Disavanzo regionale: ridotte le quote annue da restituire al Mef
Nel 2022 sono 17 i milioni risparmiati, da 30 a 40 milioni l’anno dal 2023. Questo il risultato della nuova gestione del disavanzo regionale, così come disegnata dalla proposta di deliberazione licenziata oggi dalla prima Commissione, presieduta da Carlo Riva Vercellotti.
Il provvedimento, illustrato dall’assessore regionale Andrea Tronzano, concretizza la possibilità concessa dalla finanziaria nazionale di ridiscutere il tasso di interesse per la quota di disavanzo nei confronti del Ministero economia e finanza, a partire dal 2014. L’operazione riguarda circa 3,5 mld del disavanzo attuale, per i quali il tasso di interesse scende da circa il 4% all’ 1,673%. Tale riduzione, sui prossimi 30 anni, permette i risparmi sulla quota annua da restituire. “Era un nostro impegno preso l’anno scorso, siamo riusciti ad ottenerlo”, ha commentato l’assessore a margine della riunione.
La Commissione ha anche dato il via libera per l’aula alla legge di stabilità 2022: autorizza l’Agenzia della mobilità piemontese a stipulare il contratto decennale di servizio per il trasporto ferroviario regionale e locale ed estende l’applicazione della tariffa base della tassa automobilistica regionale ai noleggiatori di veicoli con un contratto a lungo termine. Relatore di maggioranza del provvedimento è Federico Perugini (Lega), relatori di minoranza sono Raffaele Gallo (Pd), Sean Sacco (M5s), Marco Grimaldi (Luv), Silvio Magliano (Moderati), Francesca Frediani (M4o).
La Commissione ha anche licenziato l’articolo 1 del bilancio di previsione 2022-24. In precedenza la discussione generale sul provvedimento aveva visto intervenire i consiglieri dell’opposizione.
Raffaele Gallo, Maurizio Marello, Monica Canalis, Alberto Avetta, Domenico Ravetti, Diego Sarno (Pd), Sean Sacco, Sarah Disabato e Ivano Martinetti (M5s), Silvio Magliano (Moderati), Marco Grimaldi (Luv) e Francesca Frediani (M4o) hanno criticato le riduzioni di spesa operate bel bilancio in numerosi settori: dagli extra Lea al diritto allo studio, dalle borse di studio universitarie ai trasferimenti alla città di Torino. Richieste di informazioni sono venute sulla copertura nel bilancio di circa 350-400 milioni in sanità, sulle risorse a disposizione per l’ospitalità ai profughi ucraini e sullo stallo di alcune leggi. Sono stati annunciati emendamenti correttivi.