Mascherine generiche, in arrivo i riferimenti sulle prestazioni filtranti e i metodi di prova

Nei prossimi mesi milioni di italiani utilizzeranno le mascherine “generiche” di comunità per le quali – sino ad oggi – non esisteva alcun riferimento utile a valutarne le prestazioni filtranti e la respirabilità.

Ecco perché UNI Ente Italiano di Normazione – su richiesta del Politecnico di Torino – ha messo a punto in tempi molto rapidi due nuovi progetti di prassi di riferimento che da oggi e sino all’11 giugno prossimo saranno sottoposti alla consultazione pubblica al fine di raccogliere le osservazioni da parte del mercato prima di procedere alla stesura del testo definitivo.

Eccoli in breve:

  • “Maschere di comunità – Parte 1: Requisiti, classificazione e marcatura”, che fornisce i requisiti prestazionali, inclusi gli elementi utili per una loro classificazione e marcatura e indicazioni relative alla valutazione di conformità
  • “Maschere di comunità – Parte 2: Metodi di prova”, con le indicazioni per lo svolgimento di un metodo di prova innovativo per misurarne le prestazioni filtranti mediante due prove distinte, ovvero l’efficienza di rimozione delle particelle e la resistenza all’attraversamento dell’aria.

Questi due documenti avranno un impatto diretto su tutte le mascherine (monouso o lavabili, anche autoprodotte) che nella cosiddetta “fase due” di convivenza con il Covid-19, saremo tutti obbligati ad indossare.

Ad eccezione delle categorie di lavoratori che hanno bisogno di dispositivi medici o di protezione individuale, i cittadini potranno infatti utilizzare le mascherine di comunità, così come indicato nel DPCM del 26 aprile 2020, considerate una misura indispensabile per contenere la diffusione del virus, pur non avendo le caratteristiche di dispositivo medico UNI EN 14683 “Maschere facciali ad uso medico”, né di dispositivo di protezione individuale UNI EN 149 “Semimaschere filtranti antipolvere”.

Secondo Paolo Tronville, docente di Fisica Tecnica Ambientale presso il Politecnico di Torino e Project leader delle prassi di riferimento, “A seguito della grande richiesta di valutazione delle prestazioni di dispositivi che non si configurano né come dispositivi medici né come DPI, il Politecnico di Torino ha condotto una serie di misure per valutare le prestazioni filtranti delle ‘maschere di comunità’, riscontrando una gamma molto ampia di prestazioni, alcune prossime alle maschere facciali ad uso medico, altre chiaramente inadeguate allo scopo.

Con queste Prassi di Riferimento proponiamo un metodo di prova innovativo per misurare esclusivamente le prestazioni filtranti delle “maschere di comunità”. In tal modo sarà possibile valutare le prestazioni in modo utile e completo, nonché in tempi molto più brevi rispetto a quanto previsto in altri metodi di prova”.

 

Il direttore generale UNI Ruggero Lensi spiega che “il progetto di prassi di riferimento si aggiunge ad una serie di iniziative che ha visto la normazione coinvolta in prima linea per dare il proprio supporto alla gestione dell’emergenza, tra le quali si ricorda l’immediata messa a disposizione con libero scarico delle norme a supporto delle attività di prevenzione da Covid-19, a favore di oltre 20.000 utilizzatori in rappresentanza di imprese, istituzioni e cittadini.”

 

I due progetti di prassi di riferimento in consultazione possono essere liberamente scaricati dal sito UNI al seguente indirizzo

 

Cosa sono le prassi di riferimento

Le prassi di riferimento sono documenti che definiscono prescrizioni tecniche o modelli applicativi di norme tecniche, elaborati con un rapido processo di condivisione ristretta, e costituiscono una tipologia di documento para-normativo nazionale che va nella direzione auspicata di trasferimento dell’innovazione e di preparazione dei contesti di sviluppo per le future attività di normazione, fornendo una risposta tempestiva a una società in cambiamento. Tutte le prassi di riferimento sono gratuitamente scaricabili dal sito accedendo alla sezione “Catalogo”.