Nel periodo luglio-settembre 2019 il sistema produttivo regionale ha evidenziato un lieve incremento della propria base imprenditoriale.
Il III trimestre 2019 si è chiuso, infatti, con un risultato debolmente positivo per il tessuto imprenditoriale piemontese. In base ai dati del Registro imprese delle Camere di commercio, emerge come – nel periodo in esame – siano nate in Piemonte 4.861 imprese, performance migliore rispetto a quella evidenziata nello tesso periodo del 2018. Anche le cessazioni (valutate al netto delle cancellazioni d’ufficio) hanno, tuttavia, mostrato un incremento rispetto al III trimestre 2018, attestandosi a 4.286: il saldo è risultato quindi positivo per sole 575 unità.
Lo stock di imprese complessivamente registrate a fine settembre 2019 presso il Registro imprese delle Camere di commercio piemontesi ha raggiunto le 429.449 unità.
Il bilancio tra nuove iscrizioni e cessazioni si è tradotto in un tasso di crescita del +0,13%, dato analogo rispetto a quello registrato nel III trimestre 2018 (+0,11%). L’intensità dello sviluppo della base imprenditoriale piemontese risulta, ancora una volta, inferiore a quella rilevata a livello medio nazionale (+0,23%).
“I dati non brillanti dei primi nove mesi dell’anno ci restituiscono una regione fragile. Ora più che mai, l’intervento di tutte le istituzioni deve essere coordinato. Occorre da una parte focalizzare i nostri interventi su poche linee strategiche e dall’altra utilizzare a pieno i fondi europei, con misure volte a potenziare ulteriormente le nostre eccellenze; in questa maniera potremo fare vera politica industriale e supportare il nostro sistema imprenditoriale”, commenta Vincenzo Ilotte, Presidente Unioncamere Piemonte.
Il dato piemontese scaturisce da andamenti differenziati a livello territoriale. Il nord della regione mostra maggiori difficoltà: Novara e Biella registrano tassi negativi, rispettivamente pari a -0,48% e -0,19%, mentre il tessuto imprenditoriale del Verbano Cusio Ossola (+0,04%) e di Vercelli (+0,05%) risulta sostanzialmente stazionario. Anche Alessandria (+0,02%) e Asti (+0,09%) segnano tassi di crescita di modesta entità e inferiori al dato medio piemontese. Al di sopra del risultato regionale si collocano, invece, Cuneo (+0,7%) e Torino (+0,27%).
L’analisi per forma giuridica evidenzia segnali positivi per le società di capitale, che rappresentano il 18,7% delle imprese aventi sede legale in Piemonte e che hanno realizzato, nel III trimestre del 2019, un tasso di crescita dello +0,50%. Si registra un incremento anche per le ditte individuali (+0,17%), che rappresentano oltre la metà delle imprese, e per le altre forme (+0,10%). In negativo solo le società di persone che, con una quota del 22,6% del tessuto imprenditoriale regionale, registrano un tasso del -0,24%.
Nel terzo trimestre dell’anno tutti i settori di attività hanno registrato tassi di variazione dello stock positivi. Il turismo (+1,67%) e gli altri servizi (+1,32%) hanno realizzato le performance migliori. Il comparto del commercio ha manifestato una crescita del +1,07%, seguito dalle imprese delle costruzioni che crescono dell’1,0%. Più modesta, ma sempre positiva, la variazione evidenziata dal tessuto imprenditoriale dell’industria in senso stretto (+0,65%) e dell’agricoltura (+0,48%).