Ne ha illustrato i contenuti il presidente della Regione, Alberto Cirio, durante la Prima e Terza Commissione riunite congiuntamente (presidente Carlo Riva Vercellotti): “Il tema è particolarmente dibattuto ed è di rilevanza nazionale perché riguarda la materia fiscale. Vogliamo chiedere di modificare l’aliquota del 3% per le grandi piattaforme di commercio digitale, innalzandola al 15%. Abbiamo previsto un ulteriore aumento al 30% limitato ai periodi di emergenza, come quelli che stiamo vivendo.
Quindi da un lato pensiamo a un canale aggiuntivo attraverso cui reperire risorse in grado di finanziare le politiche di sostegno al reddito e alle imprese, vincolando la destinazione di queste maggiori entrate fiscali al sostegno del commercio di prossimità. Dall’altro interveniamo per evitare la distorsione del mercato dovuta alle misure restrittive. C’è una sperequazione evidente tra imposizione fiscale tra commercio digitale e quello con sede fisica, ma non vuole essere un’azione contro qualcuno.
Tuttavia non dobbiamo commettere l’errore di non dare voce a centinaia di partite iva che, messe assieme, hanno migliaia di addetti come le grandi realtà. Ho registrato grande condivisione sulla nostra proposta in conferenza Stato-Regioni”.
Sullo stesso tema la proposta di legge regionale del capogruppo Luv, Marco Grimaldi, sulla rimodulazione IRAP per grandi imprese dell’e-commerce: “Il nostro obiettivo è alzare le tasse ai grandi attori del commercio via internet già dal prossimo anno, a chi tra i colossi del ecommerce, durante quest’anno, ha aumentato a dismisura i propri guadagni partendo da una posizione di vantaggio.
La nostra idea è tanto semplice quanto efficace: vogliamo che l’aliquota dell’addizionale IRAP per i grandi attori del settore che commerciano al dettaglio qualsiasi prodotto via Internet, sia innalzata di 0,92 punti percentuali, il massimo su cui può intervenire la Regione. Solo cominciando a intervenire sistematicamente, e non solo nell’emergenza, per correggere le storture dovute alla fiscalità agevolata delle multinazionali, che godono della possibilità di spostare i propri profitti in altri stati, potremo dire la nostra per regolamentare un mercato che oggi è totalmente squilibrato a vantaggio dei grandi colossi”.
La Commissione ha accolto la proposta dell’assessore ai rapporti con il Consiglio, Maurizio Marrone, di istituire “due gruppi di lavoro distinti ma paralleli, così da esprimere al meglio le specificità dei due provvedimenti”.