La Città metropolitana di Torino fotografa il divario di genere fra i suoi dipendenti

La Città metropolitana di Torino aveva, alla fine del 2020, 789 dipendenti, di cui 426 di sesso maschile e 363 di sesso femminile. Su 15 dirigenti, 6 erano di sesso femminile, ma nelle categorie D e C, che includono i funzionari, le donne erano più numerose (categoria D 144 uomini, 149 donne, categoria C 107 uomini, 185 donne). E anche con un livello più elevato di istruzione: le donne laureate erano il 18% contro il 12% dei dipendenti di sesso maschile. Il divario fra i due sessi, dal punto di vista del lavoro nell’Ente di area vasta, insomma, risultava abbastanza contenuto (e lo è ancora, nonostante i mutamenti nell’organico avvenuti nel 2021, che non inficiano però il quadro generale). Ma come nel resto d’Italia, sulle donne pesa decisamente di più la conciliazione delle esigenze familiari sulla vita lavorativa e quindi fanno un ricorso più elevato alle opportunità a disposizione: permessi, part time, aspettativa, vicinanza al luogo di lavoro.

È quanto emerge da un’indagine interna avviata dalla Direzione Istruzione e sviluppo sociale della Città metropolitana di Torino e sviluppata grazie al lavoro di una tirocinante, Anna Maria Berloco Scalera del corso di laurea magistrale Politiche e servizio sociale, per capire chi sono le lavoratrici della Città metropolitana, quali ruoli ricoprono, quali sono stati i loro percorsi scolastici e di carriera: i risultati sono stati presentati in occasione della Giornata internazionale della donna, lunedì 7 marzo nella sede di corso Inghilterra e on line: come ogni anno, un’occasione di incontro con le dipendenti e i dipendenti dell’ente .

La ricerca ha cercato di raffigurare le funzioni ricoperte dalle donne nelle diverse Direzioni e all’interno delle Società partecipate, raccogliendo storie, esperienze e riflessioni delle lavoratrici che, con impegno e creatività, sono riuscite a trovare un equilibrio tra differenti ruoli e conciliare la cura della famiglia con la propria realizzazione professionale.

“Questo è il primo degli incontri della rassegna che abbiamo chiamato Women@work“ ha spiegato la consigliera delegata metropoliattana alle politiche sociali e di parità Valentina Cera “che proseguirà con altri appuntamenti, perché l’attenzione alle tematiche di parità deve essere una costante. Oggi c’è una direttiva europea che impone alle pubbliche amministrazioni di porre rimedio al gender gap per poter accedere ai finanziamenti dei fondi europei. Anche se la situazione è migliorata, le donne sono più istruite e hanno più opportunità, esiste sempre quell’invisibile tetto di cristallo che le fa arrivare sempre un po’ sotto agli uomini”.

Un “tetto” che si ripresenta in svariate situazioni, dai convegni- come hanno sottolineato la consigliera delegata alle attività produttive Sonia Cambursano e la consigliera di Parità della Città metropolitana Michela Quagliano – così come nello smartworking – a cui ha dedicato una relazione dal titolo “L’equilibrio tra lavoro e vita privata nel post pandemia” di Sonia Bertolini, professoressa associata in Sociologia del Lavoro presso il Dipartimento cultura politica e società dell’Università degli studi di Torino: per molte donne il lavoro agile rappresenta un’opportunità per conciliare meglio vita privata e lavoro ma spesso anche una dimensione “porosa” in cui le due dimensioni si confondono e sovrappongono e che si rivela particolarmente stressante.




Torino. E’ attivo lo sportello contro il sovraindebitamento

La Città metropolitana di Torino prosegue il suo impegno per supportare i consumatori, le piccole e medie imprese, i commercianti, gli artigiani, i professionisti, gli imprenditori agricoli e gli enti privati non commerciali, nella gestione della crisi da sovraindebitamento.
E’ attivo uno sportello a Torino nella sede di corso Inghilterra 7, funziona su appuntamento inviando una email a oppure telefonando al numero 011 861.6029 e lasciare i propri dati alla segreteria telefonica.

