Riconoscere, analizzare e comprendere i cambiamenti della società prima ancora di quelli del mercato, perché li anticipano, adattandovisi più possibile con flessibilità e pragmatismo: è una delle chiavi attraverso cui le aziende possono mantenere la loro competitività senza rischiare di trovarsi impreparate di fronte a contesti operativi sempre più mutevoli e instabili.
L’incontro intitolato “Integrare la sostenibilità nel business: una nuova leva per la competitività” organizzato da Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv) e The European House – Ambrosetti lunedì 17 febbraio 2020 nella delegazione Cnvv di Borgosesia ha dato molti spunti di riflessione e suggerimenti pratici, andando ben oltre le aspettative: guidati da Carlo Cici, Head of Sustainability Practice di The European House – Ambrosetti, imprenditori e manager presenti hanno compreso la necessità di trovare uno spazio, nella propria agenda, per un’analisi accurata, anche attraverso strumenti quantitativi, dei trend che stanno orientando la comunità globale come strumento prodromico per definire ogni strategia di sviluppo aziendale.
«Piuttosto che giudicare i cambiamenti, o addirittura cercare di resistere loro – ha spiegato il relatore – dobbiamo cercare di farvi fronte con lucidità. Con questo atteggiamento va inquadrato il tema della “sostenibilità”, che è a un tempo ambientale, economica e sociale e può diventare una leva decisiva per innescare nelle aziende un processo di miglioramento che tocca vari ambiti: dall’ambiente in senso stretto, alla salute e alla sicurezza sul lavoro, alla mobilità, alla logistica e ai consumi energetici, fino alla comunicazione efficace delle iniziative intraprese».
Argomento sempre più rilevante per le multinazionali e la comunità finanziaria, quello della sostenibilità deve diventare, secondo il relatore, un asse portante anche nelle strategie delle Pmi, con uno sguardo non solo all’interno della propria organizzazione ma a tutta la catena del valore e con indubitabili ricadute positive non solo a livello ambientale ma sulle pratiche di lavoro e di mercato, sui rapporti con i clienti e gli stakeholder, sulla governance e sul territorio di riferimento.
«Da un punto di vista operativo – ha aggiunto Cici – l’integrazione della sostenibilità nel business deve passare attraverso l’attivazione di un vero e proprio “decalogo”, che implica il porsi in una dimensione di trasformazione continua individuando alcuni mega-trend che interessano direttamente la propria azienda e raccogliendo gli indicatori di riferimento e le azioni intraprese dai “leader” a livello globale.
Una volta definiti gli obiettivi da perseguire e le azioni concrete da compiere si deve stimarne l’impatto in modo effettivo e misurabile, per verificare se sia davvero opportuno investire in questa direzione, e poi immaginare i cambiamenti organizzativi necessari per la realizzazione del piano. Non è una sfida da poco, ma ripensare e ridefinire strategie e processi operativi è indispensabile per anticipare il cambiamento e non essere costretti a subirlo».
Nella seconda parte dell’incontro è intervenuto Stefano Brown, Sustainability Manager di Loro Piana Spa, che dopo avere sottolineato l’importanza di una storia aziendale molto solida in termini di valori orientati a responsabilità sociale e sostenibilità, da sempre praticati in forma volontaria e pionieristica, ha illustrato le strategie del gruppo relativamente a otto tematiche: cambiamenti climatici, trasparenza, veganismo e benessere animale, gestione dei rifiuti, inquinamento da plastica, impatto ambientale delle sostanze chimiche, cura delle materie prime e circolarità.