Marsiaj: “Pronti a collaborare con Sindaco Lo Russo per proporre al Governo una piattaforma programmatica sull’automotive”

“È ottima l’iniziativa annunciata oggi dal Sindaco di Torino Stefano Lo Russo di inviare al premier Draghi un documento condiviso con la Regione e gli attori del territorio che illustri la necessità di una piattaforma programmatica di interventi sul settore automotive. Noi siamo pronti a collaborare.

Da tempo sostengo che l’Italia deve dotarsi con urgenza di una politica industriale per il settore dell’auto e per quello più ampio della mobilità, come peraltro sta avvenendo nei principali Paesi europei: la Francia, la Germania e la Spagna.

Già oggi il rincaro di gas ed elettricità e la mancanza di alcune materie prime e di microchip stanno creando grandi problemi al settore, proprio mentre affronta una rivoluzione epocale dovuta alla transizione ecologica, così come prospettata dalle misure contenute nel pacchetto “Fit for 55” della Commissione Europea.

Nei prossimi anni, a causa del cambiamento tecnologico richiesto per la costruzione di auto elettriche, rischiamo di assistere alla chiusura di moltissime imprese italiane della componentistica auto, con la perdita stimata dai principali istituti europei di circa 70mila posti di lavoro.

Nella Legge Finanziaria, invece, non sono nemmeno più previsti incentivi all’acquisto di auto elettriche, che darebbero almeno una boccata d’ossigeno a un mercato in forte calo da molti mesi in tutto il nostro Continente. A ciò si aggiunge l’incognita sul piano industriale di Stellantis che sarà presentato il prossimo 1° marzo.

L’Italia ha le capacità industriali per continuare a mantenere un ruolo di guida nella mobilità futura. Ma occorre agire in fretta e in modo organico, creando una partnership virtuosa tra pubblico e privato”.




Agricoltura100, un’azienda di Caluso sul podio nazionale

C’è anche un’azienda torinese, la Società Agricola dei Fratelli Robiola di Caluso, sul podio di Agricoltura100, l’iniziativa di Reale Mutua e Confagricoltura nata nel 2020 e volta a promuovere il contributo dell’agricoltura alla crescita sostenibile e al rilancio del Paese, che misura il livello di sostenibilità dell’impresa considerando il numero e l’intensità delle iniziative adottate in tutte le aree produttive.

Il rapporto di Agricoltura100, realizzato da Innovation Team (società del Gruppo Cerved) ha preso in esame 2.162 imprese (+16,9% rispetto a quelle della prima edizione) sull’universo delle circa 715 mila imprese agricole attive iscritte alle Camere di Commercio, applicando coefficienti basati su tre variabili: area geografica, dimensione aziendale, specializzazione produttiva.

Il modello di scoring, elaborando ben 234 variabili, attribuisce a ogni impresa che ha partecipato all’indagine un punteggio su scala da 0 a 100, l’Indice AGRIcoltura100, che misura il livello generale di sostenibilità dell’impresa. Confluiscono in questo punteggio quattro indici parziali, relativi ad altrettante aree di sostenibilità ESGD: sostenibilità ambientale (E), sostenibilità sociale (S), gestione dei rischi e delle relazioni (G) e qualità dello sviluppo (D).

Il rapporto è stato presentato questa mattina (1 febbraio) a Roma, al Museo dell’Ara Pacis, al ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli, con il presidente nazionale di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, il direttore generale di Reale Mutua Luca Filippone e il consigliere d’amministrazione della società assicuratrice torinese, il chivassese Vittorio Viora.

Terza in classifica generale di Agricoltura100 si è posizionata la Società Agricola F.lli Robiola Paolo e Lorenzo di Caluso (Torino), specializzata in coltivazioni foraggere e cerealicole, con allevamento di vacche da latte di razza pezzata rossa.

