1994, 2016 ed ora 2020. Anni che richiamano a fenomeni alluvionali sempre più violenti, responsabili di danni e devastazioni del territorio e delle vallate cuneesi, una in particolare, la Valle Tanaro.
Vere e proprie bombe d’acqua che in poco più di 24 ore hanno generato ferite profonde non facilmente sanabili. Gravi problemi strutturali al sistema viario, numerosi danneggiamenti agli edifici, ma anche pesanti danni a tante piccole imprese che in quella zona mantengono vivo il tessuto economico e che ora si ritrovano a fare i conti con una difficile ricostruzione e un ancor più complesso rilancio produttivo.
Confartigianato Imprese Cuneo, proprio in virtù della sua mission che indica nella rappresentanza uno degli aspetti prioritari del suo impegno, ha voluto, seppure da remoto come lo impongono le misure di sicurezza attuali, incontrare i sindaci di quella parte della valle Tanaro per fare il punto sulla situazione attuale e sulle iniziative che si possono mettere in campo per dare un concreto sostegno alle imprese locali.
In collegamento sulla piattaforma Go to meeting la presidenza e la Giunta di Confartigianato Imprese Cuneo insieme ad alcuni dirigenti dell’Associazione, tra i quali Sergio Rizzo presidente Confartigianato – zona di Ceva e Davide Merlino rappresentante di Confartigianato in seno alla Fondazione CRC e Mauro Bernardi vice presidente di Confartigianato – zona di Cuneo e presidente ATL Cuneese.
Collegati in rappresentanza dell’Alta valle Tanaro, i sindaci di Garessio Ferruccio Fazio, di Ormea Giorgio Ferraris, di Bagnasco Giuseppe Carazzone, di Nucetto Enzo Dho e di Priola Luciano Sciandra.
Tra i temi affrontati le problematiche legate ai danni alluvionali ad imprese e viabilità, il prosieguo del progetto del traforo Armo Cantarana, e la necessità di reperire risorse per sostenere i lavori di ripristino delle strutture e per avviare un concreto rilancio economico.
Nel discorso introduttivo, il presidente di Confartigianato Imprese Cuneo Luca Crosetto ha posto l’accento sulla piena disponibilità dimostrata fin da subito dall’Associazione a sostenere le imprese di questa parte di territorio.
“Abbiamo affiancato immediatamente come partner la Fondazione Specchio dei Tempi de la Stampa nella raccolta fondi per le imprese danneggiate. – ha sottolineato – Un segnale per comunicare vicinanza e solidarietà alle nostre imprese associate e una mano tesa per fornire aiuti immediati per una ripartenza”.
La parola è poi passata al direttore di Confartigianato Imprese cuneo Joseph Meineri, il quale ha presentato in modo sintetico il tessuto economico che insiste sull’Alta Val Tanaro. “Nei cinque comuni coinvolti in questo incontro – ha illustrato – operano ben 214 aziende artigiane che sommate alle altre 410 imprese commerciali, industriali e del terziario, arrivano a 624, un dato che dimostra quanto sia vivace e attivo il mondo produttivo di questa zona”.
A seguire gli interventi dei cinque sindaci ospiti dell’incontro, i quali hanno elencato le problematiche dei loro territori.
Ferruccio Fazio (Garessio): “Un ringraziamento doveroso va all’iniziativa di Specchio dei Tempi e al vostro importante contributo. Mi piacerebbe che questa iniziativa di solidarietà proseguisse anche per dare un sostegno alla riattivazione rapida di un’operatività efficiente per le imprese. Con l’abbattimento nei prossimi giorni del ponte Odasso che ostruisce, in caso di piena, il fluire del fiume Tanaro, ci troveremo con una Garessio tagliata a metà in un punto cruciale del paese dove hanno sede molte attività artigiane e commerciali. Dovremo quindi affittare una passerella pedonale per dare loro l’opportunità di essere raggiunte, ma il costo è di circa 80 mila euro”.
