L’assessore regionale al bilancio Andrea Tronzano, illustrandolo, ha ricordato che “la variazione arriva dopo il passaggio di agosto dell’assestamento tecnico e serve anche a limitare gli effetti della pandemia su alcune categorie”. La variazione riguarda interventi in conto capitale per circa 30,5 milioni di euro.
Tra le misure approvate c’è la sospensione del bollo auto fino al 31 ottobre 2025 per i tassisti e per gli autonoleggi con conducente; quasi 3,9 milioni da destinare a Province e Città metropolitana per l’esercizio delle funzioni delegate; 650 mila euro a sostegno delle fragilità, in particolare ai senza fissa dimora; 2,5 milioni per gli impianti sciistici, 1,2 per gli impianti a fune; 7 milioni per il trasporto pubblico locale e 15 milioni per il contratto con Trenitalia; 1,25 mln vanno alla protezione civile e altrettanti ad associazioni di volontariato, comprese le pro Loco; 2 milioni sono destinati a Eurovision, che si terrà a Torino nel 2022. Nel provvedimento sono contenuti anche i 2.6 milioni per le borse di studio universitarie, che verranno portati a 7 nella legislativa di domani in prima Commissione.
Il voto è giunto dopo l’intesa raggiunta tra maggioranza e minoranza su due punti: l’estensione a tutti gli studenti in graduatoria delle borse di studio universitarie, chiesta in particolare da Marco Grimaldi (Luv); ma anche un coordinamento tra Giunta e Consiglio sulla gestione del Pnrr, oltre ad analoghe cabine di regia a livello provinciale e di Città metropolitana, sollecitati in particolare dal Pd. Il primo punto verrà formalizzato domani, in prima Commissione riunita in sede legislativa per assicurare le risorse necessarie alla copertura delle borse di studio. Il secondo punto è contenuto in un ordine del giorno condiviso da maggioranza e opposizione. Al raggiungimento dell’intesa la totalità dei circa 3mila emendamenti presentati dalla minoranza sono stati ritirati.
Soddisfazione per l’approvazione della variazione di bilancio è stata espressa dai banchi della maggioranza. Per Alberto Preioni (Lega) “stiamo dando risposte concrete ai piemontesi. Penso alle risorse per i distretti del cibo, eccellenze di punta in Piemonte; al sostegno ai volontari dei vigili del fuoco; alle risorse per la manutenzione degli impianti a fune, particolarmente importante dopo la tragedia avvenuta al Mottarone”.
Paolo Bongioanni (Fdi) ha sottolineato come siano state immesse “risorse importanti su tanti assi, a partire dalle aree periferiche e dai territori montani, fino al turismo, un settore che ha particolarmente patito la pandemia”.
Alessandra Biletta (Fi) ha sottolineato alcuni degli incrementi di risorse previste dal provvedimento: “Si tratta di stanziamenti importanti che vengono garantiti in molti settori che ne avevano particolare bisogno”.
Più critica l’opposizione, che ha quasi unanimemente criticato il metodo con cui si è giunti all’approvazione della variazione di bilancio. Per Diego Sarno (Pd) “non si può arrivare all’ultimo momento, ci vogliono tempi adeguati per approvare una variazione di bilancio su temi importanti come le borse di studio”.
Sarah Disabato (M5s) ha precisato che “i ritardi nell’approvazione non sono colpa dell’opposizione. Nel provvedimento non vengono ripristinati i tagli fatti col previsionale e ci sono scelte politiche che non condividiamo, come l’ennesimo regalo alla lobby venatoria”.
Marco Grimaldi (Luv) ha sottolineato che “le borse di studio sono una delle cure più efficaci contro le disuguaglianze. Ci sono studenti che senza non possono continuare a studiare, il fatto che si paghino a gennaio è un risultato molto importante”.
Per Francesca Frediani (M4o) “le aree montane sono considerate più come occasione di turismo e di rientro economico che per il loro valore ambientale e la necessaria tutela”.
Silvio Magliano (Moderati) ha parlato di un modo di far politica non condivisibile: “Non c’è visione, solo singoli provvedimenti sganciati, e tante dimenticanze: dai fondi per gli oratori ai temi della neuropsichiatria e dei disturbi dell’alimentazione”.
Giorgio Bertola (M4o) ha criticato “L’ennesimo dono alla categoria venatoria. L’atteggiamento responsabile delle opposizioni dovrebbe essere riconosciuto”.