Cnvv avvia uno sportello di assistenza legale in ambito energetico

Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv) ha attivato un nuovo servizio “a sportello” per rispondere alle crescenti richieste e alle molteplici questioni legali relative alle forniture energetiche che provengono dalle imprese del territorio.

Grazie a un accordo con lo Studio legale BBL di Novara verranno fornite consulenze individuali a quesiti pervenuti tramite e-mail, con la relativa documentazione. In caso di necessità di approfondimento potranno essere organizzati incontri in presenza o conferenze video/telefoniche.

Il servizio consentirà di ottenere gratuitamente un primo orientamento giuridico, con la possibilità per l’azienda di valutare un successivo incarico per l’ulteriore specifica attività di consulenza e di assistenza professionale.




Superbonus edilizi: Cnvv e Ance contro i nuovi vincoli alla cessione del credito

Anziché poter consolidare la ripresa, il settore edile, che ha puntato in modo massiccio sulle agevolazioni fiscali per ristrutturazioni e interventi di riqualificazione energetica e sismica, rischia la paralisi.

La denuncia arriva da Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv) e Ance Novara Vercelli (l’associazione dei costruttori edili che ne fa parte), in seguito all’inserimento nel “Decreto Sostegni Ter” di una clausola che dal prossimo 7 febbraio impedisce la cessione multipla dei crediti d’imposta, bloccando di fatto tutte le nuove richieste e impattando sul perfezionamento di quelle in itinere.

Luigi Falabrino

«I nuovi vincoli alla cessione dei crediti per gli interventi derivanti dai bonus edilizi – spiegano il presidente di Cnvv, Gianni Filippa, e il presidente di Ance Novara Vercelli, Luigi Falabrino – avranno un impatto pesantissimo sui lavori in corso, con il rischio di creare migliaia di contenziosi e di bloccare interventi già avviati, con gravi ripercussioni per famiglie e imprese.

Chiediamo al mondo politico di intervenire per correggere al più presto questa stortura che rischia di mettere a repentaglio la ripresa di un settore che, pur in presenza di commesse significative, deve già far fronte all’aumento dei costi energetici e delle materie prime. Per contrastare le frodi serve un sistema di qualificazione obbligatorio per chi utilizza gli incentivi statali, ma non si possono bloccare i fondi indistintamente, penalizzando le imprese più corrette e le famiglie meno abbienti, che rischiano di dover anticipare parte delle spese.

E, soprattutto, non si cambiano le regole quando si sta già giocando… Questa non è la prima modifica al funzionamento dei bonus edilizi: ogni mese ci troviamo di fronte a cambiamenti normativi che generano confusione tra gli operatori. L’incertezza, anche con provvedimenti retroattivi, mette in difficoltà le aziende e non è accettabile in un Paese normale».

 




Cnvv: Analisi trimestrale dell’export delle province di Novara e di Vercelli

Il quarto trimestre del 2020 è stato caratterizzato dall’introduzione di nuove misure restrittive a causa dell’arrivo della seconda ondata pandemica che ha coinvolto non solo il nostro Paese, ma tutta l’Europa e l’America, sia del Nord che del Sud. Nonostante ciò le performance descrittein questo Rapporto non si discostano di molto rispetto al trimestre precedente, con l’eccezione del comparto del tessileabbigliamento, che ha sofferto maggiormente.

1.La dinamica dell’export complessivo e manifatturiero delle province di Novara e Vercelli globalmente considerateNel quartotrimestre del 2020 le esportazioni complessivedelle province di Novara e Vercelli sono diminuite nel loro insieme del 1,1% tendenziale, quelle nazionali del1,8%. Il dato relativo all’intero anno 2020evidenzia un calo tendenziale del 9,5% a livello delle due province globalmente considerate, e un calo sostanzialmente analogo a livello nazionale, pari al 9,7%. Considerando le sole esportazioni manifatturieredelle province di Novara e Vercelli, nel 2020 risultate pari a 7miliardi di euro,essehanno registrato un calo tendenziale pari al 9,7%.

La flessione ha interessato tutti i comparti, con le sole eccezioni degli articoli farmaceutici che, al contrario,hanno registrato una forte crescita in conseguenza dell’emergenza sanitaria in atto (+23,8%)e del piccolo comparto dellegno, carta e stampa (+1,7%).

