Confindustria Torino: accordo tra la rete dei digital innovation hub e competence center
Avviare sinergie per accelerare l’adozione di tecnologie digitali 4.0 nei processi produttivi, soprattutto in questa delicata fase di ripartenza del sistema produttivo.
È questo l’obiettivo dell’Accordo di collaborazione operativa sottoscritto oggi dalla rete dei Digital Innovation Hub di Confindustria e gli otto Competence Center selezionati dal Ministero dello sviluppo economico.
L’intesa mira a valorizzare le caratteristiche qualificanti dei DIH e quelle dei CC. I digital innovation hub, con la loro diffusione capillare sul territorio, hanno incontrato 15.000 imprese in centinaia di incontri sul territorio e hanno svolto oltre 1.000 assessment per valutare la maturità digitale delle imprese.
I Competence center, intorno a cui ruotano le principali università e centri di ricerca del Paese, contribuiscono alla realizzazione di progetti innovativi e, presso le loro sedi, offrono alle imprese – soprattutto PMI – la possibilità di testare le tecnologie. Inoltre, con le loro competenze digitali, i CC offrono alle imprese attività di formazione specialistica e di orientamento.
Il network rappresenta l’infrastruttura per la partecipazione al programma europeo Digital Europe, che prevede la creazione di un network di European Digital Innovation Hub. L’obiettivo dei DIH e dei CC è aggregare le eccellenze del territorio per candidare in Europa soggetti qualificati e credibili.
“In questa drammatica crisi dell’economia italiana – dichiara il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia – occorre rivolgere lo sguardo al futuro e alle sfide che attendono le imprese nella fase di ripartenza. Gli investimenti in tecnologie digitali si stanno dimostrando strategici in questa fase di emergenza – ha proseguito il presidente – e saranno un volano per la ripresa e il rilancio dell’economia italiana. L’Accordo sottoscritto oggi tra i DHI e i CC quindi, acquista una valenza particolare proprio nel momento in cui è determinante impegnarsi sui fattori di competitività delle imprese”.
“Abbiamo creato oggi l’infrastruttura italiana per l’innovazione 4.0, mettendo insieme le eccellenze del sistema di ricerca e universitario con la capillarità e le competenze del sistema Confindustria. Un supporto concreto per ridisegnare il sistema industriale del Paese. Le imprese hanno bisogno di competenze per affrontare la modernizzazione dei processi produttivi. Questo Accordo è uno strumento operativo – aggiunge Elio Catania, presidente del gruppo tecnico Crescita Digitale delle Imprese – e crea, soprattutto in questa fase di crisi, le condizioni per accelerare gli investimenti 4.0 e per consentire anche alle PMI di cogliere le opportunità legate alla trasformazione digitale”.
Un gioco di squadra che in pochi mesi ha permesso di elaborare un “piano d’azione 4.0” strategico ed operativo, facendo convergere all’interno di un network per l’innovazione, attraverso importanti investimenti pubblici e privati, gli asset valoriali dei DIH di Confindustria e dei Competence Center, 8 su tutto il territorio nazionale ( formazione e trasferimento tecnologico in ottica 4.0, gestione di progetti di innovazione e anche pubblicazione di specifici bandi per progetti ad alto TRL).
“La strategia europea di politica industriale parla di ‘ecosistemi dell’innovazione’. In questa prospettiva – afferma il sottosegretario allo Sviluppo economico Gian Paolo Manzella – gli 8 Competence Centre 4.0 sono magneti che portano insieme Pubblico e privato, ricerca e impresa, grandi e piccole imprese e startup; sono la base di questi ecosistemi dell’innovazione. Questo accordo con i Digital Innovation Hub di Confindustria potenzia questa rete di innovazione diffusa e crea le condizioni per migliorare il trasferimento tecnologico nel nostro Paese. Un ottimo segno di futuro in questo momento.”
A nome dei Competence Center, Enrico Pisino, Ceo del CIM 4.0, commenta: “una scelta dall’alto valore strategico che consente, grazie alla sinergia tra Competence Center e Digital Innovation Hub, di supportare operativamente le PMI, in modo capillare su tutto il territorio nazionale, nel loro percorso di trasformazione digitale, mettendo a disposizione degli imprenditori italiani le competenze e le esperienze di Università e di aziende leader nell’innovazione 4.0. Unire le forze non può che rappresentare un vantaggio competitivo anche nel dialogo con l’Europa”.