La Giunta regionale ha avviato un confronto con Poste Italiane per risolvere i problemi sul territorio piemontese: si valuterà anche il funzionamento del protocollo d’intesa siglato nel 2017 e recentemente scaduto, con la proposta d’un nuovo schema di collaborazione. Lo ha annunciato questa mattina il vicepresidente della Giunta Fabio Carosso rispondendo in Aula all’interrogazione del consigliere Raffaele Gallo (Pd) in merito alla chiusura di uffici postali in Piemonte.
L’interrogazione nasce dalla decisione di Poste Italiane di chiudere alcuni uffici postali – tra gli ultimi quelli di Mirafiori Sud, Barriera di Milano e Pilone e Pilonetto a Torino – di limitare gli orari e i giorni di apertura previsti dal piano nazionale e dall’osservazione di alcuni disservizi vissuti dagli utenti come un segnale di abbandono dei territori.
“Poste Italiane – ha osservato l’assessore – sta sviluppando un piano di riorganizzazione delle proprie attività sulla base di un progetto elaborato da alcuni anni, che fa leva su un più forte utilizzo delle tecnologie informatiche e una ‘riorganizzazione’ della presenza sul territorio che ha creato ed evidenziato varie criticità nell’erogazione dei servizi sul territorio”.
Regioni ed enti locali hanno più volte tentato di svolgere un ruolo attivo nell’ambito del Contratto di programma 2015-2019 tra Ministero dello Sviluppo e Poste Italiana e il Piemonte ha sottoscritto, nel gennaio 2017, un Protocollo d’intesa tra Regione, Anci Piemonte e Poste Italiane.
“Con il protocollo – ha aggiunto – è stato istituito un gruppo di lavoro con il compito di esplorare e attivare un’offerta di nuovi servizi da parte di Poste Italiane agli enti locali, alle istituzioni pubbliche e ai cittadini piemontesi, di esaminare i piani di razionalizzazione degli uffici postali e di concordare progetti per migliorare la qualità dei servizi già offerti ai cittadini”.
L’assessore alle Infrastrutture Marco Gabusi ha invece risposto all’interrogazione del consigliere Domenico Rossi (Pd) in merito alla realizzazione della tratta Masserano-Ghemme della Pedemontana piemontese. L’assessore ha ribadito che “la Giunta sta facendo un pressing incessante sul Governo affinché si sblocchino i fondi e si possa iniziare a pensare ai cantieri, che rappresentano anche una fonte di occupazione immediata”.