Quanto agli altri settori, partendo dalle performance peggiori, i prodotti petroliferi raffinatisono calati del 53,5%; i mezzi di trasporto del 35,9%;i computer e prodotti ottici del 16,1%. L’aggregato “prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori” si è ridotto del 15,2%,con al suo interno il comparto dei prodotti tessili che ha registratoun calodel 28,9% e quello più grande degli articoli di abbigliamento che è calato del 15,3%.

L’export articoli in gomma e materie plastichesi è contratto del15,9%; quello dei metalli e prodotti in metallo del 11,3%; i macchinari ed apparecchi hanno registrato un 10,6%,con al loro interno le macchine di impiego generale che si sono ridottedi un analogo10,6%; l’export di apparecchi elettriciha subito una flessionedel 1,5%, quello dei prodotti alimentari, bevande e tabacco del 1,3%; quello delle sostanze e prodotti chimici del 0,9%.Per quanto riguarda la ripartizione geografica dell’export, nel2020 si osserva un calo delle venditedel7,9% verso l’Unione europeae del 11,7%verso i Paesi extraUe 27.

Le esportazioni di manufatti dirette verso i 27 Paesi Ue, pari a 3,9miliardi di euro, hanno rappresentato nel2020 il 55,0% dell’export manifatturiero delle province di Novara e Vercelli considerate insieme; quelle dirette verso i mercati extraUe, pari a 3,1miliardi di euro, sono equivalseal 45,0% dell’export manifatturiero delle due province.

Quanto ai singoli mercati di sbocco, nel 2020 l’elemento più evidente, oltre allacontrazione dell’export manifatturiero delle due province verso gran parte deiprincipali Paesi di destinazione, è la forte crescita delle esportazioni verso la Cina (+23,4%), unitamente a quella più contenuta verso il Belgio (+6,5%) e a quella minima verso la Polonia (+0,5%). Quanto agli altri Paesi, le contrazioni dell’export vanno da quelle più lievi verso i Paesi Bassi (0,2%), la Germania (4,9%) e la Francia (6,5%) a quelle più sostenute verso gli Stati Uniti (11,4%), la Spagna (14,9%), il Regno Unito (15,9%) e la Svizzera (19,0%).

In questo contesto, GermaniaeFranciasi confermano nell’ordine i primi 2 Paesi di destinazione dell’export manifatturiero provinciale, abbondantemente davanti a Svizzera, Stati Uniti e Regno Unito.

Nel complesso questi 5 Paesi assorbono il 49,2% dell’export manifatturiero delle due province, in calo del 10,1% rispetto al 2019. Si osserva inoltre, rispetto al Rapporto precedente, il ritorno al terzo posto da parte degli Stati Uniti con la Svizzera che si riposiziona quarta; il Regno Unito conserva la quinta; la Cina si posiziona sesta scalzando la Spagna che diviene settima. Paesi Bassi, Polonia e Belgio mantengono rispettivamente l’ottava, la nona e la decima posizione.

Sul fronte delle importazioni manifatturiere nel 2020 si registra un calo dell’import da tutti i principali mercati di approvvigionamento, fatta eccezione per la Cina, dalla quale le due province di Novara e Vercelli registrano un significativo incremento delle importazioni pari al +23,4%, e il Belgio,che registra una crescita del +6,5%.

Quanto agli altri principali Paesi di provenienza dell’import manifatturiero si osserva invece un caloa due cifre per il RegnoUnito (15,9%), la Spagna (14,9%), la Tunisia (11,8%) e gli Stati Uniti (11,4%). Più contenuta la flessione da Francia (6,5%), Germania (4,9%), Giappone (0,6%) e Paesi Bassi (0,2%). I principali mercati di approvvigionamento delle due province si confermano, nell’ordine, Germania, Cina, Francia, Stati Uniti: da questi soli 4 Paesi proviene il 56,6% dell’import manifatturiero delle province di Novara e Vercelli, risultato in calo del 8,1%rispetto al 2019. Completano laclassifica, nell’ordine, il Belgio che si posiziona quinto al posto dei Paesi Bassi che divengono sesti, la Spagna, il Regno Unito, la Tunisia e il Giappone.

