Per fare fronte al pagamento della cassa integrazione dei dipendenti sospesi dalle imprese artigiane in difficoltà per effetto del Coronavirus, dei 5 miliardi di euro complessivamente impegnati dal Governo con il primo decreto “Cura Italia” del 17 marzo scorso, al comparto artigiano erano stati riservati solo 60 milioni pur a fronte di una richiesta 1 miliardo di euro.
Data l’evidente insufficienza dello stanziamento, in aggiunta ai 60 milioni ricevuti, il Fondo di Solidarietà Bilaterale per l’Artigianato (FSBA) aveva anticipato 188 milioni di risorse proprie.
Così facendo l’articolazione regionale del Fondo aveva potuto rapidamente erogare ai lavoratori delle imprese artigiane piemontesi quasi 20 milioni di euro.
Il successivo 19 maggio il Governo, con il decreto “Rilancio”, ha previsto lo stanziamento di altri 765 milioni per la cassa integrazione dei dipendenti artigiani ma le risorse – o meglio una prima tranche pari a circa ¼ di quelle necessarie – sono state rese materialmente disponibili solo il 30 giugno.
In tutto questo frangente migliaia di nostri collaboratori cassintegrati non hanno percepito un euro.
Da ieri mattina l’EBAP ha immediatamente ripreso il pagamento delle casse integrazioni secondo l’ordine cronologico con cui sono state presentate le relative richieste. Il tutto sino ad esaurimento dei 9.353.831 euro oggi pervenuti. Appena disponibili ulteriori risorse, si riprenderanno immediatamente i pagamenti sino a completo esaurimento delle richieste.
“Il ritardo nel trasferimento delle risorse impegnate oltre 40 giorni fa – dichiara Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte – ha causato la più che legittima irritazione dei lavoratori che si sono rivolti all’Ente ed alle nostre Associazioni territoriali lamentando di non aver ricevuto i bonifici relativi ai mesi di aprile, maggio e giugno. Così il sistema della bilateralità e le Associazioni, pur facendo tutto il possibile e senza alcuna responsabilità, sono stati oggetto di forti critiche”.
“Confidiamo che in tempi rapidi – conclude Giorgio Felici – il Governo, dando concretezza alle promesse continuamente annunciate, accrediti effettivamente a FSBA tutte le restanti risorse necessarie per il completamento dei pagamenti dei mesi di aprile e maggio 2020 per i lavoratori del comparto artigiano, evitando di alimentare tensioni sociali proprio nel momento in cui occorre invece la massima coesione di tutti le componenti del sistema Italia per favorire il rilancio del nostro Paese”.