I fratelli Paolo e Lorenzo Robiola, di 38 e trent’anni, con le loro famiglie conducono un’azienda agricola biologica e biodinamica, praticando l’allevamento bovino allo stato semi brado: complessivamente allevano 500 animali, di cui 200 in lattazione, su circa 200 ettari di terreno. In azienda hanno introdotto, nel pieno rispetto dell’ambiente, innovazioni tecnologiche con l’uso dell’intelligenza artificiale, coniugando modernità e tradizione. Grazie alla collaborazione con l’Università di Torino hanno praticamente eliminato l’uso di concentrati dalla razione alimentare delle bovine, sostituendoli con  foraggi di qualità; le macchine operano sotto controllo GPS da remoto e gli effluenti zootecnici vengono distribuiti degli strumenti a basso impatto ambientale. Il latte prodotto viene commercializzato attraverso un’apposita filiera, che consente di valorizzare il lavoro svolto, garantendo anche la sostenibilità economica degli investimenti.

La sostenibilità e l’innovazione sono fortemente connesse – ha dichiarato Tommaso Visca, presidente di Confagricoltura Torino, complimentandosi con i giovani calusiesi – e le misure volute da Confagricoltura per il rinnovamento tecnologico del settore primario stanno accompagnando con successo le imprese agricole verso una maggiore competitività anche sul fronte della sostenibilità ambientale. Confagricoltura e Reale Mutua – ha aggiunto Visca –   con sostengono il processo di queste nuove giovani aziende che dimostrano come si possa svolgere in modo moderno e sostenibile uno dei mestieri maggiormente ancorati alla nostra tradizione”.




“Allontanamento zero”, previsto tavolo di lavoro con Cirio

Per districare la matassa del Ddl 64 “Allontanamento zero. Interventi a sostegno della genitorialità e norme per la prevenzione degli allontanamenti”, è stato programmato per il 10 febbraio un incontro tra il presidente della Giunta regionale, Alberto Cirio sulle tematiche della legge in discussione, con le associazioni delle famiglie affidatarie e con alcuni docenti universitari. Al tavolo di lavoro sarà presente anche l’assessore al Welfare Chiara Caucino, che oggi era presente in Commissione Sanità, presieduta da Alessandro Stecco.

I lavori della Quarta sono comunque proseguiti, con l’esposizione degli emendamenti all’art. 1 e precisamente, l’illustrazione di tredici subemendamenti sottoscritti dai consiglieri delle opposizioni, primi firmatari Monica Canalis (Pd) e Marco Grimaldi (Luv), all’emendamento che riscrive il primo articolo della legge (finalità e i principi generali del provvedimento), presentato dalla Giunta.




Con “PNRR Borghi” si investa sul forte di Fenestrelle, l’appello del territorio pinerolese

Il territorio Pinerolese unito lancia con la presente un forte appello affinché gli enti pubblici competenti a partire dalla Regione Piemonte ma, con ciò, interpellando e coinvolgendo anche il Ministero della Cultura, il Ministero del Turismo, la Città Metropolitana di Torino, l’Agenzia del Demanio Piemonte e Valle D’Aosta e la Soprintendenza alle Belle Arti si attivino affinché si avvii una valutazione di merito rispetto all’opportunità di individuare il forte di Fenestrelle quale bene faro del territorio – bene storico culturale di rilevanza mondiale – su cui attuare un progetto di rilancio attraverso i fondi del Piano Nazionale Borghi previsto dal PNRR.

In particolare con la Linea A del cd. “PNRR Borghi” che potrebbe mettere immediatamente a disposizione 20 Mln di euro per attuare un progetto di recupero, valorizzazione e sviluppo senza eguali a livello italiano e europeo.

 

Il Territorio Pinerolese ritiene infatti che il Forte di Fenestrelle anche in dialogo con il Forte di Exilles – beni di assoluto interesse regionale, nazionale e internazionale – possano davvero essere luoghi e spazi fisici adatti all’attuazione di un progetto esemplare per la rigenerazione culturale, sociale ed economica di un’area vasta di territorio metro-montano che necessita urgentemente di politiche di sostegno e sviluppo in ambito sociale, culturale ed economico.

Con questa assunzione crediamo possa essere più che evidente a tutti che, all’interno di un’auspicata visione e programmazione politica territoriale di vero approccio “metro-montano”, la candidatura del Forte di Fenestrelle e del Forte di Exilles sulla linea A del Piano Nazionale Borghi del PNRR sia non solo auspicabile ma assolutamente idonea e in linea con le finalità poste alla base della linea di finanziamento.

