Un nuovo accordo per il trasporto regionale, imprese artigiane e sindacati insieme per la programmazione e l’innovazione del settore

Confartigianato Imprese Piemonte Trasporti, CNA FITA Piemonte, Casartigiani Piemonte,  FILT CGIL e FIT CISL hanno firmato un nuovo accordo a livello regionale sperimentale. Il documento parte dalla fotografia della situazione regionale che vede in Piemonte il tessuto imprenditoriale del settore del Trasporto composto prevalentemente da imprese artigiane e da piccole imprese. Per questo gli obiettivi dell’accordo puntano a consolidare le relazioni sindacali di categoria tra le parti, individuare strumenti di confronto politico-sindacale strutturale in ordine alle tematiche di settore e sostituire la Commissione regionale Trasporto attualmente operante con una Commissione paritetica regionale trasporti.

Inoltre, per dare un ulteriore strumento alle imprese, siccome le parti convengono sull’opportunità di realizzare concretamente quanto disposto dall’accordo quadro regionale, le associazioni datoriali renderanno disponibili le proprie sedi territoriali al fine di realizzare incontri e contrattazioni di livello aziendale finalizzati a trattare tematiche di comune interesse e di specifica pertinenza aziendale.

Infine, grazie a questo accordo nasce l’Osservatorio Regionale Trasporto Artigiano che sarà luogo di confronto continuo e strutturale per tutte le tematiche afferenti al settore del trasporto. L’Osservatorio avrà l’obiettivo di condividere e rappresentare in tutte le sedi le istanze utili al supporto, alla tutela ed allo sviluppo del settore del trasporto artigiano regionale.

L’Osservatorio è composto pariteticamente dai rappresentanti delle Organizzazioni datoriali e delle Organizzazioni sindacali ed opererà presso l’Ente Bilaterale Artigianato Piemontese – EBAP.

“La firma dell’accordo per la nostra associazione rappresenta unitamente ai sindacati dei lavoratori l’inizio di un percorso comune e dovrà accompagnare e aiutare il settore del trasporto merci ad affrontare un prossimo futuro che si prospetta, purtroppo, molto complicato”, afferma Silvano Favi, presidente Regionale CNA FITA Piemonte

“Con il rinnovo dell’Accordo Quadro regionale – commenta Giovanni Rosso, Presidente di Confartigianato Piemonte Trasporti – abbiamo consolidato i rapporti politici con il sindacato con cui abbiamo condiviso obiettivi e strumenti operativi come l’Osservatorio Regionale, a sostegno delle imprese e dei loro collaboratori”.

“Auspichiamo che la firma dell’accordo rappresenti l’inizio di un nuovo percorso condiviso. La costituzione di un Osservatorio Regionale specifico per il trasporto artigiano rappresenta inoltre un importantissimo strumento per discutere a livello territoriale le sfide che il settore dovrà affrontare nei prossimi mesi e trovare insieme le soluzioni più adatte” commenta il Presidente Regionale di Casartigiani, Paolo Mignone.

“La FILT CGIL Piemonte rappresentata da Luca Iacomino, Segretario regionale – Dipartimento Trasporto Merci e Logistica e Francesco Imburgia, Coordinatore Regionale – Dipartimento Trasporto Merci e Logistica, esprime soddisfazione per l’accordo sottoscritto, crediamo sia un importante e determinante passo avanti allo scopo di compattare il frammentato tessuto imprenditoriale del settore del trasporto composto prevalentemente da imprese artigiane e piccole imprese e consolidare le relazioni sindacali di categoria tra le parti firmatarie dell’ accordo. Innovativo il riconoscimento dell’elemento perequativo alla sottoscrizione, per adesione all’ accordo con avvio di un percorso di relazioni tra le parti che inquadrino problemi mirati e difficoltà nelle realtà lavorative con l’obiettivo di studiare e trovare soluzioni al loro superamento, oltre a salvaguardare i diritti sul lavoro, migliorare condizioni di sicurezza e ambienti di lavoro a favore dei lavoratori”.