In questi giorni viene pubblicato sulle testate settimanali locali del territorio e trasmesso sulle emittenti locali anche uno spot per informare i cittadini sullo sportello, realizzato da Città metropolitana di Torino.

L’immagine è quella di un uomo che precipita nell’acqua e sembra annegare, annegare nei debiti, appunto. Ma la soluzione – o meglio – un aiuto alla soluzione, può arrivare dalla legge 3/2012 e dallo sportello aperto dalla Città metropolitana, che offre un primo incontro orientativo gratuito con professionisti competenti. Nella seconda parte dello spot l’uomo nuota in una piscina dove anche i rumori rassicurano: non è più solo e potrà affrontare i problemi del sovraindebitamento con maggior serenità.
Le info sullo Sportello e il video




Torino. Esenzione del canone unico 2021 per gli operatori dello spettacolo viaggiante

La Giunta Comunale su proposta dell’assessore allo Sport e Tempo Libero Roberto Finardi ha approvato la delibera per l’esenzione del Canone Unico 2021 per gli operatori dello spettacolo viaggiante.

 

L’idea è nata dalla volontà dell’Amministrazione di aiutare gli esercenti del settore che hanno dovuto sospendere il proprio lavoro a causa della pandemia da Covid-19, come disposto dal DPCM del 24 ottobre 2020.

A sostegno del riavvio delle attività l’AGIS-ANESV ha richiesto al Comune di Torino l’esenzione del pagamento del canone di concessione dell’occupazione di spazi ed aree pubbliche per alcune categorie dello spettacolo viaggiante e per le autorizzazioni relative alla diffusione ed esposizioni di messaggi pubblicitari.

 

Saranno esenti dal pagamento del Canone Unico per l’anno 2021 le attività permanenti e i Luna Park programmati (maggio in via Gandino-via Rovasenda, dal 3 al 26 settembre al Parco Ruffini e dal 2 ottobre al 7 novembre al Parco Carrara). Gli esercenti dovranno comunque corrispondere alla Città gli importi relativi e dovuti per la TARI, rimanendo invariate le scadenze e ogni altro onere derivante dalle autorizzazioni necessarie.




Torino. Cittadinanza e apprendimento permanente: l’offerta formativa dei CPIA

I Centri provinciali per l’istruzione degli adulti sono istituzioni scolastiche a cui la legge attribuisce la stessa autonomia delle altre scuole, sono dotati di organico e di un proprio assetto didattico e organizzativo.

 

Cittadinanza e apprendimento permanente. L’offerta formativa dei Centri provinciali per l’istruzione degli adulti di Torino’ è il focus sull’offerta formativa dei CPIA di Torino e sulle modalità di collaborazione con gli istituti scolastici di ogni ordine e grado e con gli attori del territorio.

 

Il webinar, promosso dall’assessorato all’Istruzione della Città di Torino, si terrà online venerdì 7 maggio dalle ore 15 alle 17.  La partecipazione è gratuita ed è richiesta l’iscrizione https://tinyurl.com/Tcpia

 

I CPIA offrono programmi che corrispondono all’istruzione di base fino al completamento dell’istruzione obbligatoria oltre a corsi di lingua per immigrati.

L’offerta nel sistema di istruzione degli adulti comprende:

  • percorsi di I livello finalizzati al conseguimento del titolo di studio conclusivo del primo ciclo di istruzione e della certificazione attestante le competenze di base acquisite al termine dell’istruzione obbligatoria nell’istruzione professionale e tecnica;
  • percorsi di II livello (agiscono in sussidiarietà con le istituzioni scolastiche di livello secondario superiore) finalizzati al conseguimento del diploma di istruzione tecnica, professionale e artistica;
  • percorsi di alfabetizzazione e di apprendimento della lingua italiana per adulti stranieri finalizzati al conseguimento di un titolo attestante il raggiungimento di un livello di conoscenza della lingua italiana.

