Necessità di ripartenza con gli indispensabili strumenti di protezione dei lavoratori ma anche degli artigiani, dei commercianti, degli operatori turistici, dei loro famigliari e della loro clientela.
Le cinque associazioni datoriali aderenti a Rete Imprese Italia – Piemonte collaboreranno con Regione Piemonte, Politecnico di Torino e gli altri Atenei piemontesi nell’ambito del progetto “Imprese aperte, lavoratori protetti”, in modo da renderlo compatibile con le caratteristiche delle imprese di minori dimensioni.
L’obiettivo rimane dunque quello di definire un contributo tecnico, da trasferire successivamente al Governo quale proposta da utilizzare, anche nell’ambito di un sempre utile confronto con le Regioni vicine ai fabbisogni dei territori e delle imprese, nell’ambito delle attività di predisposizione dei provvedimenti nazionali che dovrebbero delineare tempi e modalità per la ripartenza economica.
Ribadito che il mondo delle micro e piccole imprese, anche quelle finora costrette alla chiusura, deve essere messo in grado di riaprire in condizioni di sicurezza, all’interno di un provvedimento Governativo condiviso, e non regionale, privo di incertezze interpretative, incentrato sul “Protocollo Governo-Parti sociali” dello scorso 14 marzo, rimane comunque fondamentale superare le difficoltà finora riscontrate nel reperire dispositivi di protezione individuale (mascherine, disinfettanti e guanti) in quantitativi e a costi adeguati.
Nei prossimi giorni le linee guida finora elaborate all’interno di contesti organizzativi di grandi imprese o di enti culturali dovranno pertanto essere testate e riadattate all’interno del contesto della micro e piccola impresa, nei suoi molteplici settori in cui si articola.
Si tratta di un’operazione che interessa l’intera economia regionale, considerato che in Piemonte, su un totale di 321.758 imprese e di 1.303.871 addetti (esclusa l’agricoltura) quelle con meno di 10 addetti sono 306.001 con 551.959 addetti; quelle con meno di 5 addetti sono 289.794 con 442.229 addetti.
E’ importante ricordare che la cultura e la prassi della sicurezza sul lavoro rappresentano da anni una presenza radicata ed importante nei comparti dell’artigianato, commercio, turismo, servizi e trasporti. Ne è una significativa testimonianza l’organismo bilaterale OPRA per l’artigianato, così come l’intensa attività formativa e consulenziale erogata dalle associazioni datoriali nei confronti delle micro e piccola impresa, nei diversi adempimenti sulla sicurezza. Tali esperienze rappresentano un valido supporto per l’implementazione e la diffusione del progetto negli ambiti lavorativi della micro e piccola impresa.
Al di là della necessità di verificare in via preliminare l’effettiva disponibilità di strumenti di protezione dei lavoratori (DPI, ecc.) anche per le micro e piccole imprese, si sottolinea che, in questo quadro, la richiesta rivolta alla Regione Piemonte è quella di stanziare risorse finanziarie a fondo perduto attraverso cui sostenere gli investimenti per gli adeguamenti strutturali, organizzativi, tecnologici e per gli adempimenti informativi/formativi delle aziende, nonché il presupposto fondamentale per poter attivare azioni positive per l’avvio di una pronta ripartenza.
Occorre fare ogni sforzo per coniugare la tutela della salute dell’intera collettività – che in questa fase continua a rappresentare la priorità – con le esigenze della ripresa economica anche delle micro e piccole imprese, senza le quali non sarà possibile tornare a produrre ricchezza posti di lavoro e servizi per l’intero Piemonte.