Il settore automotive in Piemonte sta vivendo una delle crisi più gravi degli ultimi decenni. I dati pubblicati recentemente dall’ISTAT indicano una contrazione del 35% nella produzione di automobili nel mese di luglio, con un calo annuo del 3,3%. Questa tendenza negativa, che prosegue da 18 mesi consecutivi, ha colpito duramente l’intera filiera produttiva, in particolare artigiani e micro e piccole imprese che rappresentano il cuore pulsante dell’economia regionale.
La crisi del settore automobilistico non è una novità per il Piemonte, una regione che vanta una lunga tradizione in questo comparto. La delocalizzazione di Stellantis e la chiusura di stabilimenti storici hanno creato un vuoto pericoloso, dissipando competenze ingegneristiche e capacità produttive uniche . La situazione è ulteriormente peggiorata a causa della riduzione della domanda interna e delle esportazioni, soprattutto verso la Germania, un mercato chiave per molte imprese piemontesi .
In base alla recente analisi di Unioncamere Piemonte nel primo semestre del 2024, il valore delle merci esportate dal Piemonte è diminuito del 46%, un calo preoccupante che riflette l’impatto della crisi su tutto il tessuto produttivo . Le piccole imprese, già in difficoltà a causa della pandemia e delle tensioni geopolitiche, stanno lottando per sopravvivere in un contesto sempre più incerto e competitivo.
Di fronte a questa emergenza, CNA Piemonte lancia un appello alle istituzioni locali e nazionali per un intervento immediato e coordinato a sostegno delle piccole e medie imprese del settore automotive. “Le micro e piccole imprese, che costituiscono la spina dorsale del nostro tessuto economico, non possono essere lasciate sole in questo momento critico”, dichiara Delio Zanzottera, Segretario Regionale di CNA Piemonte. “Chiediamo alla nuova Giunta regionale e ai Parlamentari piemontesi un confronto urgente per pianificare strategie concrete per la ripresa, a partire dalla Transizione 5.0 e dall’accesso agevolato al credito ”.
Le proposte di CNA Piemonte includono misure specifiche per incentivare l’innovazione, la digitalizzazione e la formazione professionale delle imprese, oltre a semplificazioni burocratiche e un rinnovato supporto all’internazionalizzazione. “Le imprese piemontesi hanno dimostrato resilienza e capacità di adattamento, ma senza un sostegno concreto rischiano di vedere disperse competenze e posti di lavoro. In questo contesto, CNA Piemonte sottolinea anche l’importanza di sostenere la transizione ecologica. Gli incentivi legati alla produzione sostenibile e alla promozione del “Made in Europe” possono rappresentare una leva fondamentale per rilanciare il settore automotive regionale. Tuttavia, è necessario agire rapidamente per sfruttare appieno le opportunità offerte dai nuovi eco-bonus previsti per il 2025” dichiara Giovanni Genovesio, Presidente di CNA Piemonte.
Il Piemonte ha tutte le competenze e le risorse per continuare a essere un polo di eccellenza nel settore automotive, ma per farlo è necessario che le istituzioni intervengano con urgenza. CNA Piemonte chiede un piano d’azione immediato che coinvolga tutti gli attori della filiera produttiva per garantire il futuro di migliaia di imprese e lavoratori che dipendono da questo settore.