Ogni cittadino ha diritto a formarsi e può farlo attraverso percorsi di apprendimento  formale, non formale e informale. L’integrazione di tutte le dimensioni dell’apprendimento è una priorità europea e nazionale che si attua attraverso il riconoscimento di competenze e conoscenze acquisite in contesti diversi e richiede la collaborazione e la costruzione di reti tra scuole, enti di formazione, università, centri territoriali per l’istruzione degli adulti, servizi per il lavoro, rappresentanze sindacali, sistema camerale e imprenditoriale.

“Verso i CPIA la Città ha le stesse competenze che la legge gli assegna nei confronti delle scuole statali del primo ciclo. I CPIA rappresentano per i territori in cui sono collocati un’opportunità per acquisire le conoscenze e le competenze richieste dal mondo del lavoro e per favorire l’inclusione e la coesione sociale” sottolinea Antonietta Di Martino, assessora all’Istruzione del Comune di Torino.

L’apprendimento permanente è al centro di raccomandazioni internazionali per mantenere aggiornate le competenze degli individui, aumentare le opportunità occupazionali e per favorire la loro piena realizzazione, la cittadinanza attiva e la qualità della vita. La pandemia da Covid-19 ha avuto un profondo impatto su milioni di persone che hanno perso il lavoro o hanno subito perdite significative di reddito. Molti dovranno acquisire nuove competenze e passare a nuovi posti di lavoro in un settore economico diverso, altri dovranno apprendere ulteriori abilità per mantenere il proprio impiego.

 

I CPIA, in quanto rete territoriale di servizio del sistema di istruzione, possono rappresentare un punto di riferimento – per quanto di competenza – per la realizzazione di azioni di accoglienza, orientamento e accompagnamento rivolte alla popolazione adulta, con particolare riferimento ai gruppi svantaggiati, finalizzate a fornire un sostegno alla costruzione di propri percorsi di apprendimento, a sostenere il riconoscimento dei crediti formativi e la certificazione degli apprendimenti comunque acquisiti e a favorire la fruizione di servizi di orientamento lungo tutto il corso della vita.

I percorsi di istruzione sono organizzati in modo da consentire la personalizzazione dell’iter scolastico sulla base di un ‘patto formativo’ individuale, definito previo riconoscimento dei saperi e delle competenze, ossia attraverso la valorizzazione del patrimonio culturale e professionale della persona a partire dalla ricostruzione della sua storia individuale.

 

All’incontro parteciperanno Antonietta Di Martino, assessora all’Istruzione della Città di Torino, Barbara Azzarà, consigliera delegata all’Istruzione della Città Metropolitana di Torino, Ludovico Albert, presidente della Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo, Tecla Riverso, dirigente USR Piemonte ambito territoriale Torino, Mari Rosaria Roberti, dirigente USR Piemonte, e i dirigenti scolastici dei CPIA di Torino.

Il programma è disponibile sul sito web dei Servizi educativi della Città di Torino




Torino. Rimborsi alle famiglie delle spese sostenute per disservizi di trasporto scolastico

La Città rimborserà le famiglie delle spese sostenute per accompagnare o prelevare all’uscita da scuola i propri figli con disabilità nel caso si verifichino disservizi nel regolare svolgimento del trasporto dovuto a cause imputabili alle imprese incaricate.

La decisione è stata assunta, questa mattina, dalla Giunta Comunale approvando la delibera proposta dall’assessora all’Istruzione Antonietta Di Martino.

Il Comune di Torino, per assicurare a tutti i bambini e i ragazzi l’esercizio del diritto allo studio, fornisce – come prevede la L.104/1992 – il servizio di trasporto gratuito da casa alle strutture scolastiche a favore degli alunni con disabilità nelle scuole dell’infanzia, primarie, secondarie di primo e secondo grado.

Tale servizio, inoltre, consente ad allievi e studenti di poter usufruire di specifiche attività terapeutiche nell’arco dell’orario di funzionamento della scuola inserendosi, a pieno titolo, nelle politiche di inclusione scolastica promosse e attuate dall’Amministrazione Comunale.