2.Provincia di Novara

Osservatorio Macchine di impiego generaleNel quarto trimestre 2020 le esportazioni di macchine di impiego generale (rubinetteriavalvolame)confermano l’inversione di tendenza osservata nel trimestre precedente, mettendo a segno una crescita del+4,2% tendenziale, mentre sul piano nazionale si è registrata una ulterioreflessione, per quanto lieve,pari al1,0%; il dato relativo al 2020 evidenzia una contrazionedell’export del 5,6% per la provincia di Novara e un calo del 13,2% a livello nazionale. Per quanto riguarda ledestinazioni dell’export,Belgio, Paesi Bassi e Svizzera sono gli unici Paesi tra i principali mercati di sbocco verso i quali nel2020 si è registrata una crescita, nella misura del +11,3%, +10,6% e +8,6% rispettivamente.

L’export verso tutti gli altri principali mercati di sboccoè risultato invece in flessione, particolarmente sostenuta per la Russia (21,9%), il Regno Unito (17,1%) e la Germania (11,1%); più contenuta verso la Grecia (9,3%), gli Stati Uniti (5,0%), la Francia (4,2%) e la Spagna(2,8%).Nel 2020i principali mercati di sbocco si confermano, nell’ordine,Francia,Germania,Stati Uniti e Regno Unito: la quota complessiva di export diretta verso questi 4 Paesi è pari al 44,6%, in calo del 8,8% rispetto al 2019.

Nella classifica si confermano inoltre, nell’ordine, le posizioni di Spagna, Paesi Bassi e Belgio; la Grecia si posiziona ottava al posto della Svizzera, che diviene nona; la Russia si conferma al decimo posto.

Osservatorio Prodotti delle industrie tessili e dell’abbigliamentoNel quartotrimestre 2020 le esportazioni di prodotti tessili e dell’abbigliamentodella provincia di Novara sono calate del 13,2% tendenziale (a fronte del 4,1% registrato nel terzo trimestre), quelle nazionali del 14,0% (a fronte del 9,8% del terzotrimestre). Il dato relativo al 2020 indicaun calo del 11,7%per l’export novarese, e unodel 18,7% per l’export italiano del settore.

Quanto ai principali mercati di sbocco, nel 2020 si osserva un calo generalizzato dell’export verso tutti i principali Paesi di destinazione dei prodotti tessili e abbigliamento della provincia di Novara, con lesoleeccezionidella Svizzera che cresce del +2,2% (a fronte tuttavia del +12,4% registrato nei primi 9 mesi del 2020) edella Corea del Sud che, grazie al forte incremento registrato nel quarto trimestre (+123,9%), si porta in territorio positivo mettendo a segno un incremento del +4,9%.Le flessioni registrate dalle altre principali destinazioni dell’export sono particolarmente sostenute verso Stati Uniti (44,0%), Regno Unito (23,0%), Germania (20,7%), Spagna (18,9%) e Francia (17,7%).

Più contenute verso Tunisia (9,6%), Giappone (6,7%) e Polonia (2,9%).La Svizzera si conferma nettamente il principale mercato di sbocco, verso il quale si dirige il 49% dell’exportsettoriale della provincia di Novara, in crescita del +2,2% rispetto al 2019. Quanto agli altri Paesi la classifica rimane immutatarispetto all’Osservatorio precedente, con la sola variazione della Germania che si posiziona quarta al posto del Giappone, chediviene quinto. Francia e Regno Unito mantengono rispettivamente la seconda e la terza posizione; mentre dal sesto posto si confermano, nell’ordine, Spagna, Stati Uniti, Tunisia, Corea del Sud e Polonia.

3.Provincia di Vercelli

Osservatorio Macchine di impiego generaleNel quarto trimestre 2020 le esportazioni di macchine di impiego generale (rubinetteriavalvolame)della provincia di Vercelli sono calate del 20,0%, quelle italiane del 1,0%.

Il dato relativo al 2020 evidenzia un calo del 22,6% a livello provinciale e uno del 13,2% a livello nazionale. Nel 2020 l’export flette verso tutti i principali Paesi di destinazione dell’export vercellese di rubinetteria e valvolame, fatta eccezione per la Svizzera, che registra una crescita pari al+6,2%, la Germaniache ne mette a segno una del +8,3%e il Belgio (+51,0%) che, grazie al forte incremento del quarto trimestre (171,6%), si inserisce nella classifica dei principali mercati di sbocco della provincia di Vercelli, scalzando l’Ungheria, chene fuoriesce.