In particolare è da affermare che le due realtà, in dialogo con la Città di Torino e con l’area vasta del territorio su cui insistono, rappresentano un’opportunità unica in cui sperimentare un percorso di innovazione sociale, culturale, economica ed ambientale, incentrato sull’attuazione di progetti che prevedano, nell’assoluto rispetto dei luoghi e del loro valore storico-culturale, l’insediamento di nuove e innovative funzioni quali: infrastrutture e servizi nel campo della cultura, del turismo, del sociale o della ricerca, come ad esempio scuole o accademia di arti e dei mestieri della cultura, alberghi diffusi, residenze d’artista, centri di ricerca e campus universitari, residenze sanitarie assistenziali (RSA) dove sviluppare anche programmi a matrice culturale, spazi di smart working e/o co-working per lavoratori e nomadi digitali. Punto di partenza e svolta per l’attivazione di circoli virtuosi e importanti ricadute socio-economiche di grande impatto su tutto il territorio, non solo locale.

Come già affermato questo progetto sarebbe, infatti, perfettamente in linea con gli intenti del PNRR e capace di incidere realmente su dinamiche di riassetto territoriale e di sviluppo socio-economico importanti ed essenziali per tutta l’area riferimento, per l’intera Città Metropolitana di Torino e la Regione Piemonte stessa.

 

Sempre nella stessa ottica il Territorio Pinerolese lancia sin d’ora anche l’idea della candidatura del Forte di Fenestrelle a Patrimonio Mondiale dell’Unesco e chiede al MIC, alla Regione Piemonte, alla Città Metropolitana di Torino, alla Sovrintendenza e al Demanio di partecipare attivamente aprendo un tavolo con il Territorio Pinerolese per la redazione di un piano di valorizzazione pluridecennale che garantisca la possibilità di mettere in campo progettualità di altissimo livello e con obiettivi ambiziosi che valorizzino le professionalità attualmente esistenti, a garanzia degli attuali livelli occupazionali e potendo addivenire, a preziosi incrementi occupazionali. Questi progetti e percorsi avrebbero una maggiore potenzialità potendo contare sull’esperienza di donne e uomini, maturata attraverso la conoscenza diretta del valore del bene, della sua storia e dell’organizzazione. La possibilità di investire le risorse del PNRR in oggetto e, contestualmente, di avviare il suddetto percorso potrebbero certamente determinare un impatto molto importante con effetti che in buona parte potrebbero largamente superare con segno positivo le attese che si possono in questo momento solo immaginare.

 

Il Territorio Pinerolese finalmente unito e coeso, come si evince dal Protocollo sottoscritto a Dicembre 2021, in questo preciso momento storico fa proprie le urgenze e le emergenze di un’area che rischia di restare indietro e che ha perso molto e forse più di tutti nel corso degli ultimi decenni e, nello stesso tempo, si dichiara consapevole delle sue potenzialità e di avere tutte le carte in regola (e forse più) per accedere all’opportunità unica e straordinaria del PNRR. Va da sé che per quanto previsto dalle disposizioni in essere è però una scelta e un’assunzione di responsabilità che deve in primis essere assunta dagli enti sovra-comunali e sovra-territoriali e, in particolare, dalla Regione Piemonte a cui rivolgiamo questo appello e questa precisa richiesta.

 

Ci auspichiamo che la presente venga presa in considerazione e che la Regione Piemonte voglia quanto meno attivare un confronto con quei territori come il nostro in cui certamente i 20 Mln di euro messi a disposizione dalla Linea A del “PNRR Borghi” potrebbero essere investiti in modo più che idoneo e con coerenza rispetto alle finalità con le quali sono stati stanziati dall’Europa in ragione dell’emergenza sanitaria, sociale e economica che tutti stiamo affrontando.

Siamo consapevoli inoltre che si tratta di debiti che graveranno sulle generazioni future, rispetto alle quali abbiamo almeno l’obbligo morale di fare di tutto quanto in nostro potere affinché le risorse che verranno investite possano davvero generare quanta più stabilità, ricchezza e benessere diffuso possibili su un ampio territorio di riferimento.

 

Ovviamente ci dichiariamo immediatamente disponibili per un confronto sul tema posto auspicandoci un vostro celere riscontro e attenzione.

