“Coltiviamo nei giovani il seme della legalità”
“La mafia esiste e va combattuta. È doveroso ricordare in questa giornata le tante vittime che si sono sacrificate per sconfiggere quel nemico subdolo e talvolta invisibile, presente nella nostra società, in grado di creare continue zone d’ombra.
Oggi commemoriamo gli uomini e le donne che hanno creduto nella giustizia, che si sono opposti alla prepotenza della criminalità, lasciandoci in eredità quei principi che sono essenziali per una giusta convivenza civile”, così ha affermato Stefano Allasia, presidente del Consiglio regionale in occasione della Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie che si celebra il 21 marzo.
Richiamando “Terra mia – Coltura/Cultura” il titolo di quest’anno della manifestazione organizzata dall’associazione Libera e da Avviso Pubblico, Allasia ha affermato che “le istituzioni hanno l’importante compito di continuare a coltivare nelle nuove generazioni il seme della legalità, con iniziative ed attività che facciano crescere soprattutto nelle scuole il senso di responsabilità ed integrità morale, affinché nessuna vittima delle mafie sia morta invano”.
Missione 5 del Pnrr, il sindaco Lo Russo trasmette al Governo 45 proposte
Il Sindaco metropolitano Stefano Lo Russo ha trasmesso oggi al Governo il progetto per la riqualificazione del sistema bibliotecario della Città di Torino e i progetti di 45 Comuni del territorio metropolitano candidati a ricevere complessivamente risorse per oltre 233 milioni, messe a disposizione dalla Missione 5 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, dedicata ad inclusione e coesione sociale. L’ammissione dei progetti al finanziamento sarà definita entro il mese di giugno.
L’ipotesi di distribuzione delle risorse per oltre 120 milioni a sostegno dei 45 interventi progettuali sul territorio metropolitano suddivisi in 5 ambiti territoriali è stata elaborata dalla Commissione tecnica istituita dalla Città Metropolitana di Torino per definire la ricaduta delle risorse della Missione 5 del PNRR. Il lavoro della Commissione è stato presentato sabato scorso dal Sindaco metropolitano Stefano Lo Russo nell’auditorium della sede di corso Inghilterra, durante la cabina di regia istituzionale sul PNRR.
“I 120 milioni richiesti da 45 Comuni si aggiungono ai 113 riservati ai progetti della Città di Torino per la rete delle biblioteche comunali. – sottolinea il Sindaco metropolitano Lo Russo, rivendicando la volontà di coinvolgere il più possibile il territorio, anche a discapito del capoluogo – Siamo partiti da un semplice ragionamento: se ripartono il capoluogo e il territorio della Città Metropolitana di Torino riparte l’intero Piemonte”.
I capofila dei 5 ambiti territoriali metropolitani sono Carmagnola, Grugliasco, Ivrea, Pinerolo e la Valle di Susa. Nell’ambito territoriale con capofila Carmagnola sono stati ammessi i progetti presentati da 7 Comuni, che riceveranno risorse per 16 milioni di euro. Ai 18 Comuni dell’ambito il cui capofila è Grugliasco andranno 57 milioni. Sono 8 i Comuni dell’ambito di Pinerolo, a cui sono destinati fondi per 19 milioni, mentre 18 milioni e mezzo vanno agli 8 Comuni dell’ambito di Ivrea e 10 milioni ai 4 Comuni dell’ambito della Valle di Susa.
