Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv) organizza due webinar di confronto con gli enti preposti alle attività ispettive e alle verifiche della corretta applicazione delle misure di sicurezza previste nel Protocollo di contrasto e contenimento della diffusione del Covid-19 negli ambienti di lavoro.
Durante gli incontri, che sono in programma mercoledì 17 giugno 2020 (dalle 11,30 alle 13,30) per le aziende della provincia di Novara e mercoledì 24 giugno 2020 (dalle 10,30 alle 12,30) per le aziende della provincia di Vercelli, interverranno rappresentanti della Prefettura, del Dipartimento di Prevenzione dell’Asl, dell’Ispettorato territoriale del Lavoro e del Comando provinciale dei Carabinieri dei due territori.
«Il Protocollo – spiega il direttore di Cnvv, Aureliano Curini – è stato allegato al DPCM del 26 aprile 2020 e al DPCM del 17 maggio 2020 e ha definito nuovi obblighi e procedure di sicurezza per le aziende produttive, rendendo obbligatorie misure come l’utilizzo di mascherine protettive, il distanziamento, la pulizia e la sanificazione degli ambienti di lavoro, la gestione degli ingressi e delle aziende terze.
Gli incontri che abbiamo organizzato sono finalizzati a chiarire dubbi e perplessità procedurali attraverso un confronto diretto con chi deve effettuare verifiche e controlli, in modo da raggiungere l’obiettivo comune di un contenimento della diffusione del virus che sia più possibile articolato ed efficace».
«Per rispondere alle esigenze delle aziende interessate ai servizi di sanificazione degli ambienti di lavoro e all’acquisto di dispositivi di protezione e di distanziamento – aggiunge Curini – da giugno abbiamo predisposto un elenco, organizzato per categoria merceologica e costantemente aggiornato, con le offerte, a prezzi scontati per le imprese nostre associate, di tutti i fornitori che ci hanno segnalato le loro attività di produzione e/o distribuzione. Anche in questo caso di tratta di uno strumento molto importante per consentire al sistema economico la gestione adeguata di una “nuova quotidianità” con la quale dobbiamo, purtroppo, abituarci a convivere ancora a lungo».