Confartigianato Imprese Cuneo ha presentato al Prefetto il documento nazionale di sintesi
sulle richieste di aiuto della categoria
«La situazione è insostenibile, non riusciamo più a reggere. Nessun segnale e nessun aiuto, abbiamo necessità che al più presto il Governo metta mano a supporti economici anche per la nostra categoria». A parlare è Umbro Germini, rappresentante provinciale dei taxisti di Confartigianato Imprese Cuneo, presente questa mattina, insieme al vice presidente vicario di Confartigianato Imprese Cuneo Giorgio Felici e al direttore generale dell’Associazione Joseph Meineri, all’incontro con il prefetto di Cuneo, dott.ssa Fabrizia Triolo, per evidenziare le gravi difficoltà in cui versa la categoria.
L’iniziativa, che rientra nell’ambito della giornata di mobilitazione dei taxisti, è supportata oltre che da Confartigianato, dalle seguenti sigle: ACAI TAXI, CNA TAXI, FAST-CONFSAL, LEGACOOP, SNA CASARTIGIANI, SILT, TRAS, UNICA TAXI CGIL, URI, URITAXI.
Durante l’incontro, è stato consegnato al Prefetto un documento a firma del presidente di Confartigianato Imprese Cuneo Luca Crosetto, del vice Felici e del rappresentante Germini, nel quale sono riassunte le principali richieste della categoria.
In sintesi, la categoria chiede l’istituzione di un fondo di 800 mln di euro per l’anno 2021, la sospensione e proroga di mutui, leasing e finanziamenti, un anno bianco fiscale e contributivo per gli anni 2021 e 2022, la semplificazione delle procedure da parte dei Comuni per l’utilizzo dei voucher taxi, l’Ecobonus per l’acquisto di autovetture elettriche (sul modello 110%) e la reintroduzione della detassazione delle accise sui carburanti.
«Abbiamo sempre risposto positivamente alle richieste del Governo, dimostrando serietà e spirito collaborativo. – prosegue Germini – A nostre spese abbiamo provveduto alla costante sanificazione dei mezzi e all’acquisto dei dispositivi di sicurezza, ma l’azzeramento della vita sociale e i periodici lockdown hanno ridotto al lumicino la nostra attività. Sono quindi indispensabili provvedimenti di sostegno economico certi, immediati e di misura adeguata, così come viene fatto per altri settori, affinché possa essere garantito il servizio di trasporto pubblico non di linea svolto con i nostri taxi».
«I taxisti – sottolinea il presidente Crosetto – stanno pagando in termini non più sostenibili la caduta verticale della domanda dovuta all’emergenza pandemica e ai conseguenti provvedimenti restrittivi. Come Confartigianato, sia a livello nazionale che locale, stiamo supportando le loro legittime richieste che, in un frangente così difficile, diventano strategiche per la loro stessa sopravvivenza. Non si possono dimenticare migliaia di lavoratori che ogni giorno forniscono un servizio fondamentale nelle nostre città. Attendiamo quanto prima una presa di posizione seria e concreta da parte delle Istituzioni».