IL DETTAGLIO DEI PROGETTI PRESCELTI
Ambito Carmagnola
Cambiano: ristrutturazione edilizia, efficientamento energetico e abbattimento delle barriere architettoniche di un edificio di edilizia popolare di proprietà comunale da adibire a housing sociale e spazio di comunità. Importo ridefinito a carico del PNRR 1.015.000 euro
Carignano: rigenerazione edificio ex casa mandamentale: completamento intervento per la creazione di alloggi di emergenza abitativa. Importo 1.200.000 euro
Carmagnola: recupero e rifunzionalizzazione ad uso sociale della chiesa di San Filippo della biblioteca e di Palazzo Lomellini. Importo 6.235.000
Osasio: restauro edificio comunale in via Verrua finalizzato a residenze per anziani e relativi servizi annessi. Importo 1.150.000
Pino Torinese: riuso e rifunzionalizzazione degli edifici dell’area storica “ex Cottolengo”. Importo 2.100.000
Trofarello: restauro, ristrutturazione, ampliamento e riorganizzazione funzionale e compositiva del centro socio-culturale e della biblioteca Marzanati. Importo 2.900.000
Villastellone: centro socio ricreativo di piazza Libertà. Importo 1.400.000
Ambito Pinerolo
Pinerolo: riqualificazione immobile storico e piazza centrale per housing sociale. Importo 5.800.000
Villar Perosa: spazio di aggregazione. Importo 1.500.000
Piscina: riqualificazione due edifici: housing sociale e centro di aggregazione. Importo 1 milione di euro
Scalenghe: riqualificazione due edifici: housing e centro per progetti di prossimità sociale. Importo 1 milione di euro
Villafranca Piemonte: housing sociale. Importo 3.400.000
Torre Pellice: spazio di aggregazione. Importo 3.400.000
Roletto: housing sociale. Importo 1 milione di euro
Usseglio: rigenerazione ex casermette Guardia di Finanza per housing sociale. Importo 1.900.000
Ambito Ivrea
Castellamonte: recupero dell’ex ospedale per centro poli funzionale. Importo 3 milioni di euro
Cuorgnè: realizzazione di un polo innovativo di aggregazione sociale presso l’ex Collegio Salesiano. Importo 3 milioni
Borgiallo: riqualificazione Corte San Carlo in casa della comunità. Importo 700.000 euro
Feletto: ristrutturazione con riqualificazione degli immobili di proprietà comunale al fine di realizzare un centro anziani e un centro di aggregazione giovanile. Importo 900.000 euro
Ivrea: riqualificazione palazzo Giusiana. Importo 8 milioni
Banchette: recupero funzionale del bocciodromo per la creazione di un nuovo centro sociale polivalente. Importo 530.000 euro
Strambino – San Giorgio: progetto di gestione dell’emergenza abitativa e housing sociale. Importo 1.500.000
Rivarolo: riqualificazione di Villa Vallero come sede della nuova biblioteca civica e del centro culturale. Importo 1.200.000
Ambito di Grugliasco
Alpignano: ristrutturazione Villa Govean. Importo 2.450.000
Grugliasco: rifunzionalizzazione ex edificio scolastico. Importo 2.421.107 euro
Chieri: recupero e rigenerazione dell’area dell’ex Cotonificio Tabasso. Importo 7.900.000
Moncalieri: ristrutturazione teatro civico Matteotti. Importo 3.442.594,12
Druento: interventi finalizzati alla riconversione e rigenerazione di immobili e spazi comunali per la coesione sociale e culturale. Importo 2.725.000
Collegno: rifunzionalizzazione della Certosa Reale. Importo 2.204.200 euro
Rivoli: rifunzionalizzazione e valorizzazione del complesso architettonico di palazzo Piozzo Di Rosignano. Importo 1.925.000
Pianezza: riqualificazione di Villa Blanchetti attraverso la realizzazione del teatro comunale e valorizzazione del Masso Gastaldi. Importo 2.450.000
Vinovo: recupero ex Ospizio del Cottolengo – Piccola Casa Della Divina Provvidenza. Importo 3.919.098
Venaria Reale: realizzazione di un hub per la cultura presso l’ex caserma Beleno. Importo 3.237.500
Chivasso: recupero e valorizzazione dell’ex teatro Cinecittà in piazza del Popolo. Importo 2.800.000
Rosta: realizzazione polo culturale e recupero strutture sportive a supporto dell’inclusione sociale e giovanile. Importo 1.802.500
Leinì: riconversione sede scuola secondaria di primo grado Carlo Casalegno per realizzazione di biblioteca, sale studio e spazio co-working. Importo 2.100.000
