Questa settimana prosegue con l’intervista al primo cittadino di Vallo Torinese, Alberto Colombatto, la rubrica “Venerdì dal Sindaco” che, per iniziativa della Direzione comunicazione e rapporti con i cittadini e il territorio della Città Metropolitana, propone reportage televisivi e interviste ai primi cittadini dei piccoli Comuni nel canale “YouTube” dell’Ente.
Il “Venerdì dal Sindaco” è un’occasione per conoscere le peculiarità dei piccoli centri del territorio della Città Metropolitana di Torino, comprendere le emergenze e i piccoli e grandi problemi quotidiani con cui si confrontano i Sindaci, scelti dai loro concittadini per amministrare comunità montane e rurali a torto considerate marginali; realtà in cui la politica è volontariato puro.
Per vedere i filmati e i reportage fotografici del “Venerdì dal Sindaco” basta andare sul portale Internet della Città Metropolitana di Torino alla pagina
I filmati vanno anche in onda sull’emittente interregionale Telecupole, il sabato alle 14,30 con repliche la domenica alle 18,45 e il lunedì alle 20,40.
VALLO TORINESE, UNA SQUADRA AL SERVIZIO DELLA PROPRIA GENTE
A 26 chilometri da Torino, 792 abitanti, un paese dove c’è la farmacia, l’ambulatorio medico, qualche negozio di alimentari e di mobili, l’ufficio postale aperto tre giorni la settimana e il Postamat, un salone della Pro Loco con centinaia di posti a sedere, le scuole elementari dove i bimbi hanno a disposizione una mensa fresca e speciale tutta per loro, nei locali del centro servizi comunale sopra il bar e accanto ad una biblioteca comunale fornitissima, intitolata al bibliotecario che per decenni l’ha fatta crescere.
Questo in estrema sintesi è Vallo Torinese, paese il cui nome potrebbe derivare dall’aspetto morfologico del suo territorio circondato da montagne. “Vallo deriva dal latino vallum cioè protezione. – spiega il sindaco Alberto Colombatto – Si presume che il nome si riferisca ad una fortificazione che al tempo dei Romani proteggeva la strada che arriva dalla Valle di Susa e va verso il Canavese, oppure il percorso che, salendo al Passo della Croce, è il collegamento naturale con la Valle di Viù.
Oggi la conformazione geografica e morfologica del territorio ci aiuta a cercare di sviluppare una serie di itinerari escursionistici”. L’ultimo nato ad esempio è l’anello Ceronda, che parte da Lanzo e procede verso Val della Torre e il Colle del Lys, passando da Vallo. Proprio grazie alle montagne Vallo Torinese può contare su una rarità, quella che il Sindaco Colombatto chiama “il nostro oro bianco”: il paese infatti è tra i pochissimi in tutto il Piemonte ad aver mantenuto la sua autonomia nella gestione dell’acqua potabile. La captazione avviene dalle sorgenti in quota e l’acqua viene sottoposta al trattamento con lampade a raggi ultravioletti, che esclude l’uso di cloro.
Al primo cittadino di questa comunità così unita abbiamo chiesto di svelarci la ricetta dell’armonia che regna in paese e lui ha subito risposto che è merito dei cittadini, particolarmente attivi e riuniti in ben otto associazioni. La comunità è anche molto religiosa: in paese è viva la devozione per la Venerabile Maria Orsola Bussone, una ragazza morta a soli 16 anni e attiva componente della comunità dei Focolarini fondata da Chiara Lubich, che di Vallo venne a suo tempo dichiarata cittadina onoraria. Il sindaco ci ha raccontato di quando è nata la fiammella che ha invaso il paese: erano gli anni 1967/’68 e il parroco, don Vincenzo Chiarle, partecipò a Roma ad una riunione del movimento dei Focolarini. Da allora la devozione non si è mai spenta.
Prima di lasciare Vallo Torinese, la domanda di rito: quanta passione ci vuole per amministrare un piccolissimo comune? “Ci vuole tanta passione – ammette Colombatto – ma devo dire che sono un sindaco fortunato perché posso contare su una squadra molto attiva e valida più un bel gruppo di giovani e di esperti che ci consentono di amministrare al meglio. E poi è un onore far qualcosa per il proprio paese e per la propria gente”.