Nelle ultime settimane, oltre ai danni causati dai cinghiali, sempre più rilevanti, si stanno registrando importanti attacchi alle coltivazioni in atto da parte dei piccioni.
Lo evidenzia Confagricoltura Piemonte, spiegando che gli agricoltori hanno provveduto a seminare le coltivazioni autunno/vernine, quali grano e orzo, a una profondità di alcuni centimetri e poi hanno rullato il terreno per compattare bene la terra attorno al seme: quest’ultima accortezza non scoraggia però gli uccelli a scavare e prelevare il seme deposto.
“I danni – chiariscono i tecnici di Confagricoltura Piemonte – saranno evidenti nella fase di fuoriuscita delle piantine, ma dall’elevata attività di questi animali, si possono già ipotizzare forti perdite di raccolto”.
Il presidente di Confagricoltura Piemonte Enrico Allasia ha scritto alla Regione e ai servizi provinciali per la tutela della fauna selvatica, chiedendo l’attivazione di un piano di controllo dei piccioni inselvatichiti, sia per limitare i danni ai coltivi in questa fase e in prospettiva delle semine delle colture sarchiate primaverili e nelle successive epoche di maturazione, sia per eliminare possibili veicoli di diffusione di patologie interspecifiche che possono interessare l’uomo e gli animali.
“Riteniamo indispensabile, vista la gravità degli attacchi e l’abnorme proliferazione dei volatili – scrive Allasia – che si attuino interventi localizzati selettivi, volti a risolvere il problema arrecando il minor disturbo possibile al resto della fauna selvatica presente sul territorio”.