CCIAA di Torino e Inail Piemonte insieme per la sicurezza sul lavoro

Un’intesa di durata triennale per sostenere le imprese nel garantire la sicurezza sul lavoro attraverso iniziative comuni con finalità di prevenzione e l’individuazione di buone prassi e soluzioni tecnologiche che possano migliorare il livello di tutela dei lavoratori: è questo il contenuto del protocollo firmato ieri dalla Camera di commercio di Torino e dall’Inail Piemonte.

 

L’accordo consolida la collaborazione tra la Camera di commercio di Torino e l’Inail Piemonte, già avviata con un protocollo del 2015, rinnovato l’anno scorso, nell’ambito dell’alternanza scuola lavoro e per il collegamento del sistema formativo e del sistema imprenditoriale.

 

In questo delicato periodo la sicurezza sul lavoro è un obiettivo ancora più urgente per tutte le imprese, dalla grande industria al piccolo commercio e artigianato: in questo contesto si colloca per noi l’accordo appena stipulato con l’Inail Piemonte, che ci spinge a realizzare numerose iniziative di supporto e di formazione per imprenditori e lavoratori – spiega Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di Torino. – In passato abbiamo investito molto per aumentare la cultura della sicurezza nell’ambito delle iniziative di alternanza scuola lavoro, e più recentemente abbiamo contribuito a redigere decaloghi operativi di presidio al rischio COVID su misura per tutti i tipi di impresa. Oggi, per monitorare puntualmente la situazione, abbiamo inserito nelle nostre indagini domande specifiche relative alle soluzioni di sicurezza adottate dalle aziende e in futuro orienteremo ancora di più il nostro impegno su questi temi, con seminari e azioni formative ad hoc”.

 

 

Nell’arco dei tre anni previsti per la durata del protocollo appena firmato è prevista la per sviluppare iniziative a sostegno della prevenzione a partire dai seguenti punti qualificanti dell’intesa:

  •  attuazione di progetti e programmi in comune e di eventi con finalità prevenzionali in materia di salute e sicurezza sul lavoro (conferenze, seminari, etc.)
  • iniziative finalizzate a migliorare la conoscenza dei rischi nello svolgimento delle attività lavorative con particolare riguardo alle piccole e medie imprese
  • condivisione di prodotti informativi per settore o figura aziendale da diffondere anche con l‘organizzazione di workshop e seminari tematici
  • proposte condivise volte alla semplificazione degli adempimenti amministrativi
  • scambio di informazioni su materie di reciproco interesse, nel rispetto della normativa di cui al GDPR 25/05/2018 Regolamento Europeo per la protezione dei Dati Personali, per la realizzazione di studi e analisi volti ad indirizzare politiche efficaci di prevenzione.

  

 

 




CCIAA e Comune di Rivoli insieme per lo sviluppo. Sottoscritto un Protocollo di intesa

Un impegno a lavorare insieme per monitorare le dinamiche di evoluzione del sistema produttivo locale, soprattutto in questo periodo di difficoltà, e per sostenere la crescita delle imprese, attraverso iniziative e servizi dedicati, anche via web: è questo il contenuto del Protocollo di intesa firmato ieri dal Comune di Rivoli e dalla Camera di commercio di Torino e valido per almeno tre anni.

“L’Amministrazione Comunale – dichiara Andrea Tragaioli Sindaco di Rivoli – ha avviato negli ultimi mesi un processo volto a favorire la promozione dello sviluppo economico locale, dell’occupazione e degli investimenti produttivi attraverso iniziative e progetti. Il Protocollo di Intesa definito in questi giorni con la Camera di commercio di Torino consente nuovamente alle imprese operanti sul territorio rivolese di poter avere, su richiesta, uno sportello attivo nel Comune di Rivoli. Un accordo importante che consentirà anche alle imprese rivolesi di beneficiare del supporto della Camera di commercio, attraverso lo Sportello Imprese, per la conoscenza di bandi, finanziamenti e dati statistici su import e export”.

“Un’importante collaborazione con un ente che per la sua stessa natura andrà ad arricchire il nostro nuovo servizio dello Sportello Imprese, sarà infatti possibile usufruire dei molti servizi che la Camera di commercio di Torino offre anche a Rivoli tramite appuntamento. Il nostro Comune potrà così avere un canale diretto di scambio e di interazione in modo da affrontare ancora più preparati il difficile momento che le nostre attività produttive stanno attraversando” – dichiara l’Assessore al Commercio Paolo Dabbene.

“Con la città di Rivoli collaboriamo da anni: proprio qui nel 2011 abbiamo avviato con successo uno dei primi SUAP (Sportello Unico Attività Produttive), che ha da subito reso possibile una vera e propria rivoluzione nel passaggio dalla carta al digitale. Nel 2019 per la sola città di Rivoli abbiamo gestito telematicamente 890 pratiche e già 465 quest’anno – ha dichiarato il Presidente della Camera di commercio di Torino, Dario Gallina. – Con la firma di questo Protocollo vogliamo avvicinarci ancora di più a questa città, terza nel torinese per presenza di imprese con quasi 4.200 attività, offrendo i nostri diversi servizi: supporto alla nuova imprenditorialità, sviluppo della digitalizzazione, diffusione della cultura brevettuale e anticontraffattiva, analisi puntuale e aggiornata dei dati del territorio, organizzazione di iniziative ed eventi per la valorizzazione delle eccellenze locali, tra cui ben 8 Maestri del Gusto”.

