Nonostante il settore immobiliare sia in ripresa, e l’ammontare complessivo dei mutui, stando alle statistiche di ABI, sia in aumento, in Italia si registra un significativo rallentamento nel numero dei mutui erogati rispetto allo scorso anno: è questo il risultato dell’analisi condotta dall’Osservatorio Experian.
Lo studio, che ha preso in considerazione i dati relativi all’erogazione di nuovi mutui in Italia nel periodo primo semestre 2018 – primo semestre 2019, mette in luce una diminuzione in quasi tutte le fasce di età.
Ma vediamo più da vicino i risultati dell’analisi:
- Nel primo semestre 2019 e rispetto al primo semestre 2018, è in calo l’erogazione dei mutui per quattro delle cinque categorie analizzate con una corrispondente diminuzione della media degli importi erogati superiore al 4%.
- -24,15% per i Senior (fino al 1945)
- -19,97% per i Baby Boomer (1945-1960)
- -14,35% per la Generazione X (1960-1980)
- -1,85 per la Generazione Y o Millennial (1981-1995).
- Unico segno positivo per la Generazione Z (dal 1995), con un +18,97%. Scende tuttavia la media dell’importo concesso, da 94.874 a 81.858 euro.
- La Lombardia, sul podio delle regioni con il maggior numero di mutui erogati seguita da Emilia-Romagna e Lazio, manifesta comunque un calo di erogazioni pari quasi al 6%.
- Le regioni che registrano i cali maggiori sono il Trentino-Alto Adige (quasi il 30%), e il Friuli-Venezia Giulia e il Molise, entrambe attestate su un -20%.
- Uomini e donne viaggiano paralleli, con un calo rispettivo del 10% e dell’11%.
I dati rilevati da Experian tracciano uno scenario di sostanziale riduzione dei nuovi mutui erogati in Italia, anche se il dato complessivo relativo allo stock attivo esistente continua a essere positivo, come confermano recenti rilevazioni di ABI.
“Anche se il mutuo resta uno strumento di primaria importanza, la tendenza che riscontriamo nell’erogazione di nuovi mutui in Italia è in sostanziale rallentamento rispetto allo scorso anno, in particolare per le categorie di persone con un’età più elevata,” sottolinea Carlo Gabardo, Head of Analytics di Experian. “Questo ultimo aspetto può dipendere dalla riduzione delle opportunità di investimento immobiliare per i segmenti più benestanti sommato al fatto che la categoria Senior ha tipicamente meno appeal creditizio, anche perché in media ha già acceso mutui per l’acquisto di proprietà immobiliari o altri beni. Allo stesso tempo, il segmento giovanile riscontra una crescita costante, proprio perché con l’età maturano sia la necessità di indipendenza che i requisiti redditizi e di stabilità sul lavoro, propedeutici alla richiesta di un mutuo.”
Lo studio analizza i nuovi mutui erogati nel primo semestre 2019 in relazione a quelli erogati nel primo semestre 2018, e si basa sui dati disponibili nel Sistema di Informazioni Creditizie gestito da Experian, che raccoglie oltre 80 milioni di posizioni creditizie.
Le analisi sono state realizzate su Ascend, l’innovativa piattaforma integrata di big data e analytics recentemente lanciata da Experian.