 




Torino. Insediato il nuovo consiglio metropolitano

La porta del Sindaco metropolitano sarà sempre aperta per i Sindaci, gli amministratori locali e i cittadini dei diversi territori. La Città Metropolitana deve avere una funzione di cerniera tra i territori e sostenere le amministrazioni comunali nel rapporto con la Regione Piemonte. Vogliamo essere un’istituzione amica dei sindaci e dei cittadini, soprattutto quelli più lontani dal capoluogo”: sono alcuni dei concetti sottolineati dal Sindaco metropolitano Stefano Lo Russo nell’intervento che ha aperto la seduta di insediamento del nuovo Consiglio metropolitano nella sala “Elio Marchiaro” di piazza Castello.

Il Sindaco ha sottolineato che la ripartenza economica e sociale dell’intero Piemonte non può prescindere dalla ripartenza della Città di Torino e della Città metropolitana più estesa d’Italia.

Lo Russo ha parlato di sfide importanti da cogliere tutti insieme, Consiglieri metropolitani, amministratori e comunità locali, per aiutare un territorio laborioso, che in passato ha accolto molte persone in cerca di un luogo ove condurre un’esistenza dignitosa. Lo Russo ha anche parlato della necessità di rilanciare in maniera forte la dotazione infrastrutturale del territorio, sia essa viabile, ferroviaria o telematica, ma anche del rapporto da rafforzare con la vicina Francia, con la Liguria e con la Valle d’Aosta.

Grazie ai fondi del PNRR, ha sottolineato Lo Russo, si sta aprendo la stagione della ripartenza, in cui la Città Metropolitana avrà un ruolo importante. “Alla politica sono richieste competenza, chiarezza, collaborazione istituzionale e assunzione di responsabilità” ha rimarcato il Sindaco metropolitano, che ha fatto un appello alla collaborazione tra tutte le forze politiche, pienamente accolto nei loro interventi da Rosanna Schillaci, capogruppo della lista di centrosinistra “Città di città”, da Andrea Tragaioli della Lista Civica per il territorio di centrodestra e dal Consigliere Luca Salvai della lista “Obiettivi Comuni” del Movimento 5Stelle.

Per le Zone omogenee, è intervenuto il Sindaco di Pinasca, Roberto Rostagno, portavoce della Zona 5 Pinerolese che ha auspicato maggior attenzione per i Comuni rispetto al passato.

L’ASSEGNAZIONE DELLE DELEGHE AL VICESINDACO SUPPO E A CINQUE CONSIGLIERI DI MAGGIORANZA

Al momento di comunicare l’assegnazione delle deleghe ad alcuni Consiglieri della maggioranza di centrosinistra il Sindaco Lo Russo ha spiegato di aver tenuto presenti tre criteri: quello politico relativo al peso del gruppo di centrosinistra scaturito dalla tornata elettorale del 19 dicembre, quello di un’equa rappresentanza territoriale e quello della parità di genere.

Il Sindaco metropolitano gestirà direttamente le deleghe ad affari istituzionali, affari legali e avvocatura, comunicazione e promozione, coordinamento del PNRR, relazioni e progetti europei ed internazionali e risorse umane.

Come Vicesindaco metropolitano con deleghe a lavori pubblici, gare e contratti, infrastrutture, sviluppo montano, patrimonio, partecipate, assistenza Enti locali, rapporti con il territorio e i cittadini è stato designato Jacopo Suppo, Sindaco di Condove, Comune con 4600 abitanti appartenente alla zona omogenea 6 Valli di Susa e Val Sangone.
A Sonia Cambursano, Sindaca di Strambino, Comune del Canavese con 6200 abitanti appartenente alla zona omogenea 9 Eporediese, sono andate le deleghe a sviluppo economico, attività produttive, turismo, pianificazione strategica.

A Caterina Greco, Consigliera comunale di Torino, le deleghe a bilancio, istruzione, sistema educativo, rete scolastica.

A Valentina Cera, Consigliera comunale di Nichelino, le deleghe a politiche giovanili, politiche sociali e di parità, tutela e promozione lingue madri, biblioteca storica.
A Pasquale Mazza, Sindaco di Castellamonte, Comune del Canavese con poco meno di 10.000 abitanti appartenente alla Zona omogenea 8 Canavese occidentale, sono andate le deleghe a pianificazione territoriale e difesa del suolo, trasporti, protezione civile.