L’Amministrazione comunale di Rivoli ha da tempo avviato una proficua collaborazione con la Camera di commercio di Torino per la gestione del SUAP (Sportello Unico per le Attività Produttive), quale azione strategica di e-goverment volta a realizzare un unico punto di accesso telematico per tutti gli adempimenti legati alle attività d’impresa.

Inoltre la Camera di commercio ha tra le sue missioni quella di appoggiare, promuovere e implementare idee, soluzioni e reti per il territorio, nell’obiettivo di rafforzare e sostenere l’imprenditorialità, stimolare la creatività e la sua concretizzazione in nuove esperienze imprenditoriali per lo sviluppo e per il ricambio generazionale del territorio, promuovere interventi volti a sostenere il binomio creazione di impresa e incremento occupazionale e può fornire un’analisi economico-statistica dettagliata, quale chiave di lettura delle dinamiche locali il più aderente possibile alla realtà.

Il Protocollo appena sottoscritto prevede quindi azioni comuni in questi ambiti:

  • –  animazione del territorio con iniziative e manifestazioni a cui la Camera di commercio potrà offrire Patrocinio gratuito
  • –  organizzazione di specifici eventi per la valorizzazione di filiere produttive tradizionali ed eccellenti. A questo proposito si segnala la presenza sul territorio di 8 Maestri del Gusto (gli apicoltori Fattoria Roggero e La Margherita, La Frutteria di Gaido, il Pastificio Virgilio, il Birrificio Gilac, l’Azienda Agricola Scaglia, i gelatieri Mondello Manifattura Gelati e Biogelateria Slow Ice Cream)
  • –  sostegno alla nuova imprenditoria attraverso i servizi di orientamento, informazione e consulenza offerti dall’ente camerale
  • –  orientamento e informazione sui temi della proprietà intellettuale, cultura brevettuale e anticontraffattiva, deposito marchi, ecc.
  • –  promozione della digitalizzazione, soprattutto delle pmi, attraverso i numerosi servizi del Punto Impresa Digitale (PID) della Camera di commercio
  • –  analisi dei dati relativi all’evoluzione del sistema imprenditoriale locale.Natimortalità imprenditoriale del comune di Rivoli

    A fine 2019 nel comune di Rivoli risultavano registrate 4.192 imprese, dato in lieve contrazione rispetto al 2018 (-0,2%). Il trend in calo si conferma anche nel I trimestre del 2020 (ultimo dato disponibile): con 4.109 unità, lo stock imprenditoriale è in flessione sia rispetto ai primi tre mesi dell’anno precedente, sia rispetto a chiusura del 2019 (-1% in entrambe le variazioni).

    Il comune di Rivoli si colloca al 3° posto della graduatoria provinciale per presenza imprenditoriale con un peso pari all’1,9% dell’intero tessuto economico subalpino.

    Quasi il 70% delle imprese di Rivoli è nata nel nuovo millennio, mentre circa il 13% ha una storia più longeva in quanto presente nel territorio da prima degli anni ’90.

    Nel 2019, se si analizza la natura giuridica, quasi il 52% delle attività è costituita come impresa individuale; le società di persone rappresentano il 23,8% del tessuto imprenditoriale, le società di capitale il 22,6%.

    La distribuzione per settori non rispecchia precisamente quella evidenziata dalla provincia nel complesso: se per il territorio subalpino al primo posto, da tre anni, si posizionano i servizi prevalentemente orientati alle imprese, nel comune di Rivoli continua ad essere il commercio il primo settore per presenza (il 28,3%), in diminuzione rispetto al 2018 (-2,7%), dato in linea con il trend dell’intera provincia. Seguono i servizi orientati alle imprese (il 26,6%), che non solo registrano una variazione positiva (+1,3%), ma anche migliore di quella evidenziata nell’’intera provincia di Torino (+0,8%). Costruzioni, industria manifatturiera e servizi alle persone rappresentano un ulteriore 31% del tessuto imprenditoriale di Rivoli e, rispetto al 2018, subiscono nel complesso una flessione più o meno sostenuta.

Nei primi tre mesi del 2020 non si assiste ad un cambiamento della distribuzione settoriale delle imprese del comune di Rivoli e dei trend rilevati a fine del 2019.

Qualche dato sulle tipologie imprenditoriali: le imprese femminili nel 2019 rappresentano il 22,2% del tessuto rivolese, le imprese giovanili pesano quasi il 9%, seguono le imprese straniere (il 7,1%). Rispetto al 2018 le imprese femminili sono rimaste stabili, mentre nel I trimestre del 2020 si assiste ad una lieve crescita (+0,8% rispetto fine 2019). Ottima la performance delle imprese straniere rivolesi, che incrementano la loro consistenza del +3,9%, stabili nel I trimestre del 2020.

A fine 2019 risultavano 531 imprenditori di nazionalità straniera, in crescita del 2,3%. Nel I trimestre dell’anno si assiste ad una flessione rispetto a fine 2019 (passano da 531 a 522 unità). Al primo posto si colloca la Romania (il 23% degli imprenditori stranieri nel complesso – +4,3%), seguita dalla Cina (l’11; +5,4%%) e dalla Germania (il 7,9%; -6,7%).