Settimo Torinese: valorizzazione dell’area del complesso scolastico Martiri della Libertà. Importo 7.900.000
Nichelino: riqualificazione parco urbano inclusivo di Via XXV Aprile, con strutture ludico-educative per famiglie. Importo 4.375.000
Borgaro Torinese: sistema diffuso di aggregazione sociale lungo l’asse est-ovest del concentrico sotteso dal viale Martiri della Libertà. Importo 1.785.000
Rivalta: restauro e rifunzionalizzazione del Castello degli Orsini. Importo 1.750.000
Beinasco: piazza Danilo Dolci, il nuovo centro della città, da vuoto urbano a spazio della comunità culturale e sociale. Importo 1.813.000
Ambito Unione Montana Valle di Susa
Avigliana: recupero funzionale e riqualificazione energetica edificio ex “Casa del Popolo” da destinarsi a nuove funzioni pubblico-sociali. Importo 3.900.000
Bussoleno: polo logistico Valle di Susa, intervento di rifunzionalizzazione ecosostenibile. Importo 4 milioni di euro
Giaveno: recupero funzionale edificio incompiuto per realizzazione social housing o residenza alla persona sita in via Beale. Importo 1.400.000
Exilles: recupero del centro incontri di piazza Europa, con interventi mirati al risparmio energetico. Il tutto finalizzato all’attivazione di servizi sociali e allo svolgimento di eventi, manifestazioni, mostre, incontri per associazioni, gruppi e cittadini di tutte le età. Importo 700.000 euro.
Stop all’export di vini e liquori verso la Russia
Il testo definitivo in via di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della UE potrebbe salvare, sul filo di lana, una parte significativa delle esportazioni di vini italiani sul mercato della Federazione Russa, precisa Confagricoltura.
Per colpire i “prodotti di lusso”, inclusi i vini, è stata fissata una soglia pari a 300 euro a unità, che può essere riferita, nel caso specifico, alla singola bottiglia o alla cassa.
Sotto il profilo procedurale, la bozza di provvedimento redatta dalla Commissione è stata discussa in sede tecnica e successivamente approvata dal COREPER, il Comitato dei Rappresentanti Permanenti degli Stati membri presso la UE.
Il via libera finale è intervenuto nella mattinata di oggi con procedura scritta. La pubblicazione del provvedimento del Consiglio è attesa per la giornata di domani 16 marzo.
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Lotta alla siccità: in Piemonte progetti per 1,7 miliardi
La siccità ha già prodotto danni in Piemonte stimati intorno ai 50 milioni. Lo ha detto Maurizio Marello (Pd), esponendo l’interrogazione “Siccità ed agricoltura in Piemonte, quali provvedimenti la Regione intende mettere in atto per fronteggiare la situazione?”, nell’ambito dei question time, cui ha risposto l’assessore all’Ambiente Matteo Marnati. Esiste un parco progetti contro la siccità di circa 1,7 miliardi, ha sottolineato l’assessore.
“Oltre alle riunioni del tavolo regionale per l’irrigazione e la bonifica – ha replicato Marnati – abbiamo attivato una forma di confronto periodico dell’Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici del fiume Po, allo scopo di definire la situazione della disponibilità idrica della regione. Compreso questo, sarà possibile per i consorzi di irrigazione e bonifica richiedere una deroga temporanea per il rilascio del deflusso ecologico in alveo. Per quel che riguarda i danni alle produzioni – aggiunge – preciso che i danni sono ricompresi tra quelli assicurabili con le polizze agevolate previste dal piano nazionale di gestione dei rischi in agricoltura. L’assessorato ha inoltre individuato un parco progetti per il settore irriguo per un valore complessivo di oltre un miliardo di euro a cui si aggiungono alcuni interventi di costruzione di nuovi invasi per un valore di quasi 700 milioni”.
“Dalle prima stime effettuate, e senza contare che la mancanza di piogge sta caratterizzando anche il mese di marzo – ha sottolineato il consigliere Pd Marello – si ipotizzano per il Piemonte almeno 50 milioni di danni. Le organizzazioni agricole evidenziano la necessità di interventi di carattere strutturale che sono resi necessari dai cambiamenti climatici caratterizzati dall’alternarsi di precipitazioni violente a lunghi periodi di assenza di acqua”.