La Città, a fronte della necessità delle famiglie di utilizzare un servizio fondamentale, riconosce loro il rimborso delle spese sostenute nel caso di irregolare funzionamento e, a tale fine, stanzia annualmente nel proprio bilancio una somma per soddisfare le richieste.

Il fondo viene, in parte, incrementato dagli introiti derivanti dall’applicazione di penalità alle imprese che non hanno ottemperato i criteri previsti dal capitolato di gara come un ritardo superiore ai 15 minuti nel passaggio rispetto alla tempistica stabilita  o quando il servizio non viene erogato. In questi casi la famiglia può chiedere l’intervento di un taxi o di altro mezzo idoneo oppure provvedere con auto propria ad accompagnare o prelevare il proprio figlio a/da scuola.

Abbiamo voluto salvaguardare il diritto delle famiglie ad avere un servizio in grado di fare fronte alle loro necessità, soprattutto in questi lunghi mesi di difficoltà dovute allo sviluppo della pandemia – sottolinea Di Martino -. E per venire incontro alle mamme e ai papà la Città ha previsto l’erogazione di rimborsi nel caso in cui ci siano disservizi nel trasporto scolastico quotidiano”.

Per ottenere l’indennizzo, che sarà erogato su presentazione di ricevute o altra documentazione contabile, è necessario utilizzare la modulistica a cui si può accedere dal sito della Città di Torino

 

Le modalità del rimborso delle spese sono state disciplinate con regolamento approvato anche dall’Osservatorio per il trasporto degli alunni disabili e da Franco Lepore, disability manager della Città di Torino, che hanno fornito un prezioso contributo alla definizione del testo.




Torino.  Amministrare e comunicare con rispetto Iscrizioni aperte per la formazione di 25 giovani

Imparare ad amministrare e comunicare con rispetto è un obiettivo ambizioso contenuto nel progetto di formazione che Città metropolitana di Torino ha studiato creando un corso rivolto a giovani amministratori e giovani della società civile per aiutarli a focalizzare il loro impegno sugli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.

Sessanta le ore di impegno totali, sia online che in presenza (covid permettendo) con dieci webinar a partire da sabato 10 aprile per concludersi con un summer camp di tre giorni dal 16 al 18 luglio prossimi.

Il corso di formazione è gratuito, è stato infatti candidato con successo al secondo bando aperto da Regione Piemonte sul tema “Partecipazione dei giovani alla vita sociale e politica dei territori” dalla Città metropolitana di Torino (capofila) insieme ai Comuni di Avigliana, Rivalta, Lanzo, Vigone, Villar Pellice e Volvera – tutti rappresentativi di contratti di fiume e di lago – e la collaborazione di Anci Piemonte, Uncem Piemonte e Anpci.

I posti sono limitati, le candidature sono aperte fino all’8 marzo inviando manifestazione di interesse

Il percorso formativo si rivolge ad un gruppo di 25 giovani del territorio, prioritariamente metropolitano ma anche regionale, composto sia da amministratori e amministratici under 35 sia da cittadini e cittadine che vogliano approfondire e confrontarsi sugli obiettivi dell’Agenda 2030 di sviluppo sostenibile.

Andrea Vico, divulgatore e giornalista scientifico, accompagnerà il gruppo durante l’intero percorso: gli incontri online saranno incentrati sulla descrizione degli obiettivi dell’Agenda 2030 e sulla loro declinazione sul territorio locale, in termini di politiche e azioni concrete da mettere in atto, con l’aiuto di esperti.

I candidati prescelti dovranno sottoscrivere un patto formativo con l’impegno a frequentare almeno il 75% delle ore.

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Unlock PA, chiedi al tuo Comune. Un’innovazione per la PA firmata CSI Piemonte

Con la mia famiglia siamo in zona arancione, posso andare a fare la spesa nel paese vicino? Quali uffici sono aperti in città per rinnovare la carta di identità? Quali sono gli esercizi commerciali aperti nel mio comune?