“La FIT CISL Piemonte rappresentata da Raffaele Marino Coordinatore Regionale – Area Logistica Trasporto Merci e dai Dirigenti Sindacali Alessandro Vittadello e Pietro Paolo Errichelli, esprime soddisfazione per la sottoscrizione dell’accordo che getta le basi ad un sistema di relazioni industriali partecipate, finalizzate ad intercettare i bisogni delle Lavoratrici, dei Lavoratori e delle imprese che operano in questo strategico settore, avvalendosi delle reciproche competenze messe a fattor comune nell’ambito dell’Osservatorio Regionale Trasporto Artigiano , neo costituito. Sul fronte economico riscontriamo un importante risultato circa l’automatismo di premialità nelle diverse forme e comunque la possibilità di negoziare incrementi a sostegno delle retribuzioni”.




CNA Piemonte: per il trasporto sicuro da un anno proponiamo soluzioni con l’aiuto dei privati

Col progetto Mobitaly, come ripetiamo dalla scorsa primavera si può attivare un affiancamento e un supporto al Trasporto Pubblico Locale con l’utilizzo le risorse del comparto dei bus turistici (ma in prospettiva anche NCC e taxi). Si tratta di un servizio immediatamente attivabile, per fornire servizi di trasporto flessibili e adattabili per motivi di lavoro, studio o turismo in ambiti circoscritti”, spiega il segretario della CNA Piemonte Delio Zanzottera.

La proposta è già stata esposta anche ai dirigenti dell’Agenzia alla Mobilità della Regione Piemonte, registrando riscontri positivi, ma senza un confronto continuativo, come sarebbe stato necessario.

“Si precisa che tale progetto – continua Zanzottera – non prevede l’utilizzo dei percorsi e l’uso delle fermate del trasporto pubblico locale, ma verrà gestito attraverso un servizio di piazzole dedicate per salita e discesa dei passeggeri, che verranno concentrati in appositi luoghi di raccolta.
Cuore di questo servizio è l’App “MobItaly”, una piattaforma per una mobilità collettiva on demand da parte degli utenti che intendono utilizzare mezzi sicuri per i propri spostamenti (meccanismo della prenotazione e servizio personalizzato)”.

Tale soluzione di mobilità collettiva ha tra gli obiettivi specifici:
– sviluppare una modalità di trasporto collettivo condiviso e controllato di utenti (sempre lo stesso gruppo sullo stesso autobus) a saturazione nella misura del 50% della capacità di carico del mezzo, assicurando nel contempo distanziamento sociale e mezzi sanificati;
– coadiuvare tutti i livelli istituzionali per una riapertura degli istituti scolastici di secondo grado con maggiori garanzie di sicurezza, ottenendo anche il risultato di tranquillizzare le famiglie;
– contribuire a ridurre la circolazione dei mezzi privati specie sulle strade cittadine, aiutando in questo modo a ridurre i tassi di inquinamento da emissioni;
– consentire ad un pubblico ampio di utenti (specialmente coloro che sono in difficoltà economica) di poter usufruire di un servizio di trasporto collettivo sicuro;
– utilizzare un parco mezzi green già in dotazione agli operatori del turismo.

Inoltre che l’utilizzo dell’App “MobItaly” può includere anche i mezzi in dotazione al TPL in un sistema integrato complessivo.
Tale progetto è stato promosso da imprenditori del settore bus turistici iscritti alla CNA e sostenuto dalla nostra organizzazione, che ne ha intuito le potenzialità e l’utilità sociale.

“È inutile sottolineare che si discute di una potenziale utenza con numeri enormi e che, per soddisfarla con tutte le garanzie di sicurezza, si deve necessariamente registrare una totale convergenza e collaborazione tra Istituzioni, parti sociali, imprese coinvolte nel TPL di linea e aziende con autobus a noleggio.  E ci preme peraltro sottolineare che il coinvolgimento degli autobus a noleggio risponde a una logica temporanea ed eccezionale, legata alla necessità di contrastare l’emergenza in atto”, conclude Zanzottera.