L’inverno 2021-2022 in Piemonte risulta essere sia il 3° più caldo degli ultimi 65 anni, sia il 3° più secco con un deficit percentuale medio di circa il 70% rispetto alla norma climatica 1991-2020. È il quinto periodo secco più lungo registrato in Piemonte negli ultimi 65 anni. Da inizio 2022 manca all’appello già l’85% medio delle piogge e nevicate attese in questa stagione.
Nel rispondere alle question in programma , l’assessore Marnati ha poi specificato che, su impulso del Ministero degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale, è stata attivata “ l’Unità di crisi per le imprese” e una mail dedicata export.crisiucraina@esteri.it , con l’obiettivo di mitigare la contrazione delle attività sui mercati e preservare la competitività dell’export.
Durante i question time è stata data risposta anche alle interrogazioni di Francesca Frediani (M4o) Partecipazione di una delegazione della Regione Piemonte a Expo Dubai 2020; di Domenico Ravetti (Pd) sui costi per la realizzazione e la manutenzione della maxi-recinzione anti Peste Suina Africana (Psa); di Alberto Avetta (Pd) su Tutela dell’export piemontese. La Regione come intende agire?; di Silvio Magliano (Moderati ) su Luce e gas, quanto mi costi: questa Giunta è disposta a fare la sua parte per contrastare l’impennata delle bollette?; di Marco Grimaldi (Luv) su attuazione delle Linee di indirizzo ministeriali a garanzia del principio di autodeterminazione delle donne.
Bando di nomina per l’Atc Piemonte Centrale
Da oggi sono aperte le candidature per la nomina dei rappresentanti in due enti.
Agenzia Territoriale per la Casa del Piemonte Centrale, nomina di un membro del Consiglio di amministrazione.
Scadenza di presentazione delle candidature: 25 marzo 2022.
Associazione per il patrimonio dei paesaggi vitivinicoli di Langhe – Roero e Monferrato, nomina di 2 componenti del Consiglio di amministrazione.
Scadenza di presentazione delle candidature: 11 aprile 2022.
Il testo dei bandi, i moduli per la presentazione delle candidature e tutte le informazioni utili sono a disposizione al seguente indirizzo .
Cuneo. Nel 2021 sono nate 852 aziende a conduzione femminile
Le imprese femminili iscritte al 31 dicembre 2021 al Registro camerale sono 14.950 con un’incidenza del 22,6% sull’universo delle imprese complessivamente registrate in provincia di Cuneo e un grado di imprenditorialità esclusivo dell’86,9%, più alto rispetto a quello regionale e nazionale (rispettivamente dell’82,9% e dell’80,9%). Più di tre su dieci svolgono la propria attività nel settore dell’agricoltura, otto su dieci sono imprese individuali, l’11,5% è guidato da giovani donne, il 7,3% è amministrato da straniere: è questo l’identikit della componente femminile del sistema imprenditoriale cuneese nel 2021.
L’analisi dei dati del Registro imprese della Camera di commercio di Cuneo evidenzia come anche le imprese femminili abbiano sofferto le criticità registrate dal sistema imprenditoriale nel suo complesso e, in particolare, le ricadute negative della pandemia. A fronte della nascita di 852 aziende a conduzione femminile, quota in aumento rispetto al 2020 quando le iscrizioni ammontarono a 737, ne sono cessate 883 (al netto delle cancellazioni d’ufficio), numero inferiore rispetto alle 929 dell’anno precedente.
Il saldo tra i due flussi (iscrizioni e cancellazioni non d’ufficio) è negativo per 31 unità e si traduce in un tasso di crescita, comunque migliore rispetto a quello registrato nel 2020, del -0,2%, conseguenza di un discreto dinamismo sul fronte della natalità (+5,7%) non compensato da quello della mortalità (+5,9%). Il dato è meno positivo sia rispetto a quello piemontese (+0,8%) e a quello nazionale (+1,5%), ma migliore rispetto al tasso di crescita registrato in ambito provinciale dal tessuto imprenditoriale complessivo (-0,6%). A livello regionale le imprese femminili della provincia di Cuneo, con un peso del 15,5%, si posizionano subito dopo quelle della provincia di Torino.
