Abbiamo un’occasione straordinaria per costruire il futuro dell’Italia. Con l’utilizzo delle risorse europee – a partire dal MES e Sure per la cassa integrazione per proseguire con Next Generation EU ed il Bilancio Pluriennale europeo – dobbiamo riconquistare l’ambizione di progettare e la capacità di gestire un grande piano di investimenti che punti su grandi infrastrutture e piccole opere, digitalizzazione, innovazione tecnologica, qualità ed efficienza della Pubblica Amministrazione. Importante rilanciare il nostro sistema imprenditoriale, in cui la piccola impresa diffusa di territorio è il vero punto di forza».
Lo dichiara il Presidente nazionale di Confartigianato Giorgio Merletti secondo il quale «è fondamentale che l’Italia agisca unita e con determinazione sul dossier “Recovery Fund”. Il risultato del Consiglio europeo di fine luglio, con i 209 miliardi per l’Italia, necessita di un programma con progetti definiti e dettagliati e tempistiche stringenti per consentire al Paese di coglierne appieno le opportunità».
«Il premier Giuseppe Conte – commentano da Confartigianato – dia ora seguito all’impegno che aveva assunto nel corso degli Stati Generali dell’economia di delineare, con il concorso anche delle categorie produttive, le priorità del percorso di riforme. È fondamentale non solo fare presto ma anche assicurare il coinvolgimento proattivo delle forze economiche e produttive del Paese nella realizzazione di un programma nel quale si riconosca l’intero Paese».
«Siamo convinti, – aggiunge Luca Crosetto, Vicepresidente di SME United, l’organizzazione europea di rappresentanza delle PMI della quale Confartigianato è membro fondatore – che, se adeguatamente sostenuto, il modello della piccola impresa, esempio di sostenibilità economica, sociale e ambientale, sarà quello adatto a rispondere ai bisogni dei consumatori nei prossimi anni. L’unicità dei prodotti, la capacità e la cultura della personalizzazione, la qualità che deriva dalla tradizione del fatto a regola d’arte, la garanzia legata alla provenienza da un territorio specifico, caratteristiche peculiari di quelle che abbiamo definito aziende a valore artigiano, saranno requisiti ancor più ricercati e apprezzati dai mercati di tutto il mondo».
«È però necessario – aggiunge ancora Crosetto – garantire un accesso ai finanziamenti ed a un mercato unico che consenta alle micro e piccole imprese di esprimere il loro potenziale. Fondamentale, in questo senso, sostenere la liquidità e la solvibilità delle mPMI e garantire loro una rapida disponibilità di fondi. Preoccupa il budget dedicato all’interno di Next Generation EU per tre programmi – Horizon Europe, InvestEU e Just Transition Fund – la cui riduzione potrebbe minare la transizione delle micro e piccole imprese verso un’economia verde».