Nati-mortalità imprese, Unioncamere: in Piemonte oltre 2600 aperture in più

In base ai dati del Registro imprese delle Camere di commercio, emerge come nel periodo aprile-giugno 2021 si registri un’accelerazione delle aperture di nuove attività grazie alla ripresa del clima di fiducia dopo il periodo più nero della pandemia. Si torna quasi, in tema di natalità imprenditoriale, ai ritmi pre-covid, anche se è ancora presto per parlare di un consolidato stato di normalità.

Le nuove realtà imprenditoriali iscrittesi in Piemonte nel II trimestre 2021 ammontano a 6.637 unità a fronte di 3.527 cessazioni (valutate al netto delle cancellazioni d’ufficio). Il saldo appare quindi positivo per circa 3.110 unità.

 

“Questo secondo trimestre dell’anno ci restituisce un Piemonte che ha di nuovo la possibilità di intraprendere e di dimostrare tutte le proprie potenzialità imprenditoriali. Il tasso di crescita registrato è positivo per tutte le province e in linea con quello nazionale: buono il risultato delle costruzioni, sostenuto da politiche nazionali ad hoc. Ora ci aspettiamo molto dai risultati che porterà il Piano nazionale di ripresa e resilianza: le misure dedicate in tema di incentivi, crediti d’imposta e investimenti potranno permettere alle imprese già costituite di traghettarsi verso il post-pandemia e a quelle appena nate di avere la forza per crescere” commenta il Presidente di Unioncamere Piemonte, Gian Paolo Coscia.

Lo stock di imprese complessivamente registrate a fine giugno 2021 presso il Registro imprese delle Camere di commercio piemontesi ammonta così a 428.622 unità, confermando il Piemonte in 7ª posizione tra le regioni italiane, con il 7,0% delle imprese nazionali.

Il bilancio tra nuove iscrizioni e cessazioni si traduce in un tasso di crescita del +0,73%, migliore rispetto a quanto registrato in pre-pandemia nel II trimestre del 2019 (+0,40%) e analogo al risultato medio nazionale del trimestre in esame (+0,74%).

Il ritorno a una dinamica delle aperture più in linea con il periodo pre-pandemico appare più marcato guardando ad alcune delle forme giuridiche assunte dalle neo-imprese.

A conferma di un trend ormai consolidato, infatti, il bilancio del tessuto imprenditoriale appare particolarmente positivo per le imprese costituite in forma di società di capitale, che hanno registrato nel II trimestre 2021 un tasso di crescita del +1,15%. Aumentano in misura superiore alla media regionale anche le ditte individuali (+0,87%). In crescita dello 0,51% le altre forme e stabili le società di persone (-0,03%).

 

Valutando i tassi annuali di variazione percentuale dello stock delle imprese registrate per settori di attività economica, si osserva come tutti i comparti mostrino tendenze espansive nel periodo aprile-giugno 2021. La performance migliore appartiene alle costruzioni (+1,26%), seguite dagli altri servizi (+0,96%) e dal commercio (+0,81%). Il turismo segna un tasso del +0,62%, mentre Industria in senso stretto (+0,35%) e agricoltura (+0,28%) evidenziano dinamiche meno intense.

 

A livello territoriale si rilevano risultati positivi per tutte le province. Torino (+0,93%) e Novara (+0,86%) mostrano le performance migliori, superando la media regionale. Verbania, Biella e Cuneo segnano tassi di crescita attorno al mezzo punto percentuale, Alessandria e Asti registrano entrambe un +0,40%, mentre Cuneo si ferma al +0,36%.