Le imprese femminili in provincia di Cuneo e in Piemonte
Anno 2021
Imprese femminili registrate | Tasso imprese femminili* | Tasso di crescita | |
Cuneo | 14.950 | 22,6% | -0,2% |
Piemonte | 96.433 | 22,5% | 0,8% |
Fonte: elaborazione Camera di commercio di Cuneo su dati InfoCamere
* % di imprese femminili sul totale delle imprese registrate
L’analisi della presenza delle imprese femminili nei diversi settori economici evidenzia che il comparto merceologico più rappresentato è quello dell’agricoltura (32,4%), che quasi un’impresa su cinque svolge attività commerciali e che più di una su dieci è impegnata nelle altre attività dei servizi, incluse parrucchiere e lavanderie. Quote significative operano, inoltre, nelle attività dei servizi di alloggio e ristorazione (9,2%) e nelle attività immobiliari (6,1%). Valutando l’incidenza delle imprese femminili sul totale delle registrate per settore spicca la forte specializzazione femminile nelle altre attività dei servizi (il 64,9% delle aziende del settore è amministrato da donne) e nei servizi di ricettività, con alberghi e ristoranti (34,5%).
Esaminando in dettaglio i singoli settori emergono dinamiche diverse. Alla contrazione dello stock registrato nelle attività dei servizi di alloggio e ristorazione (-0,8%) e alla stabilità del commercio (0,0%), si contrappone la crescita del numero di imprese femminili iscritte in agricoltura (+8,3%), nelle attività immobiliari (+3,3%) e nelle altre attività di servizi (+1,7%).
I principali settori di attività economica delle imprese femminili
registrate in provincia di Cuneo
Anno 2021
Settore | Imprese femminili registrate al 31/12/2021 | Tasso imprese femminili | % sul totale delle imprese femminili | Tasso di var. % annuo dello stock |
Agricoltura, silvicoltura, pesca | 4.851 | 25,8% | 32,4% | 8,3% |
Commercio all’ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli | 2.813 | 24,4% | 18,8% | 0,0% |
Altre attività di servizi | 1.763 | 64,9% | 11,8% | 1,7% |
Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione | 1.369 | 34,5% | 9,2% | -0,8% |
Attività immobiliari | 913 | 21,4% | 6,1% | 3,3% |
Fonte: elaborazione Camera di commercio di Cuneo su dati InfoCamere
L’analisi per forma giuridica conferma che le imprenditrici prediligono organizzare la propria attività come ditta individuale, opzione scelta nel 75,6% dei casi, a fronte di una frequenza del 61,9% osservata a livello complessivo provinciale. Tale scelta è favorita dalla minor onerosità di avvio di questa forma giuridica anche se un rapido turnover è evidenziato da elevati tassi di natalità (6,2%) e mortalità (6,7%). Seguono le società di persone e le società di capitale con incidenze del 14,9% e 8,0% (sono rispettivamente il 22,3% e il 13,6% per l’universo delle imprese cuneesi). Chiudono le altre forme giuridiche, tra le quali trovano spazio le cooperative, che riuniscono l’1,5% delle aziende a conduzione femminile.
“Durante la pandemia l’imprenditorialità femminile è stata fortemente penalizzata, ma constato con piacere che i dati resi noti dalla Camera di commercio rappresentano la grande determinazione delle donne cuneesi – sottolinea Egle Sebaste, presidente del Comitato per l’imprenditoria femminile. Superata la fase più critica dell’emergenza sanitaria le imprese femminili sono tornate a svilupparsi in modo piuttosto significativo. Il Comitato per l’Imprenditoria Femminile – continua Sebaste – è disponibile a fornire supporto alla crescita personale delle imprenditrici su temi essenziali quali la finanza aziendale, il self improvement e la capacità di fare rete.”