Quanto agli altri Paesi, si registrano forti flessioni verso la Spagna (61%) e la Francia (43,7%); consistenti anche le contrazioni verso Regno Unito e Stati Uniti (entrambi 19,5%), Svezia (13%) e Paesi Bassi (11,9%); più contenuta quella verso l’Arabia Saudita (3,1%).Germania e Francia si confermano i principali mercati di sbocco dell’export settoriale provinciale: i soli due Paesi considerati hanno assorbito nel 2020 il 30,1% dell’export, in flessione del 14,7% rispetto al 2019. Rispetto al Rapporto precedente, l’ordinedella classificarimane immutato fino all’ottavaposizioneed è il seguente: Germania, Francia, Spagna, Stati Uniti, Svizzera, Regno Unito,Arabia SauditaePaesi Bassi. Al nono posto si inserisce il Belgio, mentre la Svezia conferma la sua decima posizione.

Osservatorio Prodotti delle industrie tessili e dell’abbigliamentoNel quarto trimestre 2020 le esportazioni di prodotti tessili e dell’abbigliamentodella provincia di Vercelli sono calate del 10,9% tendenziale (a fronte del 4,1% del terzo trimestre); quelle nazionali si sono ridotte del 14,0% (a fronte del 9,8% del terzo trimestre).

Nel complesso del 2020 l’export provinciale si è ridotto del25,2%, quello nazionale del18,7%.Quanto ai principalimercati di sbocco, nel2020 si è registratala contrazione dell’export verso tutti i primi 10 Paesi di destinazione delle esportazioni vercellesi di tessileabbigliamento, fatta eccezione per quelle dirette in Cina (+17,5%) e in Svizzera (+1,0%).Riguardoagli altri Paesi, le contrazioni dell’export sono a due cifre: Hong Kong 53,3%; Stati Uniti 40,5%; Giappone 36,1%; Francia 31,7%; Corea del Sud 27,2%; Regno Unito 25,4%; Germania 21,4%; Russia 12,2%. Rispetto al precedente Rapporto, la classificaha subìto alcunevariazioni in termini di posizionamenti: la Cina sale in vetta alla classifica, scalzando gli Stati Uniti che scivolano al secondo posto.

Dal terzo al sesto posto si confermano, nell’ordine, Francia, Regno Unito, Hong Kong e Russia. La Svizzera dal nono posto si porta al settimo, invertendo la posizione con la Germania che diviene nona; la Corea del Sud si conferma ottava e il Giappone decimo. Quanto alla concentrazione dei principali mercati di sbocco, i primi 4 Paesi assorbono il 47,6% dell’export settoriale provinciale, in calo del 23,1% rispetto al 2019

 

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Cnvv: Migliorano le prospettive per l’industria novarese e vercellese

Migliorano le prospettive per l’industria delle province di Novara e di Vercelli. Secondo le previsioni congiunturali di Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv) per il trimestre aprile-giugno 2021  il saldo tra la percentuale degli imprenditori che si dichiarano ottimisti e quella di coloro che sono pessimisti sull’incremento della produzione registra crescite importanti in entrambi i territori, posizionandosi a 17,5 punti nel Novarese (rispetto ai precedenti 2,6) e a 2,2 punti in provincia di Vercelli (rispetto ai precedenti -20,4), con una media regionale che risale a 7,3 punti a fronte dei -10,5 del primo trimestre dell’anno.

Lo stesso trend è seguito dal saldo ottimisti/pessimisti riferito alle attese di nuovi ordini totali, a 12,7 punti nel Novarese (rispetto ai precedenti 1,7) e a 7,8 nel Vercellese (rispetto ai precedenti -23,7). Migliora anche l’indicatore piemontese, a 5,8 punti rispetto ai -12,2 dello scorso trimestre.