Da oggi con UNLOCK PA, un semplice sistema webchat di “domande e risposte”, tutte le persone potranno entrare in contatto con il proprio comune di residenza in modo facile e veloce, senza spostarsi o capire chi chiamare. Il cittadino potrà avere tutte le informazioni in tempo reale e on line sui temi del Covid, aperture uffici comunali, orari e molto altro.

Il progetto, realizzato dal CSI Piemonte, all’interno delle sue attività di ricerca e sviluppo, è stato presentato oggi al Ministro per la Pubblica Amministrazione, Fabiana Dadone e viene messo a disposizione gratuitamente di tutti i comuni italiani, per supportarli in questo momento di emergenza sanitaria a fornire risposte ai propri cittadini. Quello della diffusione è un tema chiave. Essendo messo a disposizione a tutti ed essendo basato su tecniche di apprendimento di Intelligenza Artificiale, il servizio parte con una dotazione standard che si arricchirà via via imparando dalle richieste stesse della comunità di utenti.

Ma come funzionerà in concreto? Sul sito web del suo comune il cittadino troverà attiva una chat con un messaggio di benvenuto. A quel punto potrà porre la sua domanda e, grazie ad un sistema di intelligenza artificiale, il chatbot fornirà le sue risposte, consentendo all’utente di interagire come se stesse comunicando con una persona reale.

Inoltre, se avrà ancora dei dubbi o necessiterà di approfondimenti, potrà richiedere un appuntamento ed effettuare una call via web con l’operatore eventualmente messo a disposizione dall’ente, tramite VIDE, il sistema di sportello virtuale realizzato sempre dal CSI e a disposizione degli enti quale servizio a pagamento, anche mediante i canali del mercato elettronico PA.

Il cittadino infatti, collegandosi al sistema di videoconferenza nella data e ora concordata interagirà questa volta in diretta con l’impiegato, in totale sicurezza e distanziamento sociale, usufruendo pienamente del servizio di cui necessita senza dover andare fisicamente presso l’ente.

L’appuntamento virtuale renderà possibile la condivisione e lo scambio di documenti con l’operatore, fruendo dei classici sistemi di conference, quali start e stop di microfono e webcam, condivisione del desktop, scambio di file e chat.

Dal canto suo, l’ente avrà un back office dedicato che gli permetterà di fruire di tutte le funzionalità di configurazione dei suoi sportelli, con descrizioni, slot temporali, chiusure. Tramite VIDE l’operatore di sportello potrà gestire le call con gli utenti avviandole e chiudendole a seconda delle necessità e delle regole definite dall’ente.

“UNLOCK PA e VIDE sono i primi risultati della nostra strategia per i comuni italiani”. Ha dichiarato Pietro Pacini, Direttore Generale CSI Piemonte. “Abbiamo una visione innovativa che pone il cittadino al centro e il comune al suo servizio e intendiamo accompagnare la Pubblica Amministrazione con nuove piattaforme che consentano anche ai comuni più piccoli di rendere concreta la trasformazione digitale. Questa pandemia ha accelerato questo processo e il CSI non si tira indietro, confermando il proprio ruolo di partner tecnologico della Pubblica Amministrazione italiana”.

Letizia Maria Ferraris, Presidente del CSI Piemonte ha sottolineato “Innovare appare sempre più un’opportunità per la democrazia. Fa riflettere anche su grandi temi, tra cui, quello della sicurezza dei dati; può essere in ogni caso occasione preziosa per promuovere e facilitare il rapporto tra cittadini e Pubblica Amministrazione”.

Fabiana Dadone, Ministro per la Pubblica Amministrazione ha affermato “La svolta digitale della PA deve farsi strumento di democrazia e di centralità del cittadino. Innovazioni come l’intelligenza artificiale possono dare un importante sostegno nell’ottica di rendere più fluido il rapporto tra le persone e le pubbliche amministrazioni, alzando la qualità delle prestazioni e dei servizi resi alla collettività. Esempi come questo danno il senso del percorso che vogliamo accompagnare, incoraggiare e che deve riguardare anche i Comuni e gli enti più piccoli, perché la rivoluzione digitale della macchina pubblica non sarà davvero efficace se non sarà pienamente inclusiva”.




