È confermato lo sforzo della Regione Piemonte di circa 55 milioni per i fondi destinati al settore dei trasporti – ha spiegato oggi l’assessore ai Trasporti Marco Gabusi in seconda Commissione – per poter mantenere l’ammontare di 535 milioni di euro di cui 235 appannaggio del solo trasporto su ferro.
Nella seduta presieduta da Mauro Fava, Gabusi ha spiegato e illustrato il documento finanziario ed economico 2020-21 relativamente alle materie di sua competenza.
Nel corso della relazione l’assessore ha definito come obiettivo prioritario quello di giungere all’espletamento delle gare per il trasporto su gomma senza dover ricorrere a deroghe.
Su sollecitazione di Carlo Riva Vercellotti (Fi), l’assessore ha anche ricordato la necessità di migliorare le linee cosiddette minori, d’incrementare il numero dei treni intercity e di prevedere fermate a Chivasso (To) e Novara da parte dei treni ad alta velocità come avvenuto per altre Regioni.
Maurizio Marello (Pd) ha auspicato che la visione del sistema ferroviario piemontese dev’essere inquadrata in chiave regionale e non solo locale, sostenendo un Piemonte attualmente “Torinocentrico” e a due velocità, a discapito delle periferie.
Giudizio condiviso da Ivano Martinetti (M5s) secondo il quale è importante sviluppare, attraverso un sistema moderno ed efficiente di trasporto, il turismo e le imprese senza dimenticare l’accessibilità per i disabili.
Nella stessa seduta è stato rimandato in Commissione Urbanistica l’esame di modifica alla normativa regionale di due proposte di legge in materia urbanistica, sulla tutela e il riuso del suolo che erano state inserite all’ordine del giorno. Motivo del rinvio, la richiesta poi accolta, da parte di Maurizio Marello (Pd) di inserire un’analoga proposta in materia, di cui è primo firmatario Daniele Valle (Pd).
Nel frattempo, si è deciso di procedere all’avvio delle consultazioni on line, con scadenza oltre la metà del mese di febbraio, su tutti e tre i provvedimenti.
La conclusione dei lavori ha visto – dopo il parere positivo espresso dalla Commissione Bilancio sulla norma finanziaria che riduce da 130mila a 13mila euro annui la spesa sulla navigazione sul Po – licenziato il disegno di legge numero 43 “Intesa Interregionale tra le Regioni Emilia Romagna, Lombardia, Veneto e Piemonte, per l’esercizio delle funzioni amministrative regionali in materia di navigazione interna sul fiume Po e idrovie collegate”.
Il risparmio è in ragione di un’attività commerciale che è certamente interessante ma che al momento non è ancora implementabile.
La norma consente di ridurre a un decimo la spesa annuale a carico della Regione mentre per il pagamento delle quote sospese, del triennio 2017-2019, oltre a quella dell’anno in corso, lo stanziamento previsto per l’esercizio 2020 è di 44mila euro mentre nel biennio 2021-2022 sarà di 13mila euro.
Il provvedimento è stato licenziato con i voti favorevoli di Forza Italia, Lega e Partito Democratico.