«Il dato che ancora non registra una vera inversione di tendenza – osserva il presidente di Cnvv, Gianni Filippa – è quello relativo alle attese di esportazioni, i cui saldi ottimisti/pessimisti rimangono su valori troppo bassi per poter dare respiro a una fase di ripartenza che speriamo vicina: se in provincia di Novara si attestano a 1,9 punti rispetto ai precedenti 3, nell’area vercellese l’indicatore, pur in crescita, è ancora negativo, a -5,7 punti rispetto ai precedenti -14,7, in linea con quello regionale che passa da -10,6 a -3,2. Se è quindi importante che la produzione nel Vercellese sia ritornata in positivo dopo oltre un anno e mezzo, riallineandosi alla media del Piemonte, gli effetti della crisi pandemica rischiano di impattare pesantemente sulle esportazioni, che sono fondamentali per molti settori nelle nostre province».

«La ripresa – aggiunge Filippa – rischia di essere frenata anche dal forte aumento dei costi delle materie prime, che penalizza notevolmente un Paese trasformatore come il nostro, mentre un ulteriore gap rispetto ai nostri competitor è determinato dalla presenza di tasse del tutto inopportune, come quella sulla plastica che impatta in modo incalcolabile sulla componentistica. I ritardi nella campagna vaccinale, infine, rischiano di compromettere il possibile recupero del settore turistico e della sua filiera. Le nostre aziende sono pronte per contribuire concretamente alla messa in sicurezza dei lavoratori e della popolazione, ma mancano ancora i protocolli e, come è noto, i vaccini. Bisogna smetterla con le parole e passare ai fatti».

I dati sul mercato del lavoro registrano performance migliori rispetto alla media regionale, con il saldo ottimisti/pessimisti relativo alle aspettative di nuova occupazione che passa da -0,9 a 8,7 punti in provincia di Novara e da -6,5 a 10 in provincia di Vercelli (a fronte della crescita da -1,7 a 5,6 punti in Piemonte), mentre l’indicatore sull’intenzione di ricorrere alla Cassa integrazione guadagni prosegue il calo, attestandosi al 16% per Novara, al 28,7% per Vercelli e al 25,7% per il Piemonte.

«Da sottolineare – aggiunge il direttore di Cnvv, Carlo Mezzano – è anche l’ulteriore incremento, rispetto alla precedente rilevazione, della percentuale di investimenti significativi programmati in entrambe le province: dal 25,2% al 29,6% in quella di Novara e dal 16,7% al 25,6% in quella di Vercelli, con un aumento dal 19,8% al 24,3% a livello regionale. In lieve contrazione, ma sempre su livelli elevati, sono invece le intenzioni di investimenti sostitutivi, dichiarate dal 46,4% delle imprese novaresi, rispetto al 56,5% del trimestre precedente, e dal 40%, rispetto al 53,3%, di quelle vercellesi, a fronte di una media piemontese che cala dal 49,5% al 46,7%. Rimane su livelli elevati anche il tasso di utilizzo degli impianti: sostanzialmente stabile (all’81,7%) nel territorio novarese e in crescita, dall’89,2% al 92,2%, in quello vercellese, con una media regionale intorno al 72,8%. Si attesta su buoni livelli, infine, la percentuale di aziende che denuncia ritardi negli incassi: stabile al 22% nel Novarese e in miglioramento dal 23,9% al 16,9% nel Vercellese e dal 32% al 28% a livello regionale».

I dati relativi ai principali settori produttivi, elaborati in forma aggregata e con media ponderata sulle due province, segnalano un saldo ottimisti/pessimisti relativo alle attese di produzione in forte ripresa nel metalmeccanico e nella rubinetteria-valvolame. Questa inversione di tendenza, che riporta l’indicatore in territorio fortemente positivo dopo quasi due anni, dovrà però essere confermata dalle prossime rilevazioni, essendo supportata principalmente dalla ripresa degli ordini totali. Aspettative di produzione positive si registrano anche nel chimico e nel tessile-abbigliamento, mentre il saldo ottimisti/pessimisti è a zero nel comparto alimentare.




“Il Piano Transizione 4.0, gli aspetti fiscali e tecnici”. Webinar di Cnvv

Venerdì 26 febbraio 2021, alle 9.30, Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv) organizza il webinar “Il Piano Transizione 4.0: gli aspetti fiscali e tecnici”.

L’evento analizzerà i principali aspetti di natura fiscale e tecnica del piano nazionale “Transizione 4.0”, di cui la Legge di Bilancio 2021 ha innovato le agevolazioni fiscali e finanziarie prevedendo una proroga temporale e un potenziamento di varie misure, tra cui il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali nuovi, quello per ricerca, sviluppo e innovazione, quello per la “formazione 4.0” e la cosiddetta “Nuova Sabatini”, che consente alle Pmi di ottenere finanziamenti agevolati per l’acquisto o il leasing di nuovi macchinari 4.0.