A Gianfranco Guerrini, Sindaco di Vinovo, Comune di 15.000 abitanti appartenente alla Zona omogenea 3 Torino Sud, sono state assegnate le deleghe ad ambiente e vigilanza ambientale, risorse idriche e qualità dell’aria, tutela flora e fauna, parchi e aree protette, sistema informativo, provveditorato e affari generali.

Come capogruppo della lista di centrosinistra “Città di città” in Consiglio metropolitano è stata individuata Rossana Schillaci, capogruppo del PD al Comune di Venaria.




Semaforo verde: fine del blocco fino agli euro 5 diesel

Arpa Piemonte ha aggiornato stamane il livello del semaforo che disciplina le limitazioni al traffico previste dal protocollo operativo per l’attuazione delle misure urgenti antismog, il provvedimento entra in vigore, come tutti sappiamo, dopo lo sforamento per oltre quattro giorni dei limiti alle polveri sottili. Per i 33 comuni dell’agglomerato di Torino il semaforo aveva raggiunto il livello rosso.

Dunque semaforo verde a partire da giovedi 30 dicembre, fino al prossimo aggiornamento della mappa, consultabile alla pagina, rientrano le limitazioni alla circolazione degli autoveicoli che comprendevano i diesel fino alla categoria euro 5, rimangono in vigore solo quelle permanenti.

Tutti i limiti previsti dal protocollo e dal semaforo sono alla pagina




Le Cascine Piemontesi presentano  la Tinca Gobba Dorata del Pianalto di Poirino

Con uno show-cooking dimostrativo all’hotel Roma Rocca Cavour di Torino il consorzio Cascine Piemontesi ha dato il via ieri (23 dicembre) alla campagna di comunicazione dedicata alla Tinca Gobba Dorata del Pianalto di Poirino, una delle denominazioni d’origine protetta più esclusive del Piemonte.

La Tinca Gobba Dorata del Pianalto di Poirino è un pesce d’acqua dolce che viene allevato in un centinaio di laghetti naturali o artificiali nell’area di confine tra le province di Torino, Cuneo e Asti.
L’allevamento della tinca nel Pianalto risale al XIII secolo. Alla fine del secolo scorso la produzione di tinche si era fortemente ridotta: grazie alla passione di alcuni produttori, con l’ottenimento della DOP (denominazione d’origine protetta) l’attività è di nuovo tornata in auge, anche se gli allevamenti oggi sono minacciati da alcuni animali esotici invasivi, in particolare il gambero rosso americano e il cormorano.

La produzione di Tinca Gobba Dorata del Pianalto di Poirino è estremamente limitata: se ne pescano poche decine di quintali all’anno, destinate prevalentemente alla ristorazione locale.

Gli stagni dove si alleva la tinca sono approvvigionati  da acque meteoriche, superficiali, o da sorgenti naturali. Gli avannotti – i piccoli di tinca –  vengono rilasciati nelle peschiere, in attesa di essere destinati al consumo, alla riproduzione o al novellame da ripopolamento.
Le tinche si alimentano di zooplancton:  in fase di finissaggio gli allevatori integrano la dieta del pesce con cereali e semi oleosi, pane e anche uova, fino a quando non raggiungono un peso attorno ai 2 etti – 2 etti e mezzo. La pesca avviene con reti a strascico dall’inizio della primavera a metà autunno.
La carne è tenera e ricca di Omega 3; anche la pelle della tinca è commestibile e saporita.
Al palato la consistenza è elastica e delicata:  il gusto è tenue e non presenta, come avveniva un tempo, nessun sapore di fango.

A tavola la tinca viene esaltata nella preparazione del “carpione piemontese”: il pesce viene fritto e marinato in aceto, vino bianco ed erbe aromatiche.
La tinca viene anche assaporata sfilettata e fritta in padella, oppure utilizzata come condimento di risotti o per la preparazione di sughi.

La valorizzazione della Tinca Gobba Dorata del Pianalto di Poirino, in epoca recente, ha preso avvio nel 2003, con l’inserimento del prodotto nel Paniere della Provincia di Torino e con la nascita di un presidio Slow Food. Nel 2008 il pesce d’acqua dolce ha ottenuto il riconoscimento europeo di denominazione di origine protetta.