Giorgio Ferraris (Ormea): “Nel nostro comune i danni maggiori si riferiscono all’ambito imprenditoriale legato al turismo. A fronte di 1500 residenti, abbiamo più di un terzo di aziende legate al mondo dell’artigianato e dei servizi in ambito turistico. L’evento alluvionale ha creato danni ingenti a sentieri, percorsi, pista ciclabile e la famosa balconata di Ormea. A questo proposito, abbiamo anche lanciato anche una raccolta fondi perché sappiamo bene che per la viabilità ordinaria prima o poi i finanziamenti si trovano, mentre quella turistica spesso viene dimenticata. C’è poi, il progetto del traforo di Armo Cantarana: ha avuto gli avvalli necessari, ma mancano i finanziamenti. Certo, per la nostra viabilità che ora, dopo lo stop del Tenda, sta registrando un incremento di passaggi di molto superiore a prima, potrebbe offrire ai viaggiatori una nuova opportunità per raggiungere più agevolmente la Liguria”.
Giuseppe Carazzone (Bagnasco): “Il nostro territorio ha bisogno di una viabilità più fluida e di una connessione più efficiente. I danni provocati dalla recente alluvione hanno messo in difficoltà alcune importanti aziende che operano nel nostro territorio. In particolare, mi riferisco alla Fassa Bortolo, che dà lavoro a 40 persone, e che per la seconda volta ha avuto lo stabilimento allagato. Uno dei simboli di Bagnasco è il suo particolare ponte medioevale che ha un unico gemello in Francia. Bisognerebbe costruire a questo ponte una nuova arcata per evitare che si ripetano questi fenomeni di allagamento, ma come sempre mancano i fondi”.
Enzo Dho (Nucetto): “Per fortuna le nostre imprese non hanno subito gravi danni. Qualche problema si è verificato al campo sportivo, mentre tre famiglie sono rimaste senza abitazione. Bisognerebbe fare leva nei confronti delle istituzioni referenti per ottenere il miglioramento della viabilità statale”.
Luciano Sciandra (Priola): “I problemi per le nostre aziende artigiane sono stati tutto sommato contenuti. Però già in passato abbiamo verificato come i risarcimenti da parte dello Stato siano troppo bassi rispetto all’entità dei danni e le lungaggini burocratiche esasperanti. Occorre un’azione comune di tutte le associazioni e dei vari comuni per sostenere in modo concreto sia le attività artigiane che il miglioramento della viabilità. Inoltre bisognerebbe che venissero individuati criteri più congrui nella distribuzione dei fondi, in modo da dare alle imprese produttive un vero valore aggiunto”.
Dopo i sindaci, l’intervento del vice presidente vicario di Confartigianato Imprese Cuneo e presidente regionale Giorgio Felici, il quale ha sottolineato come negli incontri con i vertici della Regione Piemonte si sia più volte posto l’accento sulla necessità che tutto il territorio cuneese possa usufruire di infrastrutture digitali efficienti, visto che attualmente oltre la metà della Granda ancora non accede ad una connessione veloce.
Sull’importanza di fare rete e di lavorare insieme per raggiungere risultati positivi per le imprese, le famiglie e il territorio è intervenuta la vice presidente di Confartigianato Imprese Cuneo Daniela Balestra, la quale ha sottolineato come l’Associazione con questo incontro abbia voluto dare un segnale tangibile di attenzione alle imprese della zona, non soltanto attraverso iniziative di sostegno, ma con un vero e proprio servizio di accompagnamento nel percorso di rilancio e di sviluppo.
E sul binomio artigianato e turismo si è soffermato il presidente dell’ATL Cuneese Mauro Bernardi, sottolineando il grave clima di incertezza in cui si sta muovendo il settore turistico a causa dell’emergenza sanitaria. “Nel solo periodo autunnale sono state cancellate 90 fiere ed eventi previsti a livello locale – ha detto – Un danno pesante anche per l’indotto comprendente le numerose imprese artigianali che da sempre rivestono un fondamentale ruolo di supporto alla promozione di un territorio”.
A conclusione dell’incontro, il presidente Crosetto ha proposto ai cinque sindaci di sottoscrivere un documento da inviare al Prefetto e al Presidente della Provincia nel quale si sollecita la costituzione di un gruppo di lavoro che riprenda alcune tematiche importanti per la Valle Tanaro: miglioramento della viabilità e avvio dei lavori per il traforo di Armo Cantarana, banda larga, interventi urgenti per favorire la ripresa turistica, ripristino delle strade bianche.
“Con questa iniziativa – spiega – intendiamo tutelare con forza tutte le 624 imprese che vivono e lavorano in questa parte della nostra provincia. Soltanto lavorando insieme e facendo fronte comune potremo dare alle nostre aziende un futuro di sviluppo”.