Il testo del Riparti Piemonte potrebbe approdare in Aula lunedì 25. In mattinata gli emendamenti presentati in Prima Commissione, presieduta da Carlo Riva Vercellotti, erano 212: 61 di Giunta, 7 di Forza Italia, 13 della Lega, 48 del Pd, 47 di M5s e 36 di Leu.
A fine della seduta pomeridiana, dopo una sospensione dei lavori, il Pd e M5s hanno dichiarato il ritiro dei propri emendamenti in Commissione per permettere l’approdo del testo in Consiglio, a parte quelli con parere favorevole della Giunta. Tutti gli emendamenti di merito saranno poi ripresentati in Aula.
Le opposizioni hanno chiesto alla Giunta una sintesi politica del lavoro svolto, prima di procedere alla votazione dell’articolato del provvedimento e dei relativi emendamenti.
Il Pd, in particolare attraverso Domenico Ravetti, Raffaele Gallo, Daniele Valle e Diego Sarno, ha richiesto di poter comprendere meglio come e in che misura siano state accolte le istanze delle opposizioni (in considerazione dell’esiguo numero di emendamenti accettati) e come si componga il testo complessivamente, dopo l’importante lavoro emendativo da parte della Giunta. Precisazioni puntuali sono poi state richieste in merito alla portata economica del provvedimento anche da Marco Grimaldi (Luv) che ha contestato la mancanza di chiarezza circa l’accoglimento a livello finanziario di emendamenti delle opposizioni.
Un altro nodo politico aperto, sottolineato da Sean Sacco e Ivano Martinetti (M5s) ma condiviso da tutta la minoranza, riguarda gli emendamenti di Giunta inerenti all’urbanistica e al governo del territorio di cui si è chiesto lo stralcio: contrarietà è stata espressa soprattutto per le norme che secondo l’opposizione non vanno a ridurre il consumo di suolo.
L’assessore ai Rapporti con il Consiglio, Maurizio Marrone ha spiegato che dopo lo spazio offerto per un puntuale confronto fra le diverse parti politiche alcune istanze delle opposizioni sono state recepite e altre hanno determinato la riscrittura degli emendamenti di Giunta. Nel pomeriggio per la Giunta è intervenuto il vicepresidente Fabio Carosso.
Riccardo Lanzo (Lega) ha aggiunto che l’analisi di tipo politico passa dal testo di legge stesso e ha invitato le opposizioni a chiarire le loro intenzioni sul proseguimento dei lavori, data la necessità di arrivare ad approvare un provvedimento a tutela di tutti i piemontesi.
Paolo Bongioanni (Fdi) e Paolo Ruzzola (Fi) hanno ribadito l’esistenza di un lavoro emendativo frutto di una settimana di gruppi di lavoro e hanno sollecitato l’approdo del documento in Aula lunedì 25 maggio.