L’esame della natimortalità delle imprese femminili per forma giuridica rivela un graduale processo di strutturazione delle attività per far fronte alle nuove sfide di mercato: le società di capitale hanno registrato un tasso di crescita positivo (+3,0%), frutto di una natalità (+6,6%) quasi doppia rispetto all’indice di mortalità (+3,6%). Il saldo tra i flussi di iscrizioni e cessazioni è, invece, negativo per tutte altre forme giuridiche. Chiudono infatti il 2021, con un tasso di crescita di segno meno, le società di persone (-0,4%), le imprese individuali (-0,5%) mentre le altre forme sono stabili.
Fonte: Camera di commercio di Cuneo su dati InfoCamere
Confagricoltura: siccità record, in Canavese si sta già irrigando
Oggi 1° marzo si apre la stagione primaverile meteorologica, con prospettive allarmanti. Sulla base delle rilevazioni dell’Arpa – evidenzia in una nota Confagricoltura Piemonte – la situazione è particolarmente critica su tutto il Piemonte. Il monitoraggio idrologico settimanale dei deflussi dei principali fiumi piemontesi indica livelli di deficit che vanno ben oltre la soglia critica. Il Po a Torino presenta un deficit del 57%, la Dora Baltea a Tavagnasco, ai confini con la Valle d’Aosta, è sotto il livello del 51%, l’Agogna a Momo, in provincia di Novara, del 78%, così come lo Scrivia a Serravalle, il Pellice a Villafranca Piemonte è all’87%, il Sangone a Torino del 92% e, dato più preoccupante in assoluto, il fiume Bormida a Cassine, in provincia di Alessandria, è in deficit del 95%.
“Siamo estremamente preoccupati: se non arriverà qualche precipitazione – spiega Ercole Zuccaro, direttore di Confagricoltura Piemonte – sarà molto complicato effettuare le semine dell’orzo, degli erbai e soprattutto del mais. Senza un minimo di umidità i semi non riusciranno a germinare, col rischio di perdere completamente i raccolti”.
Si spera nelle piogge, perché diversamente tra qualche settimana la situazione diventerà molto critica. “Già oggi in Canavese in alcune aziende hanno attivato l’irrigazione a pioggia per assicurare un minimo di umidità necessaria per far nascere i prati appena seminati. Stiamo preparando i terreni per le semine – dichiara Sergio Tos, agricoltore di Azeglio e presidente zonale di Confagricoltura per il Canavese – ma non è pensabile di irrigare di qui fino al raccolto, sia perché, se non arriveranno precipitazioni, non ci sarà acqua disponibile, sia perché i costi sono proibitivi”.
Siamo di fronte a una situazione mai vista prima d’ora, che sta mettendo in crisi soprattutto le imprese cerealicole. “I costi energetici sono esorbitanti: nell’arco di 12 mesi il gasolio per le lavorazioni agricole è aumentato di oltre 40%, l’urea per le concimazioni è rincarata del 300% e adesso manca anche l’acqua: produrre in queste condizioni – dichiara Tommaso Visca, presidente di Confagricoltura Torino – vuol dire lavorare in perdita, ma se vogliamo continuare l’attività di allevamento è necessario garantire gli approvvigionamenti di alimenti per il bestiame, con costi sempre più pesanti da sostenere. È una situazione difficilissima da gestire”.
Le indicazioni della Società Meteorologica Italiana non sono confortanti: le previsioni sono di annuvolamenti tra venerdì e sabato; successivamente il flusso di aria umida orientale dovrebbe attenuarsi, con il ritorno di schiarite e temperature in aumento, che nel corso la prossima settimana porteranno i termometri, nelle ore più calde, oltre i 15 gradi.
Peste Suina: Confagricoltura sollecita ordinanze immediatamente esecutive per l’abbattimento dei cinghiali
Continuano i monitoraggi delle carcasse di cinghiali per verificare l’eventuale diffusione di peste suina africana: al 16 febbraio i casi positivi erano 39, di cui 20 per ritrovamenti in Piemonte e 19 in Liguria.
