Revisione mezzi, CNA Piemonte: “Maggiore efficienza per garantire sicurezza”

CNA lancia un appello a Governo e Parlamento per costruire un efficace e moderno sistema di revisione dei veicoli in circolazione. CNA Piemonte considera questa iniziativa di interesse generale perché riguarda la sicurezza stradale e il rispetto dell’ambiente per tutti i cittadini-consumatori.

 

Il percorso di discussione con i legislatori, nato in Piemonte nel giugno del 2019, è già entrato nel dibattito nazionale grazie a una iniziativa di CNA che ora coinvolge tutta Italia, ma torna nella nostra regione per rilanciarsi e avviare una “fase 2”.

 

Infatti, si tratta di mettere mano al meccanismo delle revisioni dei veicoli in capo alle Motorizzazioni, oggi al collasso: una questione che solo in Piemonte ricade su oltre 8 mila imprese e circa 30 mila addetti.

 

“Noi continuiamo a insistere sulla richiesta di efficienza nel sistema di revisione perché lo consideriamo una garanzia per tutti. E’ uno dei modi coi quali, infatti, possiamo garantire il rispetto dei requisiti di sicurezza, silenziosità e adeguamento ai limiti ambientali di tutti i mezzi in circolazione. Siamo promotori di un’iniziativa che consideriamo di interesse generale per tutti i cittadini-consumatori”, dichiarano Francesco Circosta, presidente regionale CNA Servizi alla comunità (autoriparatori) e Silvano Fani, presidente FITA Piemonte.

 

CNA Piemonte ha raccolto l’adesione al suo appello da parte dei Parlamentari piemontesi, degli Amministratori regionali e dei vertici delle Commissioni regionali trasporti e attività produttive. Si tratta di alleggerire le incombenze degli uffici della Motorizzazione verso le aziende di autotrasporto in modo che si possa potenziare, invece, il controllo anche su tutti gli altri mezzi che circolano oggi sulle nostre strade. Nella sola provincia di Torino, sono 13 i mesi di attesa per gli autotrasportatori che devono sottoporsi alle revisioni previste dalla legge.

Una problematica che è già stata al centro di una discussione in Parlamento, ma che oggi entra in un “position paper” col relativo appello dal titolo: “Il ruolo strategico dei centri di revisione per il rafforzamento della sicurezza stradale”.

Dopo la presentazione del documento, sono partite iniziative a livello territoriale per la raccolta delle sottoscrizioni. Si attende un ordine del giorno in Consiglio Regionale che approfondirà ulteriormente la situazione piemontese.

I primi firmatari dell’appello sono stati i parlamentari con i quali CNA Piemonte ha avviato l’approfondimento della questione fin dall’estate scorsa: Davide Gariglio (PD), Elena Maccanti (Lega Nord) a nome di tutti i parlamentari piemontesi della Lega, il consigliere regionale Ivano Martinetti  (M5S) per conto anche del deputato Paolo Romano e Roberto Rosso (Forza Italia).

L’Appello nazionale, ispirato dal lavoro avviato in Piemonte, elenca una serie misure per disegnare un efficiente sistema per le revisioni periodiche dei veicoli.

In particolare è urgente il decreto per estendere le attribuzioni dei centri di controllo privati alla revisione dei mezzi pesanti, compresi i rimorchi, azzerando le lungaggini burocratiche; rendere attuativa l’autorizzazione a tutte quelle operazioni di collaudo che già oggi i centri di controllo privati sarebbero in grado di assicurare; rafforzare il ruolo di supervisione generale degli uffici della Motorizzazione; dare piena attuazione alla nuova disciplina sugli ispettori (responsabili tecnici) dei centri di controllo privati.

Nell’ambito della discussione sui centri di revisioni si è colta l’occasione per affrontare alcune delle principali criticità del settore dell’autotrasporto. Tra queste, sono state identificate come priorità la necessità di risolvere i problemi dei costi minimi di sicurezza, della concorrenza degli operatori esteri e della carenza di autisti. E’ stata avanzata, inoltre, la richiesta di una specifica audizione in commissione trasporti del Consiglio Regionale del Piemonte.