostenere chi si trova in condizioni di bisogno, difficoltà e disagio. – affermano i presidenti di Confartigianato Cuneo e AnCoS Crosetto e Piazza – Nel nostro Paese conta oltre 4 milioni di addetti, di cui ben il 75% sono volontari. Si tratta di comunità formate da reti grandi e piccole di enti, un capitale sociale che riesce a soddisfare necessità là dove lo Stato non arriva o arriva troppo in ritardo. Confartigianato Cuneo con la realizzazione del suo bilancio sociale ed AnCoS con le sue molteplici iniziative a carattere solidaristico- divulgativo, si stanno impegnando nella valorizzazione di una maggiore sensibilità sociale tra le imprese, attraverso la quale sia possibile costruire una società più attenta e aperta ai bisogni dei cittadini. Con questo incontro abbiamo voluto sottolineare l’interesse del mondo imprenditoriale verso questa tematica, utilizzando come filo conduttore del dibattito proprio la recente pubblicazione del presidente Genta e del prof. Franco che bene inquadra il ruolo strategico del Terzo Settore nell’ambito della nostra Comunità».




Confartigianato Cuneo prosegue gli incontri con i sindaci cuneesi a sei mesi dalla loro elezione.

Continuando nel percorso avviato nelle scorse settimane, Confartigianato Imprese Cuneo ha incontrato gli altri tre sindaci eletti nella tornata dell’autunno scorso: Roberta Robbione sindaca di Borgo San Dalmazzo, Luca Robaldo sindaco di Mondovì nonché presidente della Provincia, Patrizia Manassero sindaca di Cuneo. I tre primi cittadini hanno accettato di onorare la promessa con la quale avevano concluso il loro incontro elettorale con l’Associazione: in caso di elezione, programmare un incontro a distanza di sei mesi con i vertici associativi per fare il punto sulle iniziative avviate e sulle problematiche del territorio, con un occhio di riguardo rivolto al mondo produttivo.

All’appuntamento, svoltosi nella sede provinciale di Confartigianato, erano presenti il presidente di Confartigianato Imprese Cuneo Luca Crosetto accompagnato dai presidenti zonali di Borgo San Dalmazzo Katia Manassero, di Mondovì Davide Sciandra e di Cuneo Valerio Romana.

«Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti. – ha dichiarato il presidente Crosetto – I sindaci si sono dimostrati molto collaborativi nel confronto, dichiarando la loro piena disponibilità a rafforzare le sinergie già esistenti con la nostra realtà per favorire crescita e sviluppo del territorio e delle sue attività imprenditoriali. L’incontro ha offerto anche l’opportunità di fare il punto sul work in progress dell’attività comunale, andando a verificare lo stato dell’arte di alcune iniziative orientate ad un fattivo sostegno a comunità ed imprese in un frangente ancora piuttosto turbolento».

I sindaci sono stati sollecitati con alcune domande a spiegare la loro posizione sui diversi problemi cittadini attraverso un’intervista realizzata e programmata in streaming dal quotidiano on line Targatocn.

Tra i temi sottoposti, il caro energia e carburante che sta mettendo in ginocchio cittadini ed imprese e la conseguente necessità di un intervento di calmierazione dei tributi comunali, l’impegno a guardare a nuove iniziative sostenibili come le nascenti comunità energetiche, la rivitalizzazione della vita culturale e turistica dei due territori anche attraverso una maggiore valorizzazione della collaborazione con Confartigianato Cuneo, ed infine un giudizio personale sull’esperienza di primo cittadino.

Per ognuno poi, sono stati affrontate problematiche più specifiche: per Borgo San Dalmazzo la questione tuttora in pieno dibattito riguardante la realizzazione del biodigestore, per il quale sono previsti finanziamenti dal PNRR di 13 milioni di euro, per Mondovì l’installazione dei cartelli luminosi riferiti all’applicazione delle nuove normative antismog che stanno creando gravi difficoltà alle imprese artigiane, per Cuneo i progetti di sostegno all’economia locale attraverso il Distretto Urbano del Commercio, l’immagine di Cuneo come capitale della cultura, della gastronomia di qualità e punto di riferimento dei territori montani e l’intensificazione dello scambio economico –culturale con la vicina Francia.




Confartigianato imprese Cuneo: limitazioni per l’accesso al pubblico

A seguito dell’estensione a tutto il territorio italiano dell’emergenza Coronavirus, preghiamo tutti gli Associati di non recarsi presso gli uffici di Confartigianato Cuneo ma di contattarci tramite mail o telefonicamente.

Confermiamo l’apertura dei nostri uffici nei consueti orari lavorativi solo per emergenze e previo appuntamento telefonico.

confartcn@confartcn.com  –  tel. 0171 451111



Vademecum della Questura di Cuneo

In seguito all’entrata in vigore delle nuove misure finalizzate al contenimento dei contagi da Covid-19, la Questura di Cuneo ha preparato un Vademecum con alcuni chiarimenti sul Dpcm del 9 marzo 2020.

Scarica il Vademecum



Le regole per gli spostamenti
istruzioni del ministero degli interni

Posso muovermi in Italia? Posso utilizzare i mezzi di trasporto pubblico? Che succede a chi non rispetta le limitazioni?

Il Ministero degli Interni ha risposto alle domande più frequenti su spostamenti e limitazioni:

Scarica le regole per gli spostamenti


Sostegno delle imprese

Possibile una “cassa integrazione”
per i tuoi dipendenti

In questo momento di forte emergenza sanitaria anche l’Artigianato prevede una forma di “cassa integrazione” per dare una mano alle aziende con dipendenti, attraverso F.S.B.A., il Fondo di solidarietà bilaterale per l’artigianato.

Il Fondo si rivolge a tutte le imprese artigiane, aderenti a EBNA/FSBA, che abbiano personale dipendente.

F.S.B.A. eroga trattamenti di integrazione salariale in caso di sospensione o riduzione dell’orario di lavoro, connesse alle sospensioni dell’attività aziendale determinate da Coronavirus.

Si tratta di fatto di una sorta di “cassa integrazione” rivolta ai dipendenti delle imprese artigiane aderenti.

Per usufruire del Fondo è necessario siglare un Accordo di carattere transitorio, per la durata dell’emergenza, con il supporto di Confartigianato Cuneo.

Per saperne di più non esitare a rivolgerti a Confartigianato Imprese Cuneo – Area Sindacale Contrattuale Lavoro (tel. 0171/45.11.11) – Rif. Martina e Laura oppure in tutti i nostri Uffici di Zona.

 


Sul nostro sito internet abbiamo attivato una pagina (in continuo aggiornamento) dove riporteremo informative su provvedimenti e misure per imprese e lavoratori connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19