Allungamento di un anno dell’esenzione triennale dal bollo prevista nella passata legge di stabilità per alcune categorie di auto, ed esenzione Irap per il quarto anno per le aziende che stabilizzano le assunzioni.
Niente più tassa da 83 euro annui per i circa 800 veterinari piemontesi. Sono questi i contenuti principali della legge di stabilità 2021 di cui è cominciata la discussione oggi nel Consiglio regionale.
Un provvedimento di esclusiva natura tributaria e fiscale, per l’assessore al bilancio Andrea Tronzano, che ha respinto insieme con la maggioranza le richieste di emendamento venute dalla minoranza, a parte l’allungamento delle esenzioni già votate in Commissione su proposta di Marco Grimaldi (Luv).
“Un’occasione mancata”, secondo le opposizioni, in particolare Pd e Luv che avevano presentato emendamenti per esentare dall’Irap settori del commercio e imprese ricapitalizzate (Raffaele Gallo, Pd), o incrementare l’addizionale Irap per le imprese che dalla pandemia hanno avuto un forte incremento degli utili: commercio online, grande distribuzione, logistica, case farmaceutiche (Grimaldi).
L’assessore Tronzano ha difeso il provvedimento, respingendo le accuse di immobilismo avanzate dalle minoranze. “”Nel 2020 – ha detto Tronzano – abbiamo messo in campo azioni concrete importanti, una manovra fiscale su bollo auto e addizionale Irap, favorendo chi inquina di meno, le imprese che si insediano in Piemonte e quelle che fanno nuove assunzioni, ma anche investimenti che sono effettivamente serviti alle imprese. Sono manovre tutt’ora valide e lo saranno anche negli anni futuri”.
In aula sono intervenuti il relatore di maggioranza Davide Nicco (Fdi), quello di minoranza, insieme con Grimaldi, Diego Sarno (Pd), Maurizio Marello (Pd), Sean Sacco (M5s), Silvio Magliano (Moderati), Mario Giaccone (Lista Monviso). La discussione continuerà domani in Consiglio.
In precedenza parere favorevole sulla legge di stabilità era stato dato dal Consiglio delle autonomie locali (Cal), che ha ritenuto condivisibili le modifiche e le semplificazioni proposte, ma ha anche espresso “preoccupazione per alcune criticità relative all’impianto complessivo della manovra di bilancio regionale, in particolare per i tagli operati nei confronti degli enti locali, del trasporto pubblico e dei contributi per l’adeguamento della strumentazione urbanistica dei Comuni, nonché per la riduzione delle risorse sul welfare e sulla montagna”.
L’assemblea ha ribadito quindi la necessità di aprire un tavolo permanente per concordare con la Regione un percorso condiviso con le autonomie locali, anche alla luce dei fondi europei che saranno da investire sul territorio per lo sviluppo locale.