Il programma dei lavori prevede la relazione di Fabio Avenale e Chiara Blencio, rispettivamente Tax Partner e Tax Manager di Kpmg Studio Associato, che sarà dedicata agli aspetti fiscali del Piano Transizione 4.0 e a cui seguiranno gli interventi di Paolo Gianoglio (Icim), che si soffermerà su requisiti tecnici, casi pratici e suggerimenti operativi, e di Enrico Pisino (Ceo di Cim 4.0) che illustrerà il Competence Center Cim 4.0.




Nuova banca dati europea sulle sostanze ad alta pericolosità (“Scip”): dal Foraz un percorso formativo per aziende del territorio

Foraz, il consorzio di formazione professionale che fa capo a Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv), organizza un articolato percorso formativo per illustrare alle aziende del territorio il funzionamento della nuova banca dati denominata “Scip” (acronimo di Substances of Concern In articles as such or in complex objects-Products). Dal 5 gennaio scorso, infatti, tutte le imprese che producono, assemblano, importano o distribuiscono articoli nell’ambito dell’Unione europea devono trasmettere all’Agenzia europea delle sostanze chimiche (Echa) le informazioni sulle sostanze ad alta pericolosità contenute in una concentrazione superiore allo 0,1% in peso.

Il corso, destinato a responsabili dei sistemi di gestione, responsabili ambientali, responsabili ufficio tecnico e qualità, responsabili della conformità e sicurezza di prodotto e consulenti aziendali, è organizzato in collaborazione con Cnvv e con Tifq – Icim Group e si articola in cinque moduli. Il primo, di carattere generale, riguarda i concetti-base della disciplina Scip e l’obbligo di notifica; il secondo è relativo allo sviluppo di esempi di base e alla guida all’utilizzo della piattaforma “Iuclid” (International Uniform Chemical Information Database), l’applicazione per registrare, mantenere e scambiare dati amministrativi e scientifici sulle sostanze, mentre gli ultimi tre, le cui date sono in fase di definizione, faranno riferimento specifico ai settori merceologici “rubinetteria”, “valvolame” e “impianti”, con particolare attenzione ai criteri di raggruppamento dei prodotti.

Il modulo 1, intitolato “Concetti base disciplina Scip e obbligo di notifica”, si svolgerà martedì 23 febbraio 2021, dalle 8,30 alle 12,30, sulla piattaforma Zoom Meeting. Il programma prevede i seguenti argomenti: Cenni al contesto di riferimento: Regolamento CE n.1907/2006 Reach – Direttiva (EU) 2018/851 (Waste Framework Directive); La Banca Dati Scip e l’obbligo di notifica dal 5 gennaio 2021; Definizione di articolo, oggetto complesso e componenti, oltre che dei soggetti coinvolti nella procedura di notifica; Sostanze altamente preoccupanti; Soggetti obbligati ad effettuare la notifica; Le informazioni obbligatorie da fornire e quelle facoltative da inserire in un dossier Scip.

Il modulo 2, intitolato “Sviluppo di esempi base e guida all’utilizzo della piattaforma Iuclid”, si svolgerà giovedì 25 febbraio 2021, dalle 8,30 alle 12,30, sulla piattaforma Zoom Meeting, con il seguente programma: La piattaforma Iuclid e introduzione all’uso ai fini della notifica Scip; Modalità di creazione e validazione di un dossier Scip; Trasmissione del dossier SCIP mediante la piattaforma Iuclid e i servizi di Echa Cloud; Esempio di notifica di componenti e di oggetto complesso, con particolare attenzione a raggruppamenti di articoli e raggruppamenti di oggetti complessi quasi identici in un’unica notifica.

Le adesioni ai primi due moduli, che avranno come docente Salvina Murè, di Icim Spa e saranno registrati, dovranno pervenire, rispettivamente, entro il 16 e il 18 febbraio 2021. Le relative schede di iscrizione sono disponibili sul sito web




Covid-19, Filippa (Cnv): le nostre aziende disponibili per vaccinare collaboratori e loro familiari

Utilizziamo le strutture e i medici delle aziende per vaccinare i nostri collaboratori e i loro familiari. In questo modo saremo utili alla comunità, miglioreremo la competitività del sistema economico e velocizzeremo la campagna di messa in sicurezza della popolazione».