“Stiamo seguendo con attenzione e preoccupazione la vicenda – dichiara Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte – perché nella nostra regione si allevano poco meno di 1,4 milioni di suini, dei quali la metà in provincia di Cuneo. Stiamo collaborando con le istituzioni, anche nell’azione di monitoraggio sui fondi coltivati dagli agricoltori nostri associati; ribadiamo la necessità di interventi urgenti, mantenendo alta la guardia”.
Per Confagricoltura è fondamentale contenere la diffusione dell’epidemia, arrivare al più presto alla nomina del commissario interregionale – già individuato nella persona di Angelo Ferrari, direttore dell’Istituto Zooprofilattico di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta – ristorare con tempestività le aziende all’interno della zona infetta, le quali stanno subendo danni per il mantenimento dei suini che non possono ancora essere avviati alla macellazione.
“Apprezziamo l’impegno della Regione – aggiunge Allasia – che tramite l’assessorato alla Sanità ha chiesto al Governo di concedere agli allevatori un’indennità pari al 100% del valore di mercato per l’abbattimento degli animali sani recettivi, com’è già avvenuto con l’influenza aviaria relativamente agli allevamenti a rischio in relazione alla loro ubicazione”.
Confagricoltura ieri è tornata a sollecitare all’assessorato regionale all’Agricoltura ad adottare con urgenza il piano di eradicazione della peste suina. “Per quanto riguarda la realizzazione della recinzione con reti metalliche intorno alla zona infetta abbiamo invitato l’assessorato, qualora quest’opera fosse ritenuta necessaria, a farsi parte attiva nelle sedi competenti affinché vengano avviati al più presto i lavori. Riteniamo che la realizzazione dell’iniziativa, onerosa dal punto di vista finanziario – sostiene Enrico Allasia – non debba intaccare le risorse stanziate per incrementare il livello di biosicurezza degli allevamenti”.
Confagricoltura chiede che per tutte le attività funzionali al contenimento dell’infezione “Venga adottato un approccio caratterizzato da procedure di tipo straordinario, in grado di superare i vincoli di coordinamento e normativi e soprattutto di accelerare in modo significativo le tempistiche dell’ordinaria gestione, non compatibili con l’esigenza di immediata operatività richiesta dalla situazione emergenziale in atto”.
Confagricoltura ritiene necessario un intervento coordinato, a partire dalle Province e dalla Città metropolitana, che devono fornire un apporto fondamentale all’elaborazione e alla gestione del piano.
“Sul fronte del contenimento dei cinghiali – conclude Allasia – occorre far ricorso a iniziative utili a garantire una rapida e sostanziale contrazione della popolazione di questi selvatici, tramite l’adozione di ordinanze immediatamente esecutive: siamo in emergenza sanitaria ed è necessario avviare azioni immediate che prevedano piani di abbattimento straordinari degli ungulati e tutte le misure precauzionali idonee a far sì che l’epidemia rimanga confinata e possa quindi essere eradicata al più presto”.
Consiglio regionale: Assegnate le deleghe del nuovo Ufficio di presidenza
Dopo il rinnovo delle cariche dell’8 febbraio, nell’ultima seduta dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale sono state assegnate le deleghe a ciascun componente, come previsto dall’art. 9 del regolamento.
L’organo di governo dell’Assemblea entra così nella piena funzionalità per la seconda parte di legislatura.
“La ripartizione delle deleghe all’interno del nuovo Ufficio di presidenza tiene conto sia del lavoro svolto dal precedente Udp sia delle competenze e dei temi che ogni componente segue da tempo con particolare attenzione. Ci auguriamo così di svolgere un lavoro collaborativo e proficuo, valorizzando l’attività delle varie articolazioni dell’Assemblea legislativa, sempre al servizio di tutti i cittadini del
L’Ufficio di presidenza viene eletto all’interno del Consiglio regionale e comprende anche rappresentanti dell’opposizione, viene rinnovato alla scadenza di metà mandato.
Componenti
Presidente | Stefano Allasia |
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Vicepresidente | Daniele Valle |
Vicepresidente | Francesco Graglia |
Consigliere segretario | Ivano Martinetti |
Consigliere segretario | Gianluca Gavazza |
Consigliere segretario | Michele Mosca |