Un po’ di numeri

Il comparto del trasporto con autobus turistici conta sul territorio piemontese circa 220 aziende con un parco veicolare di quasi 1300 veicoli che, sommati all’attuale parco veicolare del TPL, potrebbero comunque non essere sufficienti per rispondere alle necessità del momento. Infatti in Piemonte, nell’anno scolastico 2018/2019, le classi degli istituti scolastici di II grado erano 7.907 per un totale di 175.526 alunni, di cui 3.910 con disabilità (fonte MIUR).

 

 




Trasporti, Avetta (PD): “Bene i 112 milioni dallo Stato per i nuovi bus”

“I 112 milioni destinati al rinnovo dei mezzi del trasporto pubblico locale sono un’importante notizia, un’iniezione di risorse su un settore strategico quale è quello della mobilità pubblica a sempre più basso impatto ambientale. Si tratta di risorse messe a disposizione dal Governo nazionale, provenienti da tre fondi (Sviluppo e coesione, Regioni Bacino Padano, Investimento Trasporti MIT) e dal Piano strategico nazionale per la mobilità sostenibile.

Ora è fondamentale che la Regione Piemonte si attivi affinché queste risorse vadano davvero a beneficio di tutti, da Torino alle sue aree extra urbane ed alle altre Province del Piemonte. Tutti i territori hanno diritto ad un servizio di trasporto pubblico efficiente e sempre meno inquinante. Torino stessa ne beneficerebbe, perché un trasporto pubblico e collettivo più confortevole ed efficiente ridurrebbe le auto private dei city-users in ingresso in città. Auspico che la Regione Piemonte si confronti con i gestori del Tpl e vigili in tal senso”. Lo afferma il Consigliere regionale Alberto AVETTA, portavoce PD in Commissione Trasporti, commentando l’approvazione da parte della Regione Piemonte del piano regionale degli investimenti nel Tpl.

 




Sciopero dei corrieri Amazon, adesione del 70% in Piemonte

È stata del 70 per cento l’adesione media allo sciopero dei corrieri che lavorano per conto di Amazon, indetto dalla Uiltrasporti Piemonte per denunciare condizioni di lavoro diventate insostenibili.

 

Nella mattinata di oggi si è svolto un presidio presso la sede Amazon di Brandizzo, al quale hanno preso parte oltre 250 autisti provenienti anche dalla sede di Marene (Cuneo). Al presidio organizzato presso la sede di Fubine (Al) hanno partecipato circa 70 lavoratori.

 

La mobilitazione nasce dalla necessità di rivedere i carichi di lavoro assegnati ai corrieri. Dopo il lockdown della scorsa primavera, durante il quale il calo del traffico aveva velocizzato le consegne, l’algoritmo che stabilisce i tempi degli autisti “pretende” le stesse performance. I corrieri sono quindi sottoposti a continui “alert”, che oltre ad aumentare lo stress, li portano a trasgredire il codice della strada, mettendo a rischio se stessi e gli altri. L’azienda richiede loro di effettuare una media di 140 fermate e 160 consegne nelle 8 ore e 45 minuti di lavoro, di cui 8 retribuite e mezz’ora di pausa non retribuita, per un totale di 9 ore e 15 minuti a disposizione dell’azienda ogni giorno.

 

“Se Amazon vuole dare un segnale coerente con l’immagine di azienda all’avanguardia che presenta ai consumatori – dichiara Gerardo Migliaccio, segretario Uiltrasporti Piemonte – si sieda al tavolo di trattativa e ascolti le nostre proposte: installi i cronotachigrafi sui mezzi per monitorare la velocità dei veicoli e i tempi di utilizzo. La Uiltrasporti – sottolinea Migliaccio – nei prossimi giorni presenterà un esposto alla Procura della Repubblica di Torino per evidenziare che l’algoritmo induce i lavoratori a trasgredire il codice della strada. I lavoratori sono stanchi di essere sottoposti a ritmi di lavoro intollerabili, gli andamenti di marcia imposti dall’algoritmo di Amazon mettono costantemente a rischio la loro e l’altrui incolumità. Basta incidenti sulle strade. Basta con le multe a carico dei lavoratori”.