La presentazione della Tinca Gobba Dorata del Pianalto di Poirino alla stampa è stata curata di Cascine Piemontesi, il consorzio promosso da Confagricoltura per promuovere e commercializzare le produzioni agricole e agroalimentari del nostro territorio, valorizzare le attività agrituristiche, le fattorie didattiche e le esperienze ludico creative connesse alle imprese agricole.

Lo show cooking ha presentato la tinca al brusco con verdure al vapore condite con semi tostati, olio e pepe; la tinca affumicata accompagnata da ratatouille di verdure croccanti e la tinca in padella con insalatina  di carciofi.

La comunicazione per promuovere la Tinca gobba dorata del Pianalto di Porino verrà sviluppata nei prossimi mesi con campagne social media e con iniziative sul territorio.
Sono un centinaio le attività agricole che hanno già aderito a Cascine Piemontesi; per oltre il 50% sono situate nelle Langhe e nell’Albese, ma è in crescita il numero delle aziende delle zone del Monregalese, Saluzzese, Saviglianese, Cuneese, Torinese e Astigiano. Aderiscono a Cascine Piemontesi allevatori e apicoltori, produttori di ortofrutta, castagne, cereali e di altre coltivazioni agricole, del comparto lattiero caseario, corilicolo e vitivinicolo.




Consegnati i premi di Studio Torta per le migliori tesi di laurea magistrale sulla proprietà industriale

La sede dell’Unione Industriali di Torino ha ospitato la IX edizione del “Premio Studio Torta” dedicato alle tesi di laurea magistrale sull’argomento della proprietà industriale.
Inaugurato nel 2013 e ideato dallo Studio Torta, tra le principali realtà a livello nazionale e internazionale nella consulenza in materia di proprietà industriale e intellettuale, il Premio nasce per promuovere una cultura sul tema, valorizzando i giovani talenti delle università italiane e i loro lavori accademici.

Quest’anno hanno partecipato laureati provenienti da università di diverse città italiane (Milano, Torino, Verona, Teramo) con tesi relative a diritto d’autore, marchi, brevetti e nuove forme di comunicazione.

“Il livello delle tesi cresce di anno in anno – sottolinea Luigi Boggio, Presidente onorario di Studio Torta – confermando la graduale affermazione della cultura della proprietà industriale negli atenei italiani e la maggiore attenzione dei laureandi e laureati verso queste tematiche.
L’altro elemento significativo che emerge dall’edizione di quest’anno è la nutrita partecipazione di studentesse al contest, tre delle quali sono state anche premiate, a testimonianza del crescente interesse delle giovani donne verso il tema della tutela della proprietà industriale”.

A premiare i vincitori del contest Giorgio Marsiaj, Presidente dell’Unione Industriali di Torino. Per Studio Torta, oltre al Presidente onorario Luigi Boggio, sono intervenuti il presidente Mauro Eccetto e Rinaldo Plebani membro della commissione di esame.

“Siamo orgogliosi di ospitare la cerimonia di premiazione del Premio Studio Torta – dichiara Giorgio Marsiaj, Presidente dell’Unione Industriali Torino.
Il nostro territorio è ricco di giovani eccellenti, ad altissima specializzazione, che costituiscono la nostra più importante risorsa. Come Presidente dell’Unione Industriali, ripeto spesso che noi imprenditori abbiamo la responsabilità di valorizzare questi talenti, creando – insieme alle Istituzioni e agli Atenei – le condizioni affinché scelgano di restare a Torino e contribuire alla crescita della nostra area.

Stiamo vivendo anni complessi e importanti: le decisioni che abbiamo davanti segneranno il nostro futuro e non possiamo farci trovare impreparati. Solo così potremo consegnare a queste ragazze e ragazzi un territorio e un Paese competitivo, che offra loro tutte le occasioni che meritano”.

