Un incontro con i parlamentari eletti sul territorio piemontese per attivare un’azione coordinata che porti vantaggi al tessuto della micro e piccola impresa in regione.
Questa mattina, 26 marzo, la CNA Piemonte, col presidente Fabrizio Actis, il neo segretario CNA Torino Filippo Provenzano e Delio Zanzottera, segretario regionale di CNA Piemonte dal 29 marzo, ha incontrato deputati e senatori per continuare la proficua collaborazione già avviata in questi anni. La partecipazione ha coinvolto esponenti di tutti i gruppi dell’arco costituzionale.
“Abbiamo sottolineato l’insufficienza del decreto sostegni, come già espresso da CNA Nazionale, e avanzato la richiesta di un nuovo Decreto 2021 che punti a sanarne le lacune – hanno affermato Actis, Provenzano e Zanzottera -. Inoltre è necessario rivedere il meccanismo del Bonus 110% per evitare che non vengano raggiunti gli effetti desiderati. Ma il punto è creare una maggiore azione di lobby per massimizzare le ricadute sul territorio piemontese degli investimenti dei fondi contenuti nel Recovery Plan”.
A questo proposito, le linee di intervento prioritarie esposte da CNA Piemonte si muovono su alcune direttrici principali.
“Occorre favorire la creazione di reti di imprese all’interno delle filiere e sostenere il ricambio generazionale delle realtà esistenti, con una forte attenzione alla cosiddetta rigenerazione di impresa. Come sistema, la CNA piemontese conferma le sue parole d’ordine per il futuro: economia circolare e digitalizzazione. Occorre prevedere l’evoluzione dei distretti del commercio in Distretti del Commercio e dell’Artigianato che prevede quindi il coinvolgimento dell’artigianato di servizio ed alimentare presente nei tessuti urbani e cittadini. Abbiamo anche rilanciato l’attenzione al territorio attraverso l’attività di messa in sicurezza dal dissesto idrogeologico e la prevenzione di eventi catastrofali che vedono le micro e piccole imprese come delle risorse fondamentali. Infine, abbiamo richiamato i decisori politici a una maggiore sensibilità verso il welfare per i lavoratori autonomi e a un piano di riqualificazione professionale che si orienti al rilancio delle micro e piccole imprese artigiane”, hanno concluso Actis, Provenzano e Zanzottera.