 

 

 

 




Uil trasporti: domani sciopero con presidio dei corrieri Amazon

La Uiltrasporti Piemonte rende noto che domani, giovedì 25 febbraio 2021, i lavoratori delle aziende di trasporto che operano per conto di Amazon incroceranno le braccia per l’intera giornata lavorativa per protestare contro le insostenibili condizioni in cui sono costretti a operare. In Piemonte sono circa 700 i lavoratori coinvolti.

Domani, dalle 8 alle 10, è in programma un presidio dei corrieri davanti alla sede Amazon di Brandizzo (To), in via Torino 331.

 

 




Class action di Confartigianato Trasporti contro i produttori di camion

Terminerà il 28 febbraio, ma è ancora possibile aderire alla “class action” avviata da Confartigianato Trasporti a livello nazionale contro i produttori di camion condannati dall’Unione europea per aver fatto cartello e alterato almeno del 15% i prezzi dei mezzi superiori a 6 tonnellate.

Il mercato alterato dal cartello dei produttori è quello degli autocarri medi da 6 a 16 tonnellate e dei mezzi pesanti oltre le 16 tonnellate nel periodo tra il 17 gennaio 1997 e il 18 gennaio 2011. La class action, quindi, riguarda non solo gli autotrasportatori, ma tutte le imprese che posseggono un mezzo con queste caratteristiche.

Confartigianato Cuneo ha fatto il punto della situazione in un webinar online (rivedibile qui) durante il quale si sono succeduti negli interventi Joseph Meineri, Direttore generale Confartigianato Imprese Cuneo; Sergio Lo Monte, Segretario Nazionale di Confartigianato Trasporti; Gian Marco Solas, Avvocato della Fondazione Omni Bridgeway.

«Le aziende, sia di autotrasporto che di altri settori– spiega Aldo Caranta, rappresentante provinciale degli Autotrasportatori di Confartigianato Cuneo e vicepresidente nazionale della categoria – hanno tempo fino al 28 febbraio per aderire all’azione legale collettiva che consentirà loro, senza alcun costo e senza rischi, di recuperare i maggiori costi imposti dai costruttori per l’acquisto, il noleggio e l’utilizzo in leasing di veicoli nuovi e usati».

La class action è stata avviata nel 2017 e pende davanti al Tribunale di Amsterdam. Hanno già aderito migliaia di imprese europee per le quali rappresenta un’opportunità fondamentale per vedersi risarcite. Da sole, infatti, non potrebbero sperare di ottenere il ristoro dei danni subiti considerata la forza contrattuale dei costruttori di veicoli.

«Confartigianato – conclude Luca Crosetto, presidente provinciale – in collaborazione con il Fondo Omni Bridgeway, specializzato nel contenzioso antitrust a livello internazionale, ha creato una piattaforma digitale sulla quale raccogliere le adesioni. Per ogni informazione i nostri uffici sono come sempre a disposizione delle imprese».




Authority trasporti. Avetta (PD): ” La Regione eviti un nuovo scippo a scapito del Piemonte”

La Regione Piemonte deve scongiurare che la nascita di una sede secondaria dell’Authority dei Trasporti (ART) a Roma si traduca in uno scippo per il nostro territorio: l’Autorità di Regolazione dei Trasporti, infatti, è l’unico ente di controllo ad avere la propria sede nazionale a Torino, il che conferisce alla nostra città e alla nostra Regione grande autorevolezza anche politica sul tema dei trasporti, oltre a rappresentare un’importante opportunità di lavoro ad alta professionalità.

La decisione assunta con la delibera 222 del 17 dicembre scorso, ovvero di trasformare l’ufficio romano da mero presidio esecutivo di supporto all’attività del Presidente in una vera e propria sede secondaria, con una specifica pianta organica e conseguente trasferimento di 24 dei 130 dipendenti, è fonte di preoccupazione: non vorremmo che l’ufficio romano, seppur ‘secondario’, finisse con indebolire gradualmente la sede torinese, trasformandosi nell’ennesima ‘sottrazione’ a discapito del Piemonte»: lo dichiara il Consigliere regionale Alberto AVETTA (PD) che ha presentato sul tema un Question Time, che sarà discusso nella seduta di domani del Consiglio regionale del Piemonte, in cui si chiede alla Giunta regionale quali iniziative si intendono assumere circa il futuro della sede piemontese dell’autorità di regolazione dei trasporti.