Torino. Sospeso lo stato di agitazione di lavoratrici e lavoratori dopo il tavolo di confronto in Prefettura

Si è concluso ieri il primo tavolo di confronto in Prefettura con il Comune di Torino e le Agenzie per il Lavoro interessate (Tempor; GiGroup), che ha portato alla sospensione dello stato di agitazione di lavoratrici e lavoratori in somministrazione che operano nei Servizi del Comune di Torino.

Nell’attesa che entro le prossime due settimane venga convocato un tavolo tecnico tra le Parti, è stata concordata la sospensione di apertura di nuove selezioni per la sostituzione di personale che abbia maturato 36 mesi di contratto, finalizzata al comune obiettivo di garantire continuità dei servizi pubblici, continuità occupazionale e riconoscimento delle professionalità maturate.

Infatti, dopo una disamina della disciplina normativa e contrattuale che regola la somministrazione a termine nelle pubbliche amministrazioni (sostenuta anche dalle Agenzie per il Lavoro con riferimento alla loro esperienza nelle diverse PP.AA., nel rispetto di quanto previsto non solo dalla disciplina nazionale sulla somministrazione ma anche comunitaria), è stato condiviso che non esistono giuridicamente motivi ostativi ai rinnovi contrattuali oltre i 36 mesi.

A tal proposito le Parti hanno condiviso che il tavolo tecnico sia strumento utile alla definizione di possibili accordi sindacali, nel rispetto di quanto previsto dalla normativa vigente e nel solco degli strumenti che la disciplina normativa e contrattuale mette a disposizione delle Parti stesse.

Sindacati e Agenzie per il lavoro hanno quindi suggerito possibili percorsi che attendono di poter essere approfonditi con il Comune di Torino.

E’ stato anche condiviso che tale percorso non osta al sollecito che il Comune invierà all’Aran per avere risposta al parere richiesto a giugno.

Confermato positivamente il passaggio alla Agenzia Tempor delle lavoratrici e dei lavoratori in somministrazione con contratto in scadenza al 31 dicembre 2020, secondo disciplina contrattuale.

Il confronto evidenzia che esistono gli strumenti normativi e contrattuali per poter andare oltre i tecnicismi: Nidil Cgil – Felsa Cisl – Uiltemp Uil si augurano che la valutazione e la decisione politica siano quelle di miglior favore per lavoratrici e lavoratori, per il servizio pubblico e per la cittadinanza, per arrivare all’apertura del tavolo tra le Parti già nei prossimi giorni.




Comune di Torino: finanziato il progetto “Prospettive di autonomia”

E’ stato pubblicato dal Ministero dell’Interno il decreto di approvazione della graduatoria dei progetti relativi alla “Realizzazione di percorsi individuali per l’autonomia socio-economica” finanziati sul Fondo FAMI 2014-2020. 

Il piano Prospettive d’Autonomia presentato dal Comune di Torino, in qualità di capofila, è stato ammesso e finanziato per l’ammontare di 1.464.559,87 euro.

FAMI 2014-2020 è uno dei fondi dell’Unione Europea che la Città ha ottenuto di poter utilizzare, in misura sempre più rilevante, per sviluppare iniziative di inclusione sociale e di autonomia per le persone più vulnerabili e in difficoltà. 

Il progetto è stato elaborato grazie al contributo dei partner individuati a partire dalle proposte inviate in risposta all’avviso del “Piano di inclusione sociale” della Città di Torino – 2019, che ha individuato nuovi ambiti di co-progettazione.

I partner ammessi alla fase di redazione della proposta progettuale sono: Altrimodi srl impresa sociale ETS, EduCare scs, Associazione Culturale Eufemia APS, e Liberitutti scs. 

