I lavoratori artigiani attendono ancora i pagamenti dei mesi di aprile e maggio

Le Parti sociali costitutive del Fondo di Solidarietà Bilaterale dell’Artigianato (FSBA), Confartigianato, Cna, Casartigiani, Cgil, Cisl e Uil, intendono chiarire quanto sta avvenendo a livello nazionale e, a caduta, anche nella nostra regione.

L’Ente Bilaterale dell’Artigianato Piemontese (EBAP) ha, da tempo, approvato le migliaia di richieste arrivate relativamente alle prime 9 settimane di copertura dell’ammortizzatore sociale FSBA.

Inoltre, tramite le risorse accantonate negli anni grazie ai versamenti di imprese e lavoratori aderenti, l’EBAP ha già proceduto al pagamento dell’assegno ad oltre 70.000 lavoratori della nostra regione, rispondendo pienamente a tutte le richieste relative ai mesi di febbraio e marzo.

Esaurite le risorse disponibili, oggi l’EBAP è impossibilitato ad effettuare i versamenti relativi ai mesi di aprile e maggio a causa del mancato trasferimento delle risorse economiche previste dal DL Rilancio e ripetutamente annunciate dal Governo.

Per questo motivo, nel manifestare la più ampia solidarietà nei confronti delle esigenze legittimamente reclamate dai lavoratori dell’Artigianato piemontese, confermiamo il nostro comune impegno quotidiano, anche tramite le nostre Confederazioni nazionali, a sollecitare il Governo a sbloccare immediatamente le risorse promesse, indispensabili alla sopravvivenza di lavoratori ed imprese, in un momento economico tra i più difficili della storia del nostro Paese.




Da Cgil-Cisl-Uil sì alle agevolazioni sul bollo auto e l’Irap

Un giudizio positivo sulle esenzioni del bollo auto e la rimodulazione dell’Irap, ma anche una richiesta di maggiori investimenti sulla domiciliarità e di una riduzione dell’addizionale Irpef: queste le posizioni delle tre confederazioni sindacali sulla legge di stabilità e sul bilancio, emerse oggi in Prima commissione durante le consultazioni sui due provvedimenti.

I vertici regionali di Cgil-Cisl-Uil hanno apprezzato le scelte in materia di bollo auto e di Irap, le prime finalizzate a migliorare la qualità dell’aria, le seconde a rilanciare le attività produttive e l’occupazione. Hanno espresso però preoccupazioni sul futuro della domiciliarità per i non autosufficienti e le persone fragili, temendo la riduzione delle risorse a disposizione e il disimpegno del settore sanitario dal suo finanziamento.

Hanno poi chiesto di verificare la possibilità di ridurre l’addizionale Irpef, tornando alla situazione anteriore all’ultimo aumento del 2015, e di finanziare gli ammortizzatori sociali, in una situazione in cui la difficile situazione economica, aggravata dalla vicenda del coronavirus, rischia di rendere ancora più precaria la situazione di molti lavoratori. Chiarimenti sono stati chiesti anche sulla gestione delle risorse derivanti dai canoni idrici.

Dopo le consultazioni, la Prima commissione si è occupata con l’assessore al Bilancio delle prime determinazioni del cosiddetto collegato alla legge di stabilità, un provvedimento di 57 articoli che modifica la legislazione vigente in diversi settori: dalla sanità al welfare, dalle attività estrattive alla caccia e pesca, dall’ambiente ai beni culturali, fino al commercio e al turismo.

Dopo un breve confronto, si è deciso di sganciare l’iter del provvedimento da quello della legge di stabilità e del bilancio, in modo da poter affrontare in modo approfondito il suo contenuto, anche con appositi riunioni delle commissioni competenti.