CNA Piemonte, chiusure per coronavirus: “Sacrificio necessario, collaborazione e fiducia”

Sentite le autorità sanitarie, ci è stata avanzata un’esigenza condivisa da parte dei presidenti Alberto Cirio, Luca Zaia e Attilio Fontana di proporre al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, attraverso lettera, un inasprimento delle limitazioni condiviso tra Piemonte, Lombardia e Veneto, che avrà effetto solo quando il Governo emanerà il nuovo DPCM.

 

È un sacrificio necessario: dobbiamo tutti collaborare ed avere fiducia. Sono decisioni che investono tutte le attività che hanno rapporto diretto con la clientela, comprese quelle artigianali di servizio alle persone. Ma si salvaguarda il funzionamento della distribuzione commerciale dei beni alimentari e di prima necessità.

 

In questo senso evidenziamo il ruolo dell’artigianato e della piccola impresa: infatti, abbiamo proposto il mantenimento delle attività artigianali di supporto, come impiantisti, manutentori, imprese di pulizie e trasporti, tutti servizi essenziali al buon funzionamento della situazione.

 

D’altra parte, in questa fase non si poteva che salvaguardare invece tutte le attività manifatturiere di ogni settore, compreso l’artigianato, che possono continuare a operare, considerando anche che molte realtà, però, girano già al minimo. L’insieme di queste proposte ha evidentemente senso se avanzate congiuntamente tra Piemonte, Lombardia e Veneto”, affermano Filippo Provenzano, segretario regionale CNA, e il presidente regionale di CNA Fabrizio Actis.




Osservatorio Micro e Piccole Imprese, CNA Piemonte: primo report su conseguenze Coronavirus

L’Osservatorio Micro e Piccole Imprese di CNA Piemonte, dal sondaggio ha rilevato:

  • un forte incremento, pari ad oltre il 40-50% per le attività connesse  all’approvvigionamento della rete distribuita alimentare;
  • i taxi registrano una contrazione del 50% dei ricavi rilevata già dalla giornata di sabato scorso;
  • l’attività del catering risulta azzerata (-100%) e dimezzata la ristorazione;
  • nel settore benessere per il 57% del campione la situazione è in forte diminuzione o in allarme: in alcuni casi aziendali si parla di “agenda appuntamenti azzerata”;
  • per il restante 43% la situazione viene descritta al momento come ordinaria.
  • Il primo report di Monitor Micro e Piccole Imprese di CNA Piemonte analizza settore per settore: il testo integrale è scaricabile qui.

“Dai segnali raccolti attraverso questa prima rilevazione risulta evidente che occorre un piano energico, immediato e concreto per limitare i danni diretti e indiretti che l’emergenza in atto può produrre alle attività economiche, non circoscrivendo gli interventi alle sole imprese situate nei territori cosiddetti “zone rosse” ma anche rivolte al territorio piemontese che ha evidenti connessioni con il resto del sistema produttivo del nord Italia”, hanno affermato il segretario regionale di CNA Piemonte Filippo Provenzano e il presidente Fabrizio Actis.

“Fisco, credito, previdenza, ammortizzatori sociali sono i principali ambiti in cui servono provvedimenti straordinari – hanno continuato Provenzano e Actis -. Infine occorre sensibilizzare maggiormente i cittadini-consumatori affinchè adottino comportamenti ordinari che possano contribuire al normale svolgimento delle attività produttive e commerciali le quali diversamente si troveranno in grave difficoltà come peraltro i primi dati da noi raccolti segnalano”.

 




Bandi micro imprese. Cna Piemonte: “Bene. Ora si pensi al Piano Competività”

Gli attesissimi bandi a sostegno degli investimenti per lo sviluppo delle imprese e per l’ammodernamento e innovazione dei processi produttivi stanno diventando realtà.

Saranno aperti ufficialmente il prossimo 18 febbraio con la pubblicazione sul portale web della Finpiemonte, ma, da questa mattina 6 febbraio, è stata notificata sul suo sito web (tramite B.U.R.) la Determina dirigenziale che ne ufficializza l’avvio.

Dopo anni di black-out si è nuovamente ottenuto una significativa dotazione di risorse pubbliche regionali dedicate agli artigiani e alle micro e piccole imprese pari a 25 milioni di euro.

Il risultato è stato raggiunto a fronte di un grande impegno sindacale della CNA Piemonte.

“Questo – ha affermato il segretario regionale della CNA Piemonte Filippo Provenzano – rappresenta il primo atto concreto di una risorsa utile per artigiani, micro e piccole imprese piemontesi in grado di riattivare investimenti per lo sviluppo delle stesse. Il sistema delle micro e piccole imprese piemontese è una risorsa importantissima per la competitività di tutta la Regione. Occorre aprire quanto prima il confronto con la Giunta regionale sui contenuti dell’annunciato Piano Competività del Piemonte, poiché da esso ci attendiamo politiche lungimiranti, visioni di sviluppo e misure concrete che riconoscano l’importante ruolo delle micro e piccole imprese piemontesi”.