Entro il 1 gennaio l’Italia dovrà presentare a Bruxelles la proposta di PSN – Piano Strategico Nazionale per l’attuazione della nuova politica agricola comunitaria.
In base alle prime indicazioni fornite da Ministero la soglia minima di liquidazione di una domanda di contributo per i pagamenti diretti (domanda Pac) verrà fissata 300 euro (conferma dell’attuale importo) per le aree montane e svantaggiate, comprese le isole minori, mentre verrà aumentata a 500 euro in tutte le altre aree.
Il Ministero è orientato a prelevare dal massimale dei pagamenti diretti, pari a 3.628 milioni di euro all’anno, l’equivalente di 90 milioni di euro (circa il 2,5%), spostandolo alla dotazione dello sviluppo rurale per incentivare l’agricoltura biologica. Una ulteriore percentuale dell’1%, pari a 36,2 milioni di euro, sarà indirizzata sempre al secondo pilastro per il sostegno alle misure per i giovani agricoltori.
Sempre per quanto riguarda i pagamenti diretti una quota del 25% verrà destinata agli ecoschemi, il 10% al pagamento redistributivo; il 15% ai pagamenti accoppiati; il 2% ai pagamenti diretti integrativi per i giovani agricoltori; lo 0,2% infine (6 milioni di euro circa) verrà destinato al finanziamento di misure di mercato per il comparto delle patate da consumo.
Calcolando tutti i prelievi si stima che la riduzione applicata al valore dei “titoli + greening” dal 2023 sarà pari al 50,4% rispetto ai valori attuali. I titoli non verranno soppressi e riassegnati, ma semplicemente ricalcolati con validità a partire dalla campagna 2023.
Sull’erogazione dei pagamenti di base graverà il prelievo del 3% per attivare il fondo mutualistico catastrofale che il governo intende istituire, nonché il fabbisogno per soddisfare annualmente le richieste di accesso alla riserva, nonché l’adattamento, in aumento ed in riduzione, derivante dalla applicazione della convergenza interna.
Per quanto riguarda la convergenza interna il valore dei titoli verrà ricalcolato al 2023: se saranno di valore inferiore all’85% del livello di riferimento dei titoli dovranno aumentare, tra il 2023 il 2026, almeno fino a tale valore; se di valore superiore alla media dovranno ridursi in maniera proporzionale e comunque per una flessione non superiore al 30%, sempre tra il 2023 e il 2026.
La bozza di PSN prevede di applicare un tetto massimo al valore dei titoli degli accoppiati storici, fissandolo, fin dal 2023, a 2.000 euro/titolo.
Per quanto riguarda gli ecoschemi, che assorbiranno il 25% del massimale dei pagamenti diretti, sono state individuate cinque azioni:
1 – zootecnia (riduzione antibiotici e pascolo-allevamento semibrado);
2 – inerbimento delle colture pluriennali;
3 – olivi di rilevanza paesaggistica;
4- sistemi foraggeri estensivi;
5- colture a perdere di interesse mellifero.
Il 10% del massimale dei pagamenti diretti verrà destinato al pagamento redistributivo. Potranno accedervi tutte le aziende fino a una dimensione di 75 ettari complessivi (a partire da 0,5 ettari). Un pagamento redistributivo verrà erogato tutte le aziende beneficiarie sino a una soglia massima di 14 ettari.