I premiati di questa edizione:
1° premio: Dott. Ludovico Bossi, Università di Torino, per una tesi dal titolo: “L’equa remunerazione di autori e artisti (interpreti o esecutori) nei contratti di sfruttamento delle opere dell’ingegno”.
2° premio: Dott.ssa Margherita Rudian, Università di Trento, per una tesi dal titolo: “Il disegno industriale e la moda tra disciplina dei disegni e modelli e normativa sul diritto d’autore”.
3° premio ex aequo: Dott.ssa Federica Cuccorese, Università Bocconi di Milano, per una tesi dal titolo: “Know-how e informazioni commerciali riservate. Dimensioni di tutela industriale e penale a confronto”.
3° premio ex aequo: Dott.ssa Emma L. F. Gracis, Università Bocconi di Milano, per una tesi dal titolo: “Profili concorrenziali delle nuove forme di comunicazione pubblicitaria sui social network”.
Come negli anni precedenti, una selezione delle tesi è disponibile all’interno della sezione dedicata sul sito di Studio Torta.

 

 




Ecco la composizione del Consiglio metropolitano di Torino

Le elezioni per il  Consiglio metropolitano –  cui hanno partecipato il 65.85% degli amministratori locali dei 312 Comuni, cioè 2529 su 3839 aventi diritto al voto – hanno portato alla composizione di 11 consiglieri della lista di centrosinistra “Città di Città”, 6 consiglieri della lista di centrodestra “Civica per il territorio” e 1 consigliere della lista del movimento 5 Stelle “Obiettivi comuni”

Ai 18 consiglieri metropolitani si aggiunge il sindaco del capoluogo, Stefano Lo Russo

Questa la composizione delle liste del nuovo Consiglio metropolitano di Torino, in ordine di prefernze

lista Città di Città (centrosinistra):

GRECO Caterina (consigliere comunale di Torino)
GUERRINI Gianfranco  (consigliere comunale di Vinovo)

COSTANTINO Silvano  (consigliere comunale di Moncalieri)

MAZZA Pasquale Mario ( sindaco di Castellamonte)

CONTICELLI Nadia  (consigliere comunale di Torino)

SCHILLACI Rossana  (consigliera comunale di Venaria reale)

CERA Valentina (consigliera comunale di Nichelino)

SICCHIERO Alessandro (sindaco di Chieri)
SUPPO Jacopo (sindaco di Condove)

COGNO Marco (sindaco di Torre Pellice)

CAMBURSANO Sonia (sindaca di Strambino)

lista Civica per il territorio (centrodestra):

TRAGAIOLI Andrea (sindaco di Rivoli)

DELMIRANI Enrico (consigliere comunale di Luserna San Giovanni)
D’AGOSTINO Davide (consigliere comunale di Ciriè)

GIULIVI Fabio (sindaco di Venaria reale)

CANNATI Daniel (sindaco di Beinasco)
GHIO Roberto (consigliere comunale di Santena)




Giacomini China premiata per le vendite e il successo imprenditoriale

Lo scorso 8 dicembre, nella città cinese di Nanjing, si è tenuto il tradizionale evento China Comfortable Household conference 2021, a cui hanno preso parte le più importanti aziende del settore edile che operano sul mercato Cinese.

Durante l’evento le aziende hanno la possibilità di esporre i propri prodotti e di essere valutate dagli enti organizzatori della manifestazione.

La filiale cinese di Giacomini “Giacomini Heating & Cooling technology” con sede principale a Pechino, ha esposto le soluzioni per la climatizzazione a pavimento e soffitto radiante, ottenendo due importanti riconoscimenti: “Premio per il brand “ e per la “Capacità imprenditoriale sul mercato Cinese”.

Numerosi gli enti promotori del premio:
– China Construction Metal Structure Association Comfortable Home Branch
– China Gas Heating Professional Committee
– China Energy Conservation Association Heat Pump Professional Committee
– China Construction Metal Structure Association Clean Heating Branch
– China Construction Metal Structure Association Radiant Heating and Cooling Committee
– China Construction Metal Structure Association Heating Radiator Committee
-China Construction Metal Structure Association Fresh Air and Water Purification Committee

Compito di queste associazioni è analizzare il mercato, studiare i contenuti tecnologici dei prodotti di settore, capire le tendenze del settore nel breve e medio termine.

La filiale cinese di Giacomini partecipa a questo importante evento dal 2018, ottenendo nel corso delle edizioni la conferma che il proprio prodotto, di valore dal punto di vista tecnologico e costruito interamente in italia, ha un grande potenziale sul mercato asiatico.