Il progetto interviene sulle persone titolari di protezione internazionale, in uscita dai percorsi di accoglienza (SIPROIMI e SPRAR) da non più di 18 mesi, che non abbiano ancora raggiunto un livello sufficiente di autonomia e integrazione. Le attività previste hanno l’obiettivo di sostenere gli individui nel percorso di miglioramento della dimensione lavorativa e abitativa, fattori chiave per accelerare e portare a compimento processi sostenibili e duraturi d’integrazione socio economica.  

Le azioni si sviluppano su tre assi – area abitativa, area lavorativa e area integrazione – con l’obiettivo di offrire interventi integrati, ispirati alla metodologia dell’housing first, alla progettazione individualizzata dei percorsi di accompagnamento lavorativo, all’attivazione di processi di trasformazione e di acquisizione di autonomia centrati sulla persona.

Si tratta di una ulteriore opportunità di sviluppo dei servizi offerti dalla Città che si aggiunge ai programmi del Piano Operativo Nazionale (PON) Inclusione, del PON 

Metro, del Fondo Povertà e del Piano Inclusione triennale in raccordo con i progetti di inclusione sociale che hanno coinvolto oltre un migliaio di beneficiari del reddito di cittadinanza. 




8 marzo: giornata internazionale della donna

L’8 Marzo, in molte nazioni, ricorre la “Giornata delle Nazioni Unite per i diritti delle Donne e per la pace internazionale”.

L’Assemblea delle Nazioni Unite ha voluto così riconoscere il ruolo della donna negli sforzi di pace e riconobbe l’urgenza di porre fine a ogni discriminazione e di aumentare gli appoggi a una piena e paritaria partecipazione delle donne alla vita civile e sociale del loro paese.

Anche quest’anno la Città, in relazione alle numerose e diversificate attività e iniziative che attua nel campo delle pari opportunità di genere, intende aderire alla Giornata Internazionale dell’8 marzo.

La Città di Torino ha progettato con il CCVD – Coordinamento Contro la Violenza sulle Donne una serie di incontri di sensibilizzazione che prevede un intervento di 2 ore rivolto a studenti e studentesse delle scuole secondarie di secondo grado.

L’iniziativa, coordinata dalla Città di Torino, vede la partecipazione attiva di diverse associazioni che fanno parte del CCVD presso le scuole che ne abbiano fatto richiesta.
Gli incontri sono a carattere totalmente gratuito per le scuole. Le tematiche proposte alle scuole tra cui scegliere sono:

Area violenza maschile sulle donne
Area violenza di genere, media e social media
Area stereotipi e ruoli di genere
Area salute e benessere

Questi incontri di sensibilizzazione si inseriscono in un quadro di impegno della Città nel favorire la diffusione della cultura dell’uguaglianza, del contrasto ad ogni forma di discriminazione e della promozione delle pari opportunità, come previsto anche dal Protocollo d’Intesa con l’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte che la Città di Torino ha siglato nel 2017 al fine di introdurre e promuovere nella didattica delle scuole queste tematiche.

La Città ha concesso il patrocinio per il convegno organizzato dall’Associazione Giulia (Giornaliste Unite Libere Autonome) “Donne e sport: diritti, comunicazione, deontologia dell’informazione” che si svolgerà il 12 marzo.

Tutte le iniziative organizzate dalla Città e dalle associazioni ed enti della Rete cittadina del CCVD, in occasione della Giornata dell’8 marzo, saranno portate a conoscenza della cittadinanza, attraverso il sito istituzionale della Città e il portale delle Pari Opportunità “I.R.M.A.” l’Area Giovani e Pari Opportunità realizzerà, a questo proposito, un opuscolo informativo on line, che raccoglierà tutte le iniziative che saranno realizzate nel territorio torinese.

Come già lo scorso anno, infine, la Città di Torino esprime il proprio riconoscimento al lavoro fatto dal movimento femminista NonUnaDiMeno e in particolare alla realizzazione del Piano femminista contro la violenza maschile sulle donne e violenza di genere, lavoro che anche quest’anno si tradurrà in manifestazioni cittadine ed eventi l’8 ed il 9 marzo.