Lo dice il presidente Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv), Gianni Filippa, proponendo di implementare la campagna vaccinale di contrasto al Coronavirus grazie alla collaborazione dei medici aziendali in appositi spazi da ricavare all’interno degli stabilimenti. «Se iniziamo a organizzarci da subito – spiega – potremo essere operativi appena le forniture di vaccini saranno a regime, accelerando in modo notevole l’iter della campagna e fornendo una dimostrazione concreta dei risultati positivi che possono dare le sinergie tra sistema sanitario e aziende quando siano condivisi obiettivi, metodi e strumenti».

«Per le nostre imprese – prosegue Filippa – è indispensabile avere collaboratori con il maggior livello possibile di difesa dal Covid-19; questo sia per garantire la continuità produttiva negli impianti sia per riattivare al meglio le strutture commerciali e quelle di assistenza diretta all’estero. A causa delle limitazioni agli spostamenti imposte dalla pandemia, infatti, è ancora complicato inviare squadre di tecnici per realizzare nuovi impianti o per effettuare riparazioni in molti Paesi, solo per fare un esempio, e i nostri competitor cinesi ci stanno battendo sui tempi anche da questo punto di vista. Non possiamo perdere competitività anche su questi aspetti».

«Come sistema confindustriale – conclude Filippa – abbiamo già avviato un’interlocuzione con la Regione per verificare la possibilità e le modalità di un coordinamento tra le Asl e i medici delle aziende. Riteniamo che si tratti di un’iniziativa realizzabile senza alcun costo per il sistema sanitario e che, una volta avviata, consentirà di gestire nel modo migliore le dosi che saranno a disposizione e abbreviare notevolmente i tempi della campagna vaccinale alla popolazione».




“Pmi Day” 2020: conclusi a metà gennaio 2021 i “tour virtuali” nelle aziende di Cnvv

Si sono conclusi a metà gennaio 2021 i “tour virtuali” nelle aziende aderenti a Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv) che hanno caratterizzato l’undicesima edizione del “Pmi Day” 2020, la Giornata nazionale delle piccole e medie imprese organizzata da Piccola Industria Confindustria in collaborazione con le associazioni territoriali per consentire agli studenti degli ultimi anni delle scuole secondarie di secondo grado una conoscenza diretta del mondo delle imprese.

«Nonostante tutte le incognite e le restrizioni imposte dalla pandemia – spiega il presidente del Comitato Piccola Industria di Cnvv, Giorgio Baldini – l’iniziativa, che abbiamo realizzato attraverso percorsi di visita in diretta streaming a partire dal 10 dicembre 2020, si è svolta regolarmente e con un bilancio decisamente superiore a ogni aspettativa: gli studenti coinvolti sono stati ben 1.240, oltre a una settantina di insegnanti e a 21 aziende aderenti a Cnvv, che ringrazio sentitamente per la loro disponibilità».

Hanno aderito all’iniziativa, per la provincia di Novara, gli istituti “Bellini”, “Bonfantini”, “Fauser”, “Omar” e “Nervi” di Novara e “Leonardo da Vinci” di Borgomanero, mentre per la provincia di Vercelli sono stati coinvolti gli istituti “Cavour”, “Lanino” e “Lombardi” di Vercelli e il “Lirelli” di Borgosesia. Le aziende partecipanti, anche grazie alla collaborazione con Confagricoltura, sono state nel Novarese Battioli Paola (San Pietro Mosezzo), Birla Carbon Italy (Trecate), Donetti (Romagnano Sesia), Gottifredi Maffioli (Novara), Matica Fintec (Novara), Nuova Assistenza (Novara), Procos (Cameri), Sarpom (Trecate), Sellmat (Prato Sesia), Risicultori di razza (Novara), Vigneti Valle Roncati (Briona) e Za.Ve.Ro (Romagnano Sesia); in provincia di Vercelli A. Raymond Italiana (Carisio), Adverteaser (Vercelli), Bertini (Alagna Valsesia), Cabboi Rag. Mariangela (Gattinara), Gessi (Serravalle Sesia), Industrie Toscanini (Borgosesia), Sogin (Saluggia), Soluzioni Edp (Vercelli) e Tosi F.lli (Varallo).