La Ministra De Micheli all’Assemblea nazionale di Confartigianato Trasporti: “L’Italia vi ringrazia”

La Ministra dei Trasporti e delle Infrastrutture Paola De Micheli ha scelto l’Assemblea nazionale di Confartigianato Trasporti svoltasi lo scorso 19 dicembre in modalità on-line per dire “grazie” agli autotrasportatori italiani che non si sono mai fermati durante questi mesi di pandemia, presentando in anteprima il nuovo spot istituzionale del Ministero, in onda sulle reti Rai, con il quale esprime alle imprese dei trasporti e della logistica la gratitudine di tutto il Paese.

Presente all’assise anche Aldo Caranta, fossanese, rappresentante provinciale e regionale degli Autotrasportatori di Confartigianato, nonché vicepresidente nazionale per la categoria.
L’Assemblea di Confartigianato Trasporti, che è stata aperta dagli interventi del Presidente nazionale dell’Autotrasporto Amedeo Genedani e del neo eletto Presidente di Confartigianato Imprese Marco Granelli, è stata anche l’occasione per l’annuncio da parte della Ministra del finanziamento fino al 2031 del fondo dell’autotrasporto.
«Non lo toccherà nessuno» – ha detto De Micheli, assicurando che ci sono 240 milioni nel bilancio pubblico fino al 2031. La Ministra ha anche annunciato che dal Recovey Fund verranno attinte risorse per alimentare il fondo dedicato al rinnovo del parco veicolare dell’autotrasporto.

«Quest’anno, – commenta Caranta – il nostro settore ha confermato l’importanza del suo ruolo e ha dimostrato di essere un settore strategico. Quando non si poteva uscire di casa noi siamo stati quelli che hanno sostenuto un popolo e una nazione. Le nostre imprese devono essere sostenute. La Ministra De Micheli ha capito perfettamente il valore della nostra categoria e lo ha testimoniato con il pragmatismo e la concretezza della sua azione nei confronti delle nostre imprese».

«Il livello di insicurezza emerso – ha dichiarato la Ministra De Micheli durante l’assise – dovuto alla vetustà delle opere, oltre alla mancanza di manutenzione, ha reso necessario un nostro incisivo intervento anche se questo ha comportato disagi e qualche preoccupazione. I cantieri portano sicurezza, così’ come le dotazioni tecnologiche sulle quali dobbiamo investire. Oltre al nostro piano Italia Veloce, dove abbiamo investito 5,3 miliardi per la manutenzione delle strade, dei ponti, dei viadotti, il Ministero finanzierà, in parte con fondi ordinari, in parte con le risorse del Recovery, la dotazione tecnologica e il ricorso a dispositivi che consentano di dialogare con queste tecnologie, a garanzia della sicurezza degli autotrasportatori».

«Se da un lato – aggiunge ancora Caranta – apprezziamo il riconoscimento per il nostro settore, dall’altro, soprattutto in provincia di Cuneo, restano ancora tanti nodi che rallentano infrastrutture, imprese e territorio. Dalla Asti-Cuneo al Tenda bis, per non parlare del traforo Armo-Cantarana sulla statale 28 del Colle di Nava di cui fu costruito un pre tunnel nel 1990 e il traforo del Mercantour che avrebbe dovuto collegare attraverso il Monte Ciriegia in Valle Gesso l’Italia con la Francia, ma finora solo sulla carta».

