Riparti Piemonte: confronto coi sindacati per i 55 milioni ai sanitari
E’ in corso un confronto con le rappresentanze sindacali del personale sanitario e tecnico per la definizione dei criteri con cui assegnare i 55 milioni di euro destinati dalla Regione nel “Riparti Piemonte” a chi ha operato in prima linea contro il Covid-19. Lo ha annunciato l’assessore alla sanità Luigi Icardi nella seduta pomeridiana della Prima commissione, presieduta da Carlo Riva Vercellotti, che sta esaminando il disegno di legge presentato dalla Giunta.
Gli assessori si stanno susseguendo in commissione, illustrando la parte di loro competenza del provvedimento e rispondendo alle numerose richieste di chiarimenti che vengono dai consiglieri della minoranza.
In mattinata l’assessore al bilancio Andrea Tronzano aveva analizzato le coperture del Riparti Piemonte, con 171 milioni di nuove risorse recuperate anche con le economie derivanti dalla cancellazione del riacquisto parziale di derivati, in quanto non conveniente per l’Ente, visto l’andamento dei mercati. Per aiutare le imprese che non sono in grado di accedere ai prestiti bancari, l’assessore ha spiegato che verrà utilizzato lo strumento del microcredito.
In generale, per gli interventi a fondo perduto l’assessore Tronzano ha specificato come verranno coperti e ha auspicato, visti anche i recenti annunci, che il Governo faccia degli stanziamenti specifici. Inoltre ha sottolineato che la Regione potrebbe affiancare lo Stato mettendo risorse pure a sostegno del fondo di garanzia, che aiuterà le imprese ad accedere al credito e pagherà gli interessi di questi finanziamenti ottenuti dalle banche.
Nel pomeriggio l’assessore all’ambiente Matteo Marnati ha illustrato le misure di sua competenza, a partire dalla proroga al 31 dicembre 2020 della scadenza per il pagamento dei canoni sull’uso delle acque pubbliche, per altro già incassati per 54,6 milioni sui 58,6 dovuti.
Per far ripartire il settore edile, attraverso il miglioramento energetico degli edifici privati, sono previsti quasi 7 milioni, di cui 5 a garanzia attraverso FinPiemonte, il resto a fondo perduto.
Oltre 5 milioni andranno alla riduzione delle emissioni inquinanti in atmosfera grazie al rinnovo dei veicoli aziendali e alla promozione dello smart working nelle aziende. Una parte delle risorse servirà a incentivare l’utilizzo delle bici elettriche.
3,2 milioni sosterranno le tecnologie per il lavoro agile nella pubblica amministrazione e per la dematerializzazione, la semplificazione e il potenziamento dei servizi e degli strumenti rivolti a cittadini e imprese. 5 milioni a fondo perduto sono destinati ai consorzi dei rifiuti per la raccolta differenziata e per migliorare la protezione dei lavoratori dal Covid-19.
10 milioni andranno ad enti pubblici, imprese e liberi professionisti, su due linee di sostegno: 1 milione a fondo perduto per il rimborso totale delle spese per la sperimentazione e la dichiarazione di conformità dei dispositivi di protezione antiCovid; 9 milioni, di cui il 70% a fondo perduto, finanzieranno servizi qualificati e specialistici di supporto alla ricerca, sviluppo e innovazione, finalizzati ad accrescere il grado di innovazione tecnologico delle Pmi.
10 milioni serviranno a far scorrere le graduatorie di due bandi Finpiemonte per l’innovazione alle imprese e le start up innovative. Altri 10 milioni saranno destinati ai laboratori di ricerca pubblica, anche per fronteggiare la sfida della pandemia. In gran parte andranno all’Università, già impegnata su questo fronte.
Infine l’assessore allo sport Fabrizio Ricca ha annunciato che per la metà del mese dovrebbero essere pubblicati i bandi che assegnano bonus “una tantum” alle società dilettantistiche e agli enti di promozione sportiva per 7,5 milioni, per sostenere le loro spese vive e la risistemazione degli impianti, in mod