Si è svolta a Torino la 2a edizione dell’evento riservato alle imprese più competitive di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta Industria Felix: le 62 aziende più performanti e affidabili a livello finanziario Rapporto Pmi Piemonte: cala il Pil dall’1,2% allo 0,6%
Sono 62 le migliori aziende più performanti a livello gestionale e affidabili a livello finanziario di Piemonte, Liguria e Valle d’Asta. Le imprese competitive sono state premiate questa mattina nella sede dell’Unione Industriale Torino in occasione della seconda edizione di Industria Felix –
Il Piemonte, la Liguria e la Valle d’Aosta che competono, organizzata dal trimestrale nazionale di economia e finanza Industria Felix Magazine diretto da Michele Montemurro, in collaborazione con Regione Piemonte (Por Piemonte – Fse 2014/2020), Cerved, Università Luiss Guido Carli, A.C. Industria Felix, col patrocinio di Confindustria, Unione Industriale Torino, le media partnership di Ansa, Il Sole 24 Ore e con le partnership di Banca Mediolanum, Mediolanum Private Banking, Sustainable Development, Lidl Italia, FundCredit e Studio Legale Iacobbi.
Qui di seguito l’elenco delle 62 aziende premiate.
PIEMONTE. Alessandria: Metlac, Prisma Impianti, Star, Vezzani. Asti: Format, Gestione Ambientale Integrata dell’Astigiano, Il Panate’ di Mario Fongo & C., Valbormida, Vernay Italia. Cuneo: Beco, Golosità dal 1885, S.p.a.r., Siscom, Tomatis Lamiere, Wartsila Apss.
Novara: Brilliantrees, Procos. Torino: 2A, Blue Engineering, Cultraro Automazione Engineering, Demap, Dylog Italia, Fiat Powertrain Technologies Industrial, Fiorentini Alimentari, Gineprudue Coop di solidarietà, M.P.E., National Molding Italia, Olicom International, Sistemi, Thirdfloor. Verbano: Aldo Valsecchi, Emisfera, Mechatronyx, Zinox Laser.
Vercelli: B.R.V. Bonetti Rubinetterie Valduggia, Diasorin, Gallazzini, Officine Arfino. LIGURIA. Genova: Coop. Soc. Il Rastrello, Deref, Docks Lanterna, Everton, Lisi Arredamenti, Piam Farmaceutici, Silky, Softjam, Unistara. Imperia: Cantieri di Imperia. La Spezia: Dott. Ing. Mario Cozzani, Eurocolor 2000, La Spezia container terminal, San Lorenzo. Savona: Bombardier Transportation Italy, Coop Liguria, Infineum Italia. VALLE D’AOSTA. Aosta: Av Pluda, C.V.A., Hotel Bellevue Cogne, Industria servizi ecologici, Les Aigles, Nuova auto alpina, Valdostana impresa costruzioni.
Nel corso dell’evento, moderato dallo scrittore e capostruttura Rai Angelo Mellone, sono intervenuti, tra gli altri, l’assessore all’Istruzione, alla Formazione e al Lavoro della Regione Piemonte Elena Chiorino, il presidente dell’UiT Dario Gallina, il presidente di Confindustria Valle d’Aosta Giancarlo Giachino, per Banca Mediolanum il senior manager dell’Investment banking Marco Gabbiani e il private banker Francesco Mecca, i ceo di Sustanaible development Michele Chieffi e di FundCredit Claudia Catalano, l’avvocato Lorenzo Iacobbi dello Studio Legale Iacobbi e Guido Romano (Cerved) e Luca Pignatelli e Giancarlo Somà (UiT).
È stato presentato, inoltre, il Rapporto Pmi Piemonte 2020 realizzato da Cerved e UiT. Il 2018 si chiude per le imprese piemontesi con risultati meno brillanti rispetto a quelli del 2017: un anno che, da molti punti di vista, può essere definito eccezionale lungo il trend di lenta ripresa iniziata dopo la crisi 2007-2008.
Tra il 2017 e il 2018, la crescita del Pil regionale è scesa dall’1,2% allo 0,6%, quella delle esportazioni (variabile cruciale per le pmi) dal +7,8% al -0,1% (in valore) e i risultati del 2018 e della prima metà del 2019 rallentano ma non modificano il percorso di graduale riallineamento alla situazione precedente la crisi, che riguarda gran parte dei parametri analizzati: demografia d’impresa, indicatori di bilancio, tempi di pagamento, profili di rischio.
In Piemonte sono state costituite 4.160 “vere” newco, il 3,1% in meno rispetto al 2018. Il dato è comunque allineato in termini assoluti alla media dell’ultimo triennio. La crescita registrata negli ultimi anni è stata favorita dall’introduzione delle Srl semplificate, che rappresentano il 39% delle nuove imprese.
Nel 2019 la dinamica piemontese è meno negativa di quella nazionale ma peggiore di quella del Nord- Ovest. Dopo il marcato calo registrato nel 2018, nel 2019 i fallimenti hanno fatto registrare un’impennata (+23%), rimanendo comunque a livelli ancora lontani dai picchi registrati durante la crisi.