«Tra gli aspetti positivi delle visite aziendali svolte “da remoto” – prosegue Baldini – va evidenziata la grande partecipazione, con il coinvolgimento di tutte le classi interessate, e la notevole attenzione dimostrata dagli studenti: in molte occasioni il numero di domande poste agli imprenditori ha superato i tempi previsti, con un livello di interesse, di approfondimento e di interazione diretta, spesso molto spontanea, che non avevamo mai registrato in precedenza e nonostante orari a volte non agevoli, come le pause-pranzo o il primo pomeriggio. Questo aspetto ci porterà a ripensare l’organizzazione dell’iniziativa in programma, per il 2021, nel prossimo autunno. A prescindere dalla pandemia, infatti, le future edizioni del Pmi Day dovranno tenere conto delle notevoli opportunità che la tecnologia mette a disposizione».




Nominati i nuovi direttore e condirettore di Confindustria Novara Vercelli Valsesia 

Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv), a cui aderiscono oltre 700 aziende con 44mila addetti, ha un nuovo direttore, Carlo Mezzano, e un nuovo condirettore, Giovani Rossitti.

L’ex-direttore Aureliano Curini, in pensione dal 1° gennaio 2021 dopo 43 anni, rimarrà per un breve periodo come consulente.

Carlo Mezzano

Nato a Vercelli nel 1967, sposato e con un figlio, Carlo Mezzano è laureato in Economia e commercio. Dopo essere stato dipendente di un’azienda del settore automotive è entrato in Confindustria Vercelli Valsesia nel 1996, divenendone responsabile del servizio economico nel 2007 e direttore nel luglio 2011. Dal 2019, in seguito alla fusione tra le associazioni confindustriali di Novara e di Vercelli che ha dato vita a Cnvv, è diventato condirettore e responsabile dell’area Politiche economiche di Cnvv.

Nato a Pordenone nel 1969, sposato e con un figlio, Giovanni Rossitti è laureato in

Giovanni Rossitti

Ingegneria gestionale. Dopo una significativa esperienza nella consulenza di direzione è entrato nell’Associazione Industriali di Novara nel 1998. Dal 2019 è responsabile dell’area Politiche industriali di Cnvv.

«A nome di tutti gli associati – dichiara il presidente di Cnvv, Gianni Filippa – auguro buon lavoro a Carlo Mezzano e a Giovanni Rossitti e ringrazio Aureliano Curini per il lavoro svolto in tutti questi anni e per il supporto che fornirà all’Associazione in qualità di consulente nei prossimi mesi».

 

 




Nuova banca dati europea sulle sostanze ad alta pericolosità (“Scip”), webinar di Cnvv, Anima e Ucimu

Mercoledì 20 gennaio 2021, alle 14, Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv), Anima Confindustria (la federazione delle associazioni dell’industria meccanica varia e affine) e Ucimu (l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione del sistema Confindustria), organizzano un webinar per illustrare il funzionamento della nuova banca dati di informazioni, attiva del 5 gennaio scorso, sulle sostanze ad alta pericolosità denominata “Scip” (acronimo di “Substances of Concern In articles as such or in complex objects-Products”).

Grazie alla partnership tecnica di Tifq – Icim Group, durante l’incontro saranno illustrate alle imprese manifatturiere e agli importatori le strategie per gestire questa nuova necessità, insieme a una serie di servizi necessari per garantire la conformità alle relative disposizioni. Tutte le aziende che producono, assemblano, importano o distribuiscono articoli nell’ambito dell’Unione europea hanno infatti l’obbligo di trasmettere all’Agenzia europea delle sostanze chimiche (Echa) le informazioni sugli articoli e sui prodotti, in particolare sulle sostanze “estremamente preoccupanti” presenti in una concentrazione superiore allo 0,1% in peso.

I lavori inizieranno con l’intervento di Serena Pantano (Anima), intitolato “Scip in pillole”, a cui seguirà una relazione di Salvina Murè, (Tifq – Icim Group) sulla raccolta dati e la notifica Scip, che farà esempi concreti e simulazioni su come accedere alla banca dati Scip. Al termine sarà dato ampio spazio alle domande dei partecipanti.