«Sulla viabilità cuneese non si deve più tergiversare. – conclude Luca Crosetto, presidente territoriale di Confartigianato Cuneo, che recentemente si è confrontato su questi temi in un incontro on-line cui hanno partecipato Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte; Federico Borgna, presidente della Provincia di Cuneo e sindaco del capoluogo; Mauro Gola, presidente della Camera di commercio di Cuneo e di Confindustria Cuneo; Gianna Gancia, europarlamentare – È necessario costruire al più presto un progetto globale che contempli la realizzazione in tempi certi del completamento dell’autostrada AT-CN, del raddoppio del tunnel di Tenda e del rafforzamento dei collegamenti ferroviari verso Torino e la Costa Azzurra. La nostra è una terra dall’alto potenziale produttivo con un’imprenditorialità sana e laboriosa che merita di essere supportata da infrastrutture moderne ed efficienti».




CNA Piemonte: ” no ai blocchi per i mezzi fino a Euro 5″

Il Comitato Unitario delle Associazioni Artigiane Piemontesi (Confartigianato, CNA, Casartigiani) ha scritto all’assessore regionale ai trasporti Matteo Marnati per chiedere di scongiurare il blocco dei veicoli Euro 5 alla luce dell’attuale situazione imposta dal DPCM del 3 novembre che istituisce la zona rossa in Piemonte.

 

“Come noto tale provvedimento interviene significativamente sulla mobilità delle persone. Tra le limitazioni introdotte vi è – afferma il segretario della CNA Piemonte Filippo Provenzano – anche la riduzione del carico al 50% del Trasporto Pubblico Locale. Agli effetti derivanti da queste restrizioni si aggiungono le limitazioni poste dai provvedimenti di blocco del traffico in discussione che, di fatto, renderebbero ancora più problematica la mobilità con mezzi propri dei clienti delle attività aperte e dei lavoratori delle nostre imprese”.

 

Ecco perché, concludono le Associazioni Artigiane: “Dato il periodo particolarmente delicato e critico, chiediamo all’assessore regionale di intensificare il lavoro già avviato per la predisposizione di misure alternative al blocco dei veicoli fino a Euro 5”.




CNA Piemonte. “Pullman privati per trasporto di studenti e lavoratori: aspettiamo autorizzazione dalla Regione”

CNA Piemonte ha promosso una campagna stampa dal messaggio urgente e diretto a favore del “Trasporto sicuro”, usando pullman privati per il trasporto di studenti e lavoratori.

Un messaggio che nasce dalla collaborazione di FITA CNA Piemonte, Fondazione Links e Vai – Quality Driven e si è già materializzato nella piattaforma digitale Mobitaly.

“Le nostre imprese associate specializzate per attivare questo servizio hanno bisogno di una semplice autorizzazione da parte della Regione Piemonte, senza alcun costo di risorse pubbliche: l’attendiamo con urgenza.  Vogliamo scongiurare in ogni modo la chiusura delle aziende e vogliamo che si torni presto a scuola. Oltre i trasporti sicuri per lavoratori e studenti servono tamponi rapidi con frequenza e celerità anche a carico delle aziende. Non possiamo di nuovo bloccare tutto”, spiegano il presidente regionale di CNA Fabrizio Actis e il segretario regionale Filippo Provenzano.

Sono molti i punti qualificanti di un progetto che può rendere più compatibile la mobilità con le regole per contrastare la diffusione del Covid 19.
Attraverso il servizio on demand, le nostre imprese private del trasporto persone, infatti, sono pronte da subito ad affiancare il trasporto pubblico per promuovere la mobilità in nuove tratte da domicilio a destinazione. E il servizio può coprire tutto il territorio piemontese.

Mobitaly consente a lavoratori e studenti di essere controllati e sicuri perché ogni tratta è dedicata allo stesso gruppo di passeggeri e proprio il fatto che non cambi né il trasportatore né gli utenti aumenta la possibilità di tracciamento.

I pullman messi a disposizione dalle nostre imprese sono di tipo “gran turismo” e hanno un sistema di ricambio di aria filtrata simile a quello installato sugli aerei.
In Italia ci sono 25 mila mezzi privati, 1.300 dei quali sono in Piemonte, che per il 70% sono fermi per il crollo del turismo. È un prezioso serbatoio di risorse alternativo alla rete di trasporto pubblico e alle auto private condotte spesso da una persona sola per veicolo con un